Vendette

Bene, parliamo di Medio Oriente. Parliamo di guerra, ancora di guerra, questa che va avanti da quando lo stato di Israele è stato fondato. O da quando è Stato. Prima non c’era. E prima era pace. O quasi. Ora è sempre guerra. Eppure da quando ho ricordi, ho ricordi di guerre li dove ora sembra che stia per scoppiare il mondo. Il mondo è sempre sul punto di scoppiare, da sempre da quando ho ricordi, il mondo sta per scoppiare, qui o li, da sempre.

Io sono fortunata, sono nata in tempo di pace e a lungo ho sentito parlare di minacce alla pace. Sempre. Da tutte le parti, sempre minacce alla pace. La pace non sta mai in pace. Gli uomini non sanno vivere in pace. Oppure sanno che vivere in pace è pericoloso perché può portare alla guerra. Se fosse sempre guerra, invece…ed è sempre guerra, da che ricordo, sempre guerra…per la pace.

E ora veniamo al dunque. Dunque, si, il M.O. Esplodono guerre sempre da quelle parti ma chi è il più feroce di tutti adesso? Il leader israeliano. Certamente lui ha molta colpa, anzi tutta la colpa dei morti nei territori occupati. E occupati da chi? ma da loro, da lui, dagli ebrei. Brutta cosa l’occupazione dei territori altrui. Mai andare ad occupare i territori altrui. E gli arabi giustamente si rivoltano. Hanno ragione. Non devono essere uccisi come sta facendo Israele, no, si devono fermare i cannoni, si deve fermare la strage di civili. Non si deve espandere la guerra come sta facendo Israele espandendo la guerra, bisogna fermarla invece, subito, la guerra.

Hamas quando è entrato nelle case degli israeliani un anno fa, quando ha massacrato, torturato, violentato, ucciso quegli israeliani civili inermi, quando ha preso in ostaggio quasi 250 persone, gli ha fatto patire l’inferno in terra e in molti sono morti, ringraziando la morte, si vendicava e pensava alla vendetta che Israele a sua volta, avrebbe messo in atto. E sarebbe stata terribile, Hamas lo sapeva, tanto e quanto terribile sarebbe stata lo sapeva e lo sapeva bene. Ed è per questo che si è scatenata tanta violenza contro gli usurpatori: l’ennesima vendetta che avrebbe provocato altra vendetta, sangue pagato con altro sangue, tanto sempre a fiumi.

Vendette su vendette che continuano da decenni cioè da quando Israele è Stato. Perché gli arabi non vogliono che lo sia e non sentono ragioni, da anni. E spendono fortune per costruire tunnel dove nascondere armi e terroristi e per formare milizie armate e quanto altro serve alla Vendetta. Soldi che potrebbero andare spesi per alleviare le sofferenze del loro popolo, ma che il loro popolo debba soffrire forse è inevitabile e dopotutto se soffre la vendetta sarà ancora più atroce e l’odio del mondo, spettatore superficiale o distratto e, spesso, ignorante, si riverserà ancora di più e meglio contro la Malefica Israele contro lo Stato usurpatore e cosi fino alla fine dei secoli e fino alla fine di Israele.

Non c’è volontà di pace né di tregue né di diplomazia, ma di trame occulte o palesi, di bizantinismi sempre più oscuri, tesi e contro tesi, pacifismi e buonismi in campo dalla parte dei palestinesi e contro gli usurpatori. In difesa degli usurpati e contro gli usurpatori e con ragione. Spesso però per pura demagogia o interessi altri, politica insomma, quella che da sempre regola le nostre vite. Che ci fa vivere sempre col nodo alla gola a pensare se sarà pace o se sarà ancora e sempre guerra.

Chissà se Anna Frank scriverebbe ancora che in fondo in ogni uomo c’è della bontà? Che basti guardare il cielo per sentirsi vivi e felici? chissà se crescendo Anna avrebbe potuto diventare una scrittrice e se i suoi libri avrebbero aiutato l’umanità a credere nella Pace, nella Fratellanza e nella Solidarietà tra i popoli? Non lo sapremo mai perché la sua vita assieme a quella di milioni di ebrei è stata cancellata dalla volontà di guerra e di sopraffazione e di disprezzo dell’umanità di uomini disumani e proni ad un potere bestiale. Quel potere che costruisce soprattutto quello che serve a distruggere tutto quello che non gli serve a crescere.

21 commenti su “Vendette”

  1. Signora Gazzato, io ho scritto in precedenza per quali motivazioni pratiche, secondo me, Israele non vuole la pace e non vuole due stati.
    Come dice lei, forse è meglio una guerra dicharata in cui si opera “à la guerre comme à la guerre” che una situazione di minaccia continua e incombente.
    Condanno gli errori e i soprusi degli israeliani, come l’espansione dei coloni in territori palestinesi, ma posso comprendere quello che Israele sta facendo ora.
    La relativa pace degli ultimi anni era stata utilizzata da Hamas e Hezbollah per mettere in piedi basi missilistiche e depositi di armi in previsione di un attacco congiunto contro Israele al fine di eliminare lo stato ebraico.
    L’attacco di ottobre 2023 ha fatto capire agli israeliani che era pericoloso aspettare oltre, e hanno deciso di iniziare loro una guerra preventiva per eliminare la minaccia.
    Aspettare oltre non avrebbe garantito la pace, e avrebbe permesso ai loro nemici di rafforzarsi.
    Non si tratta di vendetta, ma di guerra preventiva, secondo il modello già sperimentato da Israele in passato.
    Il fatto che una guerra avrebbe fatto morire migliaia di civili lo sapevano bene i capi di Hamas e Hazbollah, ed era un prezzo da pagare calcolato.
    D’altra parte, non mi pare che gli “alleati” che hanno fatto morire da 50.000 a 100.000 civili italiani sotto i bombardamenti per “liberarci dai tedeschi” si preoccupassero tanto dei civili, tanto meno dei bambini, di cui allora neanche si teneva il conto.
    La guerra è guerra.

    Rispondi
  2. “La relativa pace degli ultimi anni era stata utilizzata da Hamas e Hezbollah per mettere in piedi basi missilistiche e depositi di armi in previsione di un attacco congiunto contro Israele al fine di eliminare lo stato ebraico”.(luigi lenzini)

    Lenzini, e la “relativa pace” come è stata utilizzata da Israele? A porre le basi perché si costituisse una Stato palestinese? Manco per niente, le colonie si sono sempre più espanse in Cisgiordania, costituendo un vero e proprio apartheid per i palestinesi e uno stato di polizia che ha prodotto uno stillicidio di morti palestinesi; Gaza ridotta a prigione a cielo aperto, controllata per terra, per aria e per mare;
    Gerusalemme est unilateralmente annessa da Israele fin dal 1967 e anch’essa colonizzata, nonostante la risoluzione dell’Onu abbia definita la sua occupazione «una violazione del diritto internazionale» e un «serio ostacolo al raggiungimento della pace in Medio Oriente».
    Infine, con gli “Accordi di Abramo”, tra Emirati Arabi, Bahreim, Israele e Usa, sia l’Tran che la questione palestinese venivano messi da parte.
    Non ci si meravigli che a fronte di tutto ciò, Hamas ed Hezbollah hanno prosperato e si sono rafforzati.

    Rispondi
  3. Onore al merito e alla lettera di Mariagrazia, che ha detto la sua sul tema che da tempo le sollecito, senza prendere parte e con equidistanza o almeno così ho voluto intendere.
    Detto questo che era dovuto, vorrei aggiungere che si sta creando (ad arte), un enorme equivoco per il quale chiunque esprima sentimenti di sdegno verso l’orribile mattanza perpetrata dal peggior criminale mai elevato dalla democrazia malata e per ben 5 volte, sia un’antisemita.
    La della destra radicale israeliana che si riconosce in Netaniahu ha l’unico obiettivo di riconquistare per Israele tutto il territorio condiviso (e oltre) dal Mediterraneo al Mar Rosso.
    Questi criminali e il loro disegno politico non hanno nulla a che spartire con il popolo che 80 anni fa ha subito la peggiore persecuzione dai tempi dei faraoni.
    La vergogna del 7 ottobre è stata pianificata da Hezbollah con la complicità di Hamas o viceversa, ma le responsabilità di quello che è successo sono ampiamente da ricercarsi anche nel lassismo ponderato di Netaniahu, che scientemente ha lasciato sguarnita la parte di territorio a ridosso di Gaza, per concentrare l’esercito a protezione degli espropri e delle violenze in Cisgiordania, che l’ONU depreca e condanna inutilmente da decenni, con il silenzio complice delle amministrazioni USA da parte della lobby ebraica americana che, da sempre, foraggia le elezioni dei Presidenti di qualunque parte siano.

    Davvero c’è qualcuno che crede che il miglior servizio di intelligence del mondo, non sapesse di quello che stava perpetrando Hamas? Erano distratti? In ferie?
    Non lo ritengo ne probabile e ne possibile, la precisione chirurgica con cui abbattono interi quartieri fidando che tra i tanti morti procurati ci siano anche quelli che gli interessano, dipende dalle informazioni e dai sistemi satellitari di puntamento americani, che in questa macelleria sono complici tanto quanto, ecco perché mi ributtano i Dem, anche più di Trump, perché hanno un livello di ipocrisia e malafede inarrivabili, sostengono questa mattanza in maniera militare e logistica.

    E contesto a Lenzini che quella di Gaza sia una guerra, è un massacro a cielo aperto ordito contro gente inerme, operatori umanitari, reporter, medici, che non ha niente da invidiare al bombardamento del ghetto di Varsavia, come se ci fosse qualcosa da invidiare, questa non una guerra ma uno sterminio, crudele e feroce, dove milioni di topi in gabbia fuggono da una parte all’altra, affamati, senza medicine, ospedali, acqua, carburante per spostarsi.
    Qui bisogna scindere i piani e proprio perché ho lavorato per anni con Israele, so per esperienza diretta che ci sono israeliani di differente cultura, con predisposizione all’inclusione, che non coltivano lo sterminio come lotta politica e predicano che l’unico arabo buono è quello morto.
    L’odio di Hamas è stato nutrito e coltivato “amorevolmente” perché è quello che consente ad un’ampia fetta di popolazione israeliana di giustificare crimini orribili, l’erosione della terra espropriandola e mantenendola con la violenza.
    L’orrore del 7 ottobre consente da un anno a Netaniahu di fuggire dalle proprie responsabilità e dalla galera, per lui come nel film di Alberto Sordi: “Finché c’è guerra c’è speranza”.

    Rispondi
  4. Alessandro, sono d’accordo sulla sua analisi. Gli israelieni hanno sbagliato tente cose.
    Però, arrivati a questo punto, cos’altro potevano fare? Aspettare l’attacco congiunto da Gaza e dal Libano?
    Noi di solito sottolineiamo l’uccisione di oltre 1000 civili e la presa degli ostaggi, ma in quei giorni Hamas lanciò anche circa 5.000 missili contro Israele.
    Fu un attacco militare e ha avuto una risposta militare, non una vendetta.

    Rispondi
  5. Lenzini, non erano missili. ma razzi, che a differenza dei primi, non sono teleguidati e colpiscono a caso.
    Molti di quei razzi ricaddero nello stesso suolo di Gaza. gli altri furono quasi tutti neutralizzati dai sistemi anti missile israeliani. Insomma, una messa in scena.
    Con ciò non voglio minimizzare l’attacco di Hamas, fu un attacco terroristico orribile, meritava una dura risposta contro i terroristi, ma non lo sterminio di una popolazione inerme e incolpevole, costituita in gran parte da giovani e bambini, gente povera senza assistenza medica, costretta a morire o fuggire, nei campi profughi dove veniva ugualmente bombardata.
    La distruzione di Gaza resterà nella storia come macchia indelebile su Israele. E non è finita, dopo Gaza, il Libano.lo Yemen, poi sarà la volta dell’Iran, nonostante gli Americani fingano di volere la de-escalation. Ma è proprio il loro appoggio che massimizza l’arroganza di Netanyahu, che ora non si accontenta della vendetta(perché tale è diventata) ma vorrebbe cambiare il volto del Medio Oriente a suo gusto e piacimento.

    Rispondi
    • Alessandro, ricordo bene che si parlò di missili di fabbricazione iraniana, non dei soliti razzi Katiuscia. Tanto è vero che raggiusero ogni parte di Israele, che è uno stato piccolo, ma non minuscolo.
      Anche se solo in parte fossero stati veri e propri missili e il resto razzi, è chiaro che l’intero territorio israeliano si trovò sotto tiro.
      L’unica cosa che gli israeliani potevano fare era trovare le rampe di lancio e distruggerle. Se Hamas le aveva messe apposta in siti abitati da civili, è chiaro che ci sarebbero andati di mezzo i civili.
      Facendo il parallelo con la situazione Russia – Ucraina, se i russi non potevano accettare basi americane a ridosso del confine, neppure gli israeliani potevano accettare che Gaza diventasse un’unica grande base missilistica di Hamas.
      E quando diciamo che Zelensky avrebbe il dovere di cercare un accordo di pace per risparmiare distruzioni al suo popolo, dovremmo dire anche che Hamas avrebbe potuto evitare gran parte di questi morti se avesse permesso agli israeliani di cercare e distruggere liberamente le rampe di lancio invece di fare resistenza a oltranza facendosi scudo dei civili.
      R
      Hamas non voleva evitare i morti, ma scatenare la violenta reazione di Israele.

      Rispondi
  6. Questa lettera immaginaria che un poeta e scrittore israeliano scrive alla madre morta cinque anni fa capire un po’ di più il dramma che vivono gli israeliani che si trovano a vivere questo orribile momento: una guerra che sembra non finire mai e la sensazione di essere intrappolati dentro un incubo che li descrive insensibili alle sofferenze dei palestinesi mentre la realtà per molti di loro è ben diversa:
    https://www.theguardian.com/commentisfree/2024/oct/05/israel-news-gaza-benjamin-netanyahu-etgar-keret

    Rispondi
  7. Eh già, è un vero sensibilone questo scrittore immaginario, ha dedicato agli innocenti massacrati a Gaza dagli “israeliani” ben due righe:

    “una tempesta di morte e devastazione che si è abbattuta su Gaza.”
    “le molte migliaia di donne e neonati (morti) di Gaza.”

    https://it.euronews.com/video/2023/11/27/i-bambini-israeliani-inneggiavano-davvero-allannientamento-di-gaza
    R
    non credo che quel video sia vero e se lo fosse è criminale usare i bambini per diffondere odio. Quella lettera alla madre morta è toccante, come possiamo non avere compassione anche per chi si trova in una situazione così drammatica? Come ce l’abbiamo per i palestinesi, allo stesso modo dovremmo averla per gli israeliani che si trovano loro malgrado a vivere con un simile peso sulle spalle.
    Biden oggi, finalmente ha detto che Bibi sta cercando di influenzare le elezioni americane…alla buon’ora. E meno male e magari dietro c’è anche quel simpaticone che siede al Cremlino.

    Rispondi
  8. Mariagrazia, ti prego, evita di chiamare con quel vezzeggiativo (mi fa specie pure a trascriverlo) quel dispensatore di morte e sterminatore di bambini.
    R
    ma di che vezzeggiativo parli? Bibì? Non l’ho chiamato per farti dispetto ma perché Biden oggi lo ha chiamato così davanti alla stampa. O pensi forse che mi stia simpatico? E i leader di Hamas che costruiscono i tunnel sotto le case a Gaza dove poi saltano in aria i civili, bambini compresi, come li vuoi chiamare? O pensi che insultando qualcuno questo migliori? E come mai ti sei così indignato quando Biden ha chiamato in un certo modo Putin?
    O forse lui non dispensa morte? anche in Ucraina muoiono bambini da circa tre anni, forse non te ne eri accorto? E vengono deportati e tolti alle loro famiglie, o per te Putin è un filantropo?
    https://www.theguardian.com/us-news/video/2024/oct/05/biden-unsure-if-netanyahu-is-delaying-peace-deal-to-influence-us-election-video

    Rispondi
  9. Mariagrazia, non mi sono mai sognato di chiamare Putin, Vlady, oppure Nasrallah, Nasry, perché li tiri in ballo?
    Quel B&B usato da Biden o da tanti giornali (tu sei esclusa, ok) suona come una doppia bestemmia.

    Rispondi
  10. Mentre Biden si pone il dilemma di cosa Netanyahu debba ancora bombardare in Iran(restio ad entrare in guerra) in tutto il mondo si manifesta contro Israele (pardon pro-Palestina).
    Solo in Italia la manifestazione non viene autorizzata e si devono registrare scontri e feriti tra polizia e manifestanti.
    R
    il Tar non la autorizza. E meno male che non era autorizzata altrimenti cosa succedeva?

    https://www.open.online/2024/10/05/roma-corteo-pro-palestina-controlli/

    Rispondi
  11. Alessandro, Netanyau viene spesso chiamato Bibi anche nei telegiornali. Non credo sia un vezzeggiativo. Lo chiamano effettivamente così.
    La manifestazione a Roma è stata vietata perché sembra, da informazioni di intelligence, che a Roma si sarebbero concentrati molti estremisti violenti provenienti da tutta Europa.

    Rispondi
  12. “E i leader di Hamas che costruiscono i tunnel sotto le case a Gaza dove poi saltano in aria i civili, bambini compresi, come li vuoi chiamare?”

    Non entro nella discussione di chi è peggio fra Hamas e Netanyahu: due macellai al pari di Putin, ho molti amici Ebrei, un paio che vivono in Israele, che da sempre mi spiegano la loro fobia dell’ accerchiamento. Conosco anche un Palestinese, che stranamente (ma anche no) è plurimilionario, fa i suoi versamenti ma si guarda bene di tornare in Palestina, quindi mi considero agnostico nella discussione, però …

    però:

    i bambini ed i civili palestinesi che abitano sopra i tunnel costruiti da Hamas, non muoiono perché saltano i tunnel, ma solo perché qualcuno (quel macellaio di BiBi) li bombarda.

    La reazione di Israele dopo la strage dell’ 8 Ottobre, è molto simile ai fatti delle Fosse Ardeatine (10 x 1) anzi già che c’ era, per la verità sta ancora dandosi da fare, il macellaio con la kippah sta modificando il concetto di “rappresaglia” espresso da Kappler (10 fucilati ogni tedesco morto) andando ben oltre, avvicinandosi ad Hitler che pare avesse chiesto da 30 a 50 omicidi ogni tedesco morto.

    Vabbè essere agnostici o neutrali o non partigiani, persino capire i timori, le paure di chi vive in Israele, ma certi fatti e soprattutto certi numeri sono sotto gli occhi di tutti.
    R
    io non l’ho mai negato, ma se quei tunnel non ci fossero? lei che si dichiara agnostico, cosa risponde a questo? se quei tunnel non ci fossero? Se Hamas affrontasse la questione palestinese con la politica invece che col terrore? i bambini salterebbero in aria lo stesso? E se chi sta dietro ad Hamas costruisse case e ospedali e scuole e negozi e altro e aiutasse i palestinesi a vivere meglio di come vivono e li aiutassero a cercare una soluzione e magari a negoziare con la comunità internazionale perché venga abbattuto quell’obbrobrio di muro? O se l’autorità palestinese (tutta in mano ad Hamas) intervenisse per favorire accordi di sostegno con gli altri paesi arabi “amici”? e se…e quanti sono i palestinesi che si guardano bene dal tornare in Palestina? Ma non pensa che l’orrore che vediamo tutti i giorni potrebbe essere evitato se ci fosse da parte degli arabi la volontà di evitarlo?
    Lei che mette in evidenza certi fatti, sa quanti soldi girano da quelle parti e quanti potrebbero essere investiti per aiutare quella gente a vivere una vita dignitosa? E perché non si fa ma si fanno accordi come il patto di Abramo dove si parla soprattutto di scambi commerciali e tecnologie avanzate con Israele ma si evita del tutto di toccare la questione dei palestinesi? Lo sai lei che è neutrale e agnostico perché?
    O lei pensa che basti chiamare quello li Merdaniahu perché le cose si risolvano? o anche lei pensa che chiamarlo Bibì sia una bestemmia o sia un vezzeggiativo come chiamare il gatto e fargli le coccole sotto il mento? Bene entri pure la discussione è aperta questa non è una chat ma un blog e non ho discussioni “private” con nessuno e tutti possono intervenire.

    Rispondi
    • Ops dimenticavo, si tratta di un commento alla risposta che la Signora Gazzato da ad Alessandro
      R
      e visto che c’è, come mai secondo lei, qui non si indigna mai nessuno per i bambini che saltano in aria per le bombe di Putin? e perché nessuno lo definisce Merdaputin? se lo sa ci illumini.

      Rispondi
    • “O lei pensa che basti chiamare quello li Merdaniahu perché le cose si risolvano?”

      Certo che no, infatti io lo chiamo per quello che è: “un macellaio”, e non mi sottraggo nell’ affiancargli quelli di Hamas, ed un bel po’ di gente che sta intorno in altri Paesi Arabi.
      Certo se quelli di Hamas non avessero costruito i tunnel e non li avessero riempiti di armi forse Netanyahu non avrebbe bombardato, ma Hamas è una banda di terroristi ed i terroristi in qualsiasi luogo del mondo si mescolano alle persone civili, come ad esempio le BR, o come (anche se non terroristi ma simil pasta di personaggi) la criminalità organizzata, ed allora cosa facciamo per sconfiggere la Mafia bombardiamo Palermo, Catania, e sobborghi vari, mentre per la ndrangheta ci dovremo allargare anche alla mia città ormai pervasa da questa brava gente ?

      Vogliamo capire che 30 o 40 o 50 o 60 mila morti, in buona parte donne e bambini, non sarà un genocidio, ma è sicuramente un massacro di massa.

      Eddai finiamola, nessuno ce l’ ha con gli Ebrei, con gli Israeliani, e neppure se vogliamo con i Sionisti: qua c’ è un macellaio che va condannato, meritevolmente la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato di cattura per Putin, questa “brava persona” che è responsabile di un ben maggior numero di persone uccise è libero di andare dove cavolo vuole, anzi i Cow Boy con la colt al fianco fanno la fila ad andargli a baciare …. la Kefiah.

      Ed ora le pongo un’ altra domanda, alla quale lei, come nel caso della fine della Guerra in Ucraina, si appellerà al 5° emendamento scegliendo il suo diritto di non rispondere:

      lei pensa che dopo questa carneficina Hamas ne uscirà indebolita ?

      Io penso proprio di no: gran parte dei Palestinesi sopravvissuti al massacro diverranno direttamente od indirettamente sostenitori dei terroristi, e forse anche i vertici, liberati da qualche vecchio rincitrullito, avranno nuova linfa, nuova sete di sangue, e magari qualche capacità maggiore dei vecchi capi.

      P.S. Ho citato l’ anniversario dell’ 8 Ottobre in realtà si tratta del 7 Ottobre

      P.S. “BiBi, certo lo spiritello che c’ è in me mi ha spinto ad aggiungere una maiuscola, ma è lei che ha rivendicato il diritto di chiamarlo come molti Bibi.

      R
      non la chiamo Nonno perché mi sento ridicola. ma, caro signore, la pregherei di citarmi quando si rivolge a me, basta Mariagrazia o come fa Lenzini signora Gazzato, ma preferirei che mi nominasse, lo trovo più corretto. Lo stesso andrebbe fatto con tutti quando si rivolge a qualcuno, grazie.
      Beh, ha risposto, la ringrazio, ha risposto anche con un’altra domanda alla quale ha risposto lei, va bene così. Io non avrei parlato di questa tragedia ma ci sono stata trascinata un po’ per i capelli. Troppo triste e troppo complessa.
      Non rivendico nulla, ma trovo che risentirsi perché ho chiamato quel tipo come lo chiamano tanti, lo trovo futile. Abbiamo altri problemi.

      Rispondi
      • Per quanto riguarda Putin, personalmente non l’ ho mai assolto, per quanto mi riguarda è un “macellaio” tanto quanto Bibi, ma se vogliamo proprio usare la lente d’ ingrandimento forse, almeno numericamente, sono imparagonabili le vittime “civili” Ucraine e quelle Palestinesi.

        E sempre per quanto riguarda Putin, io credo che siamo anche fortunati (vabbè nel senso se è meglio crepare sotto un treno o su un aereo che cade) se oggi il dittatore fosse l’ altro, l’ attuale Presidente, forse la terza guerra mondiale sarebbe già scoppiata: le assicuro per conoscenze personali, se questo è un carnefice, l’ altro è un pazzo, e le assicuro che è un po’ peggio.

        Vabbè incominciamo un’ altra settimana
        R
        non ho capito nulla. O quasi.

        Rispondi
        • Gentilissima Signora Gazzato era una risposta alla sua risposta:

          “e visto che c’è, come mai secondo lei, qui non si indigna mai nessuno per i bambini che saltano in aria per le bombe di Putin? e perché nessuno lo definisce Merdaputin? se lo sa ci illumini.”

          “numericamente” i “civili ed i bambini” uccisi in Ucraina sembrerebbero essere circa 10mila, i “civili ed i bambini” uccisi in Palestina dopo il 7 Ottobre 2023 ci dicono siano fra i 20 ed i 50 mila, a seconda di chi dà le cifre: nel migliore dei casi sono solamente il doppio, ma credo che il rebbio della forchetta più credibile sia quello centrale (35/40 mila) !

          Nella seconda frase volevo solo far presente che spesso al peggio non c’ è mai fine, nel caso di Putin una sua “estromissione” dalla politica Russa potrebbe portare al potere il suo vice che oggi è Dimitry Medvedev, che credo sia anche peggio dello Zar Vladimir, certo non è un invito a tenerci ben stretto Putin, ma è una raccomandazione a non illuderci.
          R
          grazie per la risposta, ora ho capito. Si il rischio che arrivi qualcuno peggiore del precedente c’è sempre, certo però che chi si contenta di uno che da 25 anni tiene il c. sulla poltrona del comando deve essere ben rassegnato. Oggi Putin compie 72 ma non festeggia perché teme di invecchiare e ha ragione Zelensky quando dice che gli piace vivere e le sue minacce di usare l’atomica sono solo sbruffonate.
          In quanto ai bambini di Gaza, lo sa quanti bambini ebrei sono stati sterminati dai nazisti? pare un milione e mezzo ma forse di più.
          Non dimentichiamoli:
          https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/children-during-the-holocaust

          Rispondi
  13. Ho come l’impressione che anche qui sopra vada molto di moda lo sport: lanciailsassonascondilamano. Non tutti lo fanno ma una parte decisamente si, Ho davvero un bell’aspettare risposte che non arriveranno o se arriveranno saranno altre domande.
    Strano perché io di solito, a meno che non siano domande personali o che tendono a polemizzare all’infinito, rispondo.
    Ma è una tattica molto usata: si entra, si scrive quello che si vuole scrivere, si fa finta di non leggere la risposta, si soprassiede insomma, in attesa che altri confermino la nostra tesi iniziale e sconfessino quello che fa le domande.
    Una tattica consolidata che però a me francamente piace davvero poco e la trovo anche una forma di maleducazione.
    Esclusi presenti assenti e prossimi futuri.
    Oppure bisognerebbe imparare da certi blog dove non si parla di nulla, il Nulla elevato ad argomento e trovano sostenitori e avversari del Nulla, sempre condendo i loro commenti con: La Signoria Vostra gradita…oppure Mi fa tanto piacere Leggere Le Sue splendide argomentazioni ma oserei se le lei me lo consenta (proprio così) lievemente obiettare senza che La qualcosa la offenda naturalmente e sempre con rispetto altissimo e altissima stima…
    No, mi sa che non imparo.

    Rispondi
    • Non so se sono compreso nel “numero” in realtà non sempre “entro” nel blog a volte non lo faccio per alcuni giorni, e data la disposizione del blog, non vuol essere una critica, già è ammirevole nell’ amministrarlo, a volte non riesco a seguire le discussini e mi sfugge qualche commento ai miei post.

      Ma come le ho detto sono un pensionato, e quindi non ho un cartellino da timbrare, che ti limita la disponibilità a 7/8 ore per dia su 4/5 giorni per week, i pensionati sono :
      a disposizione 24/24 : 365/365 oggi ho portato una nipote ad una mostra a Bergamo e mi sono cuccato un’ ora di traffico dalle parti di Pontida, e poi uno dovrebbe ingiuriare Salvini & Co

      Comunque se sono uno dei destinatari della rampogna, l’ accetto e mi scuso.
      R
      accetto le scuse ma non era lei il destinatario o almeno non solo lei, parlavo in generale, ogni tanto parlo da sola scrivendo qui.
      Le fa onore quello che fa, ma, creda, anch’io nel mio piccolo ho diversi impegni. Mi ritaglio sempre il tempo per il blog, ma nessuno me lo impone e posso sempre fare altro, eventualmente.

      Rispondi
    • Mariagrazia, lanciare il sasso e nascondere la mano, significa agire di nascosto negando la responsabilità della propria azione, non significa “non dare una risposta”.
      Ma, se detto in quest’ultimo senso, alludi a me (mi chiedo perché non rivolgerti direttamente a me? Non lo ritieni più corretto?) in quanto non ho risposto alla tua domanda: “E i leader di Hamas che costruiscono i tunnel sotto le case a Gaza dove poi saltano in aria i civili, bambini compresi, come li vuoi chiamare?”
      allora ti dirò che non ti ho risposto perché ritenevo la domanda pleonastica, se non oziosa. I leader di Hamas (quelli estremisti del braccio armato) li chiamo ovviamente terroristi, certamente non userei per loro un vezzeggiativo.
      In merito ai tunnel, Gaza è un fazzoletto di terra di 365 chilometri quadrati che è stata colpita da Israele innumerevoli volte, dal 2005 ad oggi ben sei volte, dando ogni volta a queste azioni di guerra nomi fantasiosi: operazione “Piogge estive”, operazione “Inverno caldo”, operazione “Piombo fuso”, operazione ”Colonna di nuvola”, operazione “Margine di protezione”, e l’ultima che chiamerei operazione “Rasatura al suolo”.
      Ovvio che, in uno stato continuo di guerra, venissero scavati fin dalla fine degli anni ottanta del secolo scorso dei rifugi che poi furono usati da Hamas, Sembra che si tratti di 500 chilometri di un’intricata e fitta rete, ciò significherebbe che il sistema di tunnel copre la maggior parte del territorio: come è possibile evitare che sopra non vi siano edifici di abitazione? Anche l’accusa che i civili vengano usati come scudi umani è falsa, e volta a demonizzare ancora di più la parte avversa e a giustificare i crimini di guerra che Israele sta compiendo contro la popolazione di Gaza.
      R
      Alessandro
      ti sembro una che non parla direttamente? Proprio tu dovresti sapere meglio di altri che quando devo dire qualcosa a qualcuno non ho alcuna paura di rivolgermi direttamente. Mai avuta.
      Qui, sul mio blog qualche volta mi prendo la libertà di fare delle considerazioni generali. La frase in questo caso va interpretata come lanciare una provocazione e non rispondere mai quando questa provocazione viene raccolta e tu sei tra quelli che lo fanno.
      Tanto che ti sei sentito chiamato in causa ed hai risposto. Non ci trovo nulla di scorretto da parte mia, trovo più scorretto lasciare inevase le domande che sorgono da questa provocazione.
      E trovo scorretta anche la tua affermazione che dice, senza nominarmi, che io “giustificherei” i crimini di guerra. O che farei domande “oziose”, su un argomento così delicato del quale, se ben ricordi, non volevo neppure parlare tanto mi sembra divisivo e fomentatore di polemiche e liti e incomprensioni Non lo accetto, la prendo come un’offesa personale.
      Io ti lascio la libertà di esprimere le tue opinioni qui sopra come ti pare e piace e sai bene che non siamo d’accordo su molte cose, ma tu devi rispettare le mie e non fare illazioni gratuite e offensive e credo che rispondere alle domande sia prima di tutto cortesia e tra persone che si “frequentano” da anni lo trovo il minimo.
      Ora tu confermi quanto ho detto e cioè che i tunnel corrono sotto i palazzi e li dentro i terroristi si nascondono e nascondono armi e quanto altro persino gli ostaggi. Che possano essere presi di mira dalle bombe degli israeliani lo sanno ma lo sai che cosa ha detto Sinwar? che la libertà della Palestina vale il sacrificio. O circa.
      Quindi lo devi dire a lui che la sotto non ci sta, perché non organizza l’evacuazione dei palestinesi prima di ordire attacchi contro gli israeliani.
      E infine, sei tu quello che dice che non si deve vedere tutto bianco o tutto nero, questo lo dici per la guerra del russo e fatichi molto a vedere i suoi crimini di guerra,
      mentre per questa vai a senso unico.
      PS: Bibi non è un vezzeggiativo è il diminutivo di Benjamin, direi che potresti anche smetterla di impuntarti su una simile sciocchezza. Non siamo all’asilo.

      Rispondi

Lascia un commento