La casa rossa…di vergogna

L’arbitro mi ha subito ricordato Picchiatello di Jerry Lewis, forse per via degli occhiali o per quell’aria finta ingenua e non sembrava molto “imparziale”.

Certo che il primo duello tra i due contendenti alla Casa Bianca è stato davvero poco edificante, tanto che la stessa sembra diventata Rossa dalla vergogna.

Non si era ancora visto un match cosi tra due personalità di quel rango. Oh, ragazzi, siete candidati presidenti della maggiore potenza mondiale. Uno uscente, l’altro, forse, entrante. Qualcuno dovrebbe ricordarglielo.

In molti hanno definito lo spettacolo in vari modi e non tutti lusinghieri. Io ne ho visto degli spezzoni, poi ho cercato di guardare la registrazione per intero ma devo confessare che mi sono addormentata.

Minimo erano noiosi, massimo inguardabili. Entrambi.  Fossi stata in Biden sarei scesa dal baldacchino per strappargli il parrucchino (che è costato agli americani 70 mila dollari di parrucchiere all’anno ) e glielo avrei spiccicato sul muso.
Ma non si può fare. Di rilevante c’è poco, quel “shut up, man” di Biden  e anche quel ” sei stato il peggior presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto”, ma poi poco altro.

La definitiva ammissione che Trump sta dalla parte dei bianchi suprematisti, ma questo s’era capito da un pezzo, non è certo una novità e che altro? Accuse  reciproche e malamente respinte da entrambi.

Biden si sente forse già in carrozza? Coi cavalli bianchi? Non ci riusciva ad essere meno ingessato? E’ comprensibile, Trump interrompeva e parlava e sembrava una pentola di fagioli che ribolle…ma lo si sapeva.

Ma che strategia ha Biden per affrontarlo nei dibattiti? Quella di cercare di ignorarlo e di parlare rivolto alle telecamere come se non ci fosse? Non credo sia quella giusta.  Deve rivederla, magari farsi consigliare dalla sua vice, Kamala, secondo me, lo avrebbe steso al primo round.

Ci voleva una donna, tosta, determinata, fiera e battagliera, che ricordasse al presidente la lunga fila di denunce che lo aspettano al varco da parte delle tante donne che ha trattato come “bene di consumo”, come “merce da take away”.

E gli ricordasse le tasse che ha evaso e le famiglie che ha diviso alla frontiera e i tanti morti che l’America deve seppellire tutti i giorni a causa di della pandemia che lui continua a sottovalutare. E le infinite bugie che racconta ogni giorno agli americani. E poi, dovrebbe ricordargli che è un personaggio petulante ed arrogante che sta portando l’America a farsi detestare nel mondo intero. Altro che “great again”.

Un uomo detestabile, un presidente impresentabile un’ America su una china sempre più pericolosa, sulla quale, se vince ancora, questo Piripacchio ritinto, potrebbe trascinarci il mondo intero.

Democratici americani la sveglia è suonata da un pezzo, buttatevi giù da letto. Potrebbe essere l’ultima chiamata.

P.S. Però devo aggiungere che la distanza di stile tra i due resta siderale e che mi auguro che Biden vinca tutte le prossime sfide, magari meno impacciato e più sicuro di sé e che questa venga messa in archivio come la prima non esaltante  ma forse giustificata dalle tante aspettative. Forza Joe.

Tri…dico io…

Con la solita faccia, Conte risponde ai cronisti che gli chiedono come mai Tridico, il presidente INPS ha avuto triplicato lo stipendio ( quasi). E lui, il premier è visibilmente imbarazzato. Ma, no, è solo un effetto ottico.

Non sapeva nulla, se c’era ronfava, lasciategli il tempo di informarsi e poi, magari dopo una pennica, dirà la sua. Ma, dice con poca convinzione, anche fosse (ed è), Tridico prendeva poco era giusto aumentargli lo stipendio, lui approva.

Dunque sapeva o non sapeva? Ma che importanza può avere? Conte a volte non sa neppure chi è Conte e cosa fa e quanto prende, figuriamoci se sa chi è e cosa fa e quanto prende Tridico.

Tri dico io…questo passa il convento. Un premier che non sa,che ha troppe cose da fare, dategli tempo di informarsi e poi, eventualmente dirà la sua, sempre ammesso e non concesso che riconosca che lui è Conte, quel tale che da due governi a questa parte fa il premier di una larga coalizione prima giallo – verde e ora giallo- rosa.

Ma Conte, o almeno quel tipo che si andrà a informare se è veramente lui a guidare l’esecutivo (ammesso che sappia cos’è un esecutivo), dice anche a questo a Tridico,  magari anche tre volte:” lavora perbacco che stai a scaldare la sedia col tuo signor sedere da un anno e non hai fatto che casini”, ma questo lo pensa solo, ma quello che esce dalla sua bocca è molto ripulito.

Gli esce che non conta quanti aspettano ancora la cassa integrazione, fossero anche uno solo (ma sono molti di più) bisognerebbe alzare il sedere da quella sedia, darsi subito da fare.

E qui rimango ammirata dalla stupefacente maestria di questo maghetto della politica, un para…Silvan con tutti i para…metri: lui non sa, si deve informare, ma anche se fosse, lui non c’era, se c’era non c’era e se siete sicuri che c’era è solo una  (pia) ottica illusione.

Perciò, Tridico, padre del Reddito di cittadinanza, ha diritto, dopo aver tanto lavorato (abbastanza male ma questo è un dettaglio) ad avere uno stipendio “adeguato” e pure, ha diritto agli arretrati, cioè a centomila euro. Alla faccia di Salciccio Salvini che protesta ma aveva fatto mettere un suo uomo a vice di Tridico. Ma questa è un altra storia e usciremmo troppo dal seminato. E non solo, vista che l’Italia ormai è ricca sfondata (beh, più sfondata che ricca), si è preso pure una portavoce a 80mila euro all’anno (ma non sarà poco)?

Ora, per concludere, il ministro degli Esteri (stavo per scrivere Eteri), il quale ha fortemente voluto ‘sto Tridico li in quel posto, l’ha avuta ancora una volta vinta e noi invece… in quel posto. Non si starà tanto occupando di Affari Esteri, l’illustrissimo Luigi Di Maio ma di Affari Suoi, si e anche molto bene.

Ma…Zinga è contento di stare in coalizione, si sente comodo, non gli trema un pochino il pizzo della camicia a dover fare merenda con questi personaggi?

Ma no, Lui, MaZinga mica le sa queste cose, se c’era, non c’era o stava in regione e se non stava in regione stava…a pettinare i peluches.

Ennesima ondata

Non per fare ancora pubblicità alla moglie di F. una certa C.F., ma ora che si creda la Madonna, lascia un pochino perplessi sulla salute mentale della signora. O no? Non si sarà lievemente montata la testa?

“”Presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini affinché intervengano su quella che non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l’intero mondo religioso e per l’arte in genere”, spiega il Codacons.”

E però trova molta solidarietà, in giro. Ho letto solo qualche tweets. Sono tutti con lei. Poverina, invece io penso che qualcuno la dovrebbe far riflettere, una “macchina da soldi” come lei deve pensarci bene prima di usare la Madonna per usi commerciali.

Fa certo piacere vedere il suo bel volto contornato dal velo azzurro, sorridente e rassicurante, ma è pur sempre un sopruso, una prova di sfacciataggine e anche di paraxxlaggine da far paura,

Ha bisogno di farsi pubblicità? Ma non sta per entrare in Borsa? Ci vuole entrare vestita da Madonna?
Al massimo potrebbe travestirsi coi panni della signora Ciccone, un po’ le somiglia, ma di quella che i più grandi pittori hanno dipinto e che sta sopra tutte le miserie umane, anche no. Anche NO!

Signora C.F. si cerchi uno bravo. Creda ne ha bisogno.

Come ne hanno bisogno i deficienti che le esprimono  la loro calda solidarietà. Hanno tutti bisogno di uno bravo,

Chi mi legge (ma chi mi legge?) potrà pensare,” ma questa pensa a queste cose, non teme la seconda ondata”?

E come no? la temo certo. Ma della ennesima ondata di imbecillità e ipocrisia? Di quella non vogliamo preoccuparci no?

Tagliatabarri

L’ipocrisia è l’arma dei vigliacchi ma è un arma da non sottovalutare perché può essere devastante. Peggio della bomba H.

Si perché quelli che si rivolgono ai “potenti” con “Caaaro o Caaara” oppure con titoli accademici che magari gli interlocutori sono lungi dal possedere ma sono lo stesso influenti in certi “ambiti”, o ancora, quelli che lodano sperticatamente e a volte persino rendendosi ridicoli, gli “amici”, o pseudo tali, insomma una “cerchia” o una “cricca” che gli può servire, gli può tornare utile in tante occasioni,  insomma gli ipocriti, sono dei baciapile di professione ,lo sanno, ma, lungi dal farsi schifo, se ne beano e si considerano personcine educate e culturalmente elevate.

Poi, scopriamo che sono dei tagliatabarri tra i peggiori, che infangherebbero pure la loro stessa povera mamma pur di restare a pelo d’acqua come gli…insomma quelle cose cilindriche che, notoriamente, calati in uno specchio d’acqua…galleggiano.

La franchezza non è molto amata, perché, di solito chi la possiede non si serve di tali mezzucci, non è nelle sue corde e quindi può essere “pericoloso” perché potrebbe smascherare l’ipocrisia, perché ne ha i mezzi, intellettualmente e culturalmente e potrebbe metterli in difficoltà.

E gli ipocriti non amano il contraddittorio preferiscono i complimenti, magari in dosi massicce, più sono e meglio è, senza accorgersi che spesso sono frutto della stessa ipocrisia nella quale  loro stessi sono immersi fino al collo.

Per fare un esempio: l’ultima boutade di Mauro Corona che ha dato della “gallina” a BIanca Berlinguer.

Ora si scusa, si cosparge il capo di cenere (di sigaretta) e dice che era in crisi d’astinenza da vino. E si pente e chiede scusa. Eh, già, davvero, cosi si fa, prima si tira una pugnalata al petto e poi si chiede scusa e se però le scuse non vengono accettate si va in giro a dire che l’offeso non ha una mente elastica. Che si è stati fraintesi, che non si voleva offendere e l’elenco delle giaculatorie potrebbe essere infinito. Non solo. Quel “gallina” brutalmente diretto alla conduttrice (già perché “gallo” non sarebbe mai un’offesa, anzi), potrebbe addirittura farlo lievitare nei “consensi”. Potrebbero essere già arrivati nel suo account tanti di quegli ipocriti complimenti da far arrossire Lucrezia Borgia.

Ma si, ma dai, me li immagino: ” bravo, hai fatto bene, era ora che qualcuno le dicesse il fatto suo, ma chi si crede di essere”? e via cosi. Ipocriti e falsi pure loro perché lo userebbero per sfogare i propri bassi istinti maschilisti, nel caso dei maschi e doppiamene maschilisti nel caso di femmine e quindi ancora più ipocrite perché all’acredine maschilista ci aggiungono l’invidia.

Quindi caaaro Corona, ti sei comportato come quei cosi che galleggiano e ora vorresti che ti si dicesse che va tutto bene perché sei tu  ( sacrificato nella tua volontaria e improbabile astinenza )  e che potrai ritornare a guadagnare un sacco di soldi nella Tivvù di stato per dire le tue “opinioni” che a me sembrano il più delle volte strafalcioni da osteria?

Beh, se cosi sarà, vorrà dire una sola cosa: che l’ipocrisia è un’arma potentissima e che i tagliatabarri possono stare tranquilli, per loro ci sarà sempre un posto in paradiso, ma con una piccola accortezza però che si potrebbe anche incontrare chi è ancora più dotato di “armi non convenzionali” e finire col tabarro fatto a pezzetti.

Perché oltre all’ipocrisia esiste anche la Giustizia e da quella si salvano solo Berlusconi e pochi altri. Salvini…non so.

L’intruso

L’Oms ha lodato l’Italia, primo paese occidentale che ha affrontato la pandemia, per come ha saputo abbassare la curva dei contagi, e lo ha fatto con un un video che ho guardato su un sito on line e che mi ha commosso. Un po’ perché è passato cosi poco tempo e però è passato, mentre nei  momenti del lock down, il tempo sembrava  non passare mai, sembrava di vivere in un incubo infinito.
Ha fatto bene a rispondere cosi il presidente Mattarella :” i cittadini italiani amano la libertà ma anche la serietà”, a Boris Johnson che è solo invidioso perché lui non ha saputo fare meglio, ma non perché “gli inglesi amano troppo la libertà”, anche se è vero che sono un grande popolo democratico, ma perché il governo fin dall’inizio ha sottovaluto l’impatto della pandemia sulla popolazione e non ha preso le misure necessarie. Stesso errore di Trump in USA.
Tutto il merito però non va solo a Conte, va diviso in parti uguali tra i presidenti di regione che hanno preso decisioni forti ed autonome. Da veneta non posso non citare Luca Zaia e il suo impegno, coadiuvato all’inizio dal professor Crisanti che ha già nel nome una disposizione all’ottimismo.
E poi, non posso dimenticare il personale sanitario tutto, medici e paramedici e forze dell’Ordine e Vigili del fuoco. Tutti mobilitati e con grandissimo sacrificio e sprezzo del pericolo (è davvero il caso di dirlo) sono andati incontro alla morte pur di salvare vite umane.
Questo non va mai dimenticato ma ricordato spesso e in molte occasioni anche se, chi svolge queste professioni è generalmente schivo e non ama le luci della ribalta.
E poi, non bisogna dimenticare che noi tutti, cittadini italiani, ci siamo trovati di fronte ad un incubo dalla sera alla mattina ma abbiamo reagito nel modo giusto, seguendo le regole e sopportando anche gravi restrizioni alla nostra libertà, per una giusta causa.
Ora, speriamo, il nostro paese abbia acquisito sufficiente  esperienza per non dover rivivere quel periodo terribile che ci siamo appena lasciati alle spalle.
E, se possibile, la nostra esperienza spero, aiuti anche altri paesi ad uscire presto dall’incubo.
Dobbiamo tenere alta la guardia e non mollare fino a quel giorno in cui ci diranno che il maledetto, infame intruso è stato sconfitto!
Spero davvero che quel giorno arrivi presto.

Ben detto presidente!

Devo dire che Sergio Mattarella mi è piaciuto molto in questa occasione.
Ecco come la riporta The Guardian:

Italy’s president, Sergio Mattarella, said its citizens “also love freedom, but we also care about seriousness”, responding to Boris Johnson’s suggestion that the UK’s rate of coronavirus infection was worse than both Italy and Germany’s because Britons loved their freedom more.”
Rispondendo a Boris Johnson che ha affermato che i casi di Coranvirus erano maggiori in U.K. che in Italia e Germania, solo perché gli inglesi amano la libertà, ha detto che anche gli italiani amano la libertà ma amano anche la serietà”.
Perfetta risposta: Bravo Presidente.
La frase di BoJo era una delle sue classiche cialtronate (sottointendo ciò che è persino troppo chiaro), la risposta del nostro presidente stabilisce una distanza siderale tra i due.
Certo, gli italiani forse sono più ligi alle regole e questo, almeno si spera, serve a mantenere entro certi limiti il livello dei contagi. Speriamo che basti e non siano necessarie altre misure. Ma se serviranno gli italiani hanno già dato prova di essere capaci de attenervisi senza troppi mugugni.
Beh, ogni tanto mi sento orgogliosa di essere italiana e questa è una di quelle occasioni.

I ragli di Beppe

E Beppe Grillo sarebbe il “padre nobile” del Movimento che governa da due anni e passa, prima con la Lega e ora col PD (!)?

“”Il referendum è il massimo dell’espressione democratica: non credo più nella rappresentanza parlamentare ma nella democrazia diretta fatta dai cittadini attraverso i referendum”. Così il fondatore e garante del Movimento Conque Stelle, intervenendo alla tavola rotonda Ideas for a new world organizzata dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli”

Il “fondatore e “garante” dice che il Parlamento è obsoleto, che lui non crede più nella rappresentanza…cioè, praticamente un sovversivo.

Si, uno che vuole distruggere il Parlamento, massima espressione della Democrazia, non può che essere tale.

Attenzione, questo personaggio influenza la politica ormai da anni, è arrivato a dire questo in una assemblea così importante non può che essere uno che vuole scassare le Istituzioni democratiche. Come altro possiamo chiamarlo?

E il referendum indetto proprio per contrastare una legge propagandistica ha avuto l’esito opposto. Ha avuto l’esito di farla confermare col 70%, significa che una buona parte di italiani crede che tagliare la democrazia sia un risparmio e non un pericolo.

Poi, lo stesso comico che non fa ridere, dice anche che il referendum va bene, è la massima espressione della democrazia “diretta”, che la sua piattaforma Rousseau dovrebbe essere l’unico strumento che i cittadini dovrebbero usare per votare. Ma poi dice anche che le domande ai referendum sono sciocche, stupide, insensate, perché sono come chiedere di dire Si o No alla guerra a un pacifista.

E allora? La domanda al referendum se tagliare o meno i parlamentari era cosi ovvia che tutti avrebbero dovuto rispondere SI? dunque la sua idea di democrazia è che alle domande dei referendum i cittadini devono sempre rispondere Si alle sue proposte o a quelle del Movimento…davvero un bel “ragionamento”, si sentivano i ragli in sottofondo.

Poi, quando non fossero più al governo (Ma quando se si alleano anche col diavolo?) sono sicura che sarebbe tutta un’altra storia, ma questa è un’altra storia.

Un tipo cosi

Che le donne in Italia vengano considerate poco  ormai lo sappiamo. Ma che vengano  trattate come “galline” e zittite in diretta, non lo avevamo ancora sperimentato.

E’ successo a Bianca Berlinguer, ma non mi meraviglia affatto. Ha voluto come co-conduttore Mauro Corona, qualcosa doveva pure aspettarsi da un tipo cosi.

Un tempo mi piaceva, molti anni fa lo leggevo, mi piaceva l’idea che parlasse con gli alberi (almeno lo scriveva) e la sua sensibilità nei confronti dell’ambiente, poi, con il suo ingresso in Mondadori, ho capito un po’ meglio l’uomo e non l’ho più letto. Anche perché ormai i suoi libri erano tutte autobiografie più o meno sincere dove si descriveva con autocompiacimento e in maniera piuttosto inquietante.

Non mi piace più. Quando l’ho visto da Bianca nel suo programma, mi sono sempre soffermata poco perché trovo detestabile quella finta aria da finto intellettuale che si finge “uomo semplice”, usa citazioni anche a sproposito e sproloquia dal pulpito che RAI 3 gli ha messo a disposizione come un novello Cicerone.

Bianca Berliguer stava, a mio parere un po’ troppo al gioco, quell’affettuoso “Bianchina” altro non è che un modo per sminuirla, non si tratta di vezzeggiativo ma di diminutivo e mi sembra strano che lei non l’avesse capito.

Ora ha capito. Le ha detto “sta zitta gallina” in diretta, davanti al mondo, “sta zitta gallina”, in televisione non si era ancora sentito. Più chiaro di cosi.

Fa parte del mood. Le donne sono “galline” per una percentuale alta di uomini che sono ancora e sempre  di più maschilisti nel profondo.

E nel profondo dello scrittore, cercando tra i fumi di un’esistenza “spericolata” ma molto consapevole che per fare tanti soldi deve anche essere “personaggio”, c’è un maschilismo atavico, scavato nelle pieghe della sua anima.

Che lui negherà, assolutamente, negherà, ormai lo conosco, ho letto abbastanza dei suoi libri per saperlo.

Cacciarlo a pedate sarebbe dargli troppa soddisfazione. Rinforzerebbe il suo “stile”.

Ma non vorrei rivederlo in Tv per un bel pezzo. O per sempre.

Leali ha spiegato

Posso anche non essere d’accordo con le parole di Fausto Leali che ha chiamato “negro” il fratello di Balotelli, al GF Vip, ma dubito molto che il grande cantante lo abbia fatto con disprezzo e volesse essere razzista.
Certo un’uscita molto infelice, come quella su Mussolini, anche se non aveva fatto esaltazione del fascismo, ma detto una frase molto banale che si sente ripetere spesso (anche se penso che il “buono” sia largamente finito sotto le macerie del “cattivo”, ed è bene ricordarlo), ma spontanea e credo del tutto priva di discriminazione razziale.
Ma come può uno che ha avuto un enorme successo con “angeli negri”, una canzone magnifica interpretata magistralmente e che è ancora oggi un capolavoro, essere razzista?
https://www.youtube.com/watch?v=_0dcbhA0XH0
Piuttosto è uno che parla senza riflettere, poco opportunista, forse persino ingenuo a pensare che un simile “programma” non sia influenzato dai massimi giudici della società attuale e cioè i social.

Ma trovo che l’espulsione sia esagerata. Leali aveva spiegato a modo suo che non intendeva offendere e il fratello di Balotelli sembrava aver capito.
Ma il fatto era troppo ghiotto per non aver insinuato negli organizzatori l’idea di farsi paladini dell’antirazzismo e antifascismo e attrarre altra audience. In fondo Leali si era espresso come se si fosse sentito tra le mura di casa.Sbagliando però.
Quella “casa” non è casa sua e le sue parole sono state prese come uno sfregio inaccettabile e la sua libertà d’espressione è andata a cozzare contro il politicamente corretto che impera ormai ovunque da anni e che non risparmia nessuno.
Neppure un “mito” che, a mio parere, avrebbe meritato di essere magari redarguito e che gli si fosse fatto notare a pieno il valore delle sue parole in un contesto cosi seguito e che avrebbe dovuto evitare certe espressioni.
Ma l’espulsione lo trovo un “provvedimento” ipocrita anche se naturalmente, ripeto, non mi sarei mai espressa nel modo in cui si è espresso il cantante. Ed ora, francamente, dispiace vedere una persona come lui che fa parte della storia della musica italiana, cacciato senza appello da un reality tra i più seguiti, per aver detto qualche parola senza riflettere, etichettato sui social, con le peggiori ingiurie.
Io già non lo guardo da sempre, ma , direi: non guardate il GF Vip.
Meglio. L’ipocrisia è un “sentimento” che li dentro si taglia col machete.

Conditioner

Scusate, ma mi è caduto l’occhio su un articolo del “Corriere”, riportato da Hufftington Post (dove si parla di questo “miracolo” della natura un giorno si e l’altro pure), dove la signora Chiara Ferragni , per chi ancora non lo sapesse, moglie del cantante Fedez ma anche molto, molto altro, spiega che vorrebbe entrare in Borsa, come e perché.

Buon per lei e la ditta. Siamo tutti contenti. Ma avrei una domandina forse un po’ maliziosa: ma perché i giornali danno cosi tanto spazio alla signora in questione? E , bisogna dire, molto, ma molto poco alle donne in generale?

Perché tanti premi, dichiarazioni di condivisione dei suoi post su FB e Istagram, riportati ancora e ancora dai giornali come se stessimo parlando della Regina Madre (o figlia) o entrambe? Cosa c’è sotto che non ci raccontano?

D’accordo, è carina, simpatica, brava imprenditrice (soprattutto di se stessa), ma poi?

Per quanto ancora dovremo vedere articoli a tutta pagina sui giornaloni che magnificano e beatificano le doti di questa stupenda “influencer”, termine terribile che mi fa venire la tosse al solo vederlo?

Ma perché “Influencer”? Perché una persona dovrebbe avere cosi tanto potere su altre persone? Ognuno dovrebbe pensare con la propria testa e non passare il tempo a mettere “likes” su post dei quali il più delle volte manco capisce cosa significano. Eppure, pare, che questa signora sia costantemente letta e approvata da migliaia di followers. (Anche questo un termine ridicolo che in italiano farebbe ridere o che potrebbe diventare “seguaci” e allora farebbe piangere e fa piangere). Più che influencer…conditioner.

Quante donne svolgono tutti i giorni opere meritorie o di più e non hanno, il più delle volte tranne rare eccezioni da segnare sul calendario ( e quando arriva pensano persino che sia una presa in giro)  neppure uno striminzito ” grazie”, non dico dalla “società” ma neppure da quelli che accudiscono o da quelli per cui lavorano o da quelli per cui si danno una cifra da fare, in molti campi? Eppure non costerebbe molta fatica ringraziare ogni tanto.

E, anzi, il più delle volte il “grazie” è piuttosto una sfilza di rimbrotti e critiche che finirebbero per far desistere anche i santi dal continuare a insistere a voler sopravvivere in questo mondo di ingrati.

La gratitudine non è di questo mondo, ma di quello delle chiareferragni quotate in Borsa (griffata), “Sono nata con il digitale, ora divento grande con la Borsa”, ha graziosamente sentenziato.., alle altre non rimane che quella della spesa… riciclabile, però.