Red carpet

Il comitato veneziano “No grandi navi”, ha scritto una lettera al Mit, sollecitando la definizione della normativa per tenere definitivamente fuori dalla laguna le navi di stazza superiore alle 40 tonnellate.

Un’altra lettera era stata inviata a giugno ma è rimasta lettera  defunta. Silenzio tombale da parte del Ministero delle Infrastrutture e  Trasporti.

La  cifra dei Cinquestelle al governo,in questo primo scorcio di legislatura è il silenzio. Tacciono su molte cose ma  soprattutto  sulle grandi promesse fatte in campagna elettorale a proposito  delle Grandi opere. Fra queste c’è anche il progetto di togliere definitivamente le grandi navi dal paesaggio della città lagunare. Questa sarebbe davvero una grande opera di bene, visto che Venezia è patrimonio dell’Umanità. Ma per ora è patrimonio soprattutto di chi ci lucra.  E i Cinquestelle hanno lucrato una barca…anzi no, una grande nave di voti sulla promessa di eliminarle dalla vista dei veneziani.

Il ministro Toninelli ha risposto traccheggiando e cioè che bisogna considerare, valutare, etc. e ritornando sulla vecchia proposta ( a suo tempo molto osteggiata proprio dai Cinquestelle) di farle attraccare a Marghera.

Ma i comitati non ci stanno, si sento gabbati e per questo hanno indetto una grande manifestazione “”gioiosa” (cosi la definiscono) proprio nella città lagunare.

E i cartelli con la scritta “Vade retro grandi navi” sarà più grande del solito.

Anche perché ci pensate ai Tour operator che scrivono sui depliant che la nave li sbarca a Marghera? Anche in Cina sanno cosa sia Marghera e l’idea di sbarcare in mezzo alle ciminiere (anche se dismesse) non è  tanto allettante. Lo sarebbe di più se sbarcassero al Lido, tra l’altro la Bocca del Lido è uno dei pochi progetti sostenibili uscito da tutti gli ultimi studi.

In questi giorni, poi, avrebbero la possibilità di vedere le stelle…no, non parlo dei grillini, ma delle stelle del cinema, tra le quali spicca una sgambatissima Elisa Isoardi che fino a qualche mese fa nessuno sapeva chi fosse (me compresa) e che ora passeggia sul red carpet che sembra Melania Trump.

E potrebbero anche vedere il di lei compagno che gira per le calli (a piede libero) in motoscafo a seguito della compagna ormai sulla strada per diventare una star.

Intanto le grandi opere aspettano che i grandi ministri a cinque stelle decidano di decidere da quale parte stare e le grandi navi continuano a transitare davanti alla grande, immensa, Basilica di San Marco, nel salotto più ambito al mondo, tranquillamente e con la stessa pericolosità di un sottomarino riempito di bombe H.

Ministro Toninelli forse le conviene affidarsi alla sue buone cinque stelle perché qui, se mai dovesse succedere qualcosa ( speriamo di no), questa volta dovrebbe attaccarsi a qualcosa di molto stabile perché temo che verrebbe risucchiato dalla corrente, lei e tutta la compagnia che siede (per ora)su quelle ambite poltrone.

A mia madre

Le madri non muoiono.

Diventano farfalle, fiori,

nuvole, tramonti.

 

Diventano pensieri d’amore che

ci accompagnano sempre

e sono con noi in ogni istante.

 

Una musica dolce o un vento leggero

che se ascoltiamo attenti

ci riporta le loro voci.

 

E sono dovunque noi siamo

per ricordarci che l’amore

resiste a tutto.

 

 

Battilocchi

Mi chiedo dove sia finito tutto l’apparato dei Cinquestelle, il Think tank che li ha portati fin qui. A dormire? Ma della grossa!

Ma non vedete dove state portando il paese, signori deputati e senatori e ministri del Movimento M5S?

Che lo state consegnando alla destra xenofoba e razzista. lo state mettendo in mano ai peggiori impulsi malpancisti, alla più becera e rancorosa genia di arruffapopoli e che lo state facendo tornare indietro di 100 anni?

Ve ne rendete conto o dormite beatamente da piedi (dei leghisti)?

Di Maio smettila di miagolare e dilla come la pensi fino in fondo. Dillo che ti senti soverchiato dal leghista duro e impuro, baciatore di crocifissi e di dittatori.

Non volevate Berlusconi? Vi sarebbe andata meglio con lui. Berlusconi davanti a cotanto Mr. Arrogance, è un signore coi guanti bianchi.

Invece che scagliarvi contro i governi precedenti, prendetevela col vostro alleato che con metà dei vostri voti vi sta mangiando un pasto completo , frutta e dessert, caffè e ammazzacaffè sulla testa.

Ma che razza di battilocchi siete (fatevi dire da Di Maio cosa significa)? Fate finta di non accorgervi che siete stati quasi spodestati, che contate meno di un fante di picche con l’itterizzia?

Datevi una smossa, non vedete che quello vi porta via le scarpe dai piedi con tutti i calzini?

Grillini, non mi siete mai stati simpatici ma qualche cosina delle vostre idee la condividevo. Ma come fate, voi, i paladini dei diritti umani, dell’onestà, della trasparenza, della chiarezza, arrivati al governo per aggiustare le tante ingiustizie del nostro paese, tollerare di avere un ministro indagato per sequestro di persona, detenzione illegale e abuso d’ufficio, che fa il bello, il brutto tempo, tuona, fulmina e saetta sotto il vostro nasino con il chiarissimo intento di far crollare il governo o al massimo di prendersi tutto il cucuzzaro alle auropee e lasciarvi col moccolo in mano?

E ben vi starebbe!

Ipocriti siete, se dite di non vedere quello che vi sta succedendo. Significherebbe una sola cosa: che vi siete accomodati su quelle poltrone e guai a chi ve le tocca.

E anche il premier…si, cioè il Conte…ma mi faccia il piacere! Si narra che sia furioso per l’incontro con Orban di mr. Arrogance, che, rosario alla mano, ha inanellato col medesimo tutta una serie di iniziative sui migranti che vanno in direzione opposta alla sua “linea”.

Ha fatto patti con uno che ha messo chilometri di filo spinato con le lamette anti migranti, che ha preso una barca di soldi dall’Europa e ora trama sottobanco per uscirne, che ha studiato con una borsa di studio di Soros e che ora emana leggi contro di lui, che limita la libertà di stampa nel suo paese, di fatto limitando la possibilità dei cittadini di farsi un’idea di come sta conducendo la sua politica.

E voi rimanete al governo con uno cosi? Ma dove avete messo tutta la boria e la tracotanza che avevate quando eravate all’opposizione? Che fine hanno fatto tutti i vostri “principi” che avete sbandierato fino allo sfinimento?

Dove è finita la vostra intenzione di pensare ai poveri, ai disoccupati, ai giovani,a chi è stato emarginato e attende giustizia?

State ancora a trastullarvi sugli errori compiuti dagli altri, ma non siete capaci di mettere una firma su un contratto che metterebbe fine alle ansie di migliaia di lavoratori. L’accordo sulla vendita dell’Ilva firmato con Arcelor Mittal non è in regola? E allora perchè non procedete ad annullarlo? Perché rimanete tra il lusco e il brusco tirando questa vicenda fino all’esasperazione?

Forse perché non sapete fare meglio di chi vi ha preceduto? Forse perché parlare è facile ma fare non lo è affatto e ve ne state accorgendo ogni giorno che passa?

Quando si è formato questo strano governo, questa alleanza che faceva i pugni da subito, ho pensato che si metteva male, ma, francamente, non pensavo davvero cosi male.

Potreste dare prova di attuale esistenza in vita se iniziaste a ribellarvi da subito allo strapotere di mr. Arrogance (sapete bene di chi parlo), altrimenti sarete suo complice nell’aver contribuito a distruggere del tutto i valori democratici che ancora resistevano nel nostro paese. Nonostante tutto.

E non sarà una colpa da poco, ve lo assicuro!

 

 

Il corsaro verde

Qualsiasi cosa abbiano da dirsi Viktor Orban e Matteo Salvini avrebbero potuto dirsela per telefono.

Il premier ungherese a Milano, in Prefettura per parlare di “questioni politiche” col nostro ministro dell’Interno, mi suona un tantino grottesco. Mi suona male. Ma che c’entra ora che questi due si incontrino ufficialmente in Italia? E per parlare di che? Di come prendere la mira per sparare ai piccioni?

Hanno una bella faccia tutti e due. Il premier ungherese è un tipino destraiolo piuttosto autoritario(!), a quanto si sa, mentre il capo della Lega, vicepremier, ministro Salvini, detto Bluto, in fondo è un bonaccione. Ma si, ma dai, ma che c’azzecca lui con Orban?Ora che lo faranno pure martire  dopo  “l’attacco” della magistratura nei suoi confronti, cresce ancora di più l’immagine eroica del “capitano”.

Di Maio e i cinquestelleati, in buona parte, sono furiosi contro l’alleato sempre più scomodo e invadente. Di quali politiche di accoglimento dei migranti si può parlare con uno che ha messo chilometri di filo spinato sul confine con la Serbia e non fa entrare nessuno? l’Ungheria è il paese europeo meno “accogliente”, dunque da questo versante nisba.

E allora? Di che parleranno? Ah, si, ecco di che cosa parlaranno: di quale strategia comune adottare per confrontarsi con l’Europa e piegarla ai loro sogni/desideri. Cioè fare dell’Unione Europea una bocciofila che conta poco o nulla  dalla quale si possa mungere e spremere finanziamenti senza dare nulla o quasi in cambio. E soprattutto favorire le politiche di stop totale all’immigrazione. Magari qualche riccone “benintenzionato” ad investire, anche se straniero, quello lo fanno anche passare ma per il resto: ghe ne minga e Orban, da questo e molti altri punti di vista, ha molto da insegnare al nostro ministrone.

Ecco, di questo parleranno: come uscire dalla Eu restandoci dentro con tutte le scarpe. Quelle di Orban non so, ma Salvini calza, di certo, un 47, quindi ci vuole stare comodo (ma entrambi calzano volentieri anche gli stivaloni, eventualmente, delle sette Leghe per andare più spediti).

Ma gli “amici”pentastellari sono contrariati. Eh si perchè loro dicono che chi non accoglie i migranti non ha diritto ai fondi europei. E poi Orban è  troppo di destra (oltre che far parte del Ppe, lo stesso dell’odiato Berlusconi) per i loro elettori, soprattutto per quelli fuoriusciti dalle fila del Pd, potrebbero fuggire in massa e rifugiarsi altrove. Dove è difficle immaginarlo ma la fantasia, quando serve, viene sempre in aiuto. Qui, i grillini rischiano di restare come l’Aretino Pietro. Lo scrivo tranquillamente perché sono sicura che buona parte di loro manco sa di chi  parlo.

Si capisce che Salvini ora ha il manico del coltello in pugno e ha intenzione di non mollarlo a costo di qualsiasi cosa, pare che ne tenga anche uno tra i denti, a casa e che  si alleni davanti allo specchio con una bandana nera in testa.

Più che” il capitano” i suoi potrebbero chiamarlo il “pirata” o anche, meglio: il corsaro verde.

Ce lo vedo gridare:” all’arrenbaggio” mentre, alla testa dei suoi “soldati, si lancia ad espugnare il “fortino” di Bruxelles. Fateci caso: quelle foto che lo ritraggono serio e occhiuto, in questi giorni hanno un’inquietante somiglianza con un personaggio del quale non voglio neppure fare il nome.

L’aria torva e truce di chi fa sul serio e però quella faccia contrasta veramente tanto con la faccia sorridente e magnanima che campeggia sui suoi messaggi via Facebook o Twitter.

Mi sa che ancora non lo conosciamo bene nella sua vera personalità. Sarà una sorpresa continua, questo governo del cambiamento (di faccia) potrebbe stupirci, ancora non abbiamo visto niente.

Ma a me, quanto è già successo fin qui basta e soverchia.

 

 

Atto dovuto

Ormai il governo parla ai cittadini attraverso Facebook. Oggi abbiamo la faccia di Di Maio, sorridente e quasi beffarda, che ci intrattiene dal pertugio che mostra dietro di lui un quadretto con un paesaggio e una lampada da tavolo, una parete dipinta di verde e una porta chiusa in legno lavorato. Un piccolo scorcio di una stanza, probabilmente la casa privata del ministro, ma poco importa. Quello che mi da da pensare è l’atteggiamento voluto e cercato, quasi intimo da “amico” del popolo.

In Tshirt blu, scanzonato, sorriso da guappo alla: “tu vuo fà l’ammerrecano” e poi l’eloquio fluido e sicuro da … politico stranavigato.

Insomma, dice Di Maio, in sintesi che si, ok, Salvini è indagato ma si tratta di atto dovuto, lui che ci può fare?

Ma pieno rispetto per la magistratura che deve fare il suo lavoro! Perbacco, non fa una grinza. E a chi gli fa osservare che ha una doppia morale perché quando Alfano venne indagato per abuso d’ufficio, lo stesso ministro twittò che si sarebbe dovuto dimettere dopo cinque minuti, lui nicchia, come i bambini. Respinge le accuse, lo disse, si è vero, ma si trattava di Alfano il quale si doveva dimettere “in quanto Alfano”.

Bella fantasia. L’ha concordata con Rocco Casalino. Gli deve aver detto: “Tu fai lo gnorri, tanto siamo in una botte di ferro, Alfano è acqua passata mentre qui vi giocate il governo, nega, glissa, fai anche un po’ il para…spifferi, ma nessuna indecisione”.

E poi, il codice etico dei ministri scritto sul contratto non prevede le dimissioni per quei reati.

Pubblico uno stralcio da “Il Fatto quotidiano” del 16 maggio scorso.

Codice etico: fuori dal cdm chi ha condanne o è in conflitto di interessi
Una delle novità più significative appunto riguarda il codice etico di chi farà parte dell’esecutivo Lega-M5s. Nel documento, che solo in alcuni punti -poche righe sottolineate in rosso su un totale di 40 pagine- non è definitivo perché in attesa del via libera di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, si legge infatti che “non possono entrare a far parte del governo soggetti che abbiano riportato condanne penali, anche non definitive, per i reati dolosi di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (legge “Severino”), nonché per i reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio; siano a conoscenza di indagini o siano sotto processo per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione, etc.); appartengano alla massoneria o si trovino in conflitto di interessi con la materia oggetto di delega”.

Presumo che sia rimasto questo il testo definitivo o che comunque non si discosti molto.

Dunque avevano messo pure questo nero su bianco. E bravi! Avevano già previsto quello che sarebbe successo, forse  hanno scritto anche il copione della “commedia” che stanno interpretando? Mi sa di si e ogni tanto se lo rileggono per non perdere il filo.

Se la sono cantata e suonata ed ora ci propinano questa “minestra” e ci dicono: mangiarla o saltare la finestra.

Atto dovuto, lo chiama Di Maio. Cioè, diciamo che il magistrato fa il suo mestiere, è comprensibile, deve applicare le leggi ma, (sottinteso), noi ce ne freghiamo, altamente e anche bassamente!

Noi siamo diversi, siamo onesti oltre ogni ragionevole e pure irragionevole dubbio e nessuno lo può negar!

Questo, in sintesi dice Di Maio con quella sua faccia da schiaffi: fatevene una ragione, italiani, noi qui si fa quello  ci pare, tanto abbiamo le “pezze d’appoggio” e le possiamo mostrare in qualsiasi momento.

Insomma, fanno ciò che gli pare, combinano tutti i ca…(case di tolleranza di antica memoria), ma va sempre tutto bene, loro hanno la “carta bianca” e possono spararle come gli vengono alla faccia di Salciccio.

Ma io che sono impertinente, gli risponderei come Totò nella scena memorabile del film “I due colonnelli”.

Semplice “atto dovuto”, mi autosollevo da ogni responsabilità.

 

 

E adesso?

Finalmente!

Questo pasticcio in salsa verde con qualche spruzzata di giallo, si è concluso: la chiesa si prende in carico 100 migranti arrivati con la Diciotti e gli altri saranno ospitati tra l’Albania e l’Irlanda.

Il Papa non è stato mani in mano e ha fatto la sua parte.: più Stato lui, dello Stato italiano.

Dopotutto questa vicenda stava diventato grottesca e pericolosa.

E non è vero, come ci raccontava capitan Salvini che i migranti sulla nave stavano tutti bene  e  la situazione era sotto controllo: ne hanno trovati due con sospetta  tubercolosi e polmonite e donne che avevano subito violenze durante la detenzione in Libia in grave stato di prostrazione.

Quella povera gente finalmente potrà avere un terreno stabile sotto i piedi e si ricorderà di questo periodo passato su quella nave, al porto, senza poter scendere per motivi che gli sarà molto difficile capire.

Ma hanno potuto contare sulla solidarietà e sul grande cuore della città di Catania che ha manifestato al porto per loro, che li ha sostenuti portandogli del cibo, tra cui i famosi arancini, deliziosa specialità siciliana.

Certo, la solidarietà dei catanesi ha influito sulla risoluzione della vicenda, le cose si stavano mettendo male e mantenere l’ordine pubblico intorno alla nave Diciotti, cominciava ad essere un problema.

Papa Francesco ci ha messo una pezza ed ha cavato le castagne dal fuoco al ministro dell’Interno che ora dovrà rispondere di abuso d’ufficio, arresto illegale e sequestro di persona, assieme al capo di gabinetto del ministero.

Ma lui, prepotentone e spaccone, dal palco di Pinzolo in Trentino, si è detto un martire e  ha anche detto che la magistratura può pure arrestarlo ma non può fermare la volontà di cambiamento di 60 milioni di Italiani.

Certo, la spacconata bisognava farla grossa, poteva dire 100 milioni già che c’era, per arrotondare.

Ed ora vorrei essere una formichina per vedere le faccette di Conte e Di Maio, ma soprattutto del secondo.

Come giustificare al proprio elettorato il fatto di essere al governo con un ministro indagato per un reato che prevede dai 25 ai 30 anni di carcere?

Già, ma ho letto da qualche parte che fonti grilline fanno sapere che quei reati non sono previsti dal codice etico.

E ti pareva? Ma si può sapere che reati prevede il codice etico dei grillini’? L’omicidio sarà previsto? O il furto con scasso?

Mah, comunque una cosa è certa: non ci fanno una gran figura nessuno dell’allegra brigata al governo.

Né davanti al paese, né davanti al mondo che ci guarda.

Ma stasera qualcuno tirerà un sospiro di sollievo, non solo i migranti che saranno frastornati, ma anche l’equipaggio della Diciotti che è rimasto sequestrato assieme a loro e tutti i catanesi che hanno vissuto sulla propria pelle questa vicenda che non dimenticheranno tanto presto.

Tutto è bene. quel che finisce bene Si, questa è andata, ma che cosa ci aspetta, ora?

 

La Bella addormentata

A Beppe Grillo avanza anche il tempo di fare lo spiritoso. Ora che il garante del movimento, ha raggiunto lo scopo ed ha fatto entrare  i “suoi uomini” dentro la “scatoletta di tonno”, può prendersi il lusso di lanciare velenose frecciatine a chi è stato sconfitto alle elezioni e, in teoria, dovrebbe fare opposizione.

E non si può dargli torto, pure con tutta l’antipatia che mi ispira personalmente.

Si, perché l’opposizione, almeno ora come ora, sembra la famosa Bella Addormentata della fiaba.

Ecco cosa scrive il nostro comico simpaticone al Fatto Quotidiano: “stiamo vivendo un’esperienza di governo davvero singolare in cui tutti sono contro il governo  tranne l’opposizione”.

Secondo me ha scritto una baggianata. Ma il senso è che l’opposizione dorme.

Ma chi sarebbero i “tutti” ai quali fa riferimento? Di certo non si riferiva ai suoi, che al governo ci stanno.

Non ho mai sentito tanto silenzio tra i cinquestelle come da quando sono al governo. Da ciarliere comari rissose quando stavano all’opposizione, si sono trasformati in damerini inglesi dal no comment con la puzzetta sotto al naso.

E chi li sente? Che fanno? Si, ora sono in vacanza, ma dopo? Parlerannno dopo, finite le vacanze?

Fosse successa una cosa del genere della nave ferma in porto a Catania, quando erano loro all’opposizione avrebbero fatto un chiasso che si sarebbe sentito fino in Siberia. Ma ora è tutta un’altra storia: sono legati mani e piedi all’alleanza del famoso contratto firmato assieme ai leghisti e si fanno passare sotto al naso qualunque cosa senza reagire. Potenza del potere!

Ma è vero, chi deve parlare ora è l’opposizione. Ma, come dicevo, dorme saporitamente e beatamente.

Quale principe azzurro arriverà sul cavallo bianco a darle il bacio che la svegli?

Il Partito Democratico è al collasso, però ha pur sempre il dovere di fare il proprio mestiere. Il segretario Martina, lo dico con rispetto perché mi è pure simpatico, è penoso.

E’ una brava persona, parla bene ma ha l’aria di uno che non è sicuro se quello è il suo posto, si guarda in giro con aria circospetta per vedere se di botto non arrivi il”vero” segretario e lui si debba ritirare mortificato.

Non hanno ancora deciso niente di serio nel Pd, si sono accomodati su una nuvola e aspettano gli eventi: cioè che il governo si impicchi da solo.

Beh, potrebbe anche succedere ma, perdinci e anche perbacco, forza ragazzi, animo, fate il vostro mestiere e mostrate i denti. Non siete pagati per stare li, ancora, a interrogarvi che cosa sia andato storto, ormai dovreste averlo capito da un pezzo.

“Arriunitevi” come diceva il grande Eduardo in “Natale in casa Cupiello”, fatevi vedere “famiglia” (fuoriusciti compresi), smettetela di guardarvi in cagnesco l’uno con l’altro e fate sentire la voce, alta e decisa. Ditelo chiaro e tondo che questi qui stanno facendo di tutto per farci buttare fuori dalla UE, che si stanno comportando in modo incoerente (minimo) e che il paese rischia davvero di finire nella prima discarica disponibile.

Altro che: “Fateli scendere”… ( parlo di un’affermazione di oggi del Pd relativa ai migranti della Diciotti) ditegli, “fateli scendere immediatamente, c…”.

Mostrate che avete ancora una dignità da difendere e che il signor Grillo Giuseppe non si può permettere di girare il coltello nella piaga  spargendo sale nelle ferite dal pulpito del giornale che non ha mai nascosto le simpatie  per il Movimento. Legittimo, per carità. Anche se oggi Travaglio dice che il governo si sta comportando in maniera crudele coi migranti.

Insomma, decidetevi: se deve ancora essere Renzi il principe azzurro, allora ditegli che si metta il vestito bianco con la giubba azzurra e il cappello con la piuma e salga sul primo destriero bianco che gli capita sotto mano e si decida a baciare la Bella addormentata.

E poi si dia le mani d’attorno.

Ma se non è lui (come spero), si faccia avanti, finalmente chi deve compiere questo gesto risolutivo di svegliare questa “creatura”.

Il paese ha fretta di saperlo, l’Italia ha bisogno di un’opposizione decisa, la sinistra avrebbe ora più che mai l’occasione per riscattarsi, si dia una smossa.

Forza Italia è debole e ha le mani legate dalla vecchia “amicizia” con la Lega. Anche se Miccichè, dopo aver visitato i migranti della  Diciotti ha affermato:

Gianfranco Miccichè

Cosi parlò il forzitalista  Micciché.

Forza Sinistra, imparate dai vecchi “alleati” e partite e strillate come le oche del Campidoglio, fatevi sentire e scendete, voi, finalmente dalla nuvola dove vi siete nascosti.

La Democrazia non può attendere i vostri comodi.

If I were a season

Let’s give it a try

if autumn stands by

it’s sort of a song

that comes and

it’s soon gone.

I just want to be

like this summer breeze

and don’t want to be

like that faded tree.

But want all my

colors maintain

all the warmth.

If spring is to come

and brings all

its charme

then let’s skip

the winter and

autumn together

and be the good

season for ever

and ever.

Duemiladiciotti

Gilberto Govi avrebbe detto:
” Mi chiede se sono di Genova? De Zena? Zenese?
“Sono il sindaco, mi son el sindaco, che pensa che vegnu da Nuova York, mica?”
Poverina! Non l’aveva ancora mai visto il sindaco di Genova e la cronista gli ha fatto questa improvvida domanda: “lei è di Genova?”, credendo si trattasse di un passante che visitava la zona del crollo del ponte Morandi.

Che strana Italia: i ponti crollano, i torrenti esondano, i temporali imperversano e i politici hanno perso la testa.
Salvini non consente ai migranti di sbarcare, Di Maio non firma il contratto dell’acquirente dell’Ilva e tiene tutto bloccato, Conte non conta nulla, Mattarella è furioso : la moral suasion con questi capatosta serve a poco. L’  opposizione è afona. Il Pd sta cercando di recuperare il fiato dopo la batosta e di rimettere insieme i pezzi che però non ne vogliono sapere di stare insieme e li sta perdendo da tutte le parti.
Il povero Martina sembra un clochard appena ritornato alla vita sociale ma ancora choccato dalla vita grama che ha fatto.

Quel che rimane di Forza Italia è debolucccia e in crisi da carenza di Berlusconi nel sangue.

Cacciari a” In Onda” si infuria come una belva e dice che chi non si indigna per il sequestro dei migranti è un pezzo di m…e Telese commenta che il concetto è chiaro!
Certo, chiarissimo e ha ragione, mi associo ma …e poi?

Avrei una domanda: ma il governo lo sa quello che fa o fa solo quello che non sa?
Io ho l’impressione che navighino a vista con gli occhiali neri in piena notte e con i fari spenti.

E che stiano seguendo …”il baco del calo del malo” (canzoncina per bambini).

Nave Italia Duemiladiciotti…
Per favore fatemi sbarcare,  sento che mi sale il mal di mare o il mar di male…

Caccia allo stregone

Qualche tempo fa avevo scritto un articolo che parlava di Trump e del suo avvocato Michael Cohen e dei suoi tentativi di negare di aver pagato profumatamente la porno star Stormy Daniels perché non parlasse di una loro presunta (ma mica poi tanto) relazione.

Per lei sarebbe stato un vanto poterne parlare, per lui un problema, visto che era in corsa per diventare presidente e preferiva che la sua immagine candida non venisse deturpata da una relazione extraconiugale avuta proprio mentre la terza moglie era in attesa del primo erede. Si seppe, in seguito che Mr. Trump teneva, contemporaneamente, un’altra (e forse di più) relazione anche con una ex “coniglietta” di Playboy.

Lo so che in molti direbbero che…beato lui, avercene, ma quei molti che lo direbbero, non corrono per cariche cosi, diciamo importanti, o di un certo rilievo, al massimo incorrono nel calcio nel sedere da parte della moglie.

Invece lui, Trump, incorreva nel rovinarsi la reputazione proprio mentre stava per mettere in saccoccia la presidenza degli Stati Uniti d’America. Se vi sembra poco…

Bene questo preambolo per dire a quelli che mi accusavano al tempo di fare pettegolezzi su una cosa del tutto ininfluente, posso dire, ora, che tanto ininfluente non era se, a causa di quei pagamenti (ma non solo) l’ex avvocato di Trump, Cohen si è dichiarato colpevole di diversi reati, tra i quali uso illecito di fondi per la campagna elettorale del suo cliente.

E’ chiaro? No, domando.

Questo signore rischia cinque anni (minimo) di galera per aver sfruculiato con i soldi dei sostenitori di Trump alla presidenza, per pagare il silenzio di due (2) signore (naturalmente ordinato da Trump, anche se lui nega persino l’evidenza), le quali non dovevano aprire la bocca sulle cose che hanno combinato col futuro mr. president, in gran segreto dalla terza moglie, ovviamente. L’opinione pubblica americana, un tantino bigotta (beh si sa),non avrebbe gradito troppo sapere di queste “innocenti ” scappatelle del loro beniamino, avrebbero potuto pensare che, una volta presidente, avrebbe avuto ben altro per la testa che curare gli affari americani.

Non credo che Melania gli avrebbe dato una medaglia, anche se sicuramente era al corrente dei vizietti del neo marito, forse, neppure lei avrebbe pensato fino a che punto, quel buontempone amasse, diciamo cosi, divertirsi intrattenendo più relazioni, diciamo “sentimentali”, con due vistose operatrici dello show business legato alla pornografia. O forse  sapeva e faceva (e fa) finta di nulla?

Ma non basta!

Contemporaneamente..(a proposito conosco una barzelletta sul questo termine, ma è meglio che non la racconti, sorvoliamo) l’ex manager della campagna elettorale di Trump, un certo Paul Manafort (certo la mano ce l’aveva forte nell’arraffo),si è dichiarato colpevole di parecchi reati, pare ben otto, quasi tutti riguardanti illeciti fiscali ( e in America col fisco ci vanno piuttosto con la mano pesante,( non come da noi che gli evasori li premiamo) e ora rischia un lungo periodo tra le sbarre.

E Trump?Mi direte, che c’entra lui? Beh, c’entra, c’entra. Anche se dice, afferma, spergiura, che Manafort è una bravissima persona e Cohen un contapalle (dopo essere stato per anni il suo fidato scudiero), se la dovrà vedere col procuratore speciale Robert Mueller che ha in mano l’inchiesta sul traffico che i russi avrebbero diretto per influenzare la campagna elettorale a favore di Trump, il cosiddetto Russiagate o altrimenti detto da Trump: “witch hunt”, cioè, per chi non mastica inglese: caccia alle streghe.

Ma la “strega”anzi, lo stregone,, a me, sembra essere lui, che rimestola continuamente nel pentolone per nascondere tutti i suoi maneggi, i suoi vizi e per mettere in evidenza le sue virtù.

Quali siano queste virtù, comincerà a chiederselo anche chi lo continua a sostenere, prima o poi. Perché la gente la puoi prendere per il naso una volta, magari anche due, ma poi, alla fine, perdiana, persino un ghiro  comincia a sbadigliare e ad aprire un occhietto e dire: “ma che me voi piglià per…i fondelli”?(Non so perché il ghiro mi viene romano).

Insomma, l’ex avvocato di Trump, per bocca del suo stesso avvocato, fa dire alla stampa che ne ha in serbo molte e che presto rivelerà tutto quello che sa sulla “caccia alla streghe” e, ho l’impressione, che per il presidente, saranno …sabba amari.

Ma lui è vispo e arzillo e mette dazi persino al lattaio che deposita il litro di white milk davanti alla white house.

A me è stato antipatico dalla prima volta che l’ho visto all’opera come presidente Usa: un arrogante, presuntuoso,bugiardo,  capace di vendersi persino la madre se fosse ancora viva e se servisse, persino da morta.

Un individuo che starebbe bene …so io dove e spero che presto il procuratore Mueller abbia prove sufficenti per liberare il mondo dal pericolo incombente che quel tipo rappresenta.

Bye bye baby, gli dirò il giorno che, se tutto va liscio, questo personaggio si ritirerà dalla scena.

Ma la vedo ancora lunga e difficile…contemporaneamente.