Perché Zelensky è andato a farsi prendere per i fondelli da Trump?
Mah, difficile da capire ma forse non impossibile. Cerca di ammansire la “Belva” prima, in anticipo, non se lo vuole inimicare, oppure sta cercando di capire fino a che punto deve sentirsi minacciato da una sua probabile nuova elezione?
“This poor guy” ha detto di lui Trump, il povero ragazzo. Buono Trump. Lo sappiamo, buono davvero, mite e comprensivo, soprattutto. Dovesse vincere lui, per Zelensky sarebbe la fine del mondo. Niente più aiuti, la guerra deve finire, ha detto Trump. E finirebbe come vuole Putin: 4 regioni sottomesse a lui e la neutralità degli ucraini che sarebbero soggetti alle angherie del russo per sempre. Totale sconfitta degli alleati, compresi gli Usa e la UE e soldi buttati al vento in armamenti che hanno solo prolungato la guerra e fornito a Putin un alibi per fare la vittima. E vittoria dei filoputiniani e dei pacifisti che vedrebbero realizzato il sogno.
Questo succederebbe in caso di vittoria di Trump. Lo stesso ha detto in un comizio che Harris è una disabile mentale, che è proprio nata così e che porterebbe gli Usa allo sfascio.
Tutti i mezzi sono buoni per arrivare a prendere il potere. Diffamare e ridicolizzare l’avversario al punto di convincere gli elettori che non ci sia che una scelta, una sola scelta possibile: la peggiore.
Non è difficile vincere così, la gente è sempre più obnubilata da quello che succede, dalle tante mostruose notizie che colpiscono da tutte le parti. Ecco perché esiste la tecnologia: portare il panico dentro le case e favorire la crescita di potere dei poteri. Tutti, indistintamente purché poteri. Anche piccoli, anche subdoli, anche minimi, ma poteri.
Si nota dovunque, anche qui sopra. La democrazia non è amata da tutti, le diverse opinioni non piacciono, tutti dobbiamo pensarla allo stesso modo: al modo di Trump, di Putin e di tutti quanti odiano gli americani per partito preso.
“Povero ragazzo”, il suo destino è segnato e anche il nostro. Sudditi di tecnologie avanzate e di dittatori retrogradi e megalomani.