Sofisti

Dice Elly Schlein: “ci vuole una regia italiana per un’ accoglienza diffusa”, in una delle sue interviste a Lampedusa.

Dice Bersani Luigi che bisogna darle credito perché lei è il futuro del PD e non trattarla come una “macchietta”.

Ma le sue frasi ad effetto sono piuttosto confuse. Che cosa vorrebbe dire per esempio con quella che cito? Ci vuole un traduttore simultaneo per capirla.

Bersani è adatto in quanto uno che fino ad oggi ci ha deliziato coi suoi frizzi e lazzi e infatti nel PD, pur con tutto il rispetto, ha combinato ben poco (dati i risultati).

Ma Elly secondo lui sarebbe il futuro del PD: un futuro incerto e confuso e senza una visione del futuro.

Ma forse per Bersani è meglio un futuro purchessia piuttosto che la sparizione totale e forse ha ragione lui.

Dunque forza Elly, confondi le acque con i tuoi discorsi strampalati e vagamente retorici, senza fare opposizione però non si arriva a governare. E, al momento, l’opposizione che dovrebbe essere nelle tue mani, sembra non esistere. Neppure in controluce. E questo non è un paese per sofisti.

Forza Fascina

Morto Berlusca vive Fascina, cento milionaria deputata assente per lutto. Giustificata? E perché no? Che ne sappiamo noi del suo dolore? Le mancano le gambe, le braccia, la testa…insomma le manca tutto ma soprattutto la Forza. Forza Fascina, datti una smossa, sei giovane (italiana) perdinci e sei filosofa (dici) e sei ricca perdidinci. Non trovi un buon coach che ti rimetta in piedi tanto per andare in carrozza a fare il tuo dovere?
Magari prendi un buon caffè alla bouvette, conversa con qualche collega giovane, qualcuno se ne trova. Lascia perdere Casini, non solo non è giovane e neppure bello, ma ha l’anima democristiana, il tuo “quasi” marito si dannerebbe l’anima, riposi in pace, invece.(Con lui non si sa mai, non ha escluso il ritorno…).

Tu sei la vera leader di partito, parti lancia in resta Fascina e facci vedere quello che sai fare. Perbacco se ti ci metti dai filo anche a Giorgia. Ma che sia seta pura altrimenti non sei Fascina pura. Il tuo Fascino ha incantato il Re, vedi se ti riesce incantare anche qualche principe. Sono tutti in attesa del tuo risveglio.

Che fico!

Beata ingenuità! Long life to dictators fino a che ci sarà chi scrive sui blog che non ha visto sfilare il bat(man). Wagner lungo le vie di Mosca coi simboli nazisti…il dittatore avrà vita lunga e prospera.
Le sue bugie aleggiano sul mondo intero: un cumulo di falsità che hanno fatto presa qui da noi, ingenuotti italiani con l’anello al …dito, tanti anelli…al dito. No diamonds are for ever.
E’ buffo, fa anche un po’ ridere ma la tragedia é che la guerra é quello schifo che è anche perché c’è chi gli crede (ai dittatori) e loro sguazzano in questa credenza.
E dice di non credergli: è questo il problema. The main problem…
Believe it or not, to believe or not this is the question…(tragedy…)
https://www.youtube.com/watch?v=MSVTOMkJdqs&t=5s

che figo…

Lo sbertucciante che ritorna

LA POESIA

Il Grillo “sparlante” che blocca l’Italia nFa jogging in spiaggia con l’aria del matto, / poi twitta e ritwitta: «Dai, fategli il mazzo». / Offende, sputacchia, sbertuccia e ridacchia: / «Tu guardali là ‘ste teste di ‘azzo. / Son l’uomo del giorno, così è se vi pare, /voi laggiù a Roma che ci state a fare? / Non vi ho messi lì sol per farvi pagare. / Fiducia a qualcuno? Provateci solo una volta a votare: / vedrete gli stracci che faccio volare. / Che dite? Non sento, la de-mo-cra-zia? / Tu guarda ‘sti scemi, non l’hanno capita, lo Stato son io, / tu guarda ‘sti pazzi, che c’entra mia zia? / Che piaccia o non piaccia io sono il futuro, / turatevi il naso e tappate le porte, / non avete scampo, la Rete mi assiste, / io sono il più forte». Mariagrazia Gazzato

Pubblicata su La Nuova Venezia

Ripropongo una mia “poesia” su Grillo, era il 2013, tanta acqua è passata sotto i ponti e cosa abbiamo scoperto?

Parole

Le parole volano e  accarezzano

e morbide come piume fluttuano.

O sferzano come bufera sul viso.

Sono cosi le parole delicate o crudeli

parole che incantano  ammutoliscono

oppure parole che uccidono.

Danno voce all’anima o al cuore

o alla rabbia  all’odio al furore

e offendono  deridono  mirano

puntano e sparano.

Oppure sono come carezze

e assomigliano al suono

di conchiglie appoggiate

all’orecchio dove si sente

il mare e il silenzio che

non assomiglia a niente

se non all’eco di un dolore.

Leggere

Come ci esprimiamo rivela chi siamo, sempre. Minime cose, l”uso di termini o di frasi idiomatiche, indicano, non solo la cultura di chi scrive, ma anche come l’ha assimilata.
Leggere molto, aiuta. Molto.
L’italiano (in genere) legge poco, se legge capisce poco o è distratto da mille cose.

La lettura è sprofondare dentro la vita di altri. Immedesimarsi, scoprire il non scritto e magari, anche, aggiungere qualcosa che l’autore ha dimenticato.
Leggere, a tutte le età aiuta a migliorare in molti sensi.
Ci mostra aspetti della vita che non conoscevamo e apre gli orizzonti.
Leggere e rileggere per capire meglio i passi più difficili.
La lettura non è un’attività facile, richiede impegno, molto di più di quanto si pensi. Ma apre al mondo e ci proietta in altri mondi.
Solo così arricchiamo il nostro vocabolario, lo impreziosiamo, lo manuteniamo, lo affiniamo, lo rendiamo più comprensibile ma anche, sicuramente, più interessante.
Piccola nota personale: il primo libro (vero) che ho letto d’un fiato a 6 o sette anni è stato: Santa Rita da Cascia. Me lo aveva regalato una zia per il mio compleanno. Era devota della santa. Mi sono innamorata dei libri allora. Ed è un amore che dura ancora oggi: un lungo appassionato rapporto reciproco e senza screzi.
A parte solo qualche episodio (raro) nel quale ho scaraventato un libro contro la parete. Anche dei capolavori, non mi vergogno a dirlo. Ma solo raramente e non citerò i titoli neppure sotto tortura.

Pubblicato su Italians

Pubblicato su “Noi e Voi” dell’Espresso

Tutto quello che gli uomini non dicono

Woody Allen sa come difendersi, lo ha dimostrato. Le donne stuprate, violentate, assaltate, spesso non possono difendersi dalla barbarie del sospetto di “essersela cercata”.

Non si salva (spesso) nessuno: calciatori, attori , managers, personaggi famosi, presidenti Usa…figli di…anche importanti, che, alla fine finiranno per sfangarla.

La violenza sulle donne, è sempre più un problema ma c’è chi difende gli uomini e tra questi molte donne.

Detestabile ipocrisia, a mio parere e volontà di negare anche la più banale e mostruosa verità, il termine “maschilismo” è rigettato, vecchio arnese di “vecchie” lotte femministe, non tutte legittime a sentire uomini e anche donne. Tra queste ci sono anche magistrati donna che trovano scuse assurde per assolvere dei criminali.

Brutta questa civiltà che nasconde sotto il tappeto la vergognosa sopraffazione di chi è ritenuto ancora il “sesso debole”.

Che bei dittatori…

Ha trovato davvero un bell’ alleato Putin. “King-Kong-Un” gli ha promesso sostegno nella lotta contro il bieco Occidente.
Do cai soea giusta, direbbe Goldoni. Ma guardateli: il porcellone Kim e il suo amicone russo a stringersi mani e scambiarsi sorrisi….c’è davvero di che stare allegri.
Ma, certo, se Putin si appoggia a quel tipetto, è arrivato davvero alla frutta pelosa e passata…
Morto (forse) un Prighozin, se n’è trovato uno ancora più “macellaio”.
E ce l’ha la faccia….

Certezze

La pioggia ha lavato le foglie stanotte

Si scrollano gocce azzurrine dai rami

Riflesse nel gioco di luci del fiume.

E l’acqua più tiepida e lenta

Assapora i minuti e ne assorbe i colori

Dal morbido azzurro al timido rosa.

Se il mondo non fosse cosi colorato

Se tutto mostrasse il suo volto più grigio.

Se il verde e l’azzurro non fossero amici,se il

Rosso al tramonto non desse emozioni.

Che cosa varrebbe la pena dei giorni

Se non la certezza che l’alba ritorni.

Donne in pericolo

Abbiamo tutti ascoltato le parole sante del presidente Mattarella sulla libertà delle donne di andare vestite come gli pare a qualsiasi ora. Parole sante.
Ma la realtà è che le donne sono sempre in pericolo.
Non basta affermare una ovvietà, bisogna lavorare discretamente ma con fermezza sull’esistente.
Il momento è di quelli tragici. Nessuno rispetta le donne fino in fondo e come si meritano.

Qualsiasi cosa faccia o dica, una donna, anche se di potere, trova mille ostacoli e pericoli e noiosi e fastidiosi saccenti che reprimono o tentano di farlo la democratica esposizione delle loro idee. Non tutti, ovvio, Ma troppi. Fosse per loro gli toglierebbero il diritto di voto.
Vale per quasi tutte e donne tranne alcune raccomandate parvenus dei partiti.