Spiedini

A sentirli descrivere dal figlio, i coniugi Renzi, sembrano in odore di beatificazione.

Ma da quanto si legge sui giornali, sembrano piuttosto due furbastri dediti al meschino intrallazzo con società commerciali aperte e chiuse dopo poco tempo, fatte fallire ad hoc con i dipendenti costretti alle dimissioni, buona parte in nero e poi riassunti in altre società aperte allo scopo di riassumerli per poi sfruttarli e magari lasciarli a casa dall’oggi al domani per sopravvenuto (e pilotato) fallimento.

Due( stante quello che emerge)  intrallazzatori, alla ricerca costante di ottimizzazione dei profitti in barba a tutte le regole e con un cinismo degno di un oscar alla “carriera”.

La mamma dell’ex premier, detta Lalla, pare fosse  la mente di questo intreccio di scatole cinesi, di matrioske studiate per frodare il fisco e sfruttare i lavoratori, ma il padre non era da meno. Pare, naturalmente, sono tutti innocenti fino a prova del contrario.

Una coppia molto affiatata dunque, nella vita e nel lavoro.

Ma non certo un grande esempio di onestà e rettitudine se fosse vero quello che i giudici affermano e se fossero confermate le testimonianze dei lavoratori che hanno dichiarato di aver lavorato in nero.

Renzi figlio  li difende a spada tratta. Ma si tratta più di autodifesa che altro.

Capisce bene che se le accuse venissero confermate, per lui il cammino in politica si farebbe più impervio. Già non è proprio in discesa.  Ora, poi, che le cose per il Movimento Cinquestelle si stanno mettendo male, lui avrebbe potuto approfittarne per dimostrarsi l’ alternativa a sinistra al governo gialloverde e continuare a guidare il Pd da dietro le quinte.

Traffichino  tale e quale i genitori? Beh, certo, per rimanere a galla nonostante le dure sconfitte, una certa faccia di bronzo bisogna possederla e se è vero che la mela non cade lontano dall’albero, la sua faccia sembra sovrapponibile a quella di Lalla e Tiziano. Sembra, naturalmente.

Se sono colpevoli, ha detto Renzi, non andranno in galera, anzi, per come vanno le cose in Italia, lui potrebbe addirittura trarne vantaggio. Di già si nota come ha ripreso fiato e con questa scusa salta fuori come Jack in the box, da tutte le parti.

La sua sarebbe una ripresa più che uno stop, ma sarebbe ancora di più la “ripresa” per i fondelli degli italiani elettori che dovessero ricadere nella sua “padella”.

Ma tanto ormai passiamo di padella in padella come i famosi “quattro salti”, solo che a furia di saltare rischiamo di finire  in bocca del prossimo “grande illusionista” e di venire cotti  a puntino, girati e rigirati come spiedini.

Che sia destino?

Sospinta dalla gioia

Quella città di me bambina

non ha più gli occhi che

la scoprivano muti.

 

Non ha più voce che la

notte serrava la gola ed

il respiro fra le pareti

di quelle vie strette

quasi unite come

amanti  timorosi

di perdersi.

 

Ed il campo con la statua

e la fontana e i giochi

e le corse e le risa

e la mia mano piccina dentro

quella mano che stringevo

per non perdermi mentre

accecata guardavo lassù

le guglie e i colombi che

mi sfioravano appena.

 

E me ridente su quella

seggiola nera alta

sulla riva con l’onda

che mi lambiva i piedi e gli

uomini  a poppa delle

gondole e il fumo bianco

che saliva dall’acqua

di sera nella calura d’agosto.

 

E mia madre che sorride

dall’alto del ponte e mi chiama

e arranco sospinta dalla gioia

e da quel cielo azzurro sopra

di lei su quei gradini enormi

fino alla cima, fino

alla mela rossa  premio

dello sforzo.

 

Venezia e la mamma.

Due anime distinte e unite

dal tepore di uno sguardo

e il calore di una mano.

 

 

 

Mi faccia il piacere…

«Quando sento una donna, anche le mogli dei calciatori, parlare di tattica mi si rivolta lo stomaco. Non ce la faccio! Se tu parli della partita, di come è andata e cose così, bene. Ma non puoi parlare di tattica perché la donna non capisce come un uomo, non c’è niente da fare”

Cosi, Fulvio Collovati nella trasmissione Rai “Quelli che il calcio” di Domenica 17 febbraio.

Chiaro? “la donna non capisce come un uomo non c’è niente da fare”, lo ha detto lui non io che, essendo una donna e su questo non ci piove e neppure nevica, sono di parte.
L’opinionista Collovati, grande calciatore, non se lo può permettere. Se vuole lo va a dire in salotto di casa alla moglie o ai suoi quattro amici al bar, ma se lo dice in tv deve subirne le conseguenze.
Cosa che non succederà, naturale, perchè sono sempre uomini (che capiscono sempre di tutto) che poi decidono se può o meno restare al suo posto.
Ma che cosa sarà questa “tecnica calcistica” di cui le donne, secondo Collovati (ma sono sicura che la pensano in molti come lui ) non capiscono?
Ah, per inciso, l’allenatrice della nazionale femminile, Bertolini ha detto che Collovati è “primitivo” (secondo me è stata buona), e lei, guarda il caso, condurrà la squadra ai mondiali di Francia l’anno prossimo: squadra femminile, badate bene, mentre quella maschile dai mondiali è stata cacciata a calci(o).

Dunque vediamo: presumo si tratti di tutte quelle azioni volte a far rotolare il pallone in campo fino a farlo entrare nell’area avversaria allo scopo di superare la linea della cosiddetta porta (ma dove porta?) e farla entrare nel magico luogo dove sia possibile gridare al goal e si segna un punto. Punto.

Quindi, ne deduco, (dal poco che so e capisco) che ci voglia una competenza nella svariate discipline logico matematico- fisiche, psicofilosofiche fino a sconfinare nell’esoterismo (una buona dose di destino va sempre calcolata) che saranno messe in atto, sia in campo che a tavolino per arrivare a far segnare la propria squadra: cioè portare il pallone calciandolo con i piedi o la testa (ma soprattutto con la testa dotata di tecnica-calcistica) dentro la porta avversaria e finalmente gridare goooool.

Ma mi faccia il piacere…
Questa è mentalità corrente (tra i maschi o buona parte di essi): la donna non capisce di calcio come non capisce di tante altre cose che sono indiscutibilmente “materia maschile”.
Già continuiamo cosi, magari, alla fine finiremo per crederci.

Un Tir in faccia

In Sardegna la Lega rosicchia un 12% mentre i Cinquestelle sono sotto il 10. Niente male per il partito del cambiamento, devono essere cambiati gli elettori e a stretto giro di elezione. Una bastonata che Ahiò…quei patagarrusi dei grillini hanno sentito il botto.
Ma Conte tranquillizza: non cambia niente. E meno male che dovevano cambiare tutto. Conte che fa il Riccardo che con la May gioca a biliardo, dice che non cambia niente al governo. No, no, te ne accorgerai se non cambia niente.
Conte…che uomo, guardatelo mentre impugna la stecca sotto gli occhi ammirati della premier inglese. Che stacco di gamba, che profilo greco…sembra Albertone Sordi in una delle sue celebri gag, quando fa l’uomo di mondo.
A lui che importa? Mica è grillino.
Ma se Luigi piange, Matteo non ride con quel faccione barbuto. Questa volta non ha fatto il pieno di voti e non manda bacioni, i pastori gli hanno fatto un gestaccio, uno a caso, c’è ampia scelta.
C’è da preoccuparsi? No. Per niente.Speriamo che sia una tendenza a che gli italiani, dopo la sbornia del 4 di marzo, siano rideiventati sobri.
Ma loro diranno che le regionali non fanno testo.
Magari non faranno testo, ma una bella testata (la seconda) i grillini l’hanno presa.
Ora vediamo se il bernoccolo gli servirà per accorgersi che stanno sbagliando tutto. Chissà che non dicano “Eur…eka”! E alle Eur… opee si presentino con più miti pretese.
Ho molto dubbi: questi nemmeno se prendono un Tir in piena faccia cambiano atteggiamento.
Dopo tutto anche se perdono una stella gliene restano altre quattro. I Quattrostelle… non suona affatto male

Renzaltrismo

Matteo Renzi come Maria Elena Boschi,difende i genitori. E si dichiara fiero ed orgoglioso di loro.
Bene! E chi gli dice di non esserlo? Lo sarà anche se la magistratura riuscirà a dimostrare le accuse? Lo sarà comunque? Ma certo, non ho dubbi.
Ma questo non vuole dire intimidire i magistrati? Non è fare il borioso, lo spaccone, fare il Renzi di sempre e anche un pochino più Renzi di sempre?
Va bene che la migliore difesa è l’attacco come diceva Von Klausewitz, ma qui mi pare che Renzi esageri:
Sembrava un cane mastino senza museruola, al Lingotto, alla presentazione del suo libro, mentre perorava l’innocenza, la cristallina adamantina purezza della coppia che o ha generato.
E c’è da credergli. Ma come avrebbero mai potuto mettere al mondo uno come lui, due bancarottieri? Andiamo signori giudice, tornate in voi.
Ho visto un accenno di standing ovation allo scamiciato e sudaticcio ex premier, la sua passione mentre arringava la folla era trascinante.
Ma, c’è da chiedersi, il Pd potrà fare a meno di uno cosi?
Ma non sarà forse il caso che sciolga tutte le riserve e ritorni a fare il numero Uno?
Si ricandidi e non si nasconda dietro la giacca di Giachetti o di Richetti o di Martina o di sua cugina…il Pd sembra non avere altro segretario che lui,
ormai è un dogma della politica: Matteo Renzi ed il Pd sono un tutt’uno.
Tanto che sembra … si vocifera di cambiargli il nome, da Pd (ormai usurato, strascicato, stanco, opaco) in Daje Renzi. Perché un altro come lui ma nemmeno se lo inventi c’è…

Il governo traballa

Il Movimento 2 stelle e mezza, dopo aver salvato Salvini che rischiava di naufragare nel mare magnum della Giustizia italiana (e nessuna Ong a salvarlo), ha dimezzato la dotazione stellare.

La piattaforma di Casaleggio  ha gettato una scialuppa ai parlamentari grillini, chiedendo ai suoi iscritti (e al Movimento) di vendersi l’anima salvando Salvini dal processo.

Ora Salvini è salvo e può continuare la navigazione mentre per i grillini si prospettano mari procellosi.

Eh si, perché nel Movimento ci sono burrasche in arrivo un po’ da tutte le parti.  Quando si comanda è possibile che le decisioni prese o non prese scontentino qualcuno, è normale. Soprattutto per chi ha deciso a priori di decidere il meno possibile o rimandare all’infinito le decisioni. O se si scopre, meglio tardi che mai, di essersi messi assieme a qualcuno che a prediche è messo benissimo, ma quando razzola si dimostra peggio dei peggiori sulla piazza.

Ma Salvini e Berlusconi dovrebbero raccontarcela giusta. Che contratto hanno firmato i due nelle segrete stanze di Arcore?   Non è che quando Salvini ha accettato di governare coi grillini, ha allo stesso tempo, firmato un contratto con Berlusconi che dice che dopo le Europee governeranno insieme? E che nel frattempo Salvini avrebbe messo le mine sotto alle poltrone dei grillini?

Ecco cosa hanno in mente, questa idea meravigliosa (per loro):

Salvini premier, Berlusconi alleato, Meloni accomodata e tranquillata e i grillini?

Finiranno all’opposizione e gli andrà ancora bene visto che non sanno fare altro.

Mentre la sinistra sarà ancora e sempre alla ricerca del tempo perduto con Renzi sopraffatto dalle vicende giudiziarie familiari e i renziani allo sbando o ad accapigliarsi tra loro su chi deve comandare. Il segretario, chiunque esso sia avrà il suo bel da fare a tenere l’ordine e se si metterà sul pulpito è probabile che facciano di tutto per farlo cadere.

E se invece di Zingaretti, ci mettessero Montalbano, alla segreteria del Pd? Almeno lui alla fine del film qualche soddisfazione se la prende: una bella nuotata nel mare di Marinella.

Servirebbe  anche al Pd per rinfrescarsi le idee.

Dove sta Zazà?

Alcuni emigranti che erano sulla Diciotti,la nave italiana che ha creato il famoso caso Salvini, vogliono intentargli causa e chiedere i danni per essere stati sequestrati per giorni a bordo della nave in barba a tutte le leggi italiane e internazionali sui di diritti dell’uomo.
Salvini /Osiris manda bacioni.

Abbiamo Berlusconi sulla spalliera del letto che mette ansia al governo.
Non vede l’ora che il governo cada, da dei rimbambiti (non è una novità) agli italiani che votano male soprattutto quando non votano Forza Italia.
Grillo si è fermato a Cagliari.
Giachetti candidato alla ambitissima segreteria Pd, manda a c…Martina.
Maria Elena dice che gli italiani le daranno un’altra chance…Renzi è troppo nervoso e manda a quel paese i giudici che indagano sui suoi. Il padre si dichiara vittima di un grave errore giudiziario e bacia la moglie in terrazzo di casa e passeggia col sigaro mentre prende aria.

Tria passeggia con la cartellina sotto braccio e gli occhi bassi e ripete tra sé: “no manovra aggiuntiva, no manovra….”per autoconvincersi.
Di Maio si guarda le spalle ogni cinque minuti per paura di vedere il fantasma di Rousseau… e Conte…
Già, e Conte dove stà?

Dove sta Zazà?
Non starà riflettendo se lasciare il paese travestito da Pulcinella?
La crisi è sempre in agguato e lui ha il sistema nervoso delicato.
Vada presidente, vada…go man, go!

Che prospettiva!

Se Tiziano Renzi non fosse il padre di Matteo  non avrebbe mai avuto l’onore delle prime pagine dei giornali, se cosi si può dire, come in questi giorni, in seguito agli arresti domiciliari nei quali è stato posto assieme alla moglie.
Indagati entrambi per bancarotta fraudolenta ed emissione di false fatture, costretti in casa dalla possibilità, ventilata dai giudici, di reiterare i reati.
Cioè, non solo questi commettevano reati, ma avrebbero continuato anche dopo che avevano saputo di essere indagati. Cosi pare.
Quindi potenzialmente questi due signori avrebbero potuto continuare a commettere i reati che gli vengono contestati, nonostante sapessero che gli inquirenti erano sulle loro tracce.E magari anche espatriare o inquinare le prove.
Questo,naturalmente, è tutto da dimostrare e vedremo se verrano scagionati o condannati. Il principio di innocenza fino a prova del contrario, vale anche per loro.
Ma…scusate, la figura di Tiziano Renzi, con cappello e occhiali, quello sguardo sempre obliquo, quel rifuggire dalle interviste, quel sigaro sempre in mano che ricorda un po’ Al Cafone, quei suoi pellegrinaggi ai santuari,…quei famosi e fumosi “30mila per T.” dell’affaire Consip, ancora non del tutto chiarito, mi da tutta l’impressione di essere  un po’, diciamo,’ ambigua.
Ora che Matteo Renzi si scompigli il capello phonato e rimandi la presentazione del suo libro per tuonare contro “la giustizia ad orologeria” per distrarre dal caso Diciotti ( la richiesta dei domiciliari era stata avanzata mesi fa) ci sta e non ci sta anche se un figlio difende sempre i genitori a meno che non siano dei criminali. Riesce difficile credere che la magistratura si metta d’accordo col governo o parte di esso per gettare fumo sul caso Diciotti. Mah…
Ma siamo sicuri che questa veemenza non nasconda, invece, tutta la sua rabbia nei confronti dei genitori che si sono messi di traverso (loro malgrado) propro il giorno della presentazione della sua opera sulla quale ha puntato il proprio futuro?
Va bene che anche uno ambizioso come lui, non può, prima  di scalare il top del top delle vette più ambite, pretendere di conoscere tutti gli scheletri negli armadi di famiglia , ma qui,sembra che ce ne fossero tanti da restarne travolti. Anche se, al punto in cui sembra siano arrivati i genitori, un figlio, difficilmente, potrebbe non essersi accorto di nulla. Ma tutto può essere, diamolo per buono e, tanto per non omettere luoghi comuni frequenti, dirò anche che i figli non hanno colpa se i padri sono dei poco di buono. Naturalmente, in questo caso, la giustizia farà il suo corso e lo vedremo, il poco o il buono. Lasciamo lavorare i magistrati. Non mettiamogli sempre bastoni politici in mezzo alle ruote.
La verità deve trionfare e se i Renzi risulteranno innocenti, tanto meglio per loro e il loro figliolo.
Ma se non sarà cosi Renzi potrà continuare a “non mollare” la presa sulla politica italiana.
In fondo che ce ne importa a noi se i suoi genitori, sono, (ammesso e non concesso), dei traffichini impenitenti? Lui dovrebbe continuare imperterrito per la sua “altra strada” e non dovrebbe preoccuparsi per loro, sarebbero in buona compagnia e non si sentirebbero per niente soli.

Occasioni perdute

Salvini ha agito solo ed esclusivamente nell’interesse preminente della Lega.
Di quella Lega che sta allagando l’Italia di bandierine verdi con la sua faccia sorridente da presa per i fondelli.
I Cinquestelle sono troppo ingenui per capire che sotto quella maschera da buono si cela Barbablù e che loro finiranno nel forno arrostiti come le caldarroste.
Ma che razza di battilocchi siete Cinquestelle? Vi siete fatti mettere in padella e state rosolando a fuoco lento. Ma cosa aspettate ad avere uno scatto di orgoglio? O la poltrona che tenete sotto al sedere è così comoda e confortevole da avervi fatto dimetnicare la ragione stessa per la quale ci siete seduti sopra?
State facendo la figura dei gonzi e state dando portando acqua a fiumi, a mari ad oceani, agli “amici” leghisti che non aspettano altro che affogarvici dentro.
Non mi state simpatici (in generale), ma questa mattina ho visto Alvise Maniero a La7, è stato sindaco di Mira senza infamia e qualche piccola lode, poi ha deciso di fare il deputato. Da come parla ho avuto l’impressione che (oltre a pensare alla propria carriera politica e non ) abbia un barlume di convinzione che stare nel movimento significhi fare il bene del paese.
Povero! Chissa quanti come lui ci credono. E sarebbe un bene che parlassero di più e uscissero fuori dicendo quello che i “vertici” stanno facendo di sbagliato. Ci sono già sacche di dissidenti, secondo me, sono la parte sana del movimento potrebbero dare un buon contributo al paese ma devono trovare il coraggio di ribellarsi alla dittatura che vige dentro il partito, potrebbero modificare un pochino il destino già segnato di un movimento partito, (in molti sensi) che sta snaturando la propria natura per caracollare dietro ai leghisti.
Salvini ha sequestrato 170 persone. Esseri umani bisognosi di cure immediate e li ha tenuti per giorni nel porto di Catania, nonostante le manifestazionei di protesta dei catanesi. Un puro calcolo politico per evidenziarsi come l’eroe che agisce per il bene del paese contro l’invasione.
Ed ha abusato del suo potere ben sapendo che sarebbe stato coperto dall’immunità parlamentare e che i grillini avrebbero venduto l’anima pur di concedergliela.
Un calcolatore senza scrupoli che sa bene cosa e come rischiare, un giocatore d’azzardo che rischia sapendo di avere le spalle coperte da uno pseudo contratto che si sta rivelando, per i grillini, un vero e proprio capestro e per lItalia un’occasione persa e un pericolo costante.

L’ira di Rousseau

I cinquestelle hanno tradito i loro elettori mediante essi stessi.
Li hanno chiamati a risolvere un problema che loro, da parlamentari della Repubblica, rappresentanti del popolo, non sapevano come sbrogliare.
Si chiama sfrontatezza. Tradire qualcuno usandolo per perpetrare il tradimento ai suoi danni.
E’ come se Giuda avesse chiesto a Gesù se era lecito o no tradirlo e avesse aspettato di conoscere la sua opinione prima di farlo.

Un doppio tradimento. Un lavaggio di coscienza sordido, effettuato con l’acqua sporca dei panni lavati in casa.

A mio parere,la base grillina avrebbe dovuto disdegnare la piattaforma Rousseau e non rispondere a dubbi quesiti posti male, tra l’altro, proprio per trarre in inganno.

E invece, almeno cosi ci dicono, in 52mila hanno aderito alla richiesta della Casaleggio ass. e risposto positivamente per il 59%, negando l’autorizzazione a procedere nei riguardi di Salvini.
Ma chi glielo avrebbe detto alla base grillina che sarebbe stata chiamata a salvare un inquisito per sequestro di persona, cioè un ministro potentissimo che ha tenuto come ostaggi per giorni su un nave italiana 117 persone tra le quali donne e bambini bisognose di cure immediate?
Tra l’altro, un leghista, un appartenente di quella casta o  che la filosofia pentastellata aborriva e che se glielo avessero anche solo nominato, i grillini, avrebbero risposto con una sonora pernacchia.
Le cose cambiano, da rivoluzionario a parlamentare poltronista il passo, come abbiamo visto, è molto breve.
Ho la sensazione che Rousseau, dal suo buen ritiro, abbia fatto domanda alle “alte sfere” di poter tornare sulla terra anche per pochi secondi per poter distruggere a martellate la piattaforma che porta il suo nome e che si sta facendo beffe della democrazia nel suo nome.

Come dargli torto?