La fata Turchina

Il problema è già risolto fa Azzolina

a viso aperto, non si tira certo indietro

lei risponde a tutti quanti a domande

imbarazzanti.

Tanti vogliono sapere come fa ad esser

sicura che alla data destinata riapriran

tutte le scuole in version però aggiornata.

Non avran più banchi doppi dove ci si sta

vicini ma saranno i monoposto distanziati

e più sicuri buoni per grandi e piccini.

Questo dice l’Azzolina vispa e arzilla

e cosi tanto carina con o senza mascherina.

Si, ma…dicon sempre quelli che ne hanno

sempre una dubitosi e impertinenti e le

fan domande urgenti perché il tempo stringe

invero e lei pur con competenza, diligente

e scolaresca, sembra più una che finge di

non essere li li…a precipitar dal pero.

Come fanno i produttori in un mese o forse meno a

produrre monobanchi per la cifra non meschina

di milioni una treina?

Hanno già tutti le mani nei capelli e pure altrove

e par proprio che nessuno riesca a prendersi

il cimento di produr tale portento.

Come fanno poveretti? Non ne possono produrre che

di molti molti meno e neppure  Mary Poppins se venisse

in loro aiuto ne potrebbe tirar fuori cosi tanti, ma neppure

con l’imbuto.

Ma Azzolina va sicura e si dice assai tranquilla dorme tra

sette guanciali e si sveglia sempre arzilla, fresca, azzurra

e riposata e il tailleur sempre perfetto del color suo

preferito e che indossa ogni mattina perché lei

è si ministra ma di più fata Turchina!

 

Polso

Oggi sono certa che se tastiamo il polso della Democrazia lo sentiremo molto flebile.

Passata la proroga sull’emergenza senza emergenza, rattoppata nei tempi e nei modi per far convergere posizioni al solito divergenti, passa al senato anche lo scostamento di bilancio dove sono inserite queste parole:

” “prevedere l’utilizzo, sulla base dell’interesse generale del Paese e dell’analisi dell’effettivo fabbisogno, degli strumenti già resi disponibili dall’Unione europea per fronteggiare l’emergenza sanitaria e socio-economica in atto”.

Anna Maria Bernini, di Forza Italia, una che non le manda a dire, ha detto che se le parole hanno un senso qui ci hanno infilato il MES. Come a dire se il diavolo sta nei dettagli qui ci sta comodo.

Insomma, i grillini sono stati fatti fessi da Conte (lo dicono loro “ci ha fregati). Verrebbe quasi da essere contenti, proprio loro che sono sempre pronti a dire no a tutto, ora si ritrovano a dover mandare giù il rospo bello e confezionato, fritto o saltato in padella, condito con qualche parolina ambigua ma sempre rospo è.

Eh, cari signori grillini che vi credevate il centro del mondo con quel 33 e passa per cento delle ormai lontane elezioni politiche, vi ritrovate qui a fare i conti con defezioni continue (anche oggi) e con i consensi in caduta libera.

Avete voluto il monopattino? E adesso vi tocca il tandem, anzi ve lo siete goduto per due anni ora vi ci strozzate.

Senza offesa, naturalmente. Il caro Conte, l’uomo del Movimento, quello “messo” li da voi, vi ha tradito. Ma non preoccupatevi succede in politica come altrove, si fa ma non si dice e infatti mica c’è scritto MES, ma ve l’hanno infilato lo stesso, di sotto banco.

Ingenui ragazzotti che vi credevate invincibili, turlupinati da un giurista, giusto chi va la mulino si infarina e chi va in Parlamento e si giudica un portento, non ha poi tanta ragione se vuol farla da padrone.

Avete trovato uno più furbo di voi…beh che problema c’è? siete o non siete al governo? Fatevene una ragione i compromessi sono il sale (sulla coda) di tutte le coalizioni.

Intanto passa il MES sotto il vostro naso travestito da Arlechin Batocio, orbo da na recia e sordo da un ocio, e domani chissà che cosa vi faranno passare…tanto che v’importa? a pagare sono sempre gli italiani.

Dovremo ristrutturare il debito coi nostri risparmi? Eh, che problema c’è? Abbiamo uno al governo che fa di queste scarampettole (termine tecnico di alta finanza) ?Non è troppo ortodosso ma giustifichiamolo via in fondo lo fa per il nostro bene. L’importante è che sia d’accordo il Pd e Renzi, giusto lui che ha voce in capitolo e si sente tutta.

Grillini il premier voluto da voi vi porta via la sedia da sotto il…sedere. Si può dire sedere? No, domando perché mi pare che in Italia ormai sia diventato pericoloso anche sporgersi dalla finestra di casa figuriamoci esprimersi liberamente. Ma non diciamo che non ci sia libertà d’espressione per carità, non facciamoci sentire, c’è eccome ma è in stato d’emergenza prolungato fino a data da destinarsi e perciò porta la mascherina ben calcata fin sopra il naso. E attenzione che girano molti “informatori” o per meglio dire “spioni”, ma si, avete capito bene, di quelli che sono al soldo del potere con la faccia come il…sedere, appunto solo per il gusto, ma se qualcosa gli casca, tanto meglio.

Mah, forse è meglio sperperare tutti i risparmi fin che sono in tempo.

 

In che mani

Conte ce l’ha fatta: è riuscito a prorogare lo stato di permanenza sua e del governo, al governo Ma ha tenuto a rassicurare che lui non è un uomo solo al comando, ma che si compiacerà di passare dal Parlamento di sfuggita ogni qual volta lo riterrà necessario per dar conto delle misure che Egli vorrà prendere a difesa della popolazione italiana a lui tanto cara.

Perché, dice sempre Conte, il virus è ancora vivo e lotta contro di noi e lui ha bisogno di avere le mani libere per poterlo strangolare se gli capiterà di affrontarlo a viso aperto.

Un eroe, dunque e non certo un burattino ma un burattinaio che sa tenere bene i fili e muovere benissimo le pedine.

Il virus stia all’erta e avvisato, a Lui non la si fa!

Chi potrebbe contrastarlo nella sua volontà e potenza di difenderci a tutti i costi anche da noi stessi? I Cinquestelle no perché sono  da mesi in emergenza da sopravvivenza a causa di un virus che non centra col Covid, ma che ha lasciato molti buchi negli “organici”. il PD? Zingaretti ci provicchia ma non c’ha proprio core.

Gli altri si sfregano le mani sperando che il consenso cresca mentre le opposizioni si oppongono.

E fanno bene!

Come finirà non si sa ma prima o poi finirà anche l’emergenza e allora si potrà tastare il polso alla democrazia italiana  ma solo per sentirlo battere molto flebilmente.

Ma intanto, Mattarella dove sta? Il capo dello Stato che fa?E’ già entrato nel semestre bianco?

Oppure è semplicemente rispettoso della situazione e guarda da lontano ma vigile? Mi piacerebbe sentirlo esprimere qualche opinione, di tanto in tanto, cosi, solo per confermarci il suo stato di  esistenza in vita.

E’ d’accordo con Conte? Ritiene giusto che si tenga i pieni poteri di metterci in ansia a vita solo per poter avere le mani libere per potersi lavare la bella faccia? Che bella faccia che ha!

E Rocco? Che dice Rocco? Ora che è rimasto solo (i suoi affari di cuore non sono di alcun interesse in questa sede ma mi viene bene per fare il gioco di parole e me ne scuso molto con lui) si sentirà meno solo portando la voce dell’uomo solo al comando?

Ma quando la porterebbe ‘sta voce che Conte non fa che parlare da solo? Parla alla Nazione anche quando si fa la barba la mattina. Ma la Nazione lo sta a sentire? Ma se la fa da solo la barba?

Certo che ormai sta crescendo a noi a vederlo sempre pontificare da qualche pulpito come se avesse una logorrea patologica che non riesce a tenere a freno neppure con gli antidepressivi. E’ in uno stato di incontinenza verbale preoccupante.

Termino con questa bella frase di Alexis de Tocqueville ( c’è una certa attinenza visto che era Vis… Conte) che mi sembra appropriata al momento:

““Non è raro vedere sulla vasta scena del mondo  delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome  di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all’universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani  indegne e deboli  possa cadere un grande popolo” .

In che mani…in che mani…

L’Attilio generoso

I soldi sembrano essere un punto molle dei leghisti, fossimo in America direi che hanno un debole per i biglietti verdi, ma anche qui di banconote verdi se ne trovano, volendo. C’è, almeno, chi le trova. Non si sa come né perché (ma si sa), i leghisti riescono sempre a finire impantanati in qualche faccenda che ha i soldi per protagonisti.

Insomma, la vicenda è semplicissima (!): il governatore della Lombardia Attilio Fontana, quello che sembra aver fatto a pugni con lo specchio, ogni mattina,  radendosi, ha tirato fuori un bel po’ di bigliettoni scudati ereditati (dice, dalla mamma) e ben conservati in Svizzera e li ha trasferiti al fratello della moglie (socia con una piccola quota nell’azienda del fratello), dicasi anche cognato, imprenditore del tessile, per rifonderlo della “donazione” di camici per medici che aveva fatto “spontaneamente” durante il momento peggiore dell’epidemia (sic).

Sembra una di quelle fiabe che si raccontano ai bambini: “caro piccino, c’era una volta un imprenditore cosi filantropo da donare un grande quantitativo di camici ai medici durante una grave epidemia e c’era un presidente di regione cosi generoso da tirare fuori dal suo conto svizzero una bella cifra per dimostrargli tutta la sua gratitudine”.

Ora, io non lo so se questa storia sta in piedi, lo deciderà la Magistratura, faccia il suo benedetto corso e ricorso e non se ne parli più. Ma parliamone, almeno.

Non fosse tragica perché interviene in una vicenda molto dolorosa soprattutto per la Lombardia e per quello che sappiamo, per i tanti morti anche tra gli stessi medici…sarebbe quasi comica.

Ma si, dai, andiamo, Fontana la faccia da innocente ce l’ha è innegabile.. E’ solo un pasticcione. Come molti leghisti. Coi soldi si impappina, perde la poca bussola che ha , un po’ come Cota, l’ex governatore del Piemonte denominato anche “mutande verdi” per via del noto costume da bagno inserito nei rimborsi spese che gli è costato la carriera.

La moglie di Attilio deve averlo pregato: Ma che ti costa dare la commessa a mio fratello? Che ti costa? Qualcuno li deve pur fare ‘sti camici perché non lui? E poi chi vuoi che in un momento come questo venga a farti le pulci che tu sei mio marito e lui tuo cognato e che si, insomma, gli interessi della moglie e del fratello e quella cosa del conflitto”…un bel conflitto deve essere andato in scena in quei salotti della bella casa del governatore (immagino) tanto che alla fine il Fontana, già stressato di suo (si era anche ammalato di Covid) e debole sia di carattere che di fisico, ha ceduto.

Mi ha ricordato un altro marito che ha ceduto alla moglie che aveva anche lei un fratello, per la storia ben nota di una certa casa di Montecarlo, anche li c’era un mezzo una donazione e non gli è andata benissimo a quel politico che tutti ricordiamo e che è uscito completamente di scena…chissà come mai?

E non solo, mi è anche venuta in mente una scena bellissima di un vecchio ma straordinario film di Sordi  (Il vigile)dove  Otello Celletti, davanti al consiglio comunale ( riunito a casa del sindaco), denuncia la corruzione tra gli assessori e il sindaco stesso, dopo che era stato cacciato dal corpo dei Vigili per aver multato proprio il primo cittadino per eccesso di velocità.

Ricordava al quel consesso di gentiluomini pagati dalla stato che lui aveva solo fatto il suo dovere mentre loro intascavano i proventi dei loro maneggi compiuti in virtù delle loro posizioni pubbliche.

Insomma, la solita, vecchia, trita storia del politico italiano medio, che ha sempre qualche moglie, amante, zio, fratello, cugino…e chi più ne ha…che finisce per rovinargli la carriera.

Fontana sarà anche innocente non dico di no, ma vorrei vederci proprio chiaro in questa storia, di uno che ha il conto in Svizzera che pare aver ereditato dalla mamma e fa il governatore in Italia e ha la moglie che ha il 10% di quota negli affari del fratello  che in piena epidemia riceve un ordine per mezzo milione di euro di camici da medico…insomma sbrogliare questa matassa non sarà facile ma mi vorrei proprio togliere la soddisfazione, da cittadina italiana di capire bene quanto i nostri cari politici di ogni ordine e grado ci marciano col nostro “consenso” (si fa per dire):

 

 

 

Il gioco

Dai libri la vita mi esce a parole
le vedo mi ruotano intorno
le fermo e le guardo
mi dicono quello che
voglio sapere.

Mi accolgono, sanno che cerco
nel loro fluire qualcosa che
resti, che sappia spiegare
quel gioco che è vita
che è giorni che è sere
che è notti.

E poi ancora domani,
le cerco di nuovo nei libri
che sono la chiave con
cui posso entrare
domani ed ancora domani
son lor a guidarmi.

Mi prendon per mano
io seguo l’istinto
e sono li dentro la vita
a parole.

Bomba ad orologeria

Non sopporto più: gli ipocriti, i fasulli, quelli che piangono miseria ma hanno i conti all’estero e evadono le tasse, i carabinieri che prima se la ridono compiendo reati gravissimi  e poi piangono quando vengono presi con le mani nel sacco e si affidano a mammà.  Quelli che… le donne stanno bene a casa ed è meglio se stanno zitte. Diciamo che a parole sono tutti massimamente liberisti e guai a chi afferma il contrario ma poi, nella realtà, le discriminazioni nei riguardi delle donne sono sempre più evidenti. Non parlo di tutte certo, ad alcune va fin troppo bene, ma sono una esigua minoranza.

So di uomini intelligenti e intelligentissimi che leggendo se la ridono e pensano che abbia voglia di scherzare, per loro le donne sono esattamente sullo stesso piano e tutta questa storia è un’invenzione.

E’ vero che ci sono quei” pazzi” (quasi tutti i giorni) che le ammazzano brutalmente ma vogliamo dire che sono una minoranza insignificante? Come i carabinieri, “mele marce”, basta scovarli e punirli et voilà.

E poi vogliamo dire che le regole per il distanziamento e la lotta anticovid ci stanno facendo diventare pazzi?

Le banche sono diventate istituti religiosi, clausura totale ma non per il contagio ma perché devono a tutti i costi tenersi i soldi, tenersi i nostri soldi, ben stretti e non fare più le banche ma le casseforti dei ricchi, dei grandi capitali o dell’alta finanza. Per non parlare degli uffici pubblici: tutti fuori , in fila sotto al sole o la pioggia, magari appiccicati ma fuori, con la mascherina ma a darsi di gomito in mezzo alla strada e poi se ti chiamano bisogna fare presto, non hanno tempo da perdere e soprattutto la fila cresce e i minuti sono contati. Pile di pratiche che si moltiplicano perché va tutto col rallentatore, se c’era da aspettare prima ora è proprio meglio non avvicinarsi a qualsiasi istituzione pubblica, neppure con la mascherina d’amianto.

 

Ed ora passiamo alla politica che ha annoiato da troppo tempo è vero ma purtroppo condiziona oggi più che mai le nostre vite.

Pur non avendo nulla di personale contro il premier sarei anche stanca di leggere che il consenso nei suoi riguardi cresce. Non mi spiego che cosa abbia di cosi attraente. Ha fatto qualche rito magico? Perché non mi pare che con lui il paese stia proprio tanto bene.

Sta guidando il paese? O sta solo facendo un giro in giostra? Ma si sono accorti o no che il paese sbanda a destra mentre loro sono li a fare i loro inutili battibecchi e a sistemarsi la mascherina per vedere come gli sta meglio?

La sinistra e i Cinquestelle sanno che sono seduti su una bomba ad orologeria? O pensano che arriveranno i nostri e disinnescarla all’ultimo minuto?

Ma anche il consenso per Giorgia Meloni cresce è arrivato nei sondaggi al 18%, al diciotto per cento! Chiaro o no? Il suo partito è Fratelli d’Italia, si proprio quello, un partito di destra destra. Resta sempre prima la Lega ma il partito di Meloni la sta raggiungendo. Non mi meraviglia affatto, la gente si affida a chi sembra essere in grado di portarla fuori dalle secche di queste manfrine senza senso a cui assistiamo tutti i giorni.

Giorgia Meloni è rassicurante (!). Sembra un paradosso anche a me ma non posso non accorgermi che dopo queste giornaliere pantomime  che il governo attuale ci sta propinando, gli italiani stanno pensando seriamente di svoltare a destra. Io che a destra non ho mai votato arrivo persino a capirlo, ci sarà un motivo.

E sarei anche stanca di sentire prendere in giro le Sardine. Un movimento spontaneo di persone che ci mettono buona volontà e impegno per cercare di risvegliare soprattutto nei giovani, l’interesse per la buona politica. Quella, per intenderci, che ha un solo fine “il bene comune”. E hanno ragione a stare fuori dai partiti, si può fare politica anche fuori dai partiti anzi, in questo momento direi che quasi si deve. Le Sardine sono importanti per far crescere la consapevolezza che non possiamo più fidarci di lasciare tutto nelle mani di pochi che dovrebbero rappresentarci e che poi ci tradiscono formando alleanze improponibili e che non funzionano. le Sardine possono davvero rappresentare chi non si sente rappresentato (e sono in tanti) e farlo semplicemente facendo le pulci al potere. Non è certo un divertimento ma abbiamo lasciato per troppo tempo che il potere allargasse le sue spire e anche chi aveva promesso di essere un garante della democrazia si sta rivelando la peggior casta.

Come da troppi anni a questa parte l’estate è il periodo di “cova” di sorprese per nulla piacevoli. Questa non mi pare faccia eccezione, anzi.

 

Un grosso rospo

Sarebbe più facile dire cosa non hanno fatto di illecito, quali reati non hanno commesso, i carabinieri della Caserma Levante di Piacenza, ora sotto sequestro. In sei ,più il comandate (agli arresti domiciliari) ora sono in carcere, in isolamento forse perché gli altri detenuti non si frenerebbero dal dimostrargli la loro “simpatia”.

E simpatici proprio non sono. Pare che due di loro si siano coperti la faccia e messi a piangere al momento dell’arresto. Non credo per un improvviso pentimento ma per la consapevolezza di dover dimostrare un'”innocenza” che sarà molto, ma molto difficile dimostrare viste le prove che sono state raccolte dalla GdF a loro carico. Ma bisogna sempre attendere che la giustizia faccia il suo corso.

Mi fa un certo ribrezzo persino elencarle ma basti per riassumerle citare la frase della capo della Procura della Repubblica: ” non c’era niente di lecito in quella caserma”.

Una caserma dei Carabinieri sotto sequestro è una cosa che non avremmo mai  pensato di vedere. E fa male.

C’era davvero da “cacciare lupi” in quella strada.(Via Caccialupo n.d.r.)

L’Arma si dichiara del tutto a disposizione della magistratura per fare piena luce su questa vicenda che arriva non ultima ma certamente è la più sconcertante che sinora sia stato dato di sentire. E cos’altro potrebbe fare?

Si rimane tramortiti, davvero, anche solo al pensiero che i Carabinieri possano essere quei tipi descritti nelle cronache purtroppo sin troppo fitte di particolari sconcertanti. Non sembra possibile, non ci possiamo e forse neppure vogliamo credere. Ma le prove sono tali e tante da toglierci qualsiasi illusione.

Si farà “piena luce”, lo spero, me lo auguro e i colpevoli pagheranno, se verranno provate tutte le accuse.

Deve essere cosi non può essere diversamente. Ma ora? Come farà la “Benemerita” a recuperare il prestigio, la fiducia, la quasi “affezione” che i cittadini nutrono o forse è meglio dire “nutrivano” nei suoi confronti?

E il “fastidio”  per quella grigliata fatta a casa di uno di loro in totale sprezzo delle norme che loro stessi dovevano far osservare durante il lockdown è davvero tanto, pensando a quello che abbiamo appena passato e alle multe a gli ammonimenti…

Una tale sfacciataggine che lascia interdetti e soprattutto con quella sensazione di non voler neppure credere all’evidenza tanto è assurda.

Eppure purtroppo pare proprio che le cose siano andate cosi, pochi dubbi in proposito. Persino la stessa Procuratrice faceva fatica a parlare e a descrivere i fatti, tanto sono incredibili. Ed è comprensibile.

Eppure a me i Carabinieri hanno sempre fatto simpatia, sarà per le barzellette su di loro, sarà perché quando ho avuto bisogno di loro si sono dimostrati gentili ed efficienti e, davvero, faccio molta fatica a mandare giù un simile rospo.

C’è solo da sperare che questi arresti facciano giustizia e che servano a mettere un freno ad altri “cesti” di mele marce che eventualmente si trovino in altre caserme e che vengano presto scoperti e messi in “cantina”, in condizione di non nuocere. IL ministero della Difesa dice che la situazione è da prendere seriamente in considerazione, mi auguro si faccia davvero, dopo i ponti che crollano, ora questo, davvero c’è da chiedersi, come spesso avviene: chi controlla i controllori?

Potrebbe l’Arma costituirsi parte civile? Ma come fa lo stato a mettersi contro se stesso?

Tigre di carta

Questa estate 2020 sarà ricordata non per le condizioni atmosferiche, ( o non solo), non per il Covid, ma per la stranezza della situazione globale ma ancora di più, per noi italiani, per il netto divario, più che mai visibile, tra quello che succede nel paese e quello che la narrazione politica vuole farci credere che succeda.

E in mezzo questo bastardo di virus che circola ancora in barba a tutte le norme di contenimento e che si fa un baffo dei virologi che litigano giornalmente tra chi dice che è morto e chi dice che è vivo e vegeto e pronto a colpire. Tra chi si attiene alle regole e chi invece se ne infischia…

Ora succede che il Parlamento sia stato teatro di una scena indimenticabile, sembrava la notte degli Oscar.

Gli applausi vanno bene a teatro, in Parlamento, a  mio parere,  specie in momenti come questo, sono ridicoli, fuori posto, ipocriti.

Giuseppe Conte, l’uomo del giorno  è subito andato a godersi quello che ritiene un meritato tributo al suo “successo” nelle trattative per il cosi chiamato recovery fund.  Cioè l’araba fenice dei fondi europei che dovrebbero aiutarci ad uscire dall’ennesima crisi, l’ultima di una lunga serie, ma purtroppo non certo l’ultima.

Duecentonove miliardi che fanno il botto a nominarli ma che sono sulla carta, una sorta di miraggio di cui la maggior parte degli italiani non vedrà neppure l’ombra e che sembrano anzi essere una presa in giro dei tanti poveri sempre più poveri che si mettono in fila alla Caritas e che rubano per mangiare ai supermercati.

Un premier né forte, né debole, ma con le caratteristiche del “bravo ragazzo” sulla strada per essere santificato statista di rango. Ma ne ha i requisiti? Ma in fondo non è neppure questo il problema. Il problema sono quegli applausi, cosa fatta capo ha, ma la coda? Lo strascico qual’è e soprattutto dov’è?

Ma veramente vogliamo credere (o fingere di credere) che per tre giorni non si riuscisse a trovare uno straccio di accordo, la trattativa fosse impantanata e bloccata dai “frugali” e poi, al quarto, come per miracolo, tutto si appiana, e Conte esce con le braccia alzate come il campione che ha vinto il match della vita?
Una specie di Cassius Conte , lievemente rintronato, un po’ suonato, ma vivo e pronto a consegnarsi alle folle plaudenti per il giusto riconoscimento delle fatiche di Sisifo che ha dovuto affrontare.

E’ persino dimagrito, sciupato, ma è quello il bello, gli italiani potranno dire: lo ha fatto per noi…il nostro avvocato.

Ecco, appunto, un avvocato ma non del popolo, no, ma del governo che con queste due “grandi vittorie” consecutive (Autostrade e Europa) si aggiusta meglio nella poltrona tirando un profondo sospiro di sollievo: anche questa è andata e giù applausi.

E ci credo che applaudano dalle fila del governo, ma non è né un bel vedere né un bel sentire.

Le opposizioni intervengono come possono perché è anche difficile opporsi ad una simile entusiastica bagarre, rischi di passare per “nemico del popolo” o addirittura ” nemico degli italiani”. Ma l’opposizione ha un ruolo troppo importante per lasciarsi intimorire da certe manifestazioni di giubilo ma deve mettere bene in chiaro che non si fanno le nozze coi miliardi di carta.

Questa che per molti rappresenta una vittoria e una affermazione dell’Italia nel consesso europeo andrebbe ponderata meglio; frasi come “ora contiamo di più”, ” l’Italia l’ha spuntata”. ” ora siamo più forti”, sono stucchevoli a mio avviso e anche irrispettose della reale situazione del paese; un paese che arranca, che si arrampica in una situazione sempre più difficile e la vita per molti corrisponde a scalare una montagna ogni giorno, senza essere mai in vista della vetta.

Accordi sotterranei, con tutta probabilità hanno sbloccato entrambe le situazioni che rischiavano di far implodere la maggioranza, aiutini, manine, interventi esterni…insomma, tutto quanto fa intesa, accordo, patto sottobanco, ma neppure tanto, contro i sovranisti e i populisti e in aiuto della unità dell’Europa e soprattutto della sua, per ora assordante afasia nei riguardi di un problema epocale che viene ancora prima del Covid: l’immigrazione incontrollata, mal gestita, sfruttata e che, sempre per ora, viene sopportata dal paese cuscinetto, dalla sponda più caritatevole ma anche più prossima e che però, in questo momento avrebbe bisogno di essere governata insieme e gestita “insieme” e invece siamo, come sempre, in attesa di risposte che non arrivano. E intanto ci arrangiamo come possiamo e manteniamo il governo sulle sue poltrone, oggi un po’ più salde, domani non si sa.

Si danno di gomito Conte e Merkel e Conte e Macron e Macron e Merkel e però ora bisogna smettere di festeggiare e fare sul serio. Non è che gli italiani il gomito, anche questa volta, lo prenderanno…dalle parti dei paesi frugali?

 

 

Il matto

Non credo che, in quanto a frugalità, gli olandesi abbiano da insegnarci molto. Parlo in generale di noi italiani, ma, in quanto veneta, non posso dimenticare che la mia regione ha subito invasioni e carestie e fame nera e non posso dimenticare mio nonno che mi diceva: “ricordati meglio una pancia che brontola che un creditore alla porta”.

I debiti non mi sono mai piaciuti, certo a volte capita a chi non sa come fare per tirare avanti di doverli fare, ma credo che tutti non vedano l’ora di averli pagati per poter dormire la notte senza pensieri. Io parlo per me, ho sempre seguito la regola aurea che il nonno mi ha insegnato: meno debiti e più sonni tranquilli.

Ma poi, se vogliamo un po’ frugale lo sono  sempre stata, per dir la verità sono sempre a dieta perché la ciccia non mi piace e non è salutare ma sarei frugale lo stesso, insomma non mi strafogo e se devo spendere un  grossa cifra ci penso. Tutti o buona parte dei veneti, difficilmente fanno il passo più lungo della gamba. Anche questo era un ammonimento dei nonni: mai fare il passo più lungo della gamba e io, che le gambe le ho abbastanza lunghe, di solito non lo faccio, mi costa fatica e poi non voglio somigliare a un granatiere.

Ora, che Rutte, il premier Olandese (che con quel nome non poteva essere più “simpatico”) ci sta mettendo da giorni sulla graticola, siamo cicale, ci dice, abbiamo il debito che fa vergogna,una domandina facile dovremmo anche farcela:  ma come siamo riusciti a spendere e spandere tanto da accumularne uno cosi enorme?

Già, tutti i torti Rutte non li ha ma, certo, sarebbe un po’ fastidiosetta questa predica che ci fa dall’alto della sua frugalità e della sua supponenza. Siamo indebitati oltre il collo e andiamo ancora a chiedere soldi? Ce ne ha dati già tanti l’Europa (cioè noi), e ora non ne possiamo avere altri, altrimenti li spediamo tutti in…caramelle.

Perbacco però che unita che è ‘st’unione! Sembra più un divorzio che un unione a dir la verità e da certe sguardi torvi, la guerra è appena cominciata.

Ma insomma, signori, ma non era el sor Conte (dae braghe onte) quello che tutti in Europa amavano e corteggiavano, il più amato dagli europei?

Macchè! Si scopre che sta, diciamo, sull’anima a tanti, anzi tantissimi, direi quasi tutti, se togliamo Santa Merkel che lo conforta facendogli piedino sotto al tavolone, è un pianto, povero Conte.

Insomma dopo giorni di queste trattative hanno davvero tutti la faccia da ricovero, un bel TSO sarebbe quasi consigliabile non vorrei che gli venisse una crisi di nervi e si richiamassero gli ambasciatori: non si sa mai come potrebbe andare a finire!

Ma, non sembri un paradosso, pare che gli italiani siano grandi risparmiatori e i nostri risparmi sono sotto il controllo per nulla discreto del governo che sa persino le cifre, mentre quelle degli evasori fiscali gli sfuggono tutte e sempre di più. Quindi, da europeista (cos’altro potrei essere visto che l’Europa e la mia “patria”?) sono convinta che la spunteremo…anzi no, non ne sono troppo convinta, insomma non lo so, va bene? Ora pare che si sia aperto uno spiraglio, persino Orban sembra tenere per noi (!)( da sotto la mascherina non si vede l’espressione da “acchì?) , si vedrà se son rose…attenti alle spine però, quelle non mancano mai.

Mi pare una partita a scacchi dove l’Italia fa la parte del Matto.

Una foglia d’acero

Nessuna paura mi attraversa
mentre scivolo dal bordo della siepe
cogliendo l’idea del ritorno.

Resterò poco poi la mano del vento
mi solleverà fino al cielo e da lì
planerò di nuovo al suolo.

Per ritornare a brillare ancora
mi sceglierò l’albero più amato
ed il suo ramo più alto
per la mia nuova vita.