Intoccabili

L’hanno chiamato Ciro, chissà perché? Non è comune, come nome, ma mi ha ricordato un altro Ciro, il figlio di Sandra Milo, ora non ricordo più perchè ma un giorno, in televisione, lei ho ha chiamato disperata tanto che quel nome è rimasto nella memoria di tanti a lungo e quella scena memorabile.

Lo stesso ha fatto Beppe Grillo, senza chiamarlo per nome, ma difendendo il figlio Ciro, dall’accusa di stupro e accusando i giudici.

“Perché se da due anni sapete che è uno stupratore non lo avete arrestato”? Chiede. E si risponde pure: “perché è innocente”.

Lui, il padre dell’indagato per stupro su una ragazza violentata assieme ad alcuni amici, nella villa del comico in Sardegna due anni fa.

Ora, dopo due anni, il rischio che il figlio debba pagare per questo odioso reato, si sta facendo più reale e prossimo e il padre non lo sopporta e scarica tutta la sua rabbia su un video inguardabile.

Lo difende, dice che lui e i suoi amici sono dei “ragazzi che si divertono”, che c’è un video dove ballano in mutande, ma che sono solo ragazzi che si divertono. Lui veramente dice che sono 4 cog…ma la sostanza non cambia, Si divertivano e basta.

Lei, la vittima, il “pupazzo” con il quale si stavano divertendo, non si è divertita affatto, se, dopo che è uscita viva da quell’esperienza ha trovato il coraggio di sporgere denuncia con tutte le conseguenze del caso.

Beppe Grillo, non è un padre qualunque, è il “garante” di un partito che sta in maggioranza in Parlamento e ha un figlio indagato per stupro di gruppo e non ci sta.

Vuole che il figlio venga assolto, il fatto, secondo lui, non sussiste, la ragazza era “consenziente”. Ma guarda.

Acconsentiva, piena di vodka che, a quanto pare le avevavano buttato giù a forza a che loro sfogassero la loro libido su di lei per tutta la notte e oltre.

Sono “ragazzi che si divertono”. Questa frase è repellente, ributtante, insopportabile.

Grillo non può condizionzare la magistratura in questo modo o anche solo provarci. Grillo doveva stare zitto. O al massimo dire: se è colpevole pagherà. Ma come fa il co-fondatore del partito della superiorità assoluta in fatto di onestà, probità, trasparenza e quanto altro delle meglio virtù che esistono, parteggiare spudoratamente per suo figlio che sta per essere giudicato per un reato cosi infame?

Non lo giustifica affatto il cuore di padre, per niente. Se un figlio sbaglia deve pagare. E lui, con questo gesto plateale e arrogante di persona abituata ormai ad essere al centro di tutte le attenzioni del mondo ha solo dimostrato la protervia del potere in uno dei suoi aspetti peggiori: i figli dei ricchi e potenti sono intoccabili!

 

PS: questa mia sintesi di questo articolo è stata pubblicata oggi su Italians del Corriere della sera (20.4.2021)

Beppe Grillo difende Ciro, suo figlio dall’accusa di stupro di gruppo e lo fa nel peggiore dei modi, accusando giornalisti e magistrati. Lo fa perché lui è Grillo e può. Lui , garante del M5S, il partito dell’Onestà per eccellenza può avere un figlio indagato per stupro? NO. E allora deve essere innocente per forza. Capito signori giudici? Capito signori giornalisti? Da domani un occhio di riguardo per il bravo figlio di cotanto padre, consideratelo innocente e punto. Si “divertivano”, sono ragazzi, non siete mai stati ragazzi voi? Non avete mai fatto ingollare a forza una mezza bottiglia di vodka ad un diciannovenne sprovveduta che poi è stata violentata a turno da 4 “bravi ragazzi” che si divertivano un mondo? Loro si, ma lei? Non pare molto divertita se li ha denunciati, se si è presa la briga di passare per quella che prima ci sta e poi protesta. Perché è questo il messaggio che Grillo vorrebbe far passare. Ci sta no? povero, un padre che ha il cuore spezzato per la sorte del figlio. E la ragazza? Di lei non ci curiamo? Lei era li che si divertiva? E allora dai, su forza, facciamogli anche un augurio di entrare presto in politica a Ciro ‘a papà. Che vi costa?

 

27 commenti su “Intoccabili”

  1. Ho visto il video in cui Grillo, esagitato, paonazzo in viso, fuori di sé (o meglio, in sé più delle altre volte), urla in difesa di suo figlio, addirittura offre se stesso in cambio del figlio, come se la Giustizia fosse un baratto.
    Ossia, usa il suo potere mediatico e anche politico, visto che è il cofondatore del movimento 5stelle e garante di esso, per influenzare l’opinione pubblica e magari la stessa Magistratura.
    Nulla da eccepire se un padre difenda il figlio, ma come avrebbe dovuto difenderlo?
    Avrebbe dovuto dire semplicemente: “Sono convinto che mio figlio è innocente, ma attendo fiducioso l’esito del processo”. Andreotti -che è tutto dire- parlando di sé, fece così.
    L’esternazione furiosa fa impressione anche per l’ideologia del suo partito -onestà, onestà, onestà- e benché sembri che lui possieda la verità assoluta, anche il minimo dubbio per un reato così osceno, dovrebbe suggerirgli un atteggiamento più prudente.

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    a quanto pare prudente non è visto come si comporta e non una parola per quella ragazza. Come se fosse “normale” costringere una ragazza a buttare giù mezza bottiglia di vodka per fiaccare le sue resistenze. E’ da vigliacchi ed è una dimostrazione di come il potere non si penta mai di voler stare sempre dalla parte della ragione, anche davanti all’evidenza di un torto, che i giudici, certo, dovranno dimostrare, ma pare che non sia neppure troppo difficile. Ma i grillini che se la cavano solo con “abbiamo fiducia nella magistratura”, non si smentiscono davvero.

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  2. Ho visto quel video più volte. L’ho analizzato e sezionato! Questo è lo sfogo di un padre che difende il figlio. Un padre giustamente infuriato, ferito. Peccato che quel padre sia il leader di un partito ha fatto man bassa di voti alle elezioni e da tre anni governa il paese. Peccato che è il leader di un partito che ha sempre messo nel giustizialismo la sua verve più appassionata. E ora si riscopre garantista perché il figlio è stato coinvolto in un gravissimo reato? Troppo facile. «Se arrestate mio figlio, arrestate anche me!» dice nel video. E chissà cosa avranno pensato i parenti di Lorenzo Giberti, Rossana Quartapelle e il loro figlio Francesco, di 9 anni che non ci sono più per essere stati travolti dalla Chevrolet di un noto comico.

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    Alice, lei si riferisce al tragico incidente costato la vita alla famiglia del calciatore Giberti, si è salvata solo l’altra figlia Cristina perché rimasta a casa di un’amichetta. Nel 1981, a Limone Piemonte Beppe Grillo alla guida della sua auto, dopo una mossa azzardata su un costone ghiacciato, si è salvato lanciandosi dall’auto in extremis, prima che questa con tutti i passeggeri finisse dentro il burrone. Altro dolore che si aggiunge e si rinnova per i parenti con questa nuova vicenda che coinvolge il “comico” (tragico) e il figlio Ciro.
    Il Movimento dovrebbe sciogliersi per la vergogna.

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  3. Mancava che proponesse il verdetto attraverso la piattaforma Rousseau.
    La patetica esibizione di Grillo è abominevole in ogni caso: se il figlio è colpevole, perché sta difendendo uno stupratore di gruppo; ma anche se fosse “solo” un coglioncello figlio di papà, arricchito e viziato, che con gli amici cerca la libido di gruppo, Grillo starebbe difendendo il figlio buttando tutto fango sulla ragazza. Il figlio è indifendibile comunque perché, anche se ritengo improbabile riuscire costringere a bere qualcuno, definire “consenziente” una ragazza ubriaca è mostruoso.

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    non solo è mostruso ma è un’aggravante. E, Mauro, io non ritengo improbabile costringere qualcuno a buttare giù del liquido se si tratta di quatttro contro una già forse di per sé indebolita dallo stress, dalla paura e forse da un bicchiere in più.

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    • Vedremo cosa appureranno le indagini. A me sembra improbabile perché se avessero dovuto usare la forza per far ingurgitare alcool alla ragazza tanto valeva usare direttamente la forza per gli scopi libidinosi di cui sopra. Mi sembra più plausibile che fossero tutti alterati e che la cosa sia degenerata. Badi bene che ciò non diminuisce la gravità della cosa, anche senza la forza può esserci stata violenza. Sono sempre dell’idea che se uno non è in grado di intendere perché è ubriaco, precedentemente lo era per decidere di non ubriacarsi.

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      violenza è sempre quando una donna deve subire un atto sessuale alla quale non acconsente, il fatto che fosse ubriaca (sia di suo o perché costretta a bere) è un’aggravante:
      https://www.iltempo.it/politica/2020/01/28/news/svolta-nella-inchiesta-sul-figlio-di-beppe-grillo-accusato-di-violenza-sessuale-ora-ragazzo-trema-1272837/
      mentre non credo tanto alla versione dell’amica che ha detto di aver subito violenza ma non ha denunciato. E perché? E perché non è venuta in aiuto all’amica? Certo, il processo dovrebbe chiarire e anche chiarire la posizione della madre di Ciro che dormiva in una stanza accanto e non ha sentito niente. Un po’ improbabile, a mio avviso.

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  4. Anche le ragazze, e le donne in generale, dovrebbero essere più selettive nei loro rapporti. Invece sembrano spesso più fascinate dai peggiori che dagli altri. Poi le conseguenze, a loro danno, arrivano…

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    Paolo, a parte cosa devono fare le donne,come lei spesso ci ha spiegato e abbiamo capito, non ha nulla da dire su tutto il resto dell’articolo?

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  5. Intanto, già trovo scandaloso che 4 accusati di stupro di gruppo sino lasciati a piede libero per 18 mesi di istruttoria, a norma di legge.
    Io, personalmente, sti quattro li manderei a spaccare sassi da mane a sera e fra una decina d’anni, forse e magari anche no, li tirerei fuori.
    L’uscita di Grillo non la commento nemmeno.
    Detto questo però, urge un po’ di educazione di base alle fanciulle.
    Conosci 4 tizi al Billionaire e li segui a casa loro?
    Vai alla festa a Milano e ti strafai di cocaina?
    Non mi sembrano comportamenti prudenti.
    Io, maschio, in buona salute e, a 20 anni, anche atletico, non avrej mai seguito a casa loro 4 tizi incontrati in un bar mai visti prima.
    Né mi sono mai drogato o partecipato a feste in cui girava cocaina sui vassoi.
    Il mondo è pieno di lupi, bisogna stare attenti.
    Ho lavorato in 3 continenti diversi e viaggiato in altri 2 e sempre sono stato abbottonato e mi sono mosso in base alla situazione del posto.
    Imprudenze come quelle sono molto, molto rischiose.
    Non importa se sei uomo o donna.
    Se sei drogato o ubriaco puoi fare o farti fare di tutto.
    Se segui gente sconosciuta a casa loro può finire male.
    E non solo se sei donna, anche se sei uomo.
    A meno di non essere Bruce Lee.
    Quindi, Ciro e i suoi amici al gabbio senza se e senza ma.
    Ma anche più educazione ai ragazzi e alle ragazze.

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    senza dubbio, più educazione ma ad ambosessi però e con un occhio di riguardo alle ragazze alle quali bisogna insegnare arti marziali fin da piccole.
    In quanto a accettare inviti da sconosciuti, ha ragione, me ne guarderei bene, ma capita, ci sono situazioni di tanti tipi. Per esempio qui, due ragazze e quattro ragazzi, magari gli hanno detto: venite a casa mia, sono il figlio di Beppe Grillo, c’è anche mia madre a casa, stiamo un po’ in compagnia…immagino e non è difficile cascarci.
    Non capisco però perché si rifiuti di commentare Grillo, non crede che abbia un peso nel determinare e condizionare la politica i italiana e di riflesso anche le nostre vite?

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  6. Ma i suoi discorsi li condivido in pieno. Per Grillo, poi, anche come comico, e figuriamoci come politico, non ho mai avuto stima. Ben al contrario.
    Ho visto qualche scena di quel suo video e mi è sembrato uno fuori di testa, sia per i ragionamenti che per l’espressione stravolta e per quell’ossessivo picchiare con la mano su un qualche ripiano.
    Ma questo non toglie che si possano deplorare certe leggerezze di ragazze e donne nel rapportarsi con uomini e ragazzi verso i quali dovrebbero provare una qualche diffidenza. Le cronache sono piene delle conseguenze di questo.
    Dirlo non è essere antifemministi, al contrario, è volere bene alle donne!
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    bella risposta Paolo. Ora capisco di più. Ciò non toglie che però se deploriamo certi comportamenti troppo “fiduciosi” nelle donne, ancora di più vanno deplorati certi comportamenti degli uomini che vanno ben oltre la probabilità che sia stata compiuta una leggerezza. Anche su questo credo che sarà d’accordo.

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  7. Mi rifiuto di commentare Grillo perché non doveva girare quel video.
    Perché fa una pessima figura ed anche un pessimo servizio a suo figlio.
    Se suo figlio è colpevole, passa da quello che lo vorrebbe intoccabile perchè figlio di.
    Se invece fosse innocente, predisporrebbe comunque male nei suoi confronti perché è figlio di.
    Doveva solo stare zitto.
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    sicuro. Ma ha parlato eccome. E chi ci dice che invece il suo sfogo non fosse mirato a influenzare se non a indimidire la Magistratura?
    Tanto che l’avvocata Bongiorno ha detto che lo userà al processo. La sorte di suo figlio purtroppo (se verrà confermato lo stupro)lo stesso se l’è creata con le sue proprie mani. Siamo sicuri che Grillo parli da padre soltanto e non da capo politico che vuole influenzare persino gli elettori? Forse Grillo si deve interrogare su quali insegnamenti gli ha trasmesso e se non avrebbe fatto meglio a dedicarsi di più al suo ruolo di padre che di “salvatore della Patria”.

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  8. Non credo che le arti marziali servano molto a una donna in un confronto diretto con un uomo. La differenza muscolare rimane. Allora anche un calcio in quel posto, o due dita negli occhi potrebbero servire ma dipende da dove ci si trovi.

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    nelle arti marziali serve soprattutto agilità e prontezza di riflessi e le donne le imparano altrettanto bene che gli uomini, ma le donne possono anche allenare i muscoli volendo.
    Ci sono molti modi di difendersi e le donne li mettono in atto spesso, ma non fanno notizia.

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  9. “Sono dei coglioni… ”
    Un modo di assolvere che sotto intende: se sono tali, come possono commettere un’azione turpe?
    Infatti segue subito:
    “Lei era consenziente… ” ergo: prendetevela con lei.
    E infatti c’è subito chi giustifica:
    “Quando si accetta un invito del genere, si deve sapere a cosa si va incontro”. Insomma tutto previsto, tutto calcolato.
    Ecco un itinerario lungo il quale la vittima diventa carnefice.

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    si molti modi per delegittimare le vittime. Ma nessuno si è chiesto come mai una ragazza arrivi a fare una denuncia del genere?
    Lo sanno quelli che hanno tanti dubbi sulla veridicità della denuncia che cosa significhi esporsi in quel modo? Lo sanno i garantisti ad oltranza, quelli che in questi casi non sono convinti neppure a sentenza avvenuta, che cosa significhi e quali conseguenze possa avere una simile denuncia e un processo che vede le vittime passare spesso dalla parte del torto? Oltre a dover superare il trauma della violenza che non è cosa da poco e che lascia tracce indelebili per tutta la vita.

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  10. Il buon Grillo ha fatto ciò che qualunque mamma di Ciro O’Maluommo farebbe per il figlio, cioè ritenerlo innocente a prescindere. E’ un suo diritto, semmai è da discutere la visibilità regalatagli dai giornali.
    Ti ricordo però che è ugualmente incivile la condanna preventiva, anche in questo caso “a prescindere”. Ad oggi c’è un’ ACCUSA (alquanto complicata) di stupro, che pertanto è ancora PRESUNTO. Fino alla sentenza, anzi, in italia, fino a una o due sentenze successive, il “golden imbecille” è legalmente innocente. Non sono blog, metoo, social o raccolte firme a fare giurisprudenza, almeno finora e per fortuna.
    A me la vicenda fa schifetto “in toto”, non ho mai capito nè apprezzato nè invidiato certe modalità youporn di affrontare la socialità tra sessi e il tempo libero in genere – come per la vicenda Genovese classificherei queste bruttissime storie come “feste scappate di mano e finite male”. Si organizzano tranquillamente tra il plauso delle “Milano da bere” 999 ammucchiate e ci sono le liste di attesa, alla millesima qualcuno sbrocca e fa male a qualcun altro.
    Detto questo, stai tranquilla che con i fari mediatici accesi (e politici, non trascurare che stanno già usando il figlio per attaccare il padre) con le luci accese, dicevo, nessun giudice rischierà carriera e gomme della macchina con una sentenza assolutoria se non sarà più che certa e provata.
    In ogni caso da noi prima di tirar su la forca si usa attendere il processo, ed è ottima abitudine civile che evita, appunto, di assolvere i criminali a seconda dell’ effetto-simpatia, o di condannare innocenti perchè sono antipatici vitelloni mononeuronati.
    Sospendi il giudizio e l’indigno per un po’, se le accuse verranno provate avrai la tua “libbra di carne…tagliata quanto più vicino al cuore”…

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    Non sospendo proprio nulla, non sono giudice e la mia idea già ce l’ho e l’ho già espressa, poi faranno i giudici quello che si deve fare.
    Ma due anni per istruire il processo sono già un’anomalia. In quanto A Grillo, non sarà lui che attacca e non solo per difendere il figlio ma per ridare visibilità ad un partito spento? Al cuore di papà ci credo poco e se cosi fosse meglio avrebbe fatto a stare zitto o tramare nell’ombra: la seconda cosa la sa fare anche meglio della prima.
    Complimenti per la citazione shakespeariana, ma io non aspetto nessuna “contropartita” alla mia indignazione, quella parte comunque e dovrebbbe partire anche a te perché denunciare una cosa simile richiede troppo coraggio e troppo dolore e finire triturata per la seconda volta per chi la fa è una prospettiva più che reale che sta già avvenendo ma che era stata messa nel conto.
    E se si farà giustizia sarà solo un bene a prescindere. Ma il partito che ha un simile “padre nobile” dovrebbe sciogliersi per la vergogna.

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  11. Gentile Maria Grazia: parole sante oggi (ieri NdR) su Italians! Quella di Grillo senior è una difesa vecchia come il mondo: “noi siamo gente che conta, non provate a darci problemi”. Per fortuna il mondo sta cambiando, ma cambia solo perché noi donne ci siamo rotte di far la parte di Lucia Mondella, quindi complimenti per il suo intervento, mai abbassare la guardia contro i prepotenti
    saluti

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    Grazie Silvia, entri pure quando vuole a commentare su qualsiasi argomento.

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  12. Fino a qualche settimana fa ci sembrava che voltarsi al passaggio di una splendida donna e ammirarla fosse il massimo della depravazione. Ora Grillo ci ha ricordato che è molto peggio costringere una ragazza a scolarsi una bottiglia di vodka per azzerare le sue reazioni e far divertire “quattro cog***ni” come li ha definito l’ex comico…
    ABSIT INURIA VERBIS!

    Risposta
    Buona osservazione. Esempio pratico di quanto cercavo di dire nell’articolo sul cat-calling.

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  13. Per inquadrare meglio Grillo leggetevi il Gramellini di oggi 21-4, è breve, chiaro e centratissimo. Per chi si indigna perchè “4 accusati di stupro di gruppo siano lasciati a piede libero” ricordo che l’arresto c’è in flagranza di reato o in caso (credo) di pericolo di fuga o di ripetizione del reato, altrimenti si chiama “carcerazione preventiva”, e ci siamo TUTTI battuti civilmente e a lungo contro questa aberrazione giuridica e umana (per intenderci, Guantanamo e Zacki sono formalmente esempi di carcerazione preventiva).
    Buttare tutto in caciara soddisfa la pancia degli indignati in servizio permanente e soddisfa ancor di più gli avvocati della difesa: più si invocano le forche FUORI dal processo, più facile sarà invocare legittimi sospetti e “fumus persecutionis” in aula.
    Che piaccia o meno questo sarà un processo INDIZIARIO: prove dirette di stupro non ce ne sono, il video NON riporta scene di stupro, non ci sono (che si sappia) evidenze forensiche, referti medici, reperti del RIS. Quindi, sarà una cosa lunga, e in ogni caso poco convincente per le parti avverse e i loro fan. Il nostro ordinamento non prevede la proibizione delle ammucchiate perchè sarebbe un giudizio ETICO e la legge non si occupa di morale, le parti interessate erano maggiorenni, potevano votare, guidare un’ auto e quindi anche fare orge consensuali. Dovrà essere provata oltre ogni dubbio (dall’ accusa) SOLO l’ ipotesi di violenza: e ci saranno sicuramente almeno due gradi di giudizio.
    Di conseguenza, mettersi l’animo in serena attesa (o rodersi il fegato, il risultato non cambierà) per un bel po’. Nel frattempo, presunzione d’innocenza e “in dubio pro reo” – non prendetevela con me, Diritto e Leggi non le ho scritte io…:-)

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    dove leggi che qui ci si indigni per quello di cui fai un pignolo elenco? Prima trovalo e poi fai le prediche, eventualmente. Ma non c’è, quindi non lo troverai.
    E neppure troverai che qui si “butta in caciare”…dove sarebbe la “caciara”? direi che lo stai facendo tu con questa filippica. Qui non ci sono tricoteuses o guardoni o indignati un tanto al chilo per passare il tempo, non mi interesa il gossip. forse non lo hai ancora capito, beh sarebbe giunta l’ora, questo blog ormai ha più di tre anni. E meno ancora mi interessa cosa scive Gramellini.
    Mettiti tu in serena attesa se credi, di qualsiasi cosa ti soddisfi di più. Ti ricordo solo che una donna ha accusato quei quattro di stupro di gruppo. Saranno i giudici a decidere. per me oltre che cog…sono anche stupidi perché hanno anche avuto la sfrontatezza di filmarsi per far vedere quanto sono fichi.
    La legge farà il suo corso. Grillo però non è un passante e questa sua sceneggiata è volgare, prestestuosa e arrogante e le “orge consensuali” si faranno pure ma che la ragazza fosse consenziente se lo è inventato lui.
    Come si è inventata l’onestà e la trasparenza che caratterizzerebbero le sue “politiche”
    Uno così può incidere ancora sui destini del paese. E tu vieni a parlare qui di non buttarla in caciara?
    Se c’è uno che la butta in caciara e in ben altro quello è proprio il padre di chi dovrà (spero) rispondere di un simile odioso reato.
    Non fare finta di non saperlo.

    Rispondi
    • per il sig. Nencioni.
      Chi Le assicura che i quattro cog§§§ni non potessero reiterare il reato in questi 18 mesi?
      Provi ad immaginare che la vittima fosse sua figlia/moglie/fidanzata/nipote…

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  14. “classificherei queste bruttissime storie come feste scappate di mano e finite male”
    manca che gli autori sono dei balordi e che lei se l’è cercata.
    Così gli ingredienti assolutori sono al completo.

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    e Grillo con quello sciagurato video avrebbe otttenuto il suo scopo. Sarebbe ben triste.

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  15. Ricordo che le “feste eleganti” non erano verosimilmente dissimili, ma le ragazze non si sbronzavano (o non abbastanza) e non ci sono mai stati problemi, Ruby a parte ma solo perchè era un po’ minorenne.
    La consensualità o la sua assenza, purtroppo, sono difficilissime da provare: lo “stato confusionale” – leggi “la ciucca” – puo essere benissimo invocato dall’accusa (e lo SARA’) come aggravante, ma può essere preso dalla difesa (e lo SARA’) come prova della inaffidabilità della testimonianza.
    E fai malissimo a non leggere Gramellini, perchè “smonta” il personaggio Grillo in modo semplice ed efficace. Che sia “influente sui destini del Paese” mi permetterei un cachinno sarcastico… mi dicessi Confindustria, o Amazon o Consob, magari…
    La “caciara” non era ovviamente riferita al tuo blog, che non ha le dimensioni e la diffusione necessarie, ma ai media in genere che con le edizioni speciali ci stanno facendo soldi .
    A Milena sommessamente suggerisco di allargare i suoi orizzonti sul concetto di “sballo”, di “festa ben riuscita” e di “abuso di alcolici”. Anche di “sballo minorile”, se crede.
    Senza bisogno di citare gli SpringBreak ammerigani e i loro “party”, da anni fonte inesauribile e gratuita di video più o meno porno, può girare sui “social” nostrani a partire da TikTok a guardarsi filmati spiritosi di festicciole, e magari, quando passerà la buriana del Covid, farsi un giro il venerdì sera in zona Sempione-Arco della Pace, a incontrare le tredici-quattordicenni sbronze mezze biotte che si contendono i giovanissimi “manzi” del gruppo o chiunque gli paghi un’ altra vodka (negli ultimi tempi girava una Volante al minuto nelle strade secondarie…)
    E’ un mondo difficile, sgradevole, volgare e sgarbato. La “pornizzazione” della società non la invento io, purtroppo, i modelli, gli esempi, le pubbicità, lo stesso linguaggio lo testimoniano. La Crusca ha ammesso il termine MILF, un acronimo tanto efficace quanto squallido fino a qualche anno fa conosciuto solo ai clienti paganti dei siti porno – adesso lo senti in TV, in radio e su tutta la stampa. Il tristissimo, umiliante “fare sesso”, di cui adesso si discute a ogni proposito, mio padre non lo avrebbe usato neppure parlando di bordelli, figurarsi per i rapporti con la moglie.
    Bisogna prenderne atto, non vuol dire approvare ma neppure girarsi con aria scandalizzata. Siamo imbruttiti. In tutti i sensi.

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    Alberto
    ma sei un esperto in materia, ti seguo ma anche no, io rimango al fatto il resto che descrivi sa un po’ di decadentismo e puzza un tantino di schifo, se permetti.
    Il fatto è quello che sappiamo. Lo stupro è reato se la donna è ubriaca è un’aggravante. Punto. Grillo è sceso in politica non a caso non è stato illuminato sulla via per Varazze, e sta strumentalizzando persino suo figlio. Punto.
    Ma che cosa ne sai tu di quella ragazza? Secondo te ha denunciato perché? Per finire sui giornali o essere insultata sui social? Mi sa che tanti uomini devono fare ancora una strada molto lunga prima di capire che le donne si rispettano e se non gradiscono non si va oltre. Punto.
    Ma mi fa piacere di sapere che il mio blog non fa caciara. Non è una soddisfazione da poco!
    In quanto al “siamo imbruttiti”, Alberto, io non generalizzerei, io non mi ci sento, per cominciare e spero che anche chi scrive qui non si senta tale. Tu? Non so.
    PS: perché non dici a Gramellini di leggere Gazzato?

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  16. Diciamo ovviamente le stesse cose sugli stessi reati, ma dovresti tener conto che il reato, è, appunto, da provare. Se c’è stato stupro la ciucca è un’ aggravante, ma prima bisogna provare che ci sia stato lo stupro: il processo è su questo, e le prove, a quanto si sa, non sono particolarmente chiare e inequivocabili.
    Sulle motivazioni più o meno recondite non entro, la cronaca è prodiga di storie apparentemente incredibili eppure accadute, e anche la figura politica e umana di Grillo Giuseppe, professione attore comico, non è affar mio.

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    si è da provare e prove ne hanno a bizzeffe e tu non puoi sapere quanto chiare e quanto inequivocabili, l’importante è che la fama di Grillo non influenzi il processo in nessun modo e la sua uscita è stata fatta anche per questo.
    E la figura di Grillo dovrebbe essere affare di tutti visto che influenza la vita degli italiani attraverso la politica, anche tuo.

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  17. Sulle prove non sarei così sicuro, ci hanno messo due anni a preparare il processo, se avessero trovato la “pistola fumante” figurati se il GIP non si sarebbe precipitato da Bruno Vespa a prendersi il suo quarto d’ora di celebrità per avere “inflessibilmente colpito un figlio degenere della Casta”. Ricordati tutti i casi di “stupro” in questi ultimi anni finiti in niente – tra i più noti e recenti Ronaldo, Neymar, Hernandez, Robinho, Assange, Kevin Spacey (carriera distrutta), un povero professore di Mantova, un DJ di non so dove, tutti i padri accusati di violenza sulle figlie da madri che volevano un divorzio più ricco, i piccoli di cui i giornali parlano solo con un trafiletto…
    I media usano un carattere notevolmente più piccolo, quando raccontano delle assoluzioni.
    Quanto alla mia vita, è influenzata dalle mie coronarie, dal futuro del mio figliolo disabile, da quando mi fanno il vaccino. I vari Grillo sono mosche cocchiere, le decisioni (forse fortunatamente) si prendono altrove.
    E mi hai tagliato un pezzo carino del post, e non c’era neanche una parolaccia. Tuo diritto, ma poco gentile.

    Risposta
    non spetterebbe a me farlo, ma ti ricordo che Grillo è molto potente al momento e che è a capo del partito di maggioranza relativa che regge il governo. Secondo te Vespa aveva interesse a dare risalto mediatico a questa sporca faccenda, anche volendo e potendo?
    In quanto alle prove, ci sono eccome e la prova che ci sono le prove è proprio quella sceneggiata disgutosa di Grillo e l’altrettanto disgutosa affermazione della di lui moglie e madre del ragazzo: “c’è il video che lei è consenziente, mio figlio è innocente”.
    A me pare che la strizza sia tanta proprio perché sanno che le prove ci sono e sono anche tante e che il figliolo rischia parecchio.
    In quanto all’influenza di Grillo sulle nostre vite è più di quanto tu o io possiamo immaginare, non la sottovaluterei.
    Per al resto, ti faccio i migliori auguri, però che non sono gentile anche no.
    Anche se non dovrei giustificare le mie scelte editoriali (e non lo faccio) quel tuo innocente amarcord avrebbe potuto innescarne altri e, anche se il mio blog non è di larga diffusione come tu gentilmente mi fai notare, non è neppure frequentato dai soliti quattro 4 gatti, e fossero anche 44, non oso pensare ai ricordi che avresti potuto innescare anche in solo due o tre. Comunque vai tranquillo, il concetto è chiaramente espresso tra le righe in molte delle tue riflessioni.

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  18. Io credo che la vicenda Grillo sia stata minimizzata anche dai media (non tutti), proprio perché riguardava un personaggio “eccellente” di potere (politico e mediatico).
    Grillo finché ha creduto che il silenzio giocasse a favore dell’archiviazione è stato in silenzio, ma quando ha capito che le cose andavano diversamente ha fatto un’esternazione intimidatoria. Purtroppo la giustizia italiana non è immune da pressione di ogni genere, i potenti in genere se la cavano meglio di chi conta poco.

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  19. La loquace Michela Murgia non ha resistito: ha detto la sua anche sul “caso-Beppe Grillo”.
    Ospite a “Otto e Mezzo” su La7 ha elaborato questo geniale pensiero: «Se a qualche padre mostrassimo il video di Beppe Grillo scopriremmo cose che non vorremmo sapere» spiegando poi che tutte le famiglie hanno in casa “un Beppe Grillo” dentro!

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    si, loquace, ciarliera e non smette di infilarne una via l’altra: Ecco cosa dice di lei Rita Dalla Chesa:
    “E mi farebbe più paura incontrare Lei, con la sua tenuta stereotipata da conoscitrice del mondo rancorosa, sempre alla ricerca di una parola sbagliata per giudicare, denunciare con livore, massacrare”, affonda la Dalla Chiesa. “Non so, ma se io penso agli uomini in uniforme nostri connazionali visti in tv mi vengono subito in mente il generale Dalla Chiesa o il Capitano De Caprio detto Ultimo, tanto per farle un paio di esempi. Non proprio due dittatori spaventosi”. E conclude: “Cara Murgia, le do un consiglio: torni in Sardegna a guardare il suo bel mare e la smetta di voler fare la rappresentante del politicamente corretto”, “a lungo andare farà solo brutte figure, come questa”. Dopo che l’ha sentita dire che il generale Figliolo non le piace perché porta la divisa, e la divisa la portano solo i dittatori.
    Ma se ogni tanto contasse fino a 1000 prima di parlare?

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  20. Vespa manderebbe in onda la propria colonscopia, se facesse “odiens”, ma sa che in questo momento 1) le storie di sesso non sono quelle con più seguito, “tirano” di più le truffe sulle siringhe e 2) è troppo presto per prendere una posizione senza il pericolo di doversi rimangiare tutto domani. Vespa sa annusare il vento, tranquilla.
    Io invece credo che Grillo abbia sbroccato proprio perchè NON E’ PIU’ potente. L’accoppiata con Casaleggio non funziona più, i parlamentari 5stelle non cacciano più una lira per Rousseau, onestà-onestà ormai fa ridere i pupi all’ asilo, le “punte di diamante” sponsorizzate dal barbuto hanno fallito miseramente e l’unico che, suo malgrado, è riuscito a fare una figura decente grazie alla pandemia, il mitico Guiseppi, vuole fondarsi il suo partito ed ha persino qualche numero per farlo…
    Io mi immagino gli avvocati del figlio “per carità dotto’ stiamo “schisci”, teniamo un basso profilo che all’ insufficienza di prove ancora un po’ di tempo e ci arriviamo…” e quello che per recuperare le luci del palco ti spara un’intemerata da guappo di cartone…
    Il potere si gestice in sussurranti sacrestie, non alla Fiera del Bombardone.

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    scusa ma a me di Vespa, francamente, non importa molto visto che non lo guardo mai. Faccia come crede. In quanto a Grillo ripeto:il suo partito è ancora maggioranza relativa. Può darsi che si serva anche di questa faccenda per rinfocolare gli ardori spenti o sopiti dei suoi elettori, questo l’ho detto fin da subito.
    Insomma una sporca storia strumentalizzata da uno che fa il padre a casaccio e quando gli torna comodo.E certo, se è andata come è andata (aspettiamo la sentenza però…) il suo ruolo di padre non sarebbe stato proprio un successone.
    Che poi i grillini abbiano fallito, sfondi due portoni non uno e anche per quanto riguarda l’ultima affermazione.
    Quello che spero che non succeda mai (per chi lo guarda) è la ributtante ipotesi con cui inizi il commento.
    PS: sui numeri di Giuseppi non sarei proprio tanto ottimista(né mi importa nulla esserlo, spero che si tolga presto dai piedi).

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  21. Per carità la Murgia.
    Secondo me se le studia per dimostrare di esistere.
    E se le dicessi che mi vergogno di condividere la regione natale con la Murgia?
    Mettiamo che venga derubata (ma tranquilla: non glielo sto augurando!) chi chiamerebbe – per non essere terrorizzata dalla divisa?
    Batman?
    Superman?
    Spiderman?

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    ma no, Salvatore, la sua regione è magnifica e quando penso ai sardi mi vengono sempre in mente questi:
    https://www.youtube.com/watch?v=eg1wY4lCoZI
    eccezionali e poi Tiberio Murgia, il “siculo” sardo…”non proviamo a fare pan grattato eh”…inimitabile.
    Come vede non solo Michela. E poi il mare della Sardegna non ha eguali nel mondo, ne sia orgoglioso.

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  22. Anch’io da sardo mi vergogno di questa mia conterranea. Ma sia chiaro, non mi vergogno affatto della mia terra. Personaggi come Grazia Deledda, mi rendono orgoglioso. La Murgia no!

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    Certo Grazia Deledda premio Nobel nel 1926 e Amedeo Nazzari e Tiberio Murgia, Francesco Cossiga, Gavino Ledda…ne ha tanti di cui essere orgoglioso.

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  23. Grazia Deledda prima donna italiana a ricevere il premio Nobel, Amedeo Nazzari, Tiberio Murgia, Gavino Ledda (ahimè dimenticato!), due presidenti della repubblica (Antonio Segni e Francesco Cossiga!).
    Aggiungerei anche Evelina Mameli botanica, naturalista e accademica italiana. Prima donna italiana a conseguire la libera docenza presso un’università, nonché madre di Italo Calvino.
    Potrei aggiungere il guru della comunicazione creativa Gavino Sanna.
    E poi Antonio Gramsci e Enrico Berlinguer.
    Tutti sardi che mi rendono orgoglioso.
    P.S. La Sardegna la aspetta!

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    grazie, magari quest’estate, molto volentieri, quando sarete di nuovo zona bianca, ve lo auguro di cuore.

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  24. Sia chiaro che io sono orgoglioso della mia terra sarda.
    MI imbarazza solo condividere questa origine con la Murgia.
    Volevo spiegarlo!

    Che il mare della Sardegna non ha eguali nel mondo è palese. La aspetto a San Teodoro.

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    Grazie, mi piacerebbe davvero, intanto me lo guardo sul Google.

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  25. Ci sarebbero anche Antonio Segni e Berlinguer, volendo…

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    certo, ho scritto solo i primi che mi sono venuti in mente.

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