Meditate gente

Non provo acuna attrazione per Salvini, anzi, sotto nessun profilo.

Eppure ogni tanto lo sogno. No, non scherzo. L’ho sognato anche stanotte.

Il primo articolo di questo blog, descrive proprio un sogno con protagonista Salvini. Non scherzo, chi non mi crede può cercarlo in archivio e si convincerà.

Insomma, la faccio breve. Si è trattato di un flash. Salvini, al solito, con un’aria tronfia (era lui non ci sono dubbi di sorta), io che gli chiedo cosa gli sia passato per la testa di fare quella mossa di darsi la zappa sui piedi. Proprio cosi, come se io fossi una sorta di conoscente o amica.

Lui mi guarda con aria sorniona e poi si mette a ridere.

Fine del sogno.

Non è molto, ma una interpretazione, seppure fantasiosa io la posso ricavare.

Non so perché sogno un politico, una persona con la quale non ho assolutamente nulla a che fare se non che quello che fa potrebbe determinare il destino degli italiani e che i giornali sono stati pieni e straripanti delle sue gesta che io, certo, non ho mai approvato, anzi. E che non sia salviniana lo si può constatare cercando in archivio.

Ma, me lo spiego cosi: capto l’inconscio collettivo, le onde cerebrali (e anche decerebrate) di italiani frastornati da questa situazione politica che, francamente, non lascia troppo ben sperare, dati i presupposti.

Dunque dicevo, potrebbe essere questa una semplicistica interpretazione di questo sogno:

Attenzione, l’uomo non è affatto meno pericoloso adesso che è tornato all’opposizione, anzi.

Teniamo gi occhi bene aperti, quella risata gelava un po’ il sangue, una specie di “tornerò ricco e spietato come il Conte di Montecristo” e il riferimento a Conte è puramente casuale.

Insomma, penso che senza voler scomodare Freud o Jung, l’inconscio collettivo degli italiani manda segnali contraddittori ma chiari: Salvini è molto sulla cresta dell’onda e nei pensieri di molti  italiani fila come un surfista alle Barbudos.

Leggo molte analisi su questo gesto inatteso del leghista di mollare la poltrona in un mattino d’estate senza dare alcun segnale preventivo.

Non mi convince nessuna.

Io mi sono fatta la mia idea. Quale?

Dunque, vediamo. Primo non voleva affrontare la manovra economica da vice premier, non voleva risultare nel governo della manovra lacrime e sangue un po’ come l’assassino sul luogo del delitto.

Poi, altra cosa non irrilevante: era stanco di tenere chiusi i porti, temeva di finire lui al chiuso, ma non al porto, ma in luogo molto più claustrofobico.

Terzo ma non meno importante: l’inchiesta sui fondi russi. Non se ne parla più tanto. Ma perché? Forse perché lui essendosi tolto di mezzo, la cosa non attira più tanto l’attenzione dei media?

Non ci sono grandi sviluppi?

Forse no, ma gli inquirenti vanno avanti con le indagini e quello che potrebbe uscirne potrebbe non essere proprio molto conveniente ad un leader in costante ascesa che occupa(va) la poltrona (scomoda in questo frangente) di ministro degli Interni.

Insomma, sapere che uno dei suoi uomini, tramacciava, presumibilmente, coi russi per rimpinguare le casse della Lega e con altre non meglio precisate intenzioni legate a presunte “collaborazioni” tra i due paesi per combattere le domocrazie europee liberali…insomma , non è proprio cosa da prendere sottogamba.

E poi, diciamolo, si era proprio stufato dei grillini. Di fare la figura di quello che ci sta, pur di stare col sedere ben appoggiato alla poltrona, a subire i veti di chi ha tutt’altre idee di “sviluppo” del paese. Voleva, forse, marcare una netta diferenza da loro.

Forse non una scelta ponderata abbastanza, forse un gesto sconsiderato, può darsi, ma io ci vedo un certo ragionamento, seppure spicciolo dietro a questo.

E, temo, che le prossime elezioni. Ora l’arroganza di Salvini è  smorzata ma potrebbe ritonare presto ancora più esplosiva.

Dipende da come si muoverà questo nuovo governo, ma da quanto si vede dalle prime mosse e, considerati i fondamentali della nostra economia, temo che la su Arroganza potrebbe di nuovo far sprofondare questo clima di ostentato ottimismo.

E l’Italia finire più che mai nelle sue grinfie.

Meditate gente!

 

L’uomo di mondo

Lo showcontinua.

Beppicorason, il più amato dagli italiani, l’uomo che non deve chiedere più, trasformato da avvocato del popolo a uomo delle cancellerie europee, amato da Trump, corteggiato dalla Vontrappen, insomma il Cuccarino della politica italiana.
Ha fatto un discorso sulla fiducia che levati.
Non più burattino, uomo di pezza, ma statista di raglio, il più grande spettacolo dopo il big bang che, per fortuna, ha detto stop.

“Cambieremo l’Italia” e giù applausi. La faremo tornare più bella e più…e giù applausi.

Italiani brava gente, con quelle facce un po’ cosi, guardate qui che uomo!

Insuperabile, non avrà fatto tre anni di militare a Cuneo ma è sicuramente uomo di mondo.

Ma non si da arie, anzi è uno modestino di secondo nome, dopo quello più famoso e carismatico di Giuseppi, meglio detto Beppi (de mi corason).
Ricercato nel parlare e meglio ancora nel vestire, Contone ha le donne a profusione e vuol farne collezione.
Ma siamo noi degni di tanta intelligenza?

Già mi sento un po’ contessa anch’io. Mi impegnerò. Lo sosterrò, scriverò e…piangerò?
No, meglio di no.
Tanto prima o poi finirà, come finirà non si sa ma finirà. Oh se finirà!

 

Che si tratti di fifa?

 

“Tempo sei mesi e ti spari, nemico mio”.

Scrive Luigi Sanfilippo su Facebook  a  Matteo Salvini.   Che potrebbe voler dire che i social network andrebbero chiusi per l’uso distorto e irresponsabile che se ne fa continuamente , soprattutto da parte di tanti politici che se ne servono per attirare consensi e rimbecillire la gente. E’ il caso di Salvini ma è anche il caso di Renzi, che  si è precipitato a difenderlo.

Ma piantatela di usare un mezzo che potrebbe anche essere utile ma che è abusato da troppi personaggi in cerca di visibilità o di autore.

E’il caso di questo Sanfilippo che non ha trovato di meglio per diventare il caso del giorno che scrivere stupidaggini sul suo profilo contro Salvini.

La Rai ha avviato un procedimento urgente contro di lui…

Secondo me dovrebbe licenziarlo tout court.   Un comportamento indegno, a mio parere, di chi rappresenta il servizio pubblico.

Ma Salvini ne ha dette tante, ha insultato tanti , si è fatto tanta pubblicità su Facebook.   Poi, però,  un giorno d’agosto si è tolto di mezzo da solo. Sparato sui piedi da solo. Preso a mazzate da solo.

Non è il caso di infierire.

Il motivo lo sa solo lui. Tutti possiamo ravvederci  e pentirci delle nostre malefatte in qualsiasi momento. Oppure,  più che il pentimento potè la fifa.  Di chi o che cosa non saprei . Ma credo che lo scopriremo presto.

 

Riflessioni sull’Unione Europea

Pubblico, eccezionalmente, le considerazioni di un lettore sull’Unione Europea, perché le trovo interessanti e possono offrire molti spunti di riflessione.

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Sono trascorsi, oramai, una sessantina d’anni da quando furono create le prime istituzioni, fra Paesi europei: EURATOM, CECA, MEC… che, nelle intenzioni degli allora capi di Stato e di Governo di alcune nazioni del nostro continente, avrebbero dovuto essere, attraverso un processo di sempre più stretta integrazione, “antesignane” di una futura unione politica fra gli stessi.

Invece, dopo tutto questo tempo, oltre ad essere rimasti ancora al palo, di quel “sogno” sembra tutto svanito.
L’ unica istituzione sopravvissuta, fra quelle del passato è la attuale “Unione Europea”, “evoluzione”, si fa per dire, del vecchio MEC.
Di unione, però, a parte l’enfatico nome, non c’è niente.
Essa è divenuta, poco alla volta, anno dopo anno, più un assemblaggio di Stati che, a mio giudizio hanno poco o niente da spartire, occupati, come sono, a primeggiare uno sull’altro o a turlupinarsi vicendevolmente, che una comunità desiderosa e determinata ad addivenire, quanto prima, a svolgere nel mondo un ruolo di “pacifica potenza”economico-politico-militare.
Ogni Stato europeo comunitario, difatti, continua pur sempre a restare indipendente e sovrano, con i propri problemi o le proprie nazionali “gioie interne”.
In buona sostanza a non aver niente a che spartire con gli altri Paesi (europei comunitari) se non alcuni interessi meramente….condominiali o di nazionale convenienza.
In tale contesto parlare di interessi comuni o di comuni destini…federali e prendere iniziative in tal senso, è tabù.
In un mondo in continua evoluzione e con mille problemi da affrontare, con nuove o vecchie potenze sorte o che sono già formate sul nostro pianeta (USA, Cina, Russia, India, Musulmani, ecc.), gli Stati europei, o molti di essi, continuano, imperterriti, a coltivare ancora sogni di “egemonia” nazionale, così come accadeva tanti anni or sono quando le colonie di diversi Paesi europei li rendevano importanti e prestigiosi (grandeur francese, Impero di Sua Maestà britannica, Sacri Romani Imperi germanici, domini di re spagnoli dove non tramontava mai il sole e via dicendo…).
Ci si chiede perché gli attuali leaders europei, almeno quelli dei Paesi più rappresentativi (Francia, Germania, Italia, Spagna…) non si siedano attorno ad un tavolo e non comincino a parlare, seriamente e una buona volta, di “unione politica” buttando giù una bozza di…unione in tal senso?
1) Una Costituzione democratica e condivisa che salvaguardi i nostri comuni valori cristiano giudaici;
2) Un Parlamento europeo democraticamente eletto dai cittadini europei (ogni Stato comunitario invia propri rappresentanti proporzionalmente al numero dei suoi abitanti) con gli stessi poteri e prerogative che ha il Congresso degli USA.
Il Parlamento europeo elegge il Presidente dell’Unione che, a sua volta, forma il Governo avvalendosi della collaborazione dei “Commissari”, o ministri che dir si vogliano, da lui nominati e preposti ai vari dicasteri sovrannazionali quali, ad esempio:
– la politica estera;
– la difesa (forze armate comuni europee coordinate da una istituzione sovrannazionale a guisa di “Pentagono”);
– l’ economia (moneta unica gestita ed emessa da una BCE che abbia però i poteri di una Federal Reserve americana) con tasse uguali per tutti gli Stati comunitari e guidata da un unico dicastero federale, ecc.;
– una unica cittadinanza europea con passaporto valido ed identico per tutti i cittadini dell’Unione…
Ovviamente politica estera comune che faccia capo ad un solo ministero e ambasciate europee al posto di quelle oggi nazionali.
– seggio unico europeo al Consiglio di Sicurezza all’ONU affinche’ in tale sede il nostro continente possa contare di piu’ che non i singoli Paesi per trattare del clima, delle migrazioni di popoli e quant’altro di importante e vitale v’è oggi nel mondo.
In buona sostanza necessita creare i concreti presupposti per una improrogabile unione politica europea nella quale, pur salvaguardando le “autonomie” e le prerogative dei singoli Stati “nazionali” tuttavia le altre competenze e poteri, quali possono essere moneta, difesa, politica estera e quant’altro stabilito nella Costituzione Federale, siano di spettanza ….”federale” e delegate ad apposite istituzioni.
Quanto sopra, però, sembra non interessare a nessun leader europeo perché nonostante tutti (Macron, Merkel ecc.) si professino europeisti, democratici e aberranti i “sovranisti”, i “populisti” e quant’altri di tal risma, tuttavia sembrano restare sordi ed indifferenti a tali iniziative.
Tutti ciarlatano, tutti accennano a crescita, a lavoro, a benessere, a progresso europeo e quant’altro ma poi tutto rimane in un’ottica nazionale perché ogni Stato in fin dei conti vuol rimanere, libero, indipendente, sovrano, e, appena lo può, in condizione di turlupinare l’altro per fare I PROPRI INTERESSI NAZIONALI alla faccia della unione e delle belle chiacchiere!!!
Allora se sono davvero cosi’ europeisti come dicono, perché non si muovino, i leaders europei (Macron e Merkel in primis), sulla succitata via senza stare a perder tempo con ipocrite chiacchiere e a tirar acqua ognuno al proprio mulino solo per far egoistici interessi nazionali a scapito di quelli comuni?
Ripeto, non siamo più all’epoca degli Stati di ottocentesca memoria o, peggio ancora, al periodo feudale dove bastava arroccarsi nel proprio maniero o attaccare il signorotto confinante per prevalere e stare “bene”; oggi il mondo è cambiato e sono mutati tempi e i problemi ragione per cui questa attuale “pseudo” unione europea si dia una mossa attuando davvero un percorso unitario oppure abbia almeno la dignità di mandare tutta la istituzione allo sfascio piuttosto che trascinarsi in una ipocrita ed inutile farsa che di unitario non ha proprio niente.
Cordiali saluti.
Romolo Piccinini
RISPOSTA:
Non credo sia una buona idea mandare allo sfascio la UE ma, come afferma anche lei, credo sarebbe più giusto, specie in momenti di svolta come questo, cercare di trovare soluzioni nuove a problemi vecchi, cercando strade alternative che rafforzino l’idea di una unione tra stati europei che vogliono veramente che gli ideali di pace e di solidarietà fra i popoli (ragione principale per cui la UE è nata) vengano esaltati  e non avviliti.
E che serva da argine a chi, al contrario, vorrebbe riportarci indietro nel tempo.
m.g.

Tizi, vizi, lusso e ipocrisia

La ragazza ha denunciato in ritardo, non vale, dicono gli avvocati difensori dei quattro ragazzi, tra i quali Ciro Grillo, che avrebbero abusato di lei, nella villa dell’ex comico a Porto Cervo.

Eh, già, ci ha pensato troppo per essere vero. E poi, dicono che era consenziente. Ma va?

Beh, tutto può essere, magari era ubriaca e non se n’è neppure accorta. Ma, certo, avrebbe dovuto andare subito dai Carabinieri invece di aspettare.

Invece pare che abbia persino ringraziato i quattro per la bella serata.

Certo, si deve essere divertita un mondo ma poi ci ha ripensato e ha realizzato che quei  gentiluomini  avevano abusato di lei e che non era giusto lasciare che tutto finisse li.

Quattro ragazzi con a disposizione una lussuosa villa a Porto Cervo di proprietà del padre di uno di questi, guarda caso, il maggior sponsor dell’attuale governo.

Questa brutta cosa non c’entra nulla col governo appena nato, ovvio, ma non può neppure essere derubricata dicendo che si tratta della solita oca che non sa quello che fa e che si approfitta  della situazione non si sa bene per quali reconditi motivi. O inventare retroscena inesistenti.

Il fatto è semplice secondo me (e vedremo se sarà o meno confermato): i quattro hanno abusato di lei che probabilmente era su di giri. E non c’è giustificazione che tenga, neppure se fosse stata davvero consenziente, cosa a cui non  credo affatto.

Non si fa e basta. E l’eventuale “consenso” potrebbe significare che era troppo debole per opporsi o che aveva paura.

E Ciro Grillo che era in quel momento,  padrone di casa, avrebbe dovuto impedirlo.

Il figlio dell’”elevato”, invece, ha, probabilmente, fatto i suoi comodi come gli altri, forse prima degli altri.

Ancora una volta, l’ennesima, una donna (nemmeno ventenne), per quanto imprudente, viene trattata come una bambola di plastica, usata e abusata

Un ennesimo esempio di maschilismo che si perpetua nelle sue azioni più basse.

Non c’entra niente il governo, è ovvio, ma Beppe Grillo  ora deve dimostrare che per suo figlio non ci saranno sconti.

Oppure il signor Vaffa dovrà dimostrare che il figlio è innocente.

La sua esperienza di premier ombra non inizia sotto i migliori auspici e le colpe dei figli non devono ricadere sui padri. Ma, magari, la responsabilità di come sono stati educati, quella si.

E soprattutto poco mi piace l’ipocrisia di voler minimizzare da parte di certa stampa, un fatto bruttissimo solo perché c’è di mezzo il figlio di un grosso personaggio che lascia le chiavi di una villa lussuosa ad un ragazzino perché faccia i propri comodi con gli amici e poco mi piace la tempestività  di alcuni politici  a mettere subito le mani avanti per non compromettere un’intesa appena avviata al governo tra due forze che si sono variamente e belluinamente contrastate finora.

L’ipocrisia viaggia alta in questo periodo, più che mai.

Un grosso rospo

Hanno giurato di osservare la Costituzione e le leggi. In cuor loro sono sinceri, ci credono.

Ma poi osserveranno solo quello che gli arriva dal capo del loro partito, da chi li ha designati, dall’intrigante di palazzo che ha fatto il loro nome o semplicemente daranno retta alla loro ambizione, al loro egoismo, al loro individualismo, alla loro impossibilità di operare in un paese che ha sacri vincoli dovunque, limiti invalicabili, norme e cavilli e burocrati occhiuti e spocchiosi.

Faranno quel che potranno, vorranno e sapranno e soprattutto quello che gli permetteranno di fare e non fare.

Come sempre.

Il governo che nasce è piccolo, non posso giudicarlo ancora. Devo aspettare che inizi a far sentire la propria voce. Per ora solo vagiti, flebili, un tantino ipocriti, per nulla rassicuranti delle notti in bianco che ci farà fare prima di essere svezzato.

Ci penseranno Conte e Grillo. Con la collaborazione di una balia d’eccezione, no, non Mary Poppins, ma nientedimeno che il Presidente della Repubblica.

Ha fatto tutto bene il presidente, ha seguito alla lettera la costituzione, ne ha osservato i principi e ha dato il suo battesimo a questo ennesimo… fallimento.

L’importante non è solo che i mercati e le borse reagiscano bene. Si, certo, lo è ma non è tutto.

Io da cittadina e da elettrice mi sento tradita. Ma chi sono io?  Una che crede ancora di essere “popolo sovrano”?

Ma sovrano di che? Ma se voto per X e poi al governo mi ritrovo XYZ? Ma se io Y o Z non lo avrei votato neanche sotto tortura, perché si  può fare finta che io non abbia votato per qualcosa di preciso e definito, ma solo per poter dare la possibilità ai soliti “lorsignori” di fare quello che gli pare?

Non voglio essere governata da chi ha tradito il mio voto.

Se mi sposo con X non posso ritrovarmi ad essere sposata con X  ma anche con Y o Z, perché a me Y non va giù, mi sta di traverso e mai, a nessun costo avrei acconsentito alle nozze, Z…poi, non ne parliamo proprio.

Sono molto delusa, ritengo questo governo peggiore del precedente, più ipocrita ancora del precedente, ma non perché sono e sarò mai leghista o di qualsiasi altro partito di destra (legittimo per chi lo vota), ma perché me l’hanno fatta ancora una volta sotto il naso pensando che tanto a noi “popolo sovrano” va giù tutto.

Ma per me Grillo è un rospacccio troppo grosso da digerire.

Naturalmente spero di sbagliarmi e se sarà cosi sarò pronta a riconoscerlo.

Ma ho molti dubbi che questo accada.

Risultati immagini per foto di rospi

Ciccio Formaggio

Ma cosa si è messo in testa Boris Johnson?

Sembra avere uno spiritello maligno al posto dei capelli, più arruffati del solito, dopo che una ventina di suoi parlamentari gli ha bocciato la sua risoluzione di uscire dalla UE senza accordo, il 31 ottobre prossimo.

Lui minaccia, dice che li caccia e che non c’è santo che tenga. Si esce col” no-deal” senza se e senza ma, a fine ottobre. E intanto, però, nelle ultime foto ha le mani tra i capelli, segno che non gli sta girando per il verso giusto e che cerca ispirazione dalla sua folta chioma.

Perbacco che democratico! E noi che ci lamentiamo di Salvini e che ora ci lamentiamo di questo  pastrocchio, dovremmo stare più sereni a vedere quello che succede altrove?

Il premier inglese vuole chiudere il Parlamento per 5 settimane per impedire che si facciano altri discorsi sulla Brexit, ma la popolazione insorge e va in piazza a manifestare per la Democrazia, non ci pensa neppure un minuto.

Corbyn, il leader dell’opposizione chiede che si proroghi l’uscita dalla UE per arrivare ad un accordo, oppure che si torni a votare.

Tira un vento di destra un po’ ovunque, non è ancora un ciclone ma la Democrazia è affaticata, stanca di subire continui attacchi. In Germania l’AFD avanza, in Italia ora, pare che avremo di nuovo un governo posticcio  e precario più del parrucchino di Trump. Tutto pur di non far esprimere gli italiani (a parte la setta dei  followers di Rousseau- Casaleggio).

Theresa May è stata cacciata perché non era riuscita a trovare un accordo dopo lunga e penosa negoziazione ed ora si ritrovano con questo Ciccio Formaggio (gli manca solo la paglietta) che sbraita, che vuole impedire ai parlamentari  di esprimersi  e che punta i piedi come un bambino capriccioso perché si faccia come dice lui.

E’ proprio vero che peggio non muore mai.

Gli inglesi hanno cacciato una donna premier perché incapace di sbrogliare l’intricatissima matassa della Brexmess  e si ritrovano con questo macho loffio e d’antan che sbraita come un novello fuehrer?

Peggio di cosi , solo da noi.

 

Speranza e salute

Beh,in fondo sono contenta, DiMaio agli esteri, passata la paura. Dove altro si poteva mettere? Nello sgabuzzino del Quirinale? No, dunque e perciò, poco male se non conosce le lingue, tanto meglio se nessuno lo capisce fa meno danni, lui non capirà neppure i traduttori e viceversa.

Meglio! Poco niente contava allo Sviluppo e Lavoro, meno ancora conterà agli Esteri. L’importante è che lui abbia un ministero di peso e un portafoglio…perché ce l’ha il portafoglio, vero?

Senza portafoglio non ce lo vedo DiMaio, uno come lui ha le sue spese di rappresentanza e che cribbio!

Bene dunque! La squadra è pronta, manca solo la fiducia ma quella arriva domani col vento in poppe.

Sette donne sette. Eureka, il Bisconte ha scoperto l’altrà metà del cielo e della terra. Bravo! Furbo!

Sono (quasi) tutte amiche di Renzi ma che importa? Finalmente c’è una Bellanova, una Bruttavecchia era impensabile.

Ma De Micheli mi piace, romagnola verace, pane al pane e vino al vino…dove l’hanno messa?

Ah, al posto di Toninelli, alle Infrastrutture. bene, almeno non vedremo più quella faccia da costi e benefici, per lui i benefici, a noi solo costi.

E poi tanti nomi e facce nuove, finalmente: Catalfo, Dadone, Spadafora( e Spadadentro), Provenzano, Amendola (dove l’ho già sentito?)D’Incà …non manca nulla a questo nome? e dove lo hanno piazzato uno con un nome cosi?

Ai rapporti col Parlamento. Già ma che ci importa dei rapporti col Parlamento?con  quello meno ci si rapporta e meglio è altrimenti c’è Dincà…

Però, però…Speranza alla Salute. Che bella parola…Speranza alla salute, speranza e salute, che binomio.

A me piace lui. Farà bene, meglio di DiMaio di sicuro, ma ci vuole poco.

Ma…Centinaio mi mancherà un pochetto. Eh si, aveva quel bel faccione da “guarda mamma mi hannofattoministro” che faceva tanta simpatia.

Uno, nessuno e Centinaio. Ma sono un po’ tutti Centinaio i nuovi ministri.

Nuovi…beh, Franceschini è vecchio e sempre alla cultura va, lui.

Certo, chiamalo fesso, deve promuovere i suoi romanzi.

Questo del governo Bisconte è ancora tutto da scrivere.

Ma io sento già che dopo le prime righe, anzi, subito, lo scaraventerei contro la parete della stanza.

Dove finiscono tutti i capolavori che mi annoiano.

Beh, Francescone se ne farà una ragione.

Due cime sulle tre cime

La coppia di spagnoli che è stata salvata sulle tre Cime, non vuole pagare per il soccorso degli elicotteri del Suem.

E hanno ragione! Ma che caspita sono andati a salvarli che stavano benissimo su quello spuntone? Aveva tutte le comodità a oltre 2000 mt, l’aria fine e un po’ di brezza e una leggera spruzzatina di pioggerellina, ma, per il resto un paradiso.

Erano li da due giorni solo in attesa che il meteo migliorasse ma stavano come due pascià.E ora la regione Veneto gli chiede 15 o 30 mila euro per il salvataggio. Ma loro non intendono proprio pagare, ma pagare de che?

Cosa sono andati a rompergli le scatole a fare? Avevano bisogno di fare gli eroi?

E’ stata la madre di lui a dare l’allarme ma lui che c’entra se la mamma è ansiosa? Le mamme, si sa, sono ansiose per definizione (si è pure sentita male ed è stata soccorsa pure lei).

Tre volte l’elisoccorso si è alzato in volo, una volta, pare, li hanno pure rimandati indietro ma poi si sono arresi, ma solo per cortesia. Ringraziano ma non vogliono pagare il conto, non gli spetta, loro sarebbero rimasti volentieri ancora li, magari anche una settimana, via dalla pazza folla.

Io li riporterei su quella roccia, anzi ancora più in alto, proprio sulla cima di Lavaredo, sulla punta massima e ce li lascerei a godersi il panorama.

Se poi si vogliono buttare anche di sotto, padroni.

Mi dispiace solo per la mamma: signora non si preoccupi, suo figlio è un gran parac@@@, e quelli se la cavano sempre.

 

Il più grande spettacolo

Dopo gli endorsement di Sallusti e Travaglio (insigni politologi) , il governo ConDem  è quasi al traguardo.

Visto come si fa presto a mettersi d’accordo?

Tanto ci voleva?

Bene, ora che siamo tutti felici e Conte-nti, avrei qualche piccola richiesta da avanzare, ma con comodo, non c’è nessuna fretta, prima le (comode) poltrone.

Come prima cosa sostituire Tontinelli che già sarebbe un bel passo avanti, magari potrebbe andare alla (not) spending rewiew, ce lo vedrei a mettere un bel timbro: passare a “costi-benefici”.

-Abbassare le tasse, aumentare i salari e le pensioni, aumentare gli investimenti per istruzione, infrastrutture, tutela ambiente.

Poi, ma in subordine:

-far pagare le tasse agli evasori fino all’ultimo centesimo.

Poi, che altro?… Ah si

– creare nuovi posti di lavoro investendo nelle energie rinnovabili e nella ricerca.

 

Beh, va da sé che bisogna congelare l’aumento dell’Iva, dialogare con le Istituzioni europee, modificare il Trattato di Dublino e last but not least, fare una seria analisi  su come affrontare il problema immigrazione, naturalmente riaprendo immediatamente i porti.

Tutti smaniosi di vedere il varo del ConDem, anche quelli che prima vedevano i Dem come la marmellata negli spaghetti ed allora mi metto in poltrona anch’io e attendo sfiduciata (ma non Sconsolata) la Fiducia.

Bisogna essere ottimisti, la situazione lo richiede.

In fondo non chiedo troppo ma il minimo sindacale. Bisogna pure sopravvivere.