Follia italiana

Si dice che le disgrazie non vengono mai da sole. Si dice, ma si spera sempre che non sia cosi.

Ma la cosa che è accaduta a due ragazzine di Massa Carrara è emblematica di come la burocrazia italiana possa aggravare una situazione già di per sé terribile

Queste due ragazze hanno perso entrambi i genitori nel 2013 perché il padre ha sparato alla madre e poi si è ucciso. Ormai un classico!

Ma cosa succede per complicare ancora di più una situazione allucinante? Che il padre non spara solo alla moglie ma anche ad un amico di questa che lui crede essere un rivale.

Fatto sta che quest’uomo si salva ma per le gravi lesioni riportare ha bisogno di un sostegno economico e l’INPS che lo deve erogare che cosa fa?
Chiede il rimborso alle due orfane. Cosi, si ritrovano orfane di entrambi i genitori e debitrici all’ente della somma di 120 mila euro.

All’INPS dicono che è un atto dovuto in quanto spetta agli eredi il rimborso danni.

Ma, santa Patata, come si fa a chiedere alle sopravvissute a questa tragedia familiare di accollarsi un debito cosi grande?

E sono anni che questa spada di Damocle pende sulle loro teste già di per sé a sufficienza provate dal destino.

Ora, pare che Mattarella sia intervenuto in loro favore e che Tridico abbia detto che non se ne farà niente.

All’anima! Ci voleva l’intervento del presidente della Repubblica per capire che questa cosa era insensata a dire poco?

Ma se sono dovuti muoversi ministri e capo di Sato, significa che la fredda, gelida burocrazia italiana non aveva trovato altro che proseguire nella richiesta di risarcimento a due ragazze che stanno già soffrendo per una tragedia della follia.

Un’altra follia era quella di chiedergli di rispondere in solido della follia del padre.

Una follia tutta italiana alla quale, per fortuna, ora, sembra, che si sia messa una pezza.

Ma questo grazie alle suppliche dei parenti delle ragazze che, altrimenti avrebbero dovuto, non si sa come, pagare.

Atroce!

 

16 commenti su “Follia italiana”

  1. Questa questione delle eredità può nascondere insidie pericolosissime.
    Guai ad accettare un’eredità a occhi chiusi, ci si accollano non solo i beni, ma anche tutti gli eventuali gravami di ordine economico che sono eventualmente connessi a questi beni.
    Se poi gli eredi sono in molti, in assenza di testamento, nascono problemi per la ripartizione di essi. Intere famiglie si distruggono per questi motivi.
    Il caso citato, rientra in una di queste situazioni assurde.
    Ma non sempre si può trovare un Capo di Stato diposto a sanare queste situazioni.
    Leggi difficili da capire, procedure macchinose e sconosciute ai più , burocrazia implacabile, sono causa di queste situazioni in cui una persona può sentirsi vittima innocente di forze ignote ineluttabili.

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  2. I minori dovrebbero essere sempre tutelati per ogni tragedia che gli possa capitare ,per gli orfani in particolare lo Stato dovrebbe stabilire delle misure sociali-economiche da permettere loro di crescere nel modo migliore possibile …

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    Invece gli orfani di femminicidio aumentano e i fondi diminuiscono.

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  3. Gli orfani sono puniti due volte, e spesso tre volte.
    Primo perché hanno perso uno o, peggio ancora, entrambi i genitori
    e tutto l’affetto e le sicurezze che questi danno nella loro formazione caratteriale;
    secondo, perché questa perdita non potrà essere completamente colmata da estranei, se non in rare eccezioni;
    terzo perché spesso gli orfani vivono questa mancanza come una colpa che evidentemente non hanno, ma che li può condizionare nella vita.
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    Certo condizionarla ovviamente e segnarla non solo per la mancanza delle cure parentali ma per tutta uan serie di problemi pratici che la vita gli presenterà. Si spera solo che dopo questa assurda vicenda, la legge italiana preveda di non incorrere più in simili ingiustizie.

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  4. Ancora una stortura della nostra legislazione. Che un’eredità si possa accettare o rifiutare mi pare assurdo, soprattutto perché l’erede può non essere a conoscenza dei debiti del morto. E si dovrebbe discriminare tra debiti e debiti. Un conto è se il figlio eredita l’azienda del padre, un altro è se il padre aveva debiti di gioco, figli illegittimi e cose del genere. In questo caso la soluzione c’era: lo Stato si sarebbe potuto accollare l’onere del mantenimento del padre invalido … tenendolo in galera.
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    Sono d’accordo. La legge sugli orfani del femminicidio (pare ancora carente di fondi) dovrebbe prevedere anche casi del genere tra i vari risarcimenti dovrebbero essere compresi quelli ad eventuali terzi coinvolti. Le colpe dei padri mai dovrebbero ricadere sui figli.

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  5. Come sempre arriva la distinzione salvifica, la cattiva burocrazia e i poveri innocenti cittadini, loro e noi, il potere e il popolo.
    La burocrazia NON ESISTE, i burocrati NON sono omini verdi col naso a trombetta scesi dal disco volante.
    La folle e indecorosa richiesta di pagamento alle orfane è stata scritta da una segretaria, passata da un’ altra persona sulla scrivania di un impiegato, che l’ha vidimata, passata a un altro ufficio dove un tranquillo dirigente ha firmato l’OK, poi qualcuno ha raccolto il foglio, lo ha portato a imbustare e lo ha spedito. TUTTI hanno letto, anche di sfuggita, cosa c’era scritto. C’è un autore, una serie di aiuti, di passaggi, di persone normali, col loro impiego, la loro busta paga, la loro famiglia con figli o senza, le piccole indignazioni quotidiane contro l’immigrato che chiede la monetina e quello che ti fischia dietro guardandoti il sedere. Ci siamo NOI, a qualunque livello, che da una parte come dimostrano le ultime ricerche non siamo più in grado di attribuire un significato a quello che leggiamo, ma soprattutto ci siamo NOI a cui tutto sommato di quello che succede a oltre un metro di distanza dalla nostra “sfera di sicurezza” non frega assolutamente NIENTE. E’ la famosa “banalità del male” di cui si parlò ai tempi del processo di Norimberga.
    Non sono necessarie le rivoluzioni, non abbiamo bisogno di Assange o di Gretina o del whistle-blower da prima pagina: basterebbe la buona vecchia “mano sul cuore”, quindici secondi, non di più, di riflessione su quello che succede e quello che ci stanno chiedendo di fare, e poi, se il caso, mettere il nostro piccolo, umile granello di sabbia nell’ingranaggio. Il contrattista a termine che badilografa i nomi delle orfane nel sistema informatico aggiunge uno spazio, mette una “i” maiuscola al posto della “elle”, la segretaria OOOPS le cade il foglio nel cestino, il capoufficio gli scappa la pipì e si distrae… Non c’è bisogno di eroi, ma di rispetto. Per se stessi, perchè avallare a qualunque livello simili nefandezze è DEGRADANTE per te, prima di tutto. E di rispetto per il prossimo, per la nostra comunità, per quel vivere “civile e democratico” con cui tutti sciacquano la bocca e altre parti del corpo, ma che alla fine della storia si riduce a schiacciare qualche bottone come un piccione scemo.

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    Appunto!
    E chi schiaccia quel bottone, chiamalo come ti pare deve sapere quello che fa. Ed è la legge italiana che va corretta ed adeguata a tempi nei quali le donne vengono uccise in media una ogni due giorni. Il destino dei loro figli è purtroppo in balia della burocrazia fredda e cinica che esiste e che fa danni.
    Come questo! Il “burocratismo” è ben peggiore dei marziani. Non è certo il cittadino normale ad avallare le nefandezze, c’è un Parlamento? Che lavori e che lavori bene visto che è ben retribuito!

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  6. Il cittadino elegge, alimenta e sostiene quel Parlamento. Le cui parlamentari ANCHE DONNE contribuiscono nello stesso modo dei colleghi maschi a tagliare fondi, affossare proposte, mettere i bastoni tra le ruote.
    E’ molto vecchio stile, e molto sterile, questo “indigno eterodiretto”. Non esistono povere donne impotenti bisognose di quote rosa e di cessioni di potere, così come non esistono impiegati dell’ INPS che firmano documenti “a loro insaputa”. Ognuno ha una briciola, un granello, una scintillina di potere e di conseguente responsabilità. Per UNA situazione di vera debolezza ci sono diecine di spettatori che invece di muovere i ciapèt e dare una mano usano le stesse calorie per scrivere al blog o farsi un giro in centro in una manifestazione trendy al sabato.
    Non chiederti cosa il Paese possa fare per te, chiediti cosa TU puoi fare per il Paese, o meglio, cosa HAI GIA’ FATTO. Sennò tanto vale metter su un club di burraco.
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    Infatti troppe “responsabilità” fatte a briciole per cui non si arriva mai ai “colpevoli”, parlamentari compresi. E le donne sono ancora e sempre in inferiorità marcata, il Parlamento è per la maggior parte in mano agli uomini.
    https://www.onuitalia.it/record-di-donne-nel-parlamento-italiano-ma-la-parita-e-ancora-lontana/
    La questione della responsabilità è una delle tanti questioni eluse dalla politica e si capisce benissimo perché.
    Alberto, io me lo chiedo tutti i dì. Le sardine se lo sono chiesto…
    Tu?

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  7. Le “sardine” sono un prodotto degli uffici-media di sinistra, esattamente come il blog di Casaleggio per i grillini e la “Bestia” di Salvini. Hanno fondi, consulenze, logistica, canali preferenziali incompatibili con un movimento “di base”. Sono finti come una moneta da tre euro, e chiunque abbia vissuto il ’68 può riconoscere i tratti sinistri del “giovanilismo di Stato” che tanto male ha fatto alla crescita culturale dell’ Italia. Sono la Camusso in leggings e Dr.Marten’s, Dalema con la felpa e la cassa bluetooth, scimmiottature di giovani, i loro capi parlano come tanti Renzi invecchiati, e dovrebbero invece avere vent’anni. Sono prodotti mediatici costruiti a tavolino e con l’occhio a “like” e follower da adulti cialtroni e approssimativi, manca solo che ricompaiano le chitarre e i pantaloni di fustagno di assemblearesca memoria.
    Le donne votino donne e si facciano votare, se credono che i problemi ambientali ed economici si risolvano con un aumento di collant in Parlamento: io dalla cronaca non recepisco NESSUN cambiamento, non dico miglioramento, quando arriva una donna nella stanza dei bottoni, e questo vale per il pubblico e il privato. Alcune delle sentenze più inutilmente e ferocemente anti-femminili negli ultimi mesi sono arrivate da giudici donne, per dire, e Dio ci salvi dai capi del personale femmine.
    E’ un birignao consumistico utile a vendere spillette, spazi blog e crowd-funding di dubbia finalità, le donne bisognose di aiuto, protezione e quote sono in realtà prodotti dello stesso pensiero che in altre parti del mondo le vuole col chador. Tante femministe da tastiera farebbero meglio a spegnere telefonini e social e a parlare davvero nelle piazze e soprattutto in casa con mariti e figli, invece di organizzare gruppi uozzap e invocare la leggina che le dichiari esseri umani al 100% e poi votare Berlusca.
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    ah si…le stronze ci sono, perbacco eccome se ci sono, dovunque. Come potrebbero non esserci in un mondo dove l’uomo la fa da padrone? Come pensi che sopravviverebbero le donne in certi ambientini?
    Però, però, ne faresti davvero a meno?
    E poi, scusa,fai delle domande ma trovo poche risposte nei tuoi scritti.
    In quanto alle sardine, portare pezze d’appoggio di quello che scrivi prego altrimenti le tue sono e restano semplicemente opinioni e illazioni. Un tantino malevole e, francamente qualunquiste.
    La “Bestia” di Salvini la paghiamo tutti, te compreso. Casaleggio non mi risulta abbia blog (ma posso sbagliare e francamente non lo frequenterei mai, so che scrive in quello di Grillo e meno che mai leggerei quest’ultimo), se intendi Rousseau è pagato coi contributi dei parlamentari grillini (300 euro almese), ma pare che si stiano ribellando. Ma tu guarda!
    Ps: se con “femministe da tastiera, per caso, ti riferisci alla sottosctita, non mi vedrai mai gridare slogan in piazza e non frequento i social in nessun modo,ma rivendico, pienamente il mio diritto di scrivere quello che mi pare in difesa delle donne in generale anche se nel particolare ne ho conosciute che non facevano tanto onore al loro genere. Ma questo vale per tutti.

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  8. Le “sardine” nascono come gruppo anti-Salvini, esattamente come i millemila gruppi anti-qualcuno che ormai hanno sostituito la politica. Dalla prima apparizione, forse l’unica autentica, di poche migliaia di “hater” in una città oleograficamente e tradizionalmente “rossa”, la settimana dopo erano già decine di migliaia in varie piazze d’italia, con striscioni, merchandising e deposito del nome. Hai mai dipinto uno striscione? Ci vuole tempo ed esce una schifezza, non quelle cose carine pre-spaziate con font giustificato. I pesciolini sul bastone, così telegenici, tutti pronti in una settimana? E l’ immancabile “bella ciao” di togliattiano aroma secondo te i presunti giovani spontanei l’hanno imparata da Sfera Ebbasta? E i pullmann? Il catering? I cessi chimici?
    Guarda che il ponte sulla baia di San Francisco è ancora in vendita…

    PS Rousseau pagato a colpi di trecento (WOW!!!) euro dai parlamentari?
    Al ponte aggiungo una torre a Pisa, bella ma un po’ inclinata.
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    “A chi versano i parlamentari M5S

    Il regolamento per la selezione dei candidati del Movimento 5 Stelle (arti. 6 lett. r.) stabilisce che “all’atto dell’autocandidatura ogni candidato si impegna, qualora la sua candidatura dovesse essere accettata e successivamente risultasse eletto alla Camera o al Senato, a […] erogare un contributo mensile di euro 300 destinato al mantenimento delle piattaforme tecnologiche che supportano l’attività dei gruppi e dei singoli parlamentari”.

    In parole povere, i deputati e i senatori del M5s si impegnano a versare 300 euro al mese a Rousseau, la piattaforma che il M5S usa per consultare i propri iscritti.”

    Dal sito fact checking AGI
    Ma in realtà in molti si stanno ribellando.
    Ma se non ci credi chiedilo personalmente a loro.
    Già che ci sei aggiungi pure la Fontana diTrevi, ma comprati tu tutto lo stock in vendita su Amazon.
    Temo che a te piaccia solo criticare e prendere in giro.
    Ps: non servono tutte le aggiunte inutili di lettere per enfatizzare le parole.

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  9. “aggiunte inutili di lettere” ???
    Mi sfugge il significato, scusa…

    Quanto ai grillini (sulle sardine hai poco da dire anche tu, vedo): se tutti versassero i 300 euro avremmo circa 65000 euro al mese. Ti sembrano abbastanza per far funzionare un portale di voto SERIO (non lo è, è vero, lo ha stabilito un Tribunale) con tutti i tecnici, le manutenzioni, i backup, i server, gli edifici per i server, la logistica e l’indotto? E in più col cavolo che li versano, ci sono contestazioni e minacce di rappresaglia ogni giorno – a parte che l’impegno è giuridicamente NULLO, un deputato non deve soldi e non risponde a nessuno e ci mancherebbe pure.
    Non è che voglia a criticare a tutti i costi, è che quando cercano di raccontarmi che Gesù Cristo è morto di varicella mi girano vagamente i Sudeti. Purtroppo godo di OTTIMA memoria, e vedo il deja-vu di un periodo molto, molto buio della Storia del dopoguerra italiano. In più gli attori di questo pretenzioso “Sessantotto.v2” sono dei dilettanti senza preparazione, senza idee e senza ideali, ma pienissimi di aria calda e di pollicioni social: sono vecchi dentro. Paradossalmente era MOLTO più nuovo e rivoluzionario il Berlusca, e la stessa Lega è il vero fenomeno politico degli ultimi 20 anni – i 5 stelle sono una società privata, non un partito. Anche Renzi era una novità, e infatti lo hanno impallinato i suoi, gli stessi che adesso si travestono da giovani col vento nei capelli e gli sguardi al sol dell’ avvenir.

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    sei tu che metti in dubbio i versamenti dei grillini, li hanno fatti ma ora si stanno ribellando anche se adesso con la nuova legge non si può neppure più vedere chi versa e chi no, comunque qui è spiegato fuori di dubbio:
    https://www.ilfoglio.it/politica/2018/01/04/news/m5s-come-funziona-rousseau-171579/
    Ma,per essere ancora più chiara a me non sono mai piaciuti e dei loro intrighi mi interessa poco se non per quello che possono influire sulla politica ialiana e per conseguenza sul paese.
    Le tue opinioni te le lascio, ti contesto solo che i cinquestelle non siano un partito, lo sono eccome.
    Da ultimo: qui Alberto si discute se si vuole,ti ricordo solo che le prese in giro a me non piacciono e non sono gradite-

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  10. I cinque stelle PER LORO DEFINIZIONE non sono un partito ma un Movimento. Non lo hanno mai voluto essere, agli inizi (SOLO agli inizi) rifiutavano il finanziamento, non hanno le strutture, le figure e le procedure che per legge un partito deve avere, e infatti sono un movimento di cittadini legati da scritture private più o meno valide alla struttura di Casaleggio. Sono stati ammessi in Parlamento, dopo lunghissime e dotte discussioni, perchè avevano raccattato nove milioni di voti e perchè siamo in Italia dove figurati se uno ci mette la faccia per far rispettare le leggi e le regole.
    Tanto poco sono “partito” che chi protesta non viene “espulso dal partito” (come dicono fanboys e bravi giornalisti) ma viene diffidato da un avvocato della Casaleggio a utilizzare IL MARCHIO. Come un qualunque produttore di bresaola che non segua il disciplinare.
    Che è poi quello che dice anche l’articolo che hai citato a conferma di quello che dico io, ossia che girano tanti, tantissimi soldi ma nessuno ne sa niente.
    RISPOSTA
    Veramente tu mi hai detto che mi avresti venduto la torre pendente perché ti stupiva il fatto che girassero cosi tanti soldi, poi se vuoi autoconfermarti accomodati.
    Ma i Cinquestelle si possono definire quello che gli pare (Movimento veramente mi sembra un ossimoro dato il poco che fanno e il molto che non fanno)la definizione di partito sta qui:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Partito_politico
    e loro, mi pare gli si attagliano alla perfezione.
    A meno che non vengano da Wonderland e non vogliano festeggiare il Noncompleanno.

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  11. Visto che sei così gentile da portare riferimenti, almeno leggili fino in fondo….
    Wikipedia a parte (che peraltro in questo caso è abbastanza corretta) ti porto il documento originale del Parlamento Italiano con i requisiti per fondare un partito:
    http://www.parlamento.it/documenti/repository/commissione_trasparenza_partiti/Linee_Guida_Delibera_per_pubblicazione_2018.pdf
    Sia su Wkipedia che sul documento ufficale se vai alla sezione organi rappresentativi, congressi e/o finanziamenti troverai la descrizione esatta di ciò che il M5S non è e non vuole essere.
    Inoltre sia nelle uscite pubbliche che nelle loro pubblicazioni (a partire dal Blog) i grillini per primi rifiutano DA SEMPRE il termine “partito” e in genere tutta la terminologia usata per la politica, inventandosi contratti, organi di disciplina, procedure elettorali e disciplinari assolutamente non contemplate nella definizione di “partito” – almeno non in Italia.
    Che poi nella realtà operativa si siano rivelati identici a quelli prima di loro e intorno a loro, dalle coltellate interne e case e consulenze più o meno a loro insaputa, tutte regolarmente respinte con sdegno virtuoso quando vanno a trovarli i Caramba, questo è un altro triste fatto e non è neppure sorprendente. Ma la forma è quella.

    Quanto alle sardine, c’è un breve ma succoso articolo su Panorama, https://www.panorama.it/news/politica/sardine-storia-movimento-nome-lega-salvini/
    da cui i scopre che 1) giovani mica tanto (i fondatori sono tutti 30enni) 2) provenienza da area politica vicino a…. PRODI. Hai capito il nuovo che avanza…..

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    Alberto chiamali come ti pare e come pare a loro ma
    https://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_5_Stelle
    questo sono.
    In quanto alle sardine…ma ma, Panorama può dire quello che vuole avevo già letto, grazie e non mi sorprende affatto che ora ne tirino fuori di ogni sul loro conto.

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  12. A proposito se i 5☆ siano un partito o no, da noi si dice:
    “Falla come la vuoi, sempre cucuzza!”
    In quanto a Panorama:
    Panorama quale? Quello che pubblicò i diari di Hitler?
    No, grazie

    Rispondi
  13. Alberto

    Le “orfanelle” è un termine che sminuisce il senso: le due povere bambine sono “orfane”
    e l’INPS e i suoi impiegati eseguono ordini, la Burocrazia è il male per niente banale che ci affligge da decenni.
    Se tu ritieni che i dipendenti pubblici dovrebbero “aggirare” le leggi e far “cadere i fogli nei cestini ooops”, sei fuori strada. A mio avviso, naturalmente.
    Sono le leggi che vanno cambiate e non gli impiegati che devono aggirarle.

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  14. “Sono le leggi che vanno cambiate e non gli impiegati che devono aggirarle.”
    Bella frase. Cambiate da chi?
    Mica ce le ha portate Babbo Natale, sono state discusse e approvate DA IMPIEGATI, eletti da ALTRI IMPIEGATI (anche operai, professionisti, casalinghe e partite IVA, eh? non è che ce l’abbia con qualcuno in particolare).
    Il problema è che in Italia, con l’imprinting cattolico e feudale che ci ritroviamo, aspettiamo sempre il prete che ci dica cosa fare e il cavaliere che scelga il nemico per noi. Altre culture, penso a quella luterana-protestante, hanno un rapporto col mondo (e con la divinità) più individualistico e responsabile. Un anglosassone ti dirà “Fai la cosa giusta”, non “scegliti un avvocato”. E non è un caso che la guida del “senso morale dentro di me” di Kantiana memoria venga da un tedesco e non da un italiano.
    Col che non invoco certo la “fiaccola dell’ anarchia” di gucciniana memoria, ma dal momento che le leggi sono la verbalizzazione di un sentire comune, mi aspetterei una qualche manifestazione PRATICA di questo sentire, non l’eterno “tengo famiglia”.
    Adesso poi che per qualunque cosa c’è l’app da scaricare le iniziative di protesta civile per trovarle dovremo ordinarle su Amazon – e non mi citare le Sardine, che per la totale genericità e vaghezza del loro messaggio la perfidia della Rete ha già ribattezzato “supercazzole”…:-D

    RISPOSTA
    Purtroppo la rete di “supercazzole” ne contiene in abbondanza. Le sardine sono proprio quelli che tu invochi, quelli che fanno “the right thing”.
    Come mai ti contraddici?

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  15. “Le sardine sono proprio quelli che tu invochi, quelli che fanno “the right thing”.
    Come mai ti contraddici?”

    Perchè le sardine non fanno NIENTE. Nè right nè wrong, solo obvious e riciccious (neologismo). Non propongono NIENTE di concreto, di fattibile, quantificabile, progettabile. L’unica cosa che si è capita è che sono contro Salvini. Vabbe’, E POI? Vogliamo il 25%. Benissimo, per fare CHE COSA? Come i grillini col vaffa, come i girotondini di Moretti, le danze anti-Berlusca delle valchirie di Se non ora quando, che ha ballato una sola settimana e poi tutte al circolo del burraco a votare FI. La cronaca è piena di gente in piazza che non sa di preciso perchè ma lo strilla forte. E poi dài, queste giovani vecchie barbe anni ’70, guidati da un trentenne che si atteggia a ventenne con riccioloni e cerchietto che non si possono vedere, nella casa okkupata, con Flores d’Arcais, Bella Ciao e il richiamo alla Resistenza… Ebbasta! E’ passato qualche decennio, erano linguaggi vuoti cinquant’anni fa adesso sembrano il ronzio di un fax, il gracchiamento di un mangiadischi Irradiette con una canzone dei DikDik…
    Cavoli, fanno sentire giovane e frizzante ME, con i mie 69 anni e le coronarie come un ferramenta…
    RISPOSTA
    Le sardine sono un grande movimento spontaneo di gente che difende i valori della costituzione nata dall’antifascismo, Bella ciao è la canzone dei partigiani e la Resistenza è ciò che ha permesso all’Italia di ritonare libera dopo una devastante dittatura.
    E se ti fanno sentire giovane dovresti ringraziarli.

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