Vice versa

Non sarà che il movimento 5stelle si stia debattistizzando?
C’è aria di scissione anche li?
Dopo che Di Battista ha detto “non fidatevi del Pd”, sembra che DiMaio e Conte siano caduti dal letto in contemporanea.
Conte ha chiesto un caffè forte alla sua tata e ha subito chiamato Luigi per chiedere se avesse sentito la tromba che gli aveva rintronato l’orecchio.
Credo che DiMaio lo abbia tranquillizzato dicendogli di stare sereno perché il tipo è cosi, abbaia ma non morde e che, sotto sotto, è d’accordo con lui.
Ma si, dai, lo sappiamo che Renzi  ha lasciato i pali nel Pd, lo sanno tutti anche se fanno finta di no.
DiBattista fa il suo lavoro di grillino e lancia il suo grido di allarme ai fratelli di partito.
Ma in fondo è un buono, non pensa di fare male, è solo rimasto all’apposizione anche se ora al governo c’è il suo partito.Lui è oppositore dentro, ci sta. Conte ha capito subito che DiMaio aveva ragione e si è rasserenato e ha chiamato subito Zinga per dirgli che lui ha fiducia in lui e anche negli altri che non sono lui.
E Zinga ha risposto che anche lui ha fiducia in lui e anche negli altri che non sono lui.
Mentre Renzi, per smentire DiBattista si è precipitato a dire che lui sosterrà sempre il governo, di avere fiducia in lui e nelle sue parole.
A questo punto mi è venuto in mente un vecchio bestseller di Moravia dal titolo, guarda caso, “Lui”, che parlava del rapporto molto particolare che l’autore aveva con …appunto” lui”.
Ecco, si tratta sempre di avere fiducia nel prossimo e di attaccarsi a quello che si trova di più vicino e rassicurante.
(O.S.Q.M.Y.P).
Naturalmente Renzi se ne infischia perché non ha detto non fidatevi di Italiaviavà. Che c’entra lui?
Lui non c’entra dunque?
Eh no!
Ormai c’entra dappertutto, tutti ne parlano, Renzi qui, Renzi li, quanto mi piaceva, quanto mi ha deluso e giù pianti…
ma come si fa a credere a un politico?
Va da sè, per definizione che non si può credere ai politici, al massimo si può credere in un partito in un’ideale, ma ad un uomo politico…andiamo su.
Fatevene una ragione renziani: anche Renzi è umano.
Come lo è Salvini. Ora che hanno indagato gli uomini della sua scorta per la faccenda del giro in moto di suo figliio, dice che la colpa è tutta sua.
Bene, allora che si faccia indagare al posto dei poliziotti altrimenti è aria fritta, ripassata in padella come i quattro salti che si mangia quando non va al ristorante con Verdini (femmina, naturale).
Insomma io tutta questa aspettativa sui politici non ce l’ho messa mai, non gli credo ma non perchè non si meritano fiducia (e a maggior parte delle volte è cosi) ma perché non hanno (giustamente) vincolo di mandato.
Ma anche noi siamo svincolati e possiamo mandarli …a quel paese quando ci pare.
Dunque, dicevo, tutta questa melassa su Renzi, su quanto siano delusi i suoi ex sostenitori per questo suo salto nel vuoto, mezzo carpiato , a capofitto a capitombolo al chissenefregadelpd, non la capisco e non l’approvo.
Casomai se proprio vogliamo affidarci ciecamente a qualcuno, almeno, poi, se ci tradisce, non piangiamo perché la fiducia cieca rischia sempre di andare a finire in qualche vicolo cieco, in qualche sac de cul, o vice versà.
Voilà.

1 commento su “Vice versa”

  1. Non per nulla Marcucci ha subito tenuto a dire: “Di Maio tenga a bada Di Battista”. Manco fosse un cane.
    Intanto mentre Pd e 5s cercano di convincere se stessi che l’alleanza tiene anche per le regionali, Salvini non usa mezzi termini e tuona contro il “Governo di poltronari”.

    Ma a proposito di come te la danno a bere i politici, eravamo tutti covinti che la legge salva bebè fosse operante.
    Invece si scopre che in Italia si può far finta di avere approvato una legge, ma poi la si puo eludere, basta non emettere i decreti attuativi. Avete capito? Inomma, si propone una legge, la si discute nelle due camere, se ne propongono eventuali emendamenti, alla fine la si approva, il Capo dello Stato la firme e la prolunga, la Gazzetta ufficiale la pubblica, e poi?
    Poi, dopo questo po’ po’ di iter, si scopre che mancano i decreti attuativi !!!!!!
    Ma ci rendiamo conto in che paese viviamo?
    Eppure il seggiolino col cicalino -una sorta di uovo di Colombo- avrebbe svegliato quell’infelice genitore dalla sua “amnesia dissociativa”, quel semplicissimo trillo avrebbe salvato la vita di quel bimbo di due anni di Catania e i tanti bimbi che come lui vengono ogni anno dimenticati.

    RISPOSTA
    Mancano spesso e l’ultimo governo non è da meno, sembra che facciano tanto ma non fanno niente.
    Si, però, c’è anche da dire che questa storia della dimenticanza di un figlio in macchina è tremenda,
    Ma è mai possibile che non ti venga in mente neppure per un secondo quel bambino che avresti dovuto portare all’asilo che hai abbandonato dentro la macchina come un pacco postale?
    Forse è proprio la normativa sulla sicurezza che fa si che i genitori distratti, non vedendolo se lo dimentichinino.
    Forse rischiava di meno quando lo si poteva mettere seduto sul sedile davanti.

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