Virginia furiosa

Il mondo nuovo portato a Roma dal Movimento Cinquestelle sembra già molto vecchio.
L’onestà e la trasparenza ( due stelle) sono ormai due buchi neri.
Non ho mai visto la Raggi cosi furiosa come nella sua ultima intervista da Vespa.
Lei non c’entra con De Vito, le stava antipatico, era amico della Lombardi, sua nemica giurata…davvero un bel quadretto.
Trattasi di “mela marcia”, già presa e scartata dentro la pattumiera
Ma a furia di scartare mele marce il cesto si alleggerisce tanto che sarà da buttare con tutto il manico.
Ma non sarà che la Raggi più che furiosa era contenta? Ora non avrà oppositori, potrà continuare nella sua opera di bonifica della capitale dalla criminalità e corruzione.
DeVito era una mela marcia che remava contro di lei, voleva sabotarla, ma lei non ci sta ad essere tirata dentro in questa faccenda di mazzette, lei che c’entra?
Che colpa ne ha se tutto intorno a lei è corruzione e raggiri, persino da parte dell’uomo di punta del Movimento?
Ce l’hanno tutti con lei perché è troppo brava ed è sola a combattere contro i mulini a vento.
Una Donna Chisciotta alla quale il Movimento può affidare le tre stelle restanti.
Viva (D’Evita) Virginia, con te alla guida la capitale sta andando alla grande.
E visto che l’onestà e la trasparenza ormai i Cinquestelle se li sono giocati a rubamazzette, potrebbero cambiarsi il nome in Movimento Trestelle..
E’ sempre una buona categoria, persino troppo lusso per un partito che si ritrova a combattere una guerra intestina micidiale.
Una mela (marcia) al giorno, toglie i movimenti di torno.

2 commenti su “Virginia furiosa”

  1. Mi chiedo come sia possibile che l’amministrazione di Roma, capitale d’Italia e Caput mundi, sia costantemente incapace di risolvere i problemi elementari di una grande città, e sia contaminata dalla mafia e dalla corruzione.
    Sarà così anche a Parigi, Berlino, Londra, Madrid, Lisbona, Vienna, Amsterdam, Copenaghen, Stoccolma, Budapest, Zurigo, Atene , etc.?
    Non credo, ogni Nazione tiene alla propria capitale in maniera particolare, perché la sua amministrazione è lo specchio della Nazione stessa.
    Le capitali nominate le ho tutte visitate, alcune più volte, ne ho sempre ricevuto l’impressione, per quanto superficiale, che tutto funzionasse, trasporti, traffico, uffici turistici, hotel, segnaletica, pulizia, rispetto delle regole, ordine, musei, polizia, perfino gli oggetti smarriti, ricordo come a Madrid recuperai la mia macchina fotografica lasciata in un museo.
    Roma no. L’ultima volta che ebbi il piacere di visitarla (visitare Roma per me è sempre un piacere, fosse pure preda dei Lanzichenecchi), l’autobus ci lasciò a metà percorso per un guasto, la Domus Aurea era chiusa, recuperare un tassì era impresa ardua.
    La Raggi, dopo la brutale estromissione con atto notarile del sindaco Marino, pareva dovesse risolvere tutti i problemi, a cominciare da un’amministrazione adamantina, e dalla scelta di collaboratori impeccabili.
    Poi, strada facendo, caddero ad uno a uno tutte le illusioni. Si sperava almeno nella riparazione delle buche: macché, la illusioni caddero anche là dentro.

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  2. Oggi Virginia ha visto il papa e si è un po’ rasserenata, l’avrà confessata?
    E le avrà dato la penitenza per i suoi peccati? Figliola devi essere più accogliente e devi coprire le buche e scopare le strade…tutto da sola che fra un mese torno a controllare.
    Le deve avere detto, Francesco è buono ma quando è sul lavoro non scherza.

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