Fra le righe del dialogo

Strano che uno che poco tempo fa andava per fiere delle armi e imbracciava kalashnikov e poi si faceva i selfie in tenuta da Rambo, oggi si dichiari così pacifista da non dire mezza parola sulla strage di Sumy. Si, proprio lui, il segretario della Lega, il ministro dei Trasporti, tace sulla strage che i russi hanno fatto la domenica delle Palme in Ucraina. Uno che baciava crocifissi, ora non ha nulla da dire sul massacro di persone inermi che andavano in chiesa coi rametti d’ulivo?

E Conte? Come mai tace? Sopravvenuta afasia in seguito a troppo ciarlare nelle piazze e in TV?

I due pacifisti della domenica non trovano nulla da dire su questa strage domenicale? Eppure si dichiarano contro le armi, contro la guerra e per la pace, la diplomazia, il “dialogo”. Già, il dialogo. Bella prova di dialogo che ha dato Putin con i suoi missili. Un dialogo che mira a convincere ma la diplomazia evidentemente per lui è quella che si fa con le armi, il dialogo dei vigliacchi e di chi sa che nessuno oserà ribellarsi perché il “dialogante” ne ha anche per lui.

Mentre il ministro della Difesa ci informa che siamo indifesi, il ministro della Ragione Pubblica ci informa che, si possiamo anche arrivare al 2 per cento senza sforare il piatto di instabilità. E Crosetto furioso risponde che ci vuole almeno il 3, se basta e non basta.

Salvin pacifico se la prende con Macron guerriero e con la UE tutta che si riarma mentre lui si è dato al francescanesimo spinto e per amor di Putin ha venduto su Subito (e tosto) anche la pistola ad acqua di suo figlio. E si è proposto di fare il “mediatore” coi lupi che stanno girando per Milano. Potrebbero trovarlo simpatico e allontanarsi senza fare più ritorno.

Meloni va in missione a Washington per domare la fiera (occhio che il Grande Fratello- coltello ti scruta). Che faranno i due? Si abbracceranno e baceranno come vecchi amici o la premier rimarrà rigida e compunta indossando un bavaglino (foulard) con scritto: do not kiss me ? Beh, auguri, ce l’avrà bella tosta a convincere uno, senza dirlo che è un gran figlio di peripatetica spinta (con tutto il rispetto per mamma Mary, non se la prenda…),ma che lei non ha colpa se le è uscito così e in onore proprio a quella donna che ha avuto il destino crudele di essergli genitrice, dovrebbe ritirarsi a vita privata a coltivare barbabietole nel Mid West. Presiedere il mondo non è cosa per lui.

Ma saprà come dirlo senza dirlo? Potenza del dialogo: una bomba così bisogna saperla sganciare piano e Trump non è tipo da cogliere i significati tra le righe delle parole non dette.

Allora, se posso avrei un suggerimento per la premier: Guardalo dritto negli occhi Meloni e spara: ahò, la voi finì? Quand’è che te levi dai…

Solo così avrà avuto un senso questo viaggio all’inferno. Altrimenti tornerai perditrice.

40 commenti su “Fra le righe del dialogo”

  1. Buongiorno Mariagrazia,
    I politici seguono un po’ l’onda della classe intellettuale (Cardini, Rovelli e altri). Mi trovo in Italia. Ieri sera dopo quei 20 minuti di pubblicità finalmente parte “in altre parole” su LA7. Il buon Gramellini ospita Landini, segretario CGIL. Parte prima domanda a bruciapelo se, a seguito dei fatti di Sumy, non si sentirebbe più al sicuro se l’Europa investisse più in sicurezza. Ebbene, ho sorbito 20 minuti di pubblicità per cambiare canale dopo i primi 20 secondi da che Landini attacca a parlare.

    Caso volle che stia leggendo un libro, edito da Feltrinelli, sul codice di condotta dei Samurai, il Bushido. Proprio stamattina un passo, che trascrivo:

    “Le arti della pace e quelle della guerra sono come le ruote di uno stesso carro: se ne manca una, il carro si rovescerà. Va da sé che le arti della pace sono utili in tempi tranquilli, mentre le arti della guerra lo diventano nei momenti di caos, ma è importantissimo non dimenticare la strategia militare quando regna la pace, né accantonare l’istruzione quando è in corso una guerra”

    E ancora, attualissimo:

    “Come regola generale, per un signore di un feudo anare le arti della pace non significa leggere molti libri o scrivere poesie, quanto conoscere la Via della Verità, analizzare attentamente tutte le questioni, esserne equo in ogni affare e non commettere errori, distinguere il bene dal male, esserne giusto nel ricompensare e nel punire e dimostrare una profonda compassione verso tutte le persone”

    Lascio a Lei scovare ogni parallelo con il presente. Da parte mia mi auguro, ma è un augurio vano, che tanti stolti intellettuali italiani lasciassero da parte panegirici retorici o avventurosi paragoni al 1914 (vero, Barbero?) e assimilassero piuttosto un po’ della semplice saggezza degli antichi samurai.
    R
    buongiorno Francesco, bentornato in Italia. Si, i samurai al confronto di questi erano maestri di vita (almeno a giudicare dai brani che cita), trovo davvero poche analogie col presente.
    Gli intellettuali che affollano le Tv, sono il più delle volte delle penose controfigure di pensatori… liberi, più che altro di dire castronerie.
    Senza dimenticare però…
    “Successivamente alla Restaurazione Meiji (1866-1869), il bushido ebbe come punto fondante il rispetto assoluto dell’autorità dell’imperatore e divenne uno dei capisaldi del nazionalismo giapponese. Uno dei princìpi del bushido, l’assoluto disprezzo per il nemico che si arrende, fu la causa dei trattamenti brutali e denigranti a cui i giapponesi sottoposero i prigionieri nel corso della seconda guerra mondiale (al contrario del mos romano, nel quale con la resa – dopo la relativa intimazione – il nemico viene risparmiato mentre, se rifiuta di arrendersi, viene sterminato); l’inaccettabilità etica della resa e la ricerca di una morte onorevole in combattimento spinsero molti kamikaze all’estremo sacrificio.”
    Insomma, come spesso accade certi estremismi portano al fanatismo.

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  2. “Quella di Sumy è una strage orrenda, un attacco assolutamente indegno che calpesta il diritto internazionale e umanitario. La condanniamo con la più ferma convinzione. Sicuramente però quello che ci sorprende è che tutte queste dichiarazioni che si affollano e fanno la contabilità dei morti, perché ci sono dei civili e lo ricordo anche due bambini tra i morti, non considerano invece gli oltre 50.000 morti a Gaza”.
    (Giuseppe Conte) – Condivido.

    Come dargli torto, ho cercato qui, in qua e in là qualche parola di cordoglio per le vittime dell’ospedale Al Ali, detto anche l’Ospedale Battista, nel nord di Gaza City, l’ultimo dei 35 ospedali colpiti da Nazinyahu, il crimine più vigliacco che si possa commettere.
    Ma lì della diplomazia non sembra fregare a nessuno, si critica Trump mica il nazista ebreo.

    PS: Interessante la discussione sui Samurai, una mia passionaccia, ci vuole tempo ci ritornerò.
    R
    l’ospedale di Gaza lo cito nel mio post di oggi alle 9.11 su “Il macigno” e il mio post sulla strage dei sanitari a Gaza è andato deserto.
    Ma perché fare sempre questo contrappunto tra i morti ucraini e quelli di Gaza (Conte), come se si facesse distinzione e non avessero uguale dignità e insistendo sulle cifre e sul fatto che sarebbero ignorati o non considerati, cosa non vera. Farei presente al Conte che si parla spesso e ovunque della Palestina, mentre dell’Ucraina si parla sempre di meno e i conflitti non sono paragonabili nella loro complessità. Quindi io gli do torto. E poi, lui però sarebbe quello che chiede la diplomazia e il dialogo e dice no a un esercito europeo. Come si spiega questa sua indignazione con quella piazzata pro Putin?

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    • Il genovese ha già contato “morti e feriti” e si aspettava “qualche parola di cordoglio per le vittime dell’ospedale Al Ali [al Ahli], detto anche l’Ospedale Battista”…

      Conte, economista (honoris causa) e sempre lodato, prende a pretesto una questione di “diritto internazionale e umanitario” ma non ha mai disputato la credibilità dei tribunali internazionali come certi figuri che ci “informano” persino con siti che hanno testi scritti in cirillico.

      Un’altra differenza tra i commenti su di Gaza e quelli sull’Ucraina scritti nel blog è che i filorussi “a propria insaputa” si sono ben guardati dall’applicare coerentemente i loro sedicenti principi anche in favore di Netanyahu e questo ci dice quanto valgano certe teorie usate solo per dare a Putin il suo bello “spazio vitale” a spese dell’Ucraina.

      Se nessun commentatore nel blog ha proposto l’invio di armi a Gaza (dove si usano armi di fabbricazione iraniana, russa, cinese, nordcoreana, ecc.), né che i palestinesi vanno privati di ogni fornitura di armi, né ha scritto che “le condizioni di pace le decide il vincitore” (anche quando non è Putin), né ha storpiato i nomi di personaggi di Hamas, ecc…

      …evidentemente si è trattato di un “minuto abbondante” di silenzio.

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  3. Mi pare che Trump abbia preso molto sul serio entrambe le guerre in questione: in 24 ore faceva finire quella in Ucraina e se non venivano liberati subito gli ostaggi israeliani scatenava l’inferno.
    Intanto stamane sentivo che accusava Biden e Zelensky se era arrivato un razzo sulla gente che andava a messa. Putin, dal canto suo, dice che aveva mirato ai soldati. Consiglio oculista. Anche Netanyahu dice che spara ai soldati: ne ha sterminati a centinaia di migliaia, anche imberbi. Nel suo caso è un po’ più difficile distinguerli dalla gente comune, ma nel dubbio lui spara comunque. I soldati ucraini invece hanno divisa e bandiera. E non hanno gli occhi a mandorla.

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  4. Mariagrazia, questa fedeltà nel riportare i nominativi, che adesso leggo, è un’eccezione che riguarda solo quelli di noi trascurabili commentatori e va intesa in senso letterale oppure intende promuovere l’intelligibilità dei riferimenti a tutte persone, specialmente quelle che questo blog potrebbero non conoscerlo?
    R
    Copy, faccia come le pare, era solo un suggerimento per cercare di rendere più chiare certe battute e battutine che per i “non addetti ai lavori” potrebbero risultare incomprensibili. Qui però non ci sono “commentatori trascurabili” e veramente non capisco cosa intenda.

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    • Mariagrazia, intendevo “trascurabili” in termini relativi, in considerazione della scarsa possibilità che le opinioni di ciascuno, specialmente se prese isolatamente, possano alterare il corso di eventi di cui siamo meri spettatori e di cui discutiamo anche facendo riferimento a persone che non frequentano questo blog.
      R
      mah, e che ne sappiamo che Trump non ci spii? Quello non dorme mai, potrebbe comparire un giorno di questi col nick Potus e col commento:” I am simply the best”. Qui entrano dagli Usa e dalla Cina, non si sa mai…
      Xi, dubito, lui la notte dorme il sonno del giusto e mezzo, pacato, compito, ben pettinato…no non ce lo vedo.

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  5. Giorgia goes to Washington:
    https://www.theguardian.com/world/2025/apr/15/trumps-chosen-one-giorgia-meloni-heads-to-washington-to-play-delicate-balancing-act
    Una missione per la vita. Good luck Giorgia, ne hai bisogno. Ma guardatela, Trump sembra imMagato. Eddai è carina e ha una parlantina sciolta e Trump subisce il fascino femminile più di altri. Cosa dirà per convincerlo a rientrare in sé? Difficile con uno che ha il bullismo nel sangue. Ma Giorgia ha degli argomenti, li ha tutti segnati in rosso nella sua Smelonanda e li spunterà uno per uno…fatto, fatto, fatto…
    Ma che cosa? Staremo a vedere. Intanto ha un compito molto difficile ma lei ama le sfide anzi direi che è davvero spericolata altrimenti ci avrebbe pensato mille volte prima di candidarsi a governare l’Italia. A volte le donne, diciamolo, hanno la settima marcia.

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  6. Meloni è in missione da Trump non per “baciargli il c… (che senso…) ma per contrattare con lui un limite alla sua indecenza.
    Ma ieri lo stato della California ha ufficialmente contestato a Donald Trump che i dazi che sta mettendo sono ILLEGALI, non può farlo, la Costituzione americana non glielo permette, deve passare prima dal Congresso:
    https://www.rainews.it/articoli/2025/04/la-california-e-il-primo-stato-a-fare-causa-a-trump-per-i-dazi-ecco-perche–679b1f2c-3101-4a16-931b-5bc57862cbbc.html
    e gli ha fatto causa.

    Evvai…bene, signori, parlo a coloro i quali mi contestano (da sempre) che Trump non sappia quello che fa…e lo fanno da anni anche se oggi sembrano tutti “imboscati”…Trump sta violando la costituzione anche sui dazi e by the way, sta facendo il male (e non il bene) proprio di quelli che secondo alcuni dovevano essere favoriti dalle sue politiche: gli agricoltori che sono i primi a sentire gli effetti deleteri dei dazi imposti illegalmente da Trump…
    What more do we need?
    Meglio lui di Kamala? Ancora?

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  7. Fra le righe del diagolo che sta per cominciare tra i due colombi, ci sarà certo la prima missione di Giorgia, l’argomento clue, il top of the pops dei topic: il riavvicinamento tra Donald e Elon, i due sono ai ferri cortissimi forse per questioni di gelosia anagrafica e Trump che ora si è chekkappato ed ha visto quanto è fico, non ci sta a farsi portare via le fans.
    Uhmm la vedo dura, forse più dura ancora dei dazi. Ma Giorgia è consapevole di stare per parlare con un gangster? E però una parolina ce la deve mettere, ma piccola perché davvero, in questo caso troppe ne avrebbe da dire e il troppo, si sa, Stroppa.

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  8. Copypasta credendosi un Napoleone dei blog, scrive un commento (dei suoi) a (s)proposito di una delle tante stragi “nazinyauhiste”, sulle quali si guarda bene anche stavolta, di spendere una sola parola di cordoglio per quelle vittime.

    Tralascerei pure le “incursioni” nel mondo dell’Arte Moderna.
    La cifra del suo commento è aver messo la h al nome dell’ospedale e tanto gli basta, è un precisino da niente, fa lo “scartabella-scartoffie” e il correttore di bozze a tempo perso, suggerisco di scrivere anche all’Ansa:

    https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2025/04/13/media-attacco-israeliano-all-ospedale-battista-di-gaza_7decd8d6-39c0-4550-abf0-93d6adc67c91.html

    Pencola da quelle parti e pretenderebbe pure di salire in cattedra, come ho letto in altra parte distrattamente, dando prova di essere un eccellente “topo da blog” andando a riesumare scritti ironici sulla Salis.

    PS per la mia amica Mariagrazia…
    Vorrei risponderti in maniera articolata ma non mi è possibile, faccio solo presente un piccolo esempio del modo in cui il mondo dell’informazione “ufficiale” riporta i fatti:

    https://www.youtube.com/watch?v=pbiV9AT42qg

    A me pare lo stesso modo di argomentare che c’è anche su questo blog.

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    • Tutto si può dire dei soliti grillini ma non che non fossero pronti a vantare qualche presunta superiorità morale. Che poi ne facessero anche argomento di discussione perché privi di altri argomenti è qualcosa che si impara presto a sorvolare.

      Il fatto che fossero attenti agli scontrini può indurre qualcuno a pensare che sapessero almeno contare. Per il diritto internazionale umanitario, quello a cui intendeva far riferimento Conte, non è necessario che ci siano vittime.

      Tuttavia siccome non è neanche opposto il divieto assoluto di colpire un ospedale la Croce rossa affronta il tema e promuove un’interpretazione giuridica atta a limitare gli abusi/violazioni. https://www.icrc.org/sites/default/files/media_file/2024-10/4810_002_CH%204.pdf

      In ogni caso è bene sottolineare a che tante parole spese per disarmare europei ed ucraini creano un bel contrasto con il silenzio sugli Stati di provenienza delle armi di Hamas e dei separatisti ucraini.

      La propaganda filorussa ama dipingersi come antinazista ma i separatisti filorussi brulicavano di estremisti di destra armati anche ad Odessa: i “fascisti” erano altri.

      Anche Mussolini in origine si diceva di sinistra, prima che tutti capissero di che pasta era fatto.

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  9. Errata corrige, prima che la pasta additi all’uditorio:
    …Sintattico – spietatamente sintattico, non sintattici.
    Anche i refusi contano (per lui).

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  10. @Mariagrazia: buongiorno Mariagrazia, e buona Pasqua a Lei ed a lettori del forum.

    In questi giorni di soggiorno in Italia ho letto la versione cartacea del Corsera e mi pare che il suo taglio giornalistico differisca da quello dell’edizione online. Mi pare che il giornale cartaceo ricorra in misura minore al sensazionalismo, evita di solleticare, a partire dai titoli, ansie e speranze del lettore. Ha anche Lei questa impressione? Credo che sia un riflesso del mezzo. Il Corsera online è a misura di polemica social, quello cartaceo di discussione civile al bar (altri tempi).

    Mi è anche riuscito di recuperare una copia del libricino scritto da Cremonesi su Zelensky. Suggerisco la lettura, specie ai detrattori del suddetto. Non è una agiografia, sia ben chiaro. Io ho il vizio di dare ascolto da chi per lavoro da 10 anni viene a contatto con centinaia di ucraini del luogo. Un po’ di competenza, al povero giornalista, gliela riconosco, e non me ne vogliano coloro che hanno scambiato due chiacchere all’ammazzacaffè con un paio di ucraini emigrati 20 anni fa. Mi ha colpito il passo in cui Cremonesi descrive il clima tra popolazione ucraina all’imminenza dell’ invasione: incredulità, ottimismo, “ma va là”. Lo stesso Zelensky era infastidito dagli allerta americani. Del resto un’invasione russa avrebbe significato il fallimento della sua promessa di pacificazione. Gli Ucraini si comportavano insomma, per dirla alla Cremonesi, come gli europei di questo 2025. Anche negli anni precedenti al 2022 Zelensky ha preso poche contromisure per difendersi da un attacco russo su grande scala. E questo è l’errore che i suoi avversari gli rinfacciano tuttora: altro che fantasie su un ingresso nella NATO. Un monito piuttosto per noi Europei, che sfottiamo la UE rea di aver emesso un opuscolo (un opuscolo!) con le istruzioni su come prepararsi anche (e non solo) a uno scenario militare. Gli Ucraini misero la testa sotto la sabbia, impareremo dai loro errori?
    Cordiali saluti
    R
    Grazie Francesco, Buona Pasqua anche a lei.
    Condivido quanto scrive, sia sul Corriere che sul resto e spero davvero che impariamo dagli eventi che sono purtroppo atroci e hanno causato finora centinaia di migliaia di vittime. Gli ucraini hanno messo la testa sotto la sabbia? Credo che si siano fidati troppo di un “nemico” sottile e scaltro e indecifrabile, fino alla sera prima della invasione la signora Zacharova prendeva in giro i media con battutine del tipo: ma non avete altro da inventarvi? Grazie del suggerimento, se lo trovo (il libro di Cremonesi) lo leggo senz’altro.

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  11. Francesco, condivido in buona parte le sue considerazioni. All’inizio del 2022 l’ipotesi che la Russia potesse invadere l’Ucraina era vista con incredulità e quasi con irrisione, così come oggi l’ipotesi che nel prossimo futuro la Russia possa attaccare la NATO. Entrambe le ipotesi, analizzate col metro del “cui prodest” apparivano stupide, e, storicamente, si riteneva che i capi di Stato e di governo si comportassero con intelligenza e saggezza, facendo l’interesse dei propri popoli. Era prevedibile che in quella guerra ci avrebbero perso l’Ucraina, la Russia e l’Europa, e ci avrebbero guadagnato solo gli USA. Quindi quella guerra non s’aveva da fare, e, infatti, la Russia esitò 3 mesi prima di iniziarla. Contesto, però, che l’Ucraina non se l’aspettasse, perché, nel 2021, aveva ospitato due imponenti esercitazioni militari della NATO (fatto anomalo, perché l’Ucraina non era un Paese NATO), e queste esercitazioni simulavano proprio la difesa da un attacco della Russia. In che modo oggi fare tesoro di quell’esperienza per non cadere nello stesso errore? Dovremmo abbandonare definitivamente la fiducia nella saggezza dei governanti e accettare che stiano per iniziare una guerra ancora più stupida, disastrosa e pericolosa di quella ucraina? Non porci più la domanda “Cui prodest?”, e prendere in considerazione anche le ipotesi più demenziali? Perché, badiamo bene, chi sta agitando l’ipotesi di una guerra contro la Russia sono gli europei occidentali, mentre la Russia non manifesta nessuna intenzione di farla, non avrebbe nessun interesse a farla, e non avrebbe le forze per farla, visto che in 3 anni ha conquistato appena il 20% dell’Ucraina e non ha saputo impedire né l’invasione della regione di Kursk, né i ripetuti attacchi aerei ucraini alle sue raffinerie e depositi di armi. Agli occidentali, invece, mettere le mani sulle risorse naturali della Russia farebbe comodo, e molto. E potrebbero prendere a pretesto l’obiettivo di portare la democrazia in Russia abbattendo un regime tirannico, come già fatto quando presero possesso dell’Irak.

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    • C’era da aspettarselo che qualcuno si mantenesse in contatto telepatico con Putin pur di dirci quanti mesi ci avrebbe messo per decidere dell’invasione dell’Ucraina e per farci sapere che lo “zar” non intenda espandersi ad Ovest, a discapito del fatto che lo stia già facendo e di quello che dice in pubblico, incluso il progetto di unificare il “Russkiy Mir” ed il vantarsi dell’impenetrabilità della Russia.

      Risulta che le esercitazioni militari NATO vengano pianificate almeno 18 mesi prima ed i calendari siano pubblici finanche 7 mesi prima.

      Ciò può avere ampiamente consentito a Putin di premeditare l’invasione, mandare delle spie in Italia (col nome ufficiale “Dalla Russia con amore”, 2020) fingendo di voler essere di supporto contro la pandemia e al contempo attendere la ripresa post-covid, e la fine delle esercitazioni NATO, prima di aggredire l’Ucraina dopo aver mentito sul vero proposito della “esercitazione” militare speciale in Bielorussia nel 2022.

      Già, i russi ed i loro amici mentono spudoratamente: che sorpresa, vero?

      “Esercitazioni strategiche tra Bielorussia e Russia si svolgono ogni due anni”
      https://en.wikipedia.org/wiki/Zapad_2021

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  12. Sfugge a copyimpasta che la Nato ben prima del 2021 mirava all’Ucraina, e che una esercitazione in uno stato non appartenetea alla Nato (come è l’Ucraina) è preliminare perché quello Stato sia ammesso nella Nato.
    Sfugge a copyimpasta che le esercitazioni mlitari della Russia con la Bielorussia sono fatte in uno Stato con essa confinante, mica in Messici o Cuba
    R
    https://www.liceovirgiliomantova.edu.it/pagine/storia-del-conflitto
    Era l’Ucraina che “mirava” alla Nato per difendersi dai russi.

    Rispondi
    • Mariagrazia, ancor prima dei fatti di cui al link d te postato, nel summit della Nato del 2008 svoltosi a Bucarest si decise:
      “”La porta della NATO rimarrà aperta alle democrazie europee disposte e in grado di assumersi le responsabilità e gli obblighi dell’adesione, in conformità con l’articolo 10 del Trattato di Washington. Ribadiamo che le decisioni sull’allargamento devono essere prese dalla NATO stessa. […] La NATO accoglie con favore le aspirazioni euro-atlantiche dell’Ucraina e della Georgia per l’adesione alla NATO”
      Ciò, malgrado le veementi proteste di Putin. In quella occasione(presente anche Biden come vice di Obama), Kissinger si dichiarò contrario, suggerì che l’Ucraina dovesse rimanere neutrale e diventare un ponte tra Europa e Russia.
      Sottolineo come “le decisioni sull’allargamento devono essere prese dalla NATO stessa”.
      R
      si, un “ponte” per i carri armati russi…per invaderla meglio.
      L’Ucraina neutrale…già per essere “mangiata” meglio.

      Rispondi
      • Per il diritto internazionale nessuno Stato può legittimamente prendere decisioni unilaterali che riguardino uno stato terzo (art 35 convenzione di Vienna).

        Non spetta a Putin decidere della politica estera ed interna di Stati riconosciuti dall’ONU. Per considerare accettabili le “proteste” di Putin è necessaria una mentalità incompatibile con i principi di diritto vigenti in Europa.

        Il fatto che Alessandro manipoli deliberatamente la “questione di merito” pur di privare l’Ucraina della facoltà di decidere delle proprie alleanze non è questione di poco conto.

        La “pax mafiosa” ed il pacifismo non sono la stessa cosa ed il fatto che le apologie della mafiosità putiniana possano riscuotere consensi in Italia è preoccupante anche per i rischi che sdoganare una tale mentalità può concretamente generare.

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        • “Il fatto che Alessandro manipoli deliberatamente la “questione di merito” pur di privare l’Ucraina della facoltà di decidere delle proprie alleanze non è questione di poco conto.
          La “pax mafiosa” ed il pacifismo non sono la stessa cosa ed il fatto che le apologie della mafiosità putiniana possano riscuotere consensi in Italia è preoccupante”
          Qui Copyimpasta supera se stesso, non solo stenta a farsi capire, ma proprio dimostra di non capire ciò che gli altri scrivono: chi ha mai parlato di “privare l’Ucraina della facoltà di decidere delle proprie alleanze”? E’ proprio in base a tale facoltà che l’Ucraina (o meglio la cricca che si è insediata con un golpe) si è castrata. Zelensky ha deciso in combutta col rincoglionito d’oltreoceano di minacciare la Russia (era questa la finalità dell’alleanza, checché ne pensi copyimpasta) e Putin ha reagito esattamente come avrebbero reagito gli americani se Messico e Russia si fossero alleati contro la minaccia Usa.
          E’ giusto questo modo di reagire, oppure è sbagliato? Le grandi potenze non si pongono questo problema, reagiscono quando si sentono minacciate. Anche il diritto internazionale viene lacerato dalle grandi potenze, quando queste lo ritengano utile per i loro interessi: non si spiegherebbe altrimenti come il diritto internazionale sia stato calpestato dallo stesso Occidente con i raid sulle Serbia, con le guerre contro l’Iraq e la Libia.. Non sto dando un giudizio etico, ma descrivendo il comportamento reale delle grandi potenze, questo copyimpasta non lo capisce, e crede sia un modo mio di approvare questi comportamenti, invece è proprio il contrario, una denuncia, quello che lui non osa fare se l’aggressore è l’occidente.
          Infine una osservazione sul suo tentativo subdolo di volermi squalificare parlando di “mafia” e di “pax mafiosa” di cui io farei apologia. Se non fosse l’insinuazione di una persona meritevole del suo nick, potrei prenderla a male, ma mi limito a notare che è proprio il suo un metodo mafioso, quello di voler squalificare l’interlocutore con accuse infamanti, anziché ribattere nel merito..
          R
          “Zelensky ha deciso in combutta col rincoglionito d’oltreoceano di minacciare la Russia (era questa la finalità dell’alleanza, checché ne pensi copyimpasta) e Putin ha reagito esattamente come avrebbero reagito gli americani se Messico e Russia si fossero alleati contro la minaccia Usa.”

          Con questa tua affermazione stravolgi la realtà e ne dai una tua personale interpretazione. Non posso passare come verità quello che è solamente una tua opinione, dalla quale il blog si dissocia.
          Il “dialogo” deve mantenersi su un profilo di veridicità di quanto si afferma, altrimenti è sempre bene premettere che si tratta di “opinione”.

          A entrambi: per favore evitiamo paralleli, invettive, giudizi sulla personalità di chi scrive e quanto altro possa far degenerare in liti senza senso.

          Rispondi
          • Un concetto del diritto che vige da noi è che non si può fare una colpa a qualcuno per ciò che non costituisce reato anche se Alessandro ed i suoi compari fanno accuse infamanti per creare colpe dove non ce ne sono.

            Alessandro ha difficoltà a capire che manipolare la questione di merito riducendola a quello che “Putin pretende dagli USA”, come se quello che vuole l’ucraina fosse irrilevante, è sufficiente a formarsi un giudizio.

            Il fatto che lui si fosse guardato dall’affermalo esplicitamente è tipico del suo approccio comunicativo che fa uso di impliciti.

            Sicché nel commento “21 Aprile 2025 alle 18:58” tira in ballo la politica “porte aperte” della NATO come se fosse rilevante per una questione di merito che verteva sull’invasione criminale dell’Ucraina.

            Nella cultura europea quell’invasione è un crimine anche se Alessandro ed i suoi compari si vogliano dissociare.

            Le minacce sono reato mente le esercitazioni militari che Alessandro ha definito “chiare minacce” non lo sono.

            Alessandro non inganna più nessuno quando si riduce ad inventare “quello che avrebbero fatto” altri pur di giustificare l’invasione dell’Ucraina.

            ………………………………………………………..

            Che dobbiamo fare se ci sono persone che violano la legge?

            Assecondarle? ma davvero? lo dice il pacifismo?
            Anche quella mafiosa la chiamano pace.
            MA non è pacifismo.

      • Forse conviene ricordare che nel 2014 la Russia ha invaso la Crimea da destra. Magari era un buon motivo per chiedere aiuto a sinistra.

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    • La Russia fa esercitazioni militari ovunque ed anche con stati non confinanti e fino a non molto tempo fa usava i mercenari della Wagner per perseguire gli interessi geopolitici di Putin ed espandere la sua influenza senza che quelli che hanno solo occhi per la “NATO” se ne accorgano.

      https://www.dw.com/en/iran-china-and-russia-launch-annual-joint-naval-drills/a-71877839

      Naturalmente non si può pretendere molto da chi mette più impegno a storpiare nomi che a sviluppare un ragionamento di senso compiuto che spieghi quello che “sfugge” dalle premesse fino a giudizi, anche perché più Alessandro “lo scienziato” scrive chiaramente tanto più non potrà nascondere eventuali errori, menzogne e contraddizioni.

      Nel 2024 in Bielorussia sono state poste testate nucleari e la Bielorussia è vicina alla NATO: Che Alessandro si armi e la invada: glielo chiede “la scienza” che spiegava.

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  13. Ma quale telepatia, copypasta?! Che Putin non era convinto di attaccare ce lo dicevano i telegiornali. Per mesi ci dissero che stava concentrando a poco a poco il suo esercito sul confine invece di portare un attacco a soprresa, come sarebbe stato logico fare. Evidentemente sperava che bastasse la minaccia.
    Che non ha le forze per espandersi a spese della NATO l’ho spiegato chiaramente portando fatti.
    Certo, se in tanti – compresi purtroppo i governanti europei – fanno brainstorming invece di analidìsi dei fatti, tutto sembra possibile.
    R
    magari non era convinto, ma dopo aver ammassato tutto quel po’ po’ di parafernalia, la convinzione gli deve essere venuta tramite illuminazione….

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    • Il fatto che Putin affermasse pubblicamente che non volesse invadere l’Ucraina ma piuttosto pianificare una “esercitazione ” implica che Putin mentisse sul fine di una mobilitazione militare fuori programma, anomala persino per numero di unità impiegate. Le esercitazioni militari in bielorussa sarebbero dovute tenersi ogni due anni ed una era appena stata tenuta nel 2021 con tanto di Zeta (zapad che significa occidente) https://en.wikipedia.org/wiki/Z_(military_symbol)

      Lenzini ha l’abitudine di fare affermazioni lapidare come se fossero vere e garantisce per inoffensività di Putin sulla base dell’espansione territoriale che in questo periodo sta conducendo a spese dell’Ucraina.

      Alessandro invece si esprime come se le esercitazioni militari dell’Ucraina fossero affari di cui dar conto a Putin, che ragiona da “Cosa nostra”.

      Apparentemente dunque non basta che l’Ucraina non fosse paese membro della NATO e che quindi la possibilità che ospitasse basi NATO al tempo dell’invasione fosse un’eventualità per nulla concreta.

      Che Alessandro giustifichi l’uso sproporzionato della forza da parte di Putin ha solo come conseguenza il riarmo dell’Europa anche a costo dell’eventualità che la Sicilia venga ad essere obiettivo delle basi russe in Libia.

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      • “Alessandro invece si esprime come se le esercitazioni militari dell’Ucraina fossero affari di cui dar conto a Putin, che ragiona da “Cosa nostra”.
        Copyeimpasta, le esercitazioni fatte ai confini di una Stato ostile son una chiara minaccia per quello Stato. Non faccia lo gnorri, è questo il “linguaggio” usato dagli Stati, “Cosa nostra”” è una sua ossessione usata solo per sviare la discussione.
        R
        Ma perché, le esercitazioni al confine con la Ucraina non sono minacciose per la stessa?
        Infatti, non solo “minacce”…

        Rispondi
        • A me della mentalità che induce taluno a mistificare una esercitazione militare conclusasi pacificamente trasformandola in una “chiara minaccia” non frega niente perché fortunatamente non siamo in Russia e non siamo obbligati a giustificare azioni fuorilegge di Putin come piace fare ad Alessandro.

          Alessandro è stato abituato male, innanzitutto perché pretende che Putin (o lui stesso al posto di Putin) possa unilateralmente ed arbitrariamente qualificare una minaccia.

          Poi perché non prevede alcuna proporzionalità tra la presunta “minaccia” ed una guerra che puntava ad annettere l’intera Ucraina alla Russia.

          Alessandro, in effetti, ragiona come se potesse aggredire chiunque per strada a condizione di definirlo arbitrariamente una “minaccia” ma non penso lo abbia fatto, altrimenti gli sarebbe stato fatto certamente capire quanto ciò sia sbagliato.

          Putin controlla chi l’Ucraina frequenta, non accetta che vada per la sua strada e se non fa come dice diventa violento. Poi ti arriva un tipo curioso che si inventa una tavola dei comandamenti fatta apposta per quelli come Putin: L’Ucraina si vedeva con altri e ciò minacciava la virilità di Putin, ecc…

          …………………………………………….

          Alessandro non solo dà ad un criminale la facoltà di violare diritti altrui ma nega addirittura che tali diritti esistano.

          Se così fanno in Russia non lo so ma Alessandro pretende di essere italiano.

          Spero vivamente che mentalità come quella di Alessandro non si diffondano in Italia, come dicevo sono problematiche sotto diversi profili.

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          • E meno male che Mariagrazia, in altra parte, ha invitato a non fare apprezzamenti personali: “per favore evitiamo paralleli, invettive, giudizi sulla personalità di chi scrive “,
            Vedo che cpyimpasta se ne stropiccia altamente, nel soprascritto delirio mi nomina ben cinque volte, attribuendomi falsità a go go, rivelando, nella foga fustigatrice degna della Santa Inquisizione, di che copy impasta è fatto veramente.
            Certo è comico sentirsi dire da chi, come lui, giustifica con la serenità dei giusti il genocidio di Israele nei confronti dei palestinesi, o da chi, come lui, vorrebbe che la mattanza in ucraina continuasse fino alla consumazione dei secoli, in nome del diritto internazionale (da lui visto con strabismo), è comico sentirsi dire emerite cretinerie come la seguente:
            “Alessandro non solo dà ad un criminale la facoltà di violare diritti altrui ma nega addirittura che tali diritti esistano.”
            Oppure come quest’altra perla:
            “Spero vivamente che mentalità come quella di Alessandro non si diffondano in Italia”, rivelando la mentalità di chi vuol dare la caccia alle streghe degna di quelle dittature che lui pretenderebbe di combattere.
            Copyimpasta, mi creda, lei sta rivalutando dittatori del calibro di Putin, la sua lotta per le democrazie e lo stato di diritto suonano peggio di monete false

          • Netanyahu e Putin sono entrambi oggetto di mandato di arresto della corte penale internazionale ma solo i crimini di uno dei due vedono Alessandro costruire pretestuose attenuanti o giustificazioni, addirittura millantando che le sue mistificazioni siano “scienza”.

            Purtroppo per lui, per mantenere la sua finzione, le “regole scientifiche” (contrarie alla ragione ed al diritto) che adopera per Putin vanno applicate in modo imparziale e pertanto Alessandro si smaschera da solo quando evita di sputacchiare attenuanti e giustificazioni anche per Netanyahu.

            Che non ci sia nessuno tanto sfacciato da fare per Netanyahu quello che lui fa continuamente per Putin sta solo a sottolineare quanto sia “impareggiabile” il suo contributo.

            Il fatto che Alessandro poi pretenda di ricevere maggiore riguardo di quanto le sue parole facciano per chiunque altro è certo interessante perché implicherebbe che si comporta deliberatamente in modi che gli sarebbe sgradito ricevere.

            Poveretto, così vittima di “falsità” che giammai lo sfiora l’idea che le sue azioni possano indurre a dubitare di quello che dice dà di Sé stesso. Può indurre in inganno chi lo legge la prima volta ma non chi ricorda quello che ha scritto. Le menzogne hanno le gambe corte.

            La smetta di nascondersi dietro l’impostura retorica delle “grandi potenze” perché non inganna nessuno sul fatto che sia lui a parlare.

          • Copyimpasta (23 aprile alle 20.27), lei da il perfetto yesman assoggettato anima e corpo ai dettami della Casa Bianca, non usa il cervello per ragionare, ma va in confusione se appena qualcuno si discosta del suo credo ufficiale: già capisce poco e quel poco che capisce lo deforma a immagine e somiglianza dei suoi padroni.
            R
            Basta così! passerò la replica di Copypasta se vuole e poi, per favore, ignoratevi.

          • Alessandro dice il vero: sono assoggettato alla Casa bianca e scrivo cose che suonano false come monete e per questo sostengo Donald Trump, al contrario di Alessandro. Loro due sì che dicono le cose come stanno per davvero.

      • Eccola qua la “chiara” “ferrea” “scientifica” “minaccia” garantita dalla credibilità di Alessandro. https://en.wikipedia.org/wiki/Rapid_Trident

        Siccome non per tutti basta qualche aggettivo ed una affermazione lapidaria è il caso di leggere che Rapid Trident fosse un’esercitazione annuale tenuta vcino al confine Ovest dell’Ucraina fin dal 2006 a Yavoriv (la mappa qui https://it.wikipedia.org/wiki/Javoriv )

        Nel 2021, quando Alessandro se ne è accorto su segnalazione di Putin, la “chiara ferrea scientifica minaccia” consisteva in 6000 militari.

        “L’esercitazione” di Putin, che si era sentito “chiaramente ferreamente scientificamente minacciato”, mobilitò duecentomila militari, cosa mai avvenuta in precedenza. https://en.wikipedia.org/wiki/Zapad_2021

        Ciononostante il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov smentì le notizie dei media occidentali secondo cui Mosca avrebbe avuto intenzione di invadere l’Ucraina, definendole un “tentativo vuoto e infondato di incitare le tensioni”.

        Che è proprio quello che si può dire che sta deliberatamente facendo Alessandro giovando addirittura del “senno di poi”.

        In ogni caso non spetta ad Alessandro stabilire che Putin possa permettersi di dire “l’Ucraina è cosa nostra”.

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  14. Kremlin spokesperson Dmitry Peskov dismissed Western media reports that Moscow has intentions to invade Ukraine as a “hollow and unfounded attempt to incite tensions.”
    https://www.politico.com/news/2021/11/12/russia-kremlin-ukraine-nato-threats-521031

    Che il Cremlino inganni gli interlocurori è procedura standard. Ecco i brutti precedenti capitati prima di una guerra
    https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/02/18/news/tutte-le-volte-che-la-russia-ha-detto-una-cosa-e-ha-fatto-il-contrario-3702476/

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  15. C’è soddisfazione nel mondo per la pace di Trump in Ucraina. I pacifisti gongolano, era ora, pensano. Finalmente il bullo ucraino si metterà le maniche lunghe e smetterà di caracollare in giro per il mondo a mendicare armi.
    Le armi sono il diavolo. Quelle dei russi? no, quelle sono giocattoli che i russi usano per far divertire gli ucraini in attesa di diventare russi.
    C’è soddisfazione, dicevo. Lo vedi? Mi dicono in tanti anche se stanno zitti. Non avevi capito nulla, noi si che siamo intelligenti. Avevamo visto giusto: Trump faceva finire tutte le velleità di “pagliaccio” ucraino, lo avrebbe messo apposto e avrebbe fatto patti col russo. Perché il russo c’ha ragione. I russi hanno sempre ragione. i russi sono pacifici ma se gli pesti la coda e gli abbai ai confini, invadono, bombardano, uccidono, stuprano, torturano…ma lo fanno per il bene della grande Madre Russia.
    Gli ucraini? pfui, sono russi, altro che palle, si convincano i “nazisti” che sono russi e che la libertà non esiste, l’indipendenza pure, sono tutte palle che si sono inventati gli americani per fare la guerra alla grande Madre. E allo splendido condottiero alato…
    I trattati? palle! le firme sulle scartoffie? palle!, quello che è russo deve ritornare ai russi. La Russia è forte è potente ha le testate e vince, vince sempre.
    Lasciamola vincere. Gli ucraini? flush them…
    La pace viene prima di tutto anche a costo di sterminarli tutti ad onore e gloria del pacifismo e del no alle armi. Sparate pacifisti russi fin che ce n’è, l’America del giovane Trump è con voi.

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  16. Copypasta, per me è meno faticoso cercare di capire il pensiero di Putin, di Zelensky o di Trump che districarmi in mezzo alle sue contorsioni logiche, anche perché l’uso sistematico del sarcasmo unito a qualche espressione sgrammaticata o quanto meno desueta mi costringono a leggere due volte quello che scrive.
    Ma è così difficile analizzare quello che succede con la logica e il buonsenso? Bisogna sempre fare dietrologia?
    Se Putin avesse voluto riannettere l’Ucraina alla Russia lo avrebbe fatto nel 2015 approfittando del colpo di Stato di Maidan, quando l’esercito ucraino era infinitamente meno potente che nel 2022, mentre invece si limitò a occupare la Crimea.
    Se nel 2022 avesse voluto attaccare da subito l’Ucraina lo avrebbe fatto a sorpresa attaccando dal cielo, come hanno fatto gli americani in Afghanistan e in Irak, e solo dopo avrebbe mandato le truppe di terra.
    Questo non significa voler indovinare i pensieri di Putin, ma solo attribuirgli un minimo di logica e di tecnica militare nella sue azioni. E io credo che Putin sia str****, ma non stupido.
    R
    Lenzini, credo che lei dovrebbe preoccuparsi della sua di logica e lasciare che gli altri si esprimano in base alla propria. Lasci agli altri la libertà di esprimersi nel modo che credano più confacente alla propria personalità e sensibilità.

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    • Dall’archivio pubblico sulla disinformazione finora finanziata dalla Russia.
      https://euvsdisinfo.eu/report/maidan-was-a-coup/

      Nel 2014 la Russia iniziò operazioni “false flag” in Uraina cominciando dalla Crimea.

      “Infine anche Putin riconoscerà l’appartenenza degli omini verdi all’esercito russo” https://it.wikipedia.org/wiki/Omini_verdi_(militari)

      Sempre nel 2014 dalla Crimea partirono sobillatori per destabilizzare l’est ucraino armando ed addestrando gli amici di Putin.

      Special Report: Where Ukraine’s separatists get their weapons
      https://www.reuters.com/article/world/special-report-where-ukraines-separatists-get-their-weapons-idUSKBN0FY0UA/

      Tra questi Igor Girkin, veterano russo dello FSB che partecipò anche all’operazione in Crimea e ricoprì ruolo di “ministro della difesa” nei territori occupati illegalmente https://it.wikipedia.org/wiki/Igor%27_Girkin

      La destabilizzazione dell’Ucraina è servita a Putin per creare un pretesto per interferire ulteriormente nelle questioni interne di tale paese e poi rilanciare la retorica del Russkiy Mir.

      Visto che Lenzini si fa portavoce del Cremlino è bene ricordargli che Il regime russo è figlio di un golpe e la Russia spetterebbe ai discendenti dei Romanov. Sarebbe il caso che contattasse Putin per sapere se intenda cedere il passo all’erede dei Romanov. https://ilmanifesto.it/lultima-dei-romanov

      Nonostante a quei cialtroni del Cremlino ed i loro tirapiedi piace gridare al “golpe”, e nonostante siano nota l’infiltrazione di elementi violenti, i maidan non hanno mai avuto alcuna chance di sopraffare l’esercito e le forze di polizia ucraine (che avevano in dotazione armi da fuoco) per deporre il regime di Janukovyč con la forza.

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  17. Risulta chiaramente che Lenzini non abbia domande idonee a fugare le sue presunte difficoltà di interpretazione su ciò che scrivo ma non ne ha certo bisogno per descriverci tutta “l’intelligence” che il suo legame telepatico con Putin è in grado di offrire.

    Questo non significa che lui possa individuare i pensieri di Vladimir Putin ma solo quelli di un “Luigi Putin” delle sue brame, il più logico ed esperto militare del reame.

    “la Russia non manifesta nessuna intenzione di farla, non avrebbe nessun interesse a farla, e non avrebbe le forze per farla, visto che in 3 anni ha conquistato appena il 20% dell’Ucraina” (Luigi Putin 20 Aprile 2025 alle 11:08)

    Gli suggerirei, onde di evitarle la figura di [scelga lui a suo piacimento], di decidere quale tesi lei intenda sostenere tra quelle che ha finora espresso sulle capacità offensive di Putin. Dal punto di vista militare, intendo, non quelle verbali.

    O Putin non era in grado, anche “se avesse voluto”, di annettere l’Ucraina oppure si.

    La fatica di dover tenere a mente le contradditorie versioni di certi individui è per me una fonte di irritazione difficile da ignorare.

    PS: Non c’era reale bisogno che Lenzini si giustificasse, visto che se avesse voluto avrebbe potuto tranquillamente ignorare i miei incomprensibili commenti per occuparsi unicamente dei miei errori di grammatica. Per quelli di ortografia l’appalto l’ho affidato ad un altro. Più quello che scrivo è incomprensibile maggiormente è influente sulle tesi altrui.

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  18. Copypasta, non c’è nessuna contraddizione. Putin se avesse voluto riannettere l’Ucraina nel 2015, forse ci sarebbe riuscito.
    Nel 2022, dopo che la NATO l’aveva dotata di missili anticarro Javelin, missili antiaerei Stinger e sistemi antimissile vari, era diventato praticamente impossibile. Figuriamoci se potrebbe attaccare la NATO …..!
    Ma, lungi da me voler convincere gli altri. E chiedo scusa per la banale linearità del mio modo di scrivere.
    R
    chiede scusa? e di che? cerchiamo di non “forzare” le “situazioni” anche qui, per favore. Siamo tutti adulti.

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    • Chiaramente Lenzini pensa che usare un “forse” attenui il contrasto tra due sue tesi contraddittorie.

      Non mi risulta che abbia finora sostenuto che se all’Ucraina fosse stato concesso per tempo di entrare a far parte della NATO si sarebbe evitata l’aggressione della Russia. Piuttosto Lenzini si esprime come se la “colpa” dell’aggressione russa sia dell’unica cosa che adesso dice avrebbe potuto evitarla: l’adesione alla NATO.

      La NATO che Trump sta destabilizzando in più modi, inclusa la minaccia di annettere la Groenlandia con l’uso della forza…

      Nel mucchio di ciò che ci tengono a dire quelli che scrivono cosa si debba pensare di loro ci metto anche la presunta “banale linearità” che Lenzini tira in ballo come se ci fosse effettivamente. Excusatio non petita, accusatio manifesta. Non serve scusarsi di qualcosa che non esiste a meno che non si voglia pretendere che sia vera.

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