L’asilo Pd

Renzi comincia ad essere scomodo per il Pd. La sua foto appesa nel corridoio della sede del partito, dove c’era il suo ufficio, comincia ad essere un fastidio. Tutti quelli che ci passano davanti tirano dritto e fanno gli scongiuri (ognuno a suo modo). Tra un po’ si dovrà anche toglierla, se e quando sarà finalmente eletto il nuovo segretario. Pare che le cose andranno per le lunghe dai discorsi che si sentono tra le varie “anime”,( in pena).

E vedremo anche chi sarà designato “traghettatore” (di anime) verso le primarie dove avverrà il colpaccio di chi sta tramando sotto sotto e anche sopra sopra per papparsi la leadership

Anche se non è molto appetibile, il Pd rimane sempre il secondo partito italiano e qualcosina ancora potrebbe dire.

C’è tutto un pissi pissi ed un confabulo  serrato tra i vari componenti. Calenda fresco di iscrizione dice: “No alla sindrome asilo Mariuccia, cosi si muore”. Ecco, finalmente si sente nominare una donna. Chissà chi sarà questa Mariuccia? Forse una candidata alle prossime primarie? La vedo dura, nel Pd di donne ce ne sono poche e se ne stanno ben defilate. Una delle più splendide è finita in Alto Adige e sarebbe finita ancora più su,tante le “benedizioni” di chi ha perso i soldi nel crack della banca diretta anche dal papi, che ha ricevuto e ancora riceve.

Ma  si. Io una Mariuccia segretaria a dirigere l’asilo Pd, ce la vedrei. Troppi maschi cagnarosi e livorosi.

C’è quel Martina Maurizio che si sta dimostrano un Iscariota della prima ora, pare stia tradendo Renzi e sue direttive.

Di stare a guardare mentre i Cinquestelle inciuciano con i leghisti e di aventinarsi spocchiosamente, pare non gli vada più e ha trovato molte sponde, tra le quali il ministro Orlando il quale propone di ricucire coi fouiriusciti. Ma Martina non ci sente tanto di ricucire. Lui la sarta non la vuole fare. Ecco che la Mariuccia potrebbe tornare utile. Una donna saprebbe benissino come fare per ricucire e anche ricamare. Cosa aspettate pidini a mettervi in testa che se fate tutto da soli, senza coinvolgere le mariucce, vi ritroverete come l’aretino Pietro, con un calcio sul di dietro?

Orlando ha anche detto che devono “riflettere e ridimensionare tutti gli  ego”. Ecco, bravo, finalmente uno che ha un po’ di sale nella zucca. E’ proprio un ridimensionatore di ego che serve al Pd.

Bisogna trovare un normalizzatore di ego fuori misura. Chi meglio della signora Mariuccia?

Una donna ci vuole ragazzi. Cercate la Mariuccia. Dove sta Mariuccia?Cercasi Mariuccia disperatamente.

L’ asilo Pd aspetta solo te.

4 commenti su “L’asilo Pd”

  1. Io conoscevo “io cerco la Titina, la cerco e non la trovo… “.
    Oggi credo non sia molto cambiato, Titina o Mariuccia, all’orizzonte nulla di nuovo.
    Quelle poche, Boschi, Serracchiani, Pinotti… rari nantes in gurgite vasto.
    Insomma, cercasi disperatamente Susan

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  2. Mariagrazia, come dici tu, il Pd romane pur sempre il secondo partito d’Italia.
    Certo è in forte calo, ma la discesa dovrebbe ormai essere contenuta, ora tutto dipenderà da come, dopo la batosta, si muoverà.
    Dalle mosse che saranno fatte d’ora in poi, dipenderà la sua fine, o come mi auguro, la sua ripresa.
    Innanzitutto occorrerà ritrovare un’anima di sinistra, se vuole rappresentarla e non essere solo il rifugio di una borghesia di intellettuali, come s’era ridotto da tempo. Anima di sinistra significa che le classi meno abbienti, operai, piccola borghesia maltrattata, imprenditoria illuminata, borghesia lungimirante ed europeista, istanze umanitarie di accoglienza sostenibile, si ritrovino in esso.
    In secondo luogo occorrerebbe darsi uno chiaro statuto democratico e, una volta messo in atto, restarne fedeli, e restare uniti, per sfatare l’immagine deleteria di rissosità e frammentazione.
    Terzo, è della massima importanza il comportamento in questa emergenza istituzionale.
    Certo non cedere alle sirene di alleanze innaturali che si dimostrerebbero effimere e rovinose. Però sarebbe auspicabile rispondere positivamente ad un eventuale appello del Presidente della Repubblica, per un governo di solidarietà nazionale che entro un anno varasse una legge elettorale tale da garantire rappresentatività e governabilità,
    allo scopo di andare a nuove elezioni.
    Ciò potrebbe dare anche quel segnale di responsabilità che ci si aspetterebbe da un grande partito.

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    • Sono d’accordo, un grande partito dovrebbe corrispondere allle aspettative del suo elettorato, cosa che sinora non è avvenuta, almeno nell’era Renzi (speriamo sia finita ma non ne sono convinta) e ora hai ragione è sicuramente un momento cruciale,il destino del Pd è appeso a un filo, tutto dipende dalle prossime mosse.

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  3. Qui in Italia si ragiona sempre in termini di destra e sinistra, e tra i due il centro.
    Un tempo, si parlava di democrazia blooccata, i comunisti da un lato, gli anticomunisti dall’altro. Una barriera invalicabile li divideva.

    Questa barriera ora divide i due partiti maggiori tra loro, e questi dalla coalizione di destra.
    Io credo sia venuta l’ora che il Parlamento riprenda la sua funzione costituzionale; ogni parlamentare rappresenta tutta la nazione e non ha vincoli di mandato. Il parlamentare deve rendere conto solo alla sua coscienza e giudicare di volta in volta l’azione si governo.
    Il Presidente incaricato stili un programma, il Parlamento, in tutta autonomia, voti o neghi la fiducia. Il resto viene da sé, il Parlamento verificherà a distanza di tempo ragionavole, se quel programna è realizzato. Deve essere un continuo confronto, con aggiustamenti di mira (perché certe necessità possono cambiare e possono sopravenirne altre) e cosi si va avanti.
    È questa la vera Repubblica Parlamentare. I partiti servono a fornire idee e reclutare uomini, ma uomini liberi consapevoli di rappresentare tutta la Nazione ( e non il loro partito).

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