Maledetta primavera

Non hanno i numeri ma danno tutti numeri. Pazzi per governare un paese con un debito pubblico pari a 2mila e rotti miliardi ( e anche i rotti non sono spiccioli), non vedono l’ora di sedersi sugli scranni a comandare.

Hanno le ricette magiche per risolvere tutti  i problemi o almeno cosi dicono.

Ma per farlo devono abbassarsi a chiedere di essere appoggiati da qualcuno. In pratica dovrebbe nascere un governo di confusione o di grande confusione.

I Cinquestelle col Pd o con la Lega.

Oppure La lega coi Cinquestelle. Oppure la Lega con chi ci sta (ci sta, ci sta, hai voglia se ci sta…)

Cosa ci conviene di più? mah, non saprei, mi sembrano matti. Ma se si sono scornati fino ad ora? Se se ne sono dette di tutti i colori dell’arcobaleno, si sono mandati a quel paese andata e ritorno e ora vogliono fare patti?

Ma come è possibile? Eppure una soluzione bisognerà trovarla. Ci penserà il Presidente. Con tutto il rispetto ora si dovrà mettere a sciogliere il rebus. Ma io ho l’impressione che sia una persona pratica.Non si perderà in chiacchiere.

Da quando è in carica ha parlato meno del Dalai Lama, ma in compenso è una figura di grande garanzia. Tutti lo rispettano, soprattutto all’estero. Sperano in lui come si spera nel buon padre di famiglia.

Ce la farà a mettere d’accordo i ragazzi? Perché questi sennò si scannano. Già li vedo a pestarsi i piedi di brutto.

E poi la situazione del paese  é sotto la lente della UE. Ma possiible che questa UE non abbia altro da fare che guardarci col microscopio come fossimo batteri? Beh, non hanno proprio tutti i torti: farfalloni, spendaccioni, para…gnosti e trimalcioni, in Europa ce ne sono pochi niente, come noi. Anzi uno, noi. Indebitarci è la nostra passione. Vogliamo sempre sforare tutti i parametri, a noi i parametri stanno sempre stretti e non ci passa neppure per la testa di metterci a dieta.

Fa parte del carattere italiano: ottimista ad oltranza: qualche santo ci penserà.

Ma attenzione perché anche i santi non sono infiniti e noi cominciamo ad avere una leggera” peluria” di santi, ultimamente.

Per esempio: San Matteo Renzi, a differenza di quanto predicava, si è dimostrato poco prodigo di miracoli.

Dice che se ne va (non fateci caso fa sempre cosi ma poi resta), ma fra un po’, con calma, che fretta c’è? Dategli il tempo di fare i bagagli.” E nel far le valigie ricordati di non scordare, qualche cosa di tuo che a te poi mi faccia pensare”, gli dicono gli ex amici ora pronti a saltare giù dal carro con un balzo felino a costo di spaccarsi le ossa. Ma non tutti, ne ha ancora tanti che gli sono fedeli (fin che dura).

Si diverte a fare l’ago della bilancia. Vuole veder ballare i Cinquestelle ( o cinq etoiles), sulle punte, davanti a lui per pregarlo di acconsentire al connubio. Aspetta i mazzi di rose rosse coi bigliettini accorati di Di Maio per potergli dire sommessamene ma chiaramente: “Di Maio chi”? Un po’ come il grande D’Annunzio quando fece fare anticamera a Mussolini, al Vittoriale.

Che fretta c’è, maledetta primavera?

 

9 commenti su “Maledetta primavera”

  1. Che fretta c’era… Ma nella canzone cantata dalla Goggi si trattava di una stagione di amori, magari effimeri, che poi dalla parte di lei, si rivelarono, una ferita di intensa passione delusa… maledetta primavera!
    Qui non si tratta di amori, ma di odi, battaglie, tradimenti, trame segrete, voltafaccia vergognose, , pugnalate alle spalle o in pieno petto, di vere e proprie guerre stellari, perché i 5stelle, giustamente reclamano la leadership come primo partito, la coalizione di destra la reclama, altrettanto giustamente, come prima coalizione, e nel frattempo che Di Maio e Salvini si scontrano (o meglio, si scornano) Berlusconi sarà il grande stratega, e già tutti a sinistra sono in fibrillazione per fare da stampella a chi è come.
    Insomma un Caos Magno cui fa da contrappeso il volto sereno di Mattarella. Sarà lui il Grande Saggio che farà benedetta questa maledetta primavera?

    Intanto godiamoci la canzone

    https://youtu.be/GMTW8gbAlZ4

    Rispondi
  2. Ci fosse stato l’Italicum tutto sarebbe già risolto e l’avrebbero risolto gli italiani col voto. Ai ballottaggi avrebbero dovuto scegliere, o l’uno o l’altro.
    Ora saremo preda degli inciuci.
    Fa bene Renzi a tenersene lontano.
    Chi ora piange, piange lacrime di coccodrillo.

    Rispondi
    • Se, se, se, e se non avesse perso al referendum e se non avesse messo otto fiducie otto al Rosatellum alias Schifizzellum, nato per creare la Grande Confusione. Renzi è il re degli inciuci, dimentichi il patto Berlurenzi siglato al Nazareno (sic)? E il coccodrillo al confronto di questi due è un campione di coerenza.

      Rispondi
  3. Lo so che i “se”e i “ma”, si dice, siano l’argomento dei fessi.
    Ma io ho detto un solo se. Un se che peserà sulla coscienze.
    L’Italicun è stato bocciato in odio a Renzi, boicottato dalla “saggezza” dei decani offesi, una pagina vergognosa, del tutto ingiustificata, tipico esempio di mancanza del senso dello Stato.
    Ora si cercherà di elemosinare i voti invocando la solidarietà nazionale.

    Rispondi
    • Mi pare che lo abbia bocciato la Consulta dopo il referendumm perché prevedeva che la legge valesse per una sola Camera, che c’entrano i decani Omnibus?
      E poi, perché non farne una migliore dello schifezzelum allora visto che erano cosi bravi?
      Il fatto che la legge è stata fatta apposta per creare il caos che non permettesse ai cinquestelle di governare, ci fosse stato un premio di maggioranza, come c’era con la precedente, tutto sarebbe risolto.

      Rispondi
  4. La consulta, un altro organismo di Matusalemmi, che impiega una vita per capire se una legge è costituzionale o no.
    Certo ci fosse stato il premio di maggioranza… Ora sei tu che usi i “se”.

    Rispondi
    • Beh visto che insisti tanto sull’Italicum…come se fosse la panacea. La colpa di questo caos ce l’ha Renzi e i suoi che hanno confezionato una legge elettorale a uso e consumo di Belurenzi, solo che Salvini li ha fregati entrambi prendendo più voti di Forza Italia e loro due sono rimasti col cerino in mano e si sono scottati. Mi sembra tanto chiaro. Avevano pensato che Berlusconi avrebbe fatto il solito cappotto invece non ha portato a casa neppure una giacca monopetto. E ora sono entrambi da mettere in naftalina.

      Rispondi
  5. Be’ la pianto qui, mi basta che la Juventus abbia battuto gli spocchiosi del Tottenham, a Wembley, per 1-2, e va ai quarti di Champions.

    PS Il doppio petto per Berlusconi è di rigore, il cappotto non gli manca di certo. Mi sa che ancora non è tempo di dichiarare “il Re è nudo”.

    Rispondi

Lascia un commento