La partita del “cuore”

La partita tra Conte è Grillo continua, i falli sono tanti da ambo le parti, i due contendenti si misurano ognuno a suo modo.
Grillo “col cuore”, Conte con la pochette.
Ma non vanno in gol nessuno dei due, stanno solo portando a spasso “la palla”.
Nessuno dei due vuole perdere e cosi si deciderà ai rigori e vincerà il più…fortunato.
Due partiti ormai sono alle viste: due movimenti?
Un solo Movimento e però molto acciaccato come dopo i tempi supplementari.
I due arbitri: Fico e DiMaio contano poco o nulla, non fischiano mai e se ne stanno a bordo campo, al massimo ogni tanto dicono un “eddaje”, ma niente di più: hanno capito anche loro che c’è aria di divorzio.
Il divorzio è nelll’aria ormai da giorni, i due “sposi” non si amano, che si sposano a fare? Per litigare sempre? No, meglio fare patti chiari subito: metà a me e l’altra a te ( o un quarto). Divisi prima ancora di unirsi. Un matrimonio lampo consumato tra invettive e capricci e bronci e mandate a …farsi un giro.
Non ancora nato e però il nuovo Movimento di Grillo scricchiola già. Si sente sembra uno di quei vecchi materassi a molle che cigolano ogni volta che ti appoggi.
Mentre il partito dell’ex premier, ancora in gestazione, frigna già “nella pancia” della “mamma”.
Mi sa che sarà po’ dalico.
Che dire di più? Nulla, solo che era nell’aria e l’aria nel Movimento ormai è cosi fritta che anche ad aprire le finestre continua a “puzzare”.

1 commento su “La partita del “cuore””

  1. Complimenti, sull’entusiasmo dei successi della squadra italiana, hai descritto una bella partita di calcio politico tra lo squadrone di veterani capitanati da Grillo e i neofiti capitanati da Conte. I due arbitri non conteranno, sarà il Var a decidere: e il Var è in mano agli elettori.

    Andranno ai supplementari? Ai rigori? Non si sa, quello che è certo che non andranno lontano: chiunque vinca, accederà alle (s)qualificazioni.

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