Semo tutti romani?

La foto di gruppone del centrodestra unito con Giorgia a capeggiare e Giorgia a parlare per tutti e Giorgia due spanne sotto Salvini e Giorgia a dire che lei è pronta e che bisogna fare presto…
Con Silvio che trattiene un falso sorriso e sembra sbroccare ogni secondo. Chissà cosa gli avrà dovuto promettere Giorgia per farlo stare zitto?
Non oso immaginarlo.
Quello è un tipo pericoloso.
Ora, possiamo dire quello che vogliamo, ma per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, ci sarà una donna a fare la premier. E sottolineo “la” con un po’ di soddisfazione. Posso anche essere lontana dalle idee della premier e lo sono per molti versi che non sto a dire, ma vederla, lei piccolina, cosi compunta ed elegante, sorridente ma non troppo, stagliarsi in quel bel completo blu davanti a tutti quei maschioni e dire che lei è pronta a governare il paese, beh, è una bella foto.
Lei è più bassa di tutti ma svetta. Eh, si lo devo riconoscere, ha classe.
Ora io non lo so come governerà, spero bene, ma lei sembrava la mamma di tutti anche di quel Silvio discolaccio impenitente che si tratteneva da fare Pierino la peste.
Sembra tutto apposto oggi tra loro. Tutto dimenticato, tutto scorre e deve scorrere anche in fretta perché non siamo messi bene.

Non sappiamo in che mani siamo, ma, lo abbiamo mai saputo?
Chi è andato a votare, cioè circa la metà degli aventi diritto, ora si prende una bella responsabilità qualsiasi partito abbia votato. Chi non ha votato si chiamerà fuori, tanto, diranno, noi non c’eravamo, questa roba qui l’avete votata voi.
Ma, poniamo il caso che il governo faccia qualcosa di buono, non dico tanto ma qualcosa, allora, chi avrà messo quella crocetta che a me è costata davvero molto, più che mai, potrà dire a chi se n’è fregato che fregarsene è lecito, criticare dopo essersene fregato lo è molto meno?
Oppure…”semo tutti romani, mannaggia li mortecci”…
https://www.youtube.com/watch?v=w5hH07ZAcF4

5 commenti su “Semo tutti romani?”

  1. @mariagrazia: non l’ho votata perché non mi sono fidato fino a quel punto (e non tanto per la persona in sé ma per la coalizione che ha attorno… la fatica del parto di questo governo me lo ha confermato) sono d’accordo e mi unisco nella considerazione per questa donna. Temo non avrà vita facile e non per via di una opposizione decisa e sensata ma per meschini giochi di potere sulla pelle degli italiani. Chissà che non riesca a regolarli, potrebbe essere la nostra lady di ferro? La “cazzimma” ce l’ha. Auguri, ne ha bisogno, e ne abbiamo bisogno anche noi.
    R
    si, certo, poco ma sicuro, sto seguendo in diretta le consultazioni, ora sta dando la lista dei ministri ero sicura che non avrebbe messo tempo in mezzo, le donne sono in genere più pratiche.

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  2. La nostra premier lo aveva detto: io sono Giorgia e sono pronta,
    io sono Giorgia e sono donna e ce l’ha detto con piglio franco
    e ce l’ha messo nero su bianco
    Lei è la prima ed è di destra e stamattina dopo il risveglio
    la nostra premier si sarà detta: sogno o son desta?
    La prima donna ad esser premier in un paese che in settant’ anni
    mai donna ha visto neppure in sogno, farlo notare
    non è banale e non mi pare comporti sdegno.
    Giovane e donna la nostra premier e finalmente il nostro paese
    può dire infine di esser degno dei più evoluti e più civili
    e questo ne è finalmente un segno.
    Di donne toste ce ne son tante e Giorgia è tosta non ci son sante
    e ha messo poco del tempo in mezzo a far la lista dei suoi ministri
    che piaccia o no saran buoni o tristi ma non c’ha messo certo le scale
    e non può essere certo un male.
    Ora aspettiamo a sputar sentenze,
    ne abbiano visti di ogni colore fare casini a più non posso.
    Fare e disfare ch’era un piacere, ora c’è Giorgia, donna di destra ,
    piglio severo e molto tosta ma giudicare come fan tanti col pregiudizio che sia fascista non è mi pare cosa sensata, meglio aspettare che condannare
    con alterigia spregiudicata.

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  3. Signora Gazzato, purtroppo le ideologie sono dure a morire.
    Le femministe italiane ed europee dovrebbero esultare, e invece tacciono.
    Il fatto che la Meloni sia di destra la rende indegna delle congratulazioni del movimento femminista.
    Il che dimostra che non si tratta di un movimento autentico, ma di uno dei tanti movimenti creati dalla sinistra con intenti politici, come Legambiente, le Sardine, LGBT e compagnia bella.
    R
    il femminismo ha fornito le pre condizioni senza le quali neppure lei sarebbe arrivata dove è ora.

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