Ha perso la democrazia

In queste elezioni non ha vinto nessuno: hanno perso tutti. Perché la democrazia richiede un’ampia partecipazione che non c’è stata. Chi non votato ha mille ragioni più una di non andare a votare, ma cosi facendo si distrugge anche l’ultimo barlume di democrazia rimasta dopo la ventata di dpcm e decreti e leggi votate senza l’apporto del Parlamento a seguito dell’emergenza infinita.

Ed è grazie a questa che si sta instauranndo la dittatura democratica di quell’elite che viaggia in auto blu e che crede di avere il mondo in mano. Non ha vinto nessuno, non la sinistra e manco la destra e nemmeno chi non è andato a votare ha vinto qualcosa perché ha solo impedito alla democrazia di parlare per voce dei cittadini. La dittatura democratica li ha zittiti e molti di loro ne vanno anche fieri.

Non ha vinto la sinistra in quella sua ridicola manifestazione contro il “fascismo” che non c’è, contro “tutti i totalitarismi” che in Italia sono rappresentati dalla corruzione, l’evasione, la malavita, l’ingiustizia sociale sempre più marcata, il poltronismo della politica, la burocrazia kafkiana, la mancanza endemica di lavoro, l’incapacità o peggio l’inettitudine di tutti i governi di fornire al paese quello che è scritto sulla prima norma della nostra Costituzione: lavoro per tutti.

E Landini ha perso una grande occasione quando ha parlato dal palco, sabato scorso: quella di schierarsi con i lavoratori che chiedono lavoro ed equità sociale ed ha perso l’occasione per dire che la distruzione della sede del maggior sindacato italiano avrebbe potuto essere evitata se la Polizia non avesse scortato quattro fanatici e gli avesse permesso quello scempio. Ed ha perso anche l’occasione per tacere, fare un minuto di silenzio per tutte le morti bianche che ci sono costantemente in Italia e per le quali neppure la Cgil ha fatto nulla in tutti questi anni.

La maggior forza sindacale ha perso una grande occasione e non ne avrà un’altra per dimostrare di tenere al suo vero mandato, quello che dovrebbe fare e non fa ormai da troppo tempo: difendere i lavoratori e battersi per i loro diritti.

E  a Trieste la democrazia ha subito un altro colpo mortale: la polizia che lancia fumogeni e usa gli idranti e manganella gente inerme, seduta a terra, non violenta:  queste azioni rappresentano in pieno lo stato italiano: disumano coi deboli e debole con i gradassi che detengono da soli, in pochi la riccheza della nazione.

Una nazione povera di valori, annichilita dal peso dei morti che si sarebbero potuti evitare con misure efficaci e tempestive e soprattutto annichilita da una classe dirigente povera di spirito e di valori, egoista e determinata a mantenere il più a lungo possibile lo status quo, l’attuale impoverimento del paese in ogni aspetto, soggiogato da una dittatura democratica sempre più feroce e miope.

Non ha vinto nessuno…o meglio ha perso ancora una volta la democrazia e il paese tutto!

6 commenti su “Ha perso la democrazia”

  1. Comportamento strano quello della ministra Lamorgese (e del Giverno) che tollera le violenze di Roma contro la Cgil, e poi comanda l’uso dei manganelli e degli idranti nella manifestazione pacifica di Trieste.

    Altro comportalento censurabile l’aver permesso una manifestazione sindacale, in realtà politica, a Roma, contro il pericolo di un ritorno del fascismo, alla vigilia dei ballottaggi.

    Mi chiedo, quanto abbiamo influito questi comportamenti governativi nel voto dei ballottaggi che hanno visto affermarsi le forze di sinistra. Secondo me, hanno avuto il loro peso.

    Altro risultato negativo l’astensionismo crescente, ossia la disaffezione nei confronti della politica, disaffezione sintomatica di tentazioni autoritarie. Non è un caso che la politica italiana sembra avviata verso l’instaurazione del partito unico, e l’ammucchiata parlamentare a sostegno del Governo Draghi, ad eccezione della Meloni, ne è la conferma.

    Infine è indecoroso la spettacolo di un governo sordo alla proteste di una minoranza che sembra non appartenere alla Nazione. Sono italiani anche loro, sono il prodotto sociale di tutti coloro che bene o male hanno detenuto il potere, non sono dei reietti,
    occorre prestare loro orecchio senza supponenza, né minacce, né ritorsioni, occorre trovare un compromesso partendo da una visione realistica dei fenomeni senza trincerarsi in posizioni assolute.

    R
    è il potere che difende se stesso.

    Rispondi
  2. Dai quotidiani: il fortino No vax di Trieste è diventato zona di contagi.
    Appunto.

    R.
    ma lei queste notiziole dove le legge? Quali “quotidiani” le diffondono? Suffraghi con le prove quello che afferma.

    Rispondi
  3. Giornali come Corriere della Sera e Repubblica.
    So già la sua obiezione: sono parte del sistema.
    Meno male che ci siete voi a rivelare le verità.

    R.
    bravo Facchin si è risposto da solo, bene cosi, come vede c’è chi le da corda e fornisce anche le “pezze” che lei ha descritto molto bene pur nella sua sinteticità.

    Rispondi

Lascia un commento