Walzer inglese

Sarà la prima volta di una donna che commenta una finale di calcio. Un’occasione irripetibile per Katia Serra, ex calciatrice e docente universitaria. Con grande esperienza calcistica alle spalle. Finalmente una donna a commentare una finale di calcio, non era mai successo, c’è sempre una prima volta, però  questa è una veramente grandiosa per lei ma anche per le donne in generale.

Porterà fortuna? Lo spero, me lo auguro e le auguro di fare un figurone. Accompagnerà Stefano Bizzotto e insieme a lui sostituirà la coppia Rimedio Di Gennaro dato che Rimedio è stato colpito dal Covid (auguri a entrambi).

Immagino sarà molto emozionata ma sono sicura che se la caverà benissimo.

In quanto alla partita di domenica. beh… Borioso ha ritirato in tutta fretta il proposito di istituire una giornata di festa nazionale in seguito alla “vittoria” della squadra inglese.

Ha scoperto d’un botto che ancora non l’ha vinta e che non è un mago dei Tarocchi e l’ha subito ritirata con qualche opportuno scongiuro (dietro le quinte e anche le seste).

Il Covid impazza nella variante Delta ma il calcio è più forte di lui se tutti sembrano non temerlo per nulla. Il governo italiano ha messo in campo misure per contenere l’euforia calcistica sia in caso di vittoria che di sconfitta (sic).

Lo so che non avrei dovuto scrivere quella parola, ma l’ho letta proprio cosi anche se chi l’ha riportata, sono sicura, ha avuto la stessa reazione di Johnson e ha fatto gli scongiuri all’italiana. Non so quanto differiscano dalla modalità inglese…indagherò.

Comunque, apprescindere (ci sta), sarebbe davvero una bella lezione per i boriosi inglesi che hanno fatto quasi tutte le partite in casa e si sentono già col trofeo in mano…calma ragazzzi, take it easy, dobbiamo ancora giocarcela.

Non dico nulla, non mi pronuncio, non azzardo previsioni…ma me la sento, che gli inglesi se la vedranno con i nostri che non sono proprio farina per fare ostie (come direbbe mia nonna) e non sarà un giro di walzer…inglese.

 

13 commenti su “Walzer inglese”

  1. La commentatrice è una novità piacevole anche perché è molto preparata e competente. L’ho ascoltata anche nelle cronache di ciclismo e devo dire che fa delle osservazioni acute e che rifugge dalla logorrea che affligge tanti telecronisti.

    Le forze in campo si equivalgono anche se le due squadre hanno una concezione del gioco diversa, fisicità per gli inglesi e lanci lungi per servire le loro punte di diamante Sterling e Kane, costruzione di gioco più elaborata per gli italiani, ma anche grande concretezza nel puntare a rete, oltre che grande difesa ed eccellente portiere.
    Vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso, come sembrerebbe siano tentati di fare gli inglesi, non depone a loro favore, e potrebbe essere pratica foriera di profonde delusioni.

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  2. In parallelo con il Campionato Europeo si sta svolgendo, l’analogo torneo delle Americhe, ossia la Coppa America.
    Stanotte si disputerà al Maracanà di Rio de Janeiro la finale Argentina-Brasile, Messi contro Neymar, anche questa sarà una grande finale dal risultato estremamente incerto.

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  3. Forza Azzurri, adesso tocca a voi coronare le vostre magnifiche prestazioni con la vittoria finale. Vi siete fatti strada a poco a poco, battendo uno per volta tutti i vostri avversari -Turchia, Svizzera, Galles, Austria, Belgio, Spagna- tutte squadre decise a vincere, e via via, sempre più forti, ma la vostra tecnica, il vostro essere uniti, il vostro cuore, i vostri gol, hanno prevalso.
    Adesso rimane l’ultimo atto, proprio in casa degli inglesi, i vostri avversari storici, in quello stadio di Wembley considerato il Tempio del calcio. Il tifo non sarà per voi, sarà per gli altri, ma sessanta milioni d’italiani vi seguiranno col fiato sospeso, e l’Europa tutta è con voi. Vincete un’ultima volta, fatelo con l’umiltà di sempre, vincete per tutti noi, e se l’ultima impresa non vi riuscirà , grazie lo stesso.

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  4. Il Giro d’Italia femminile fu disputato per la prima volta nel 1988, lo vinse l’italiana Maria Canins. Da allora sono state disputate 31 edizioni, inizialmente appannaggio delle italiane, per merito soprattutto di Fabiana Luperini, vincitrice di ben 5 Giri (è il record attuale), di cui le ultime due distanziate di dieci anni.

    Ultimamente sono le olandesi che hanno prevalso con Marianne Vos (tre vittorie), Annemiek van Vleuten(due vittorie) e Anna Van Der Breggen vincitrice oggi del suo quarto Giro d’Italia.

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  5. Grandissima Italia, regala un gol agli inglesi, si sfalda, si ricompatta, pareggia, perde Chiesa, ma trova Donnarumma, due rigori parati e siamo Campioni d’Europa. Piange Mancini, piangono gli inglesi, esulta Mattarella

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  6. Il walzer l’abbiamo ballato noi! Grandi ragazzi, un abbraccio grande a tutti compreso lo staff tecnico e un bacio a stampo al portierone grande man of the tournament Donnarumma!
    Qui la festa impazza, una grande gioia, grazie ancora, grande Italia!

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  7. Ancora non è spenta l’immagine del pianto di Mancini -il Ct azzurro, più di tutti aveva aveva nascosto la sofferenza- che già la marea crescente dell’entusiasmo inondava, con suoni di trombe, clacson, urla, canti, bandiere, auto e motorette impazzite, le strade, i viali, le piazze della città. È quel fenomeno di follia collettiva poeticamente colto nei versi della famosa canzone di Bennato e della Nannini dell’ormai lontana “Italia ’90”.

    “E il mondo in una giostra di colori
    E il vento che accarezza le bandiere
    Arriva un brivido e ti trascina via
    E sciogli in un abbraccio la follia”
    Da cosa nasca questo “brivido” collettivo lasciamo che siano i sociologi e gli psicologi a spiegarcelo, a noi basta sapere che c’è, ed è bello che ci sia.

    Quel gol preso a freddo con facilità irrisoria ne primissimi secondi di gioco ci aveva disorientati, non solo noi tifosi, ma gli stessi ragazzi che giocavano.
    Per molto tempo, che però scorreva velocemente, la squadra sembrava si fosse sfaldata come un monumento di sale: dove erano quei passaggi che disorientavano gli avversari? Quella precisione nel cogliere il compagno smarcato? Quel gioco a memoria che aveva sconfitto tanti avversari, sembrava dimenticato.
    Passò così tutto il primo tempo, solo una volta Chiesa era riuscito a seminare il panico nella squadra inglese asserragliata tutta a difesa di quel gol piovuto dal cielo. E qui avrà giocato il volto severo del Mancio e le sue parole volte a riunire i cocci della squadra, a darle animo e ricostruirne morale e carattere che parevano persi.
    Nel secondo tempo infatti ecco il miracolo, la squadra si ricompatta, pone sotto assedio la metà campo avversar, ua, finché arriva l’urlo liberatorio -goool!- per merito di Bonucci, pronto a riprendere una respinta del palo su incornata di Verratti. E’ il pareggio, Mattarella esulta, il Wembley ammutolisce.

    Poi tra cambi, infortuni, ammonizioni, occasioni sbagliate per un soffio, fischi del Wembley ogni volta che un calciatore italiano tocca palla (c’è pure un’invasione di campo), si giunge ai supplementari, con un possesso palla 60-40 a favore dell’Italia.

    Ma, l’1-1 rimane, così si arriva ai rigori: Berardi segna, Kane pareggia; Belotti si fa parare il rigore, Maguire porta in vantaggio l’Inghilterra; Bonucci non sbaglia, prende il palo l’inglese Rushforsd, nuovamente pari; Bernadeschi spara centrale, ma segna, è questo che importa, ora tocca agli inglesi, tira Sancho e, Donnarumma para, siamo in vantaggio per 3-2; ultimo rigore, se entra, siamo Campioni: tira Jorginho l’eroe che spiazzò con un tocchettino il portiere spagnolo, ripete il giochino, ma repetita non iuvant, quel mezzo portiere che è Pikford para, maledizione! ora se gli inglesi segnano si continua ad oltranza. Ma qui Donnarumma fa il suo secondo miracolo, tira Saka e lui con un tuffo perfetto para!
    Gioa incontenibile degli italiani, in tutta il Paese esplode un grido che sale fino alle stelle, disperazione degli inglesi, lo stadio è a lutto. Sembra che gli inglesi avessero già preparato i festeggiamenti per la loro vittoria be’ riprenderanno il loro caratteristico aplomb: quello che conta è che l’Italia è Campione d’Europa dopo 53 anni.

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  8. Notazioni a margine di quanto già scritto stanotte sotto l’effetto immediato delle vittoria.
    A Wembley, gioco di luci e di colori, banda di suonatori, coreografie e ballerini, una squadriglia aerea sfreccia nel cielo, nel campo svetta la gigantografia della coppa. La coppa, quella vera, è portata ina campo da Eder, il pallone è portato al centro da un’auto giocattolo. Piove.

    Prima del fischio d’inizio le squadre pongono il ginocchio a terra senza se e senza ma, in modo deciso, onore a loro. Poi il fischio e subito dopo, Luke Show smarcato fulmina Donnarumma nel proprio palo.
    Dopo il primo sbandamento, al 35’Chiesa supera un paio di avversari e con un gran tiro sfiora il gol, al 46’ Immobile gira a rete, Pickford respinge, riprede Verratti, ma stavolta il portiere inglesa blocca.
    Ora l’Inghilterra è posta sotto assedio, ci provano ancora Chiesa e Insigne, poi al 67’ Il gol di Bonucci: è un capolavoro di squadra, corner battuto da insigne, Cristante tocca di testa, Verratti anche lui di testa indirizza in rete, Pickford para con l’aiuto del palo, Chiellini manca la palla, Bonucci raccoglie e fulmina in rete. Eloquente, l’espressione desolata di Pinckford.

    Al 73’ tiro al volo di Berardi imbeccato da Bonucci, al 75’ è Cristante che manca di poco il gol, poi Chiesa viene steso a terra e s’infortuna. Su corner battuto dagli inglesi, colpo di testa sventato da Donnarumma ancora in angolo. Prima dei supplementari, ammoniti Insigne e Chiellini.

    Al 96’ salvataggio miracoloso di Chiellini su Sterling, poi al 103’ è Emerson che sfiora il gol. Al 106’ Belotti viene atterrato, sulla punizione di Bernadeschi, Pickford para in due tempi. Jorginho si infortuna, poi prende il giallo.
    Finisce con un l’Italia in avanti, su corner per l’Italia Chiellini salta a vuoto.
    Fine, le punte di diamante Sterling e Kane, non hanno perforato.

    Dei rigori s’è già parlato , ed è già leggenda.
    Alla premiazione i calciatori inglesi si sfilano dal collo la medaglia, non è un bel gesto, bisogna saper perdere.

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  9. X sig. Alessandro: guardi che l’autore del goal inglese si chiama Shaw con la A e non Show come ha scritto Lei e che significa Spettacolo.
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    grazie Bianchi, lo sappiamo come si scrive e anche il significato di show, ma a tutti può capitare un refuso, anche a lei che non credo sia infallibile.
    Alessandro ha scritto le “telecronache” a suo modo, preciso, originale e interessante e colgo l’occasione per ringraziarlo. Se anche io mi accorgo di refusi, a meno che non siano concettuali, non intervengo, perché tutti capiscono che si tratta di refusi e niente di più.

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  10. E il calcio ha coinvolto anche un refrattario al calcio (forse l’avete capito) come me…
    Emozionante e commuovente.
    Ho perso la voce per gridare fino a tarda notte in giro per la città.
    E poi c’è quella barzelletta: “C’era un inglese, un belga, uno spagnolo e un italiano! Poi è rimasto solo un italiano”.
    Forza Azzurri.

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    bene Vincenzo noto che la febbre azzurra l’ha contagiata, in fondo non è poi cosi male vincere, soprattutto stando seduti in poltrona, anche se, comunque è una sofferenza e non piccola.

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  11. permettetemi un po’ di ironia:
    Da qualche anno i nostri politici hanno tentato inutilmente di farsi sentire in Europa. Poi a maggio è arrivato un gruppo di ragazzini che ha detto all’Europa di stare “Buoni e zitti”.
    Ieri poi allo stadio di Wembley altri 11 ragazzi sebbene abbiano impiegato oltre 120′ hanno fatto capire all’Europa che doveva stare “Buona e zitta”. Era semplice no?

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    grandi Maneskin e bella la canzone e gradissimi gli altri 11 che hanno “zittito” gli inglesi (almeno per un po’).

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