Killer buoni

Nella zona dove abito, una bella zona residenziale con molte case singole, ville e villette, da tempo ormai, girano cani di grossa taglia: dobbermann, boxer, bull terrier, pittbull, pastori di ogni specie, tanto per citarne solo alcuni, accompagnati (si fa per dire) dai padroni, i quali, spesso, sono se possibile, più feroci di loro.

Li lasciano andare senza guinzaglio, tanto sono buoni, ti dicono, qualche passo avanti a loro e se gli dici che li temi e che li devono tenere, almeno per il tempo di farti passare senza morire di terrore, ti rispondono, spesso: “sono più buoni, più intelligenti, di te che sei una stronza che non ama i cani e che te ne vai in giro senza guinzaglio, ma dove vai?” oltre ad augurarti la morte nella giornata e che “se hai paura dei cani stai a casa”.

Mi succede tutti i giorni di sentirmi rivolgere queste graziose frasette se mi capita, come capita sempre più spesso, di incrociare una coppia di grandi amiconi (cane e padrone) che passeggiano.

Sanno bene che avrebbero il dovere di tenere il loro grande, pacioso, simpatico, miglioredelmondo, giocherellone e per niente aggressivo rotweiler al guinzaglio e in certi casi persino con la museruola, ma se ne infischiano.

Hai paura?Peggio per te!

Cosi succede che in tempo di Covid, non devi temere solo il virus ma di essere azzannato alla gola da uno di quei simpaticoni meravigliosi compagni dell’uomo, buoni anzi buonissimi, ma con l’istinto di uccidere se gli gira e quando gli gira.

E nessuno controlla. Ho provato più volte a denunciare la situazione alla Polizia Locale del mio Comune, l’esito è quello che potete immaginare: pressochè nessuno.

E i padroni, in genere maschi adulti se non anziani, sono tutti o quasi, timorati di Dio, vanno in chiesa la domenica e fanno pure volontariato, ma quando gli chiedi di poter passare per la strada senza dover essere squadrata malamente dal loro cane libero e potenzialmente un killer, ti dileggiano alla meglio o ti insultano alla peggio. A me è capitato più volte. La “migliore delle offese è stata senza dubbio “stronza di m.” perché uno aveva permesso al suo grande amico cane di fare la pupù a qualche centimetro dai miei piedi e io me ne ero lievemente “meravigliata”.

Ma anche le donne non sono da meno: spesso non riescono a tenerli e scappano, correndomi incontro abbaiando  e se io chiedo alla signora di chiamarlo indietro, lei mi risponde seccata di andarmene a casa e di chiudermi dentro.

Vi pare normale?

A me pare follia. Il fatto è che con la scusa che “girano tanti malintenzionati” molti si sentono in diritto di usare il proprio cane (magari regalatogli dai figli per fare la guardia alla villetta perché non si sa mai) come una vera arma impropria che gli serve per sfogare i loro più bassi istinti belluini per una vita ricacciati indietro dalle leggi e dalle convenzioni sociali: il cane gli permette di essere quei cialtroni, maleducati, spesso maschilisti, pieni di livore verso il prossimo che in realtà, oltre la facciata mite e benedicente, si ritrovano spesso, troppo spesso in tanti anzi in troppi. Amanti degli animali (a loro dire) ma odiatori feroci del prossimo.

I cani non hanno certo colpa di questo, ma ne sono a loro volta le vittime.  Spesso  abbandonati dentro giardini vuoti e assolati per ore e ore in solitudine, ma usati per accompagnare il padrone a mostrare “muscoli” che non possiede e cattiveria che ha a lungo represso e che ora sfoga su chiunque gli capiti a tiro, meglio se donna e sola, giovane o meno che sia.

Che fare? E diventano sempre di più e sempre più pericolosi, i padroni molto più dei loro cani.

7 commenti su “Killer buoni”

  1. Fra l’altro, i cani citati aggrediscono i padroni o i loro famigliari, fino ad ucciderli. Io confesso di avere molta paura di loro, me linvedonvenirebin intero con lo sguardo fisso e feroce, mi paralizzo. I cani sono pur sempre discendenti dai lupi lupi, mirano d’istinto al collo. Spesso uccidono a morsi altri cani, mentre vengono portati a passeggio dai padroni. Infine, i padroni bulli e volgari non raccolgono mai le loro enormi deiezioni. Roba da plebei!

    Rispondi
  2. L’unica cosa da fare è denunciare ai vigli urbani il fenomeno e protestare nei giornali locali, e se non basta, insistere.
    Un tempo ci fu il boom dei “fracassoni”: moto di cilindrata più i meno grossa, motorette e motoscooter, tutti senza silenziatore allo scarico. Poi, a furia di proteste e di denunce, la gente cominciò a sensibilizzarsi e il fenomeno lacera timpani a poco a poco finì.
    Tornando ai cani, non molto tempo fa, mentre passeggiavo in un parco, fui azzannato da un cane alla gamba. Fortuna che il pantalone assorbì gran parte della stretta cui era sottoposta la coscia, ma quel poco che i denti riuscirono a scalfire, mi procurò un gonfiore per parecchio tempo nonostante le pomate che fui costretto usare.
    Inutile dire che il proprietario, messo il guinzaglio al cane, se la filò senza neppure sentire il bisogno di fornirmi le generalità e di scambiare i recapiti telefonici, qualora il cane mostrasse segni di rabbia. Denunciai il fatto ai vigili urbani che mi assicurarono il loro intervento, e scrissi al giornale locale.
    Devo riconoscere che adesso, in quel parco, la maggioranza dei padroni tengono al guinzaglio il loro cane, anche se non manca l’eccezione di chi se ne impipa. Ma è già un passo avanti.
    Purtroppo a me è rimasto un senso di timore, che prima non avvertivo, nell’accostarmi ai cani.

    Rispondi
  3. Le vecchie scacciacani ci sono ancora? Magari portarsene dietro una!

    Risposta
    è un’idea ma ci costringerebbe ad andare in giro “armati” lasciando libertà ai padroni di fare come gli pare e infischiarsene delle leggi.

    Rispondi
  4. Aggiunta alle scacciacani. Per i padroni una donna può portarsi in borsa una bomboletta di acido da spruzzare negli occhi, se minacciata. A’ la guerre comme à la guerre.

    Risposta
    si, certo, ma se siamo costrette ad andare in giro armate anche per difenderci dai padroni dei cani allora siamo proprio messe male e non solo noi donne ma l’intera umanità.

    Rispondi
  5. Una scacciacani non è un’arma. é un dissuasore, come lo sono le bombolette urticanti.
    Comunque io, se non ci fossero tutti i vari limiti e divieti, a portarmi in borsetta una piccola pistola non avrei problemi. In certi casi, anche solo come minaccia…

    Rispondi

Lascia un commento