Una donna di potere

Forse una persona c’è che potrebbe aiutarci a fermare questa follia. Ed è una donna, una donna di potere che ha appena lasciato la politica ed il suo ruolo di guida del proprio paese, ruolo che ha svolto per quasi venti anni con grande fermezza, determinazione e volontà di perseguire la pace.

Mi riferisco ad Angela Merkel, la leader tedesca. Immagino che ora che ha lasciato la politica, non si voglia più caricare di responsabilità e forse voglia vivere la sua vita tranquillamente occupandosi d’altro, ha già dato e anche dato tanto.

Ma la storia forse ha deciso che Angela Merkel debba ancora assolvere a fondo al proprio destino, che forse è proprio quello di mediare tra i russi e gli ucraini per fermare questa tragedia nel cuore dell’Europa che nessuno fino a pochi giorni fa avrebbe previsto, almeno non con questa virulenza.

Ho come l’impressione che Angela ci stia pensando, che stia riflettendo se accettare ancora e seguire il proprio destino di leader carismatico o se lasciarsi tentare a rimanerne fuori. Deve essere una “lotta” interna difficile quanto la guerra cui stiamo, attoniti, assistendo.

Io spero che vinca la politica, la leader che è in lei e che metta da parte le riserve e che si attivi presto per interpretare subito un ruolo di mediatrice che potrebbe salvare l’umanità.

Lo spero davvero.

34 commenti su “Una donna di potere”

  1. Cara Mariagrazia,
    Do per scontato che tra Scholz-Baerbeck e Merkel sia intercorsa più di una telefonata nelle ultime settimane. Ma a parte un ruolo meramente consultivo Merkel potrebbe poco o nulla anche se fosse ancora cancelliera. Non è fatta per gestire questo tipo di crisi. E poi foqrse è anche giusto così: è la nostra crisi, spetta a questa generazione di cittadini e politici confrontarsi con essa, senza Deus ex-machina.
    R
    penso anch’io che si stia attivando ma che no prenda posizioni nette per non prevaricare l’attuale cancelliere.

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  2. Nell’incontro di Sochi, nel 2007, quel sadico di Putin, ben sapendo che la Merkel soffre di una grave, invincibile cinofobia, per essere stata morsa da bimba dal cane di un vicino, le fece passeggiare a lungo attorno il suo enorme Labrador nero, Koni.

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  3. Domani dovrebbero riprendere i negoziati, ma Putin già avverte che lui negozierà solo se verranno accettate tutte le sue richieste.
    Beh, non male come presupposti, lui accetta di negoziare solo se si fa come vuole lui.
    Veramente un buon viatico per prendere accordi.
    Non saprei proprio come una grande negoziatrice come Merkel potrebbe trovare una strada efficace per entrare nella mente del russo che sembra a chiusura stagna.
    Punta i piedi, no matter, whatever it takes, lui va avanti per la sua strada e non trova inciampi.
    Ma, forse Angela potrebbe avere l’asso nella manica, le idee di una grande statista possono essere imprevedibili e a volte è proprio quando sembra che non ci sia via d’uscita, la mente trova un pertugio, in fondo al tunnel vede una lucina, la segue, la vede sempre più grande e in fondo lei ha “maneggiato” per anni la materia Putin, lo conosce bene, saprebbe forse trovare il suo punto più debole e colpire li dove nessuno penserebbe mai di colpire e fare centro.
    Se fossi in lei non dormirei da dieci giorni solo per stare a pensare quello che si potrebbe fare per fermarlo.
    Chissà se lei riesce a dormire.

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  4. La Merkel non è una grande statista. E’ stata buona solo per il tran tran della normale amministrazione. Anche nella UE non è stata positiva.

    R
    e te pareva?

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  5. Mariagrazia, sei ammirevole nel voler cercare soluzioni a questa tragedia sperando che la ragionevolezza, la saggezza e la capacita propria delle donne di sapere stemperare gli eccessi -prima Ljudmila, la moglie di Putin, ora la Merkel- possano convincere Putin a demordere dai propri propositi.

    La Merkel come cancelliera della Germania forse, all’inizio, avrebbe potuto avere qualche change nell’evitare l’aggressione, ma difficilmente, al punto in cui siamo e spogliata della sua carica, nella veste di persona comune, sia pure di grande spessore, potrebbe smuovere Putin dai suoi obiettivi.
    Più tempo passa e più difficile sarà trattare per Zelensky. Dopo non rimane che la resa. Purtroppo.
    E comunque la speranza è l’ultima a morire.
    R
    io penso invece che Merkel potrebbe fare qualcosa è vero che non è più del giro, ma lo è stata fino a ieri e lei è una persona di grande spessore e potere negoziale, non la sottovaluterei.

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  6. E no, caro Zelensky non puoi recriminare perché l’Occidente non vuole mettere un “no fly zone” in Ucraina, non puoi pretendere che ad un conflitto già atroce si risponda con una catastrofe mondiale dove i pochi sopravvissuti si dovessero chiedere: “Ma com’è possibile che sia successo? Dov’è la Ragione, quello facoltà unica prerogativa dell’Uomo? Dove e quando si è persa?”
    Una guerra che impegnasse la Russia contro il resto del Mondo Occidentale, dove ad armi atomiche si rispondesse con armi atomiche, destabilizzerebbe tutti gli equilibri planetari, e non lascerebbe scampo a nessuno.

    Perciò, caro Zelenszy, non chiedere la distruzione del mondo, piuttosto al punto in cui siamo –in cui hai dimostrato di saper resistere ed hai dalla tua parte l’Occidente nel sostenere con i mezzi ragionevoli la tua causa- sarebbe un’azione nobile dire: “Prendete me, ma risparmiate il mio popolo”.
    O più realisticamente accettare quella neutralità che l’orso Putin ritiene indispensabile per il suo Paese e salvare il salvabile.
    Non sarebbe una resa, ma una soluzione realistica, che getterebbe le basi su cui costruire, con le trattative, con la forza del diritto, con la diplomazia internazionale quelle condizioni di libera determinazione del popolo Ucraino. D’altro canto l’UE, dovrebbe farne tesoro con l’unione vera per costituire un blocco politico fondato sulla pace, e Putin non è eterno, e il popolo Russo prima o poi si renderà conto che non può soggiacere alla volontà di un despota e riuscirà a cacciarlo.

    R
    la ragione? dove la vedi la ragione in quello che succede? E come puoi chiedere a chi vede la sua gente morire sotto le bombe di sacrificarsi per la causa russa?
    Certo, il mondo non deve a sua volta sacrificarsi per l’Ucraina ma non credo che chi aggredisce in questo modo di accontenti di rassicurazioni o di far fuori il legittimo governo di quel paese. Mi dispiace non vedo realistica questa soluzione. Francamente io non vedo soluzioni, qualcuno qui mi ha preso in giro per come conduco la discussione, la vede troppo mielosa, parla di romanzi Harmony, certo i maschi che giocano ai soldatini da una vita sanno di che parlano, mentre le donne giocano con le bambole tutta la vita e al massimo di quelle possono parlare, le donne qualsiasi cosa dicono sbagliano a prescindere, sia che si tratti di guerra sia che si tratti di virus, ma spesso le donne vedono più in la. Io non vedo, o meglio forse non voglio vedere più in la, quello che vedo già e abbastanza terrificante e la mente non può accettare troppo orrore in una sola volta.
    Spero solo che Dio ci aiuti.

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  7. Azzardo: e se Zelensky abbia scelto consapevolmente un destino da martire?

    Sulla no-fly zone: i nostri strateghi (quelli veri, non quelli da forum) sanno meglio di noi cosa fare. Il mio parere da uomo di strada. Dato per assodato che la Russia è già in guerra con noi, si potrebbe anche pensare di imporre la no fly zone. Ora sono “impegnati”, la loro Macchina da guerra non si è mostrata invulnerabile, guerra per guerra tanto vale combatterla. A livello internazionale non sarebbe un attacco alla Russia. Sarà la Cina a trattenere la Russia dall’uso di armi nucleari.

    R
    per carità Francesco, bastano gli strateghi del forum. Io penso che per ora anche senza no fly zone il russo ha detto che solo le sanzioni sono una dichiarazione di guerra, immagini cosa succederebbe con gli arei della nato che sorvolano i cieli dell’Ucraina per eventuali (certe) violazioni. Oggi ha lavorato molto la diplomazia, non ho dubbi che anche Merkel sia dietro ai negoziatori, lei non sta mani in mano certamente. E se prende in mano il telefono e chiama Putin, gli può parlare in russo e dirgli papale quello che pensa. Non la sottovaluterei come fanno molti.

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  8. La Merkel. Nata, cresciuta, laureata in DDR, padre pastore protestante. Non si hanno notizie di attività antiregime dell’Angela. Si barcamenava nelle organizzazioni politiche con i margini che il regime concedeva. Dopo la riunificazione, adesione alla CDU e Kohl la prese a ben volere e la spinse in alto. Per riconoscenza quando Kohl ebbe difficoltà giudiziarie per certi finanziamenti lei lo colpì alle spalle con un articolo malevolo. E iniziò la scalata, che continuò facendo fuori anche ogni possibile avversario nel partito.
    Diventò importante in Europa perché essendo a capo del Paese più grande e più forte economicamente non poteva che esserlo.
    Traggo anche dei giudizi dall’Avanti!, voce mensile della rinascita socialista.
    Le sue scelte di governo non hanno mai visto una strategia ma solo tatticismi a breve.
    O decisioni improvvisate tipo quella sui profughi siriani da accogliere, poi rimangiata, o sull’abbandono del nucleare senza nessun piano alternativo.
    Quasi alleata del turco Erdogan con soldi UE al medesimo perché fermasse i profughi e anche un sostegno in una campagna elettorale.. Grande sostenitrice dell’austerità nella UE, anche in periodi di crisi e nonostante le critiche anche da Obama, e sostegno alle imprese tedesche nel commercio con la Cina. Dura con la Grecia, attenta soprattutto ai rimborsi alle banche tedesche, e avrebbe anche messo fuori la Grecia dalla zona euro ma altri lo impedirono. Indifferente alle proposte europeiste del presidente francese Macron. Solidale con le agitazioni di piazza in Ucraina per cacciare il presidente eletto Yanucovich per installare uno pro NATO e anti russo.
    Conclusione dell’Avanti!: Purtroppo avere una Merkel alla guida del più forte stato europeo è stata una vera iattura per l’Europa e per il suo cammino verso l’unità.
    E’ anche la mia opinione.

    R
    prima di tutto se riporta opinioni non sue le metta tra virgolette e citi le fonti con precisione.
    Secondo: vogliamo anche dire che veste male? E che è poco attraente? Ma, mi dispiace per lei e le sue fonti di discredito, ma lei è stata una delle più grand statiste del secolo, votata e rivotata e ha portato la Germania a livelli che qui ce li sognamo.

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  9. ll leader israeliano Bennet dopo il colloquio con Putin (chissà cosa si saranno detti?) è volato a Berlino ad incontrare Scholz e magari con Scholz senza farsi troppa pubblicità ma dietro le quinte, c’è lei, Angela Merkel che conosce bene la materia Putin e che può essere una preziosa consigliera di pace. Speriamo davvero.
    Certo se non è possibile far ragionare chi non vuole ragionare almeno si può cercare di costruirgli attorno un “recinto” ideale che ne freni in qualche modo l’irruenza e la faccia deviare verso soluzioni diverse da quelle che ha in mente.
    Non credo che il leader palestinese sia andato da lui per ragionare sul tempo e se lo ha fatto deve avere avuto argomenti di qualche importanza.
    Almeno ci spero.
    Aggiungo che apprendo ora che Bennet dopo aver parlato per tre ore con Putin (fra l’altro rompendo la regola del sabato ebreo ), ha parlato anche con Zelensky.
    Forse qualche cosa si muove verso la direzione giusta. Forse. Dio volesse.
    E se entrasse la Nato a protezione dei siti nucleari come proposto da Boris Johnson e si istituisse una fly zone umanitaria sopra alcune zone dell’Ucraina (pare che ci sia una proposta in tal senso, con tutti gli accorgimenti possibili a non irritare i russi, ma solo a scopi difensivi delle centrali nucleari e umanitarie, forse non sarebbe male.

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  10. Mariagrazia, mi chiedi:
    “dove la vedi la ragione in quello che succede?”

    Scusa Mariagrazia, dove avrei visto la ragione in quel che succede? E l’esalation fino a un conflitto mondiale cui portrenne un conflitto allargato, come la chiameresti se non una mancanza totale di ragione?

    Poi questa è veramente grossa come fraintendimento -mi dispiace dirtelo- di ciò che dico: secondo te inviterei Zelensky a “sacrificarsi per la causa russa”!
    Risparmiare morte e distruzione al suo Paese e la fuga da esso cui stiamo assistendo, o più realisticamente addivenire a un compromesso, sarebbe “sacrificarsi per la causa russa”?

    Evocare un allargamento del conflitto a livello mondiale che inesorabilmente diventerebbe conflitto atomico, ripeto, sarebbe la fine della civiltà.

    R
    quanto tu scrivi
    ““Prendete me, ma risparmiate il mio popolo”.

    Che cosa fai? Non dici forse che lui si dovrebbe sacrificare per la causa? Certo, per la causa del bene del mondo e del suo paese, ovvio, ma io la interpreto “per la causa russa perché esaudirebbe i piani di Putin, in questo senso capisci?
    Dove avrei frainteso? Spiegamelo per favore.
    IO SONO PER LA PACE, dico solo che tu a Zalensky non puoi dire secondo me, di cedere parti di sovranità del proprio paese o di abdicare al suo ruolo, perché lui sta difendendo il suo paese da un folle aggressore e si sta dimostrando un eroe. E chi ti dice che dopo aver conquistato l’Ucraina, Putin sarebbe sazio e non vorrebbe andare oltre? Chi te la da questa certezza?
    E chi ti dice che Putin voglia “addivenire a compromessi”? Hai forse anche tu una sfera di cristallo?
    E questo:
    ” Dov’è la Ragione, quello facoltà unica prerogativa dell’Uomo? Dove e quando si è persa?”
    Questa è la frase dalla quale ho preso la prima frase che ho scritto, da quello che scrivi tu. Forse sei tu che fraintendi?
    Certo io spero davvero con tutto il cuore che questa faccenda si risolva prima possibile, anche più di te ma tutti i nostri ragionamenti stanno a zero, se non si troverà una via diplomatica per risolvere questa tragedia non credo che sia sufficiente che Zalensky si pieghi a Putin perché questo si fermi. Ma vorrà sempre di più.

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  11. @alessandro
    E’ con piacere sincero che ti dico “bentornato nella dimensione della realtà”! (ma non è che di Alessandri ce ne sono due?)
    Hai colto perfettamente i termini del problema. Quale che sarà l’evoluzione della situazione, non è Zelensky l’incaricato del Signore che incita il mondo al giusto e al buono, o che decide chi dichiara guerra a chi.
    La Storia si fa a botte di compromessi, ingiustizie, bocconi amari e tempo, tempo che qualche volte cura le ferite e qualche volta ne apre di nuove, ma non lo decidiamo noi. Al massimo abbiamo il dovere di non chiudere gli occhi e di non raccontarci che Gesù è morto di morbillo.
    L’Ukraina non è americana e non è Europea: è nata dalla dissoluzione (forzata) di un Impero antico e brutale che è stato dato per estinto un po’ troppo presto, e che adesso si è risvegliato alquanto incazzato. Esattamente come gli USA che dopo le Torri scoprirono di stare sulle palle della maggioranza del pianeta, i Russi si sono resi conto che non fanno più paura come prima. La reazione, in tutti e due i casi, è stata mettersi a sparare in tutte le direzioni. Lo sappiamo noi Europei, che infatti cerchiamo di starcene il più lontani e coperti possibile, lo sanno gli Ukraini, lo sanno i Russi. Gli unici disposti a morire per l’Ukraina sono gli Ukraini e i Russi: tutti gli altri cercano di risolvere capitalisticamente il problema con qualche sacrificio finanziario. Grazie al Cielo all’Europa la ricchezza non manca, se aumenterà la luce compreremo un telefonino in meno, se aumenteranno gli alimentari invece delle papaie a dicembre da Eataly compreremo le mele alla LIDL. Gli USA venderanno un po’ di missili, la Cina comprerà un po’ di petrolio. E visto che qui da noi ormai si vive per youtube e instagram, ci saranno tipe che esibiranno un perizoma giallo e azzurro e ragazzotti che beleranno banalità con l’ autotune.
    Una cosa è certa: i missili e le basi dei bombardieri della NATO in Ukraina non ci andranno mai. Putin ne è certo, l’Europa lo sa ma non è fico ammetterlo, Biden e i Dem lo capiranno quando perderanno le elezioni Mid Term.
    Della democrazia, come sempre e dappertutto, non gliene frega niente a nessuno.
    Vedremo.

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  12. Sono convinto che sei per la pace, non è questo in discussione, come pure non è in discussione la responsabilità di chi in questo scenario ha scatenato la guerra.
    Ma, realisticamente parlando, più si va avanti, più la possibilità di un compromesso accettabile da parte dell’Ucraina svanisce, e se si arriva alla resa, le condizioni dettate dalla Russia saranno peggiori. Non solo, ma si conteranno molti più morti di quanti ce ne sono adesso, molti più prufughi ed ci sarà un Paese distrutto. Senza contare il pericolo di un conflitto atomico a livello mondiale.
    Pur sperando in un accordo in tempu brevi, non credo al miracolo che la Russia possa essere respinta e sconfitta.
    R
    Purtroppo se si va avanti o si resta indietro, non lo decidiamo né te né io. Questo è il succo del discorso e non credo che Zelensky, con tutto il rispetto, ascolti i tuoi appelli.

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  13. Donne di valore, indubbiamente, la Thatcher, la Merkel, la Clinton. Ma perché anziché il loro cognome personale, di famiglia, hanno usato sempre quello del marito?
    Io non lo farei.

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  14. Concordo con la Gazzato sull’apprezzamento per Angela Merkel.
    Forse non è un caso che questa follia di portare l’Ucraina nella NATO e installare basi americane a 300 km da Mosca sia cominciata solo dopo che lei era uscita di scena.

    Credo però che, indipendentemente dal ruolo politico e dalle sue capacità personali, non potrebbe fare niente.

    Questa guerra non è tra Russia e Ucraina; è tra Russia e USA, così come la guerra in Vietnam, e come la prima guerra in Afghanistan (quella fatta dai talebani, armati dagli americani, contro i russi.

    Il Paese che ospita questo scontro a distanza ne paga le spese, ma la guerra non si sta facendo contro i suoi interessi o per il suo bene. La guerra gli passa sopra la testa.

    Angela Merkel non potrebbe fare niente, perché è da mesi che Biden ha deciso che questa guerra si doveva fare. Serviva a dimostrare che la Russia è ancora pericolosa, nonostante sia stata inoffensiva per 30 anni, e quindi non si può sciogliere la NATO, ma, anzi, va rafforzata.

    E non dimentichiamo che la NATO è l’istituzione che permette agli americani di mantenere una flotta potentissima e basi militari nel Mediterraneo, in modo da tenere sotto controllo il Medio Oriente e la produzione di petrolio.

    La Merkel, secondo me, avrebbe potuto giocare un ruolo con la sua intelligenza e il suo pragmatismo, ma lo potrebbe giocare anche Macron, e anche il nostro stesso Draghi, se fosse meno americano.
    Il problema è che non c’è nessun ruolo da giocare in una partita dove le mosse sono già state stabilite a tavolino.

    Quanto alla “non flying zone”, termine fumoso creato per confondere le idee, significherenne attaccare con aerei o missili i velivoli russi che operano sui cieli dell’Ucraina.
    Ma, ovviamente, attaccare i velivoli russi su un territorio che non fa parte della NATO sarebbe un’azione di guerra contro la Russia. Ed essendo la Russia meno potente sul terreno delle armi tradizionali, sarebbe costretta a rispondere con le armi nucleari.

    Spero che l’irresonsabilità degli americani non arriverà fino a questo punto.

    R
    opinioni del tutto personali ( che non condivido).
    Ricordiamo però cosa è la Nato:

    “”La sicurezza nella nostra vita quotidiana è fondamentale per il nostro benessere. Scopo della NATO è garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari.

    POLITICA – La NATO promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti.

    MILITARE – La NATO si impegna a risolvere pacificamente le controversie. In caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO – Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali. “””

    Dal sito “Cos’é è la Nato”

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  15. Ancora una volta mi trovo d’accordo con Alessandro.
    Questa è partita come una guerra di ritorsione contro un’Ucraina velleitaria e contro un “occidente” arrogante, che vorrebbebportare la NATO alle porte di Mosca.
    La Russia è pronta a fermare l’attacco se la NATO prenderà in considerazione le sue richieste, che sono le stesse che stava ripetendo da mesi prima che scoppiasse la guerra.
    Prendere in considerazione non significa accettarle in blocco come precondizioni, ma esaminarle e trattare. Tutte le trattative partono da richieste massimalistiche che poi si ridimensionano.

    E comunque, francamente, non mi pare che la richiesta di non accogliere l’Ucraina nella NATO sia irrealistica. Per me è ovvia. Gli USA accetterebbero che il Messico stipulasse un’alleanza militare coi russi e piazzasse basi russe al confine?

    Chi ci guadagna in questa situazione? Ci guadagnano i petrolieri, soprattutto quelli americani, perché i prezzi di mercato salgono, e gli idrocarburi americani, che in precedenza erano troppo cari, diventano competitivi e appetibili.
    Ci guadagnano i fabbricanti di armi, come in ogni guerra.
    Ci guadagnano gli speculatori finanziari – in gran parte americani e inglesi – grazie ai movimenti altalenanti delle borse.

    E noi europei e italiani in particolare, impoveriti dalle sanzioni e dal rincaro degli idrocarburi, turlupinati come al solito, manifestiamo per la fine della guerra ed inneggiamo all’eroica – quanto controproducente – resistenza dell’Ucraina. E’ la prima guerra da 30 anni che non vede gli americani come aggressori di una nazione libera, e quindi la prima per la quale siamo autorizzati a manifestare. Ai tempi di Irak e Libia ci avevano messo il bavaglio.

    Mi viene da parafrasare una frase di Hemingway: “La guerra è un mucchio di letame e noi siamo come il gallo che ci sale sopra per cantare”.

    R
    La passo ma ho l’impressione che lei stia guardando un film autoprodotto.

    Rispondi
  16. @Nencioni
    “(ma non è che di Alessandri ce ne sono due?)2

    Ma che dici? Ce n’è “uno, nessuno e centomila”, come insegna Pirandello.
    Grazie per il sostegno, comunque apprezzo di più lo stile disincantato e un po’ sbarazzino con folate di notazioni umoristiche, con cui tratti una materia complessa e preoccupante serve e a esorcizzare il peggio.

    Rispondi
  17. Ma ho detto che riportavo i giudizi dell’Avanti! e di condividerli.
    La Merkel era importante di riflesso, per il peso del Paese del quale era cancelliera, non per sue qualità intrinseche.
    Votata e rivotata, come la CDU/CSU, dal dopoguerra, coi vari cancellieri.
    E la Merkel si era premurata di fare il vuoto intorno a sé e difatti il candidato del suo partito nelle ultime elezioni era una figura scialba. Non avevano di meglio.

    R
    niente altro?

    Rispondi
  18. @luigi: Ma, ovviamente, attaccare i velivoli russi su un territorio che non fa parte della NATO sarebbe un’azione di guerra contro la Russia.

    Lo sa che se è per quello, l’Ucraina non è nemmeno territorio russo? E che la Russia ha invaso l’Ucraina? Ovvietà? Forse. Ma da quello che scrive…

    Rispondi
  19. Caro Francesco, le guerre si fanno tra eserciti.
    L’esercito di un qualsiasi Paese può attaccare un aereo russo solo se sta sorvolando il PROPRIO Paese, non un Paese terzo.
    Se mettiamo in discussione questo, siamo all’analfabetismo del diritto internazionale.

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  20. Cara signora Gazzato, quando Alessandro, Alberto Nencioni e io ci troviamo sostanzialmente d’accordo, a parte qualche distinguo, è un segnale anomalo che lei non dovrebbe sottovalutare (smile).
    R
    e chi le dice che lo sottovaluti?

    Rispondi
  21. Putin ha scatenato ‘sto casino perchè missili NATO di fronte a casa non ne vuole. Ha tutti i torti? Non credo. L’ha detto e l’ha ridetto. L’America ( che comanda la NATO come se fosse la sua lavandaia) avrebbe dovuto capire l’antifona. Ed invece ha mandato in avanscoperta l’Ucraina che ha cominciato a strepitare ed a vaneggiare di UE e NATO. Naturalmente incoraggiata dalla NATO stessa i cui generali un pò di tensione la devono creare se no come giustificano i loro faraonici stipendi ? Non si può scherzare con la Russia : ha issato la bandiera rossa sullaCancelleria di Berlino, ha lasciato sul tavolo 20 milioni di morte, è una strapotenza militare, viene osannata da tutti ( il nostro eroico Landini parla sommerso da bandiere rosso. E aduno così gli vai a rompere i cabasissi? Maddai! Come se ne esce? Ogni giorno che passa aumentano le sofferenze degli ucraini ed i dolori di trsta di Putin. Ma devono offrirgli un’uscita onorevole. E l’Ucraina deve un pò soffrire per la questione UE e NATO. Se ne faccia una ragione. E torneremo presto alla vita di sempre con Albano, Romina e Toto Cotugno che tornano a cantare a Kiev e con qualche biondona “tangaleopardata” che fa perdere il sonno a qualche contadinotto pimontese, magari con l’alito un pò pesante ma con un pugno di euro in banca. Mandiamo a trattare gente con le palle antimissili; tipo israeliani, turchi e cinesi. Io vedrei bene a Kiev il papa Per carità lasciamo la Merkel ai suoi wurstel.
    R

    Anche l’uscita onorevole vorrebbe? E l’entrata è stata forse onorevole? Non importa guardi, lasci perdere le spiegazioni mi basta e avanza quello che scrive qui. La passo ma, ovviamente, non condivido nulla.

    Rispondi
  22. Luigi, non mi dia lezioni di diritto internazionale dopo la montagna di dietrologia dettata dal suo ideologico anti-americanismo che va esibendo. Se il paese terzo chiama (e lo sta facendo) un’alleanza può o non può rispondere. È sempre stato così.

    Rispondi
  23. Certo, Francesco, che è sempre stato così. E’ sempre stato così che sono scoppiate le guerre.
    Vogliamo che scoppi una guerra tra Russia e NATO?

    Io ho fatto di recente il test per l’Alzheimer perché mi dimentico i nomi, e mi hanno detto che è tutto a posto.
    Forse lo dovrebbero fare anche molti politici ultrasettantenni …..
    R
    sono certa che qui nessuno vuole che scoppino guerre.

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  24. Ho questo post e ho apprezzato l’analisi lucida (che già conoscevo!!) del grande Toni Capuozzo forse l’ultimo dei nostri inviati di guerra meritevole di questa qualifica.
    Mi ha colpito una frase
    «[…] Un grande leader è quello che accompagna il suo popolo nella traversata del deserto, lo salva. Ecco, a me pare che Zelensky lo stia accompagnando allo sbaraglio, […] mi sorprende ancora di più l’Occidente che lo spinge, lo arma, e in definitiva lo illude».
    Tra tanti sedicenti esperti boriosi del settore a cui ultimamente danno la parola, Capuozzo resta inarrivabile.
    R
    Capuozzo a parte, Zelenzky si sta comportando da eroe, cosa che non ha fatto qualcuno o molti altri leader che quando hanno visto il pericolo sono scappati.
    Mettiamo bene in chiaro una cosa: non ci sarebbe alcun bisogno di difendere il popolo se quel popolo non fosse stato attaccato brutalmente.

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  25. Il primo a capire l’importanza di creare un buon rapporto con lo Zar Vladimir Vladimirovič Putin è stato Silvio Berlusconi (altro che la “frau Ancela”) che mettendo in atto una chiara visione di “realpolitik” nel 2002 creò personalmente i presupposti per lo storico incontro tra George W. Bush e Vladimir Putin a Pratica di Mare. Dopo decenni di Guerra Fredda, con quella stretta di mano vent’anni fa l’allora presidente del Consiglio aveva dimostrato, grazie anche ai rapporti diplomatici e soprattutto di amicizia personale che negli anni aveva saputo coltivare con i due capi di Stato, la lungimiranza di un grande statista, quello che come disse De Gasperi «guarda alla prossima generazione non alle prossime elezioni»! L’impegno del Cavaliere era teso a far mettere alla Russia un piede in Europa allontanandola da un possibile riallineamento con la Cina. Proprio è ciò che si sta definendo adesso!! Chiediamoci allora perché dopo di lui nessuno ha più coltivato e ravvivato lo “spirito di Pratica di Mare”! E pensiamo che oggi avremmo al Quirinale un ottimo interlocutore per risolvere questa crisi, avvalendosi proprio di quei rapporti diplomatici (e soprattutto di amicizia personale) che negli anni ha saputo coltivare. Ma purtroppo mesi fa c’è stato chi lo ha ottusamente boicottato ritenendolo inadatto!! Altro che “Santa Angela intercedes pro nobis”!!

    R
    beh, se era cosi infallibile come mai non è ancora li a prendere il the con i grandi del mondo? Ci sarà anche un tempo per tirare i remi in barca o no?
    Certo che se volesse mettere una parola buona, non avrei da obiettare ma credo che adesso se ne guardi bene.
    Si rassegni Faedda, Berlusconi non è Presidente della Repubblica però se vuole chiedergli di intercedere per la pace io nn ho nulla in contrario.

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    • Cara sig.ra Mariagrazia, proviamo a immaginare una scenetta:
      Io sono in corsa per ottenere un prestigioso incarico ma purtroppo un gruppo di conoscenti – invidiosi – mi mettete i bastoni fra le ruote e fa di tutto perché io non ottenga quel posto.
      L’incarico salta!| Pazienza.
      Dopo qualche tempo quello stesso gruppo di conoscenti subisce una grave minaccia da una persona decisamente influente con la quale io invece ho avuto sempre un ottimo rapporto.
      Basterebbe una mia parola e forse ci sarebbero delle ottime possibilità per cui tutto si possa risolvere.
      A quel punto quello stesso gruppo di persone che agì scientemente per mettermi i bastoni fra le ruote perché io non ottenessi quel posto afferma «Certo che se Alice volesse mettere una parola buona, non avrei da obiettare (…) se vuole chiedergli di intercedere per trovare una soluzione io non ho nulla in contrario!!!».
      La moglie ubriaca e la cantina piena?
      A quel punto io sorrido e dico «Eh no!! Cari amici, dovevate essere più lungimiranti!! Ora vi attaccate al …tram!».

      R
      Chiaro Alice. Ma hanno fatto Mattarella. Personalmente non sono affatto contenta, anche lui aveva diritto alla pensione. Ma, francamente penso che Berlusconi qualcosa stia già facendo lo stesso a modo suo per aiutare le trattative di pace, non è uomo che ama le guerre e neppure le ripicche. E spero davvero che contribuisca a mettere fine a questo orrore.

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      • Anch’io sinceramente penso anzi sono più che certo che Berlusconi stia già facendo qualcosa lo stesso per far tornare a pace. Resta però l’ingratitudine tipicamente italiota!
        R
        credo che l’ingratitudine non sia una prerogativa solo degli italiani ma universale e comunque forse la gratitudine, nel caso dei politici, in molti casi può solo essere reciproca (se c’è).

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  26. Visto il post a Severgnini pro Merkel. Ma si convinca, la Merkel contava qualcosa quando era cancelliera della Germania. Adesso che non lo è più non conta più niente.
    E le opinioni in merito su di lei sono per molti quelle che ho già espresso qui.
    R
    di che dovrei convincermi? delle malignità di qualche invidioso?

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  27. Auguri di cuore a tutte le donne del mondo. Alle donne che vivono nei paesi in guerra dovunque siano, alle donne che combattono e alle donne che si rassegnano a lasciare i compagni in guerra mentre loro portano in salvo i figli alle donne che hanno capito tante cose e a quelle che ancora devono capire tante cose, alle donne che cercano un lavoro e non lo trovano, che cercano la propria strada nella vita e non la trovano, e alle donne che lavorano a casa propria e non hanno un minuto di riposo se non quando tutti gli altri riposano.
    Alle donne maltrattate da regimi brutali, sottomesse o schiavizzate, alle donne che non trovano il coraggio di denunciare i compagni violenti e a quelle che li denunciano ma, purtroppo, non ce la fanno.
    A noi tutte un augurio che questo terribile momento passi e che si ritorni a parlare di pace.
    E un augurio, infine ad Angela Merkel per la sua vita privata e per la sua vita pubblica e perché con la sua competenza e con le sue conoscenze, la sua determinazione e buona volontà possa decidersi a dare il suo contributo per aiutare il mondo ad uscire dalla peggiore crisi del dopoguerra.

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  28. Opinioni e giudizi sulla figura e sull’operato politici della Merkel sono opera di qualche invidioso? Ma per piacere… Adesso comunque l’attuale cancelliere della Germana conta più della Merkel.

    R
    ma va? Perché è maschio forse? Conta già più di lei dopo solo tre mesi? Ma non mi dica…Credo che lei lo sta aiutando, mi meraviglierei se cosi non fosse.

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  29. Anche se momentaneamente lontano dai dibattiti del blog, non posso esimermi dal ricordare, nel giorno a lei dedicato, il valore della donna, la sua capacità di donare affetto, la sua disposizione al sacrificio.
    Auguri a tutte

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  30. Ma insomma, proprio non capisce. Conta la carica di cancelliere della Germania, non il sesso. Ma stia proprio tranquilla. Nessuno chiamerà la Merkel a fare da mediatrice.
    R
    si, certo che conta di più l’attuale cancelliere, è ovvio. Ma non certo nella percezione di chi ha scatenato al guerra, lui se li arrotola tutti intorno al dito.
    Stia tranquillo lei si tratta di una proposta come un’altra. E continuo a pensare che lei sia la persona giusta, naturalmente non è la sola e non da sola.
    E precisiamo, se c’è qualcuno qui che “non capisce” quelle è lei.

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  31. Non so se avete notato la novità di ieri.
    La Cina ha dichiarato quello che scrivo io, e che hanno sostanzialmente sostenuto nella trasmissione di Floris su La7 anche Cacciari, Santoro, Di Battista e altri.
    Hanno affermato che l’attacco all’Ucraina lo hanno provocato gli americani, e che le sanzioni sono ingiuste.

    Ora che la Cina entra nella questione si metteranno in moto altri meccanismi: economici, industriali, finanziari, e si vedrà chi conta.
    Può darsi che risulti che la Cina dipende dagli USA (microprocessori INTEL ecc…..) o che gli USA dipendono dalla Cina (molte loro produzioni sono delocalizzate in Cina).
    Certo si metteranno in discussione tutti gli equilibri politici ed economici del mondo, e si vedrà chi può ricattare chi; chi è che ha il coltello dalla partre del manico.
    Ne valeva la pena?
    Tutto perché i falchi americani si erano intestarditi a voler portare l’Ucraina nella NATO.
    R
    non so più cosa commentare, lei ormai si commenta da solo!

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