Pacifisti da salotto

Non so che cosa cerchino i “pacifisti” da salotto cioè quelli che dicono: Putin ha fatto male, si, beh, ma però anche noi e soprattutto…Biden…
Ma l’azione dei russi è deplorata da quasi tutto il mondo, la “blitzkrieg” è andata storta grazie alla tenacia e al coraggio degli ucraini ed alla ferma risposta dell’occidente Biden compreso. Ormai la Russia è accerchiata, il “lupo” non perderà né pelo né vizio, ma la “comunità internazionale” è tutta o quasi contro di lui e delle sue efferate mire espansionistiche.
Il momento è molto pericoloso. L’Onu ha stabilito in una risoluzione che ha visto quasi piena adesione (un miracolo) che Putin ha aggredito uno stato sovrano e deve dichiarare l’immediato cessate il fuoco.
E l’Alta Corte per i diritti umani parla di crimini di guerra.
Dove sono i pacifisti del ma si, ma anche? E cosa dicono di questo?
Quelli che difendono i diritti degli ucraini ma anche dei russi e magari perché no? si sono dimenticati di quelli degli italiani che non possono entrare in posta o a comprare un paio di scarpe perché non hanno il ridicolo Green pass, per non parlare di tutti gli italiani sospesi dal lavoro e senza stipendio, mentre tra poco arriveranno i profughi ucraini in massa e potranno senza green pass andare dove vogliono!

10 commenti su “Pacifisti da salotto”

  1. «Serve avere una pace tra popoli».
    Giusto!
    «La guerra è una pazzia!»
    Giustissimo!!
    «La guerra va contro la ragione umana!!».
    Innegabile.
    Poi aggiungiamo anche «Non ci sono più le mezze stagioni» e con i luoghi comuni abbiamo fatto poker.
    Siamo davanti ad un crescendo di isteria mediatica arrivando a fare il “count-down” in diretta come per la partenza dello Shuttle da Cape Canaveral.
    Ma proviamo a pensare un attimo: la rottura tra il mondo occidentale e la Russia a chi giova?
    Cui prodest?
    A Biden, of course!
    In linea con i programmi dei suoi predecessori americani “dem” tenta sempre di fissare i confini del pericolo il più lontano possibile dalla madrepatria e imporre l’esportazione monopolistica di risorse strategiche agli alleati (sperando di ricevere anche lui un ossimorico premio Nobel per la Pace.
    Riflettete un po’: oggi principalmente sono due le merci più preziose che tentano di imporci forzatamente:
    1) l’energia (leggasi gas), che all’America esce dalle narici, ma non riescono a venderlo;
    2) la cultura del politicamente corretto con la quale colonizzarci e che ha nella Russia una sorta di “antemurales chiristianitatis”.
    SIA CHIARO: non che Putin e i suoi sostenitori siano una via di mezzo tra fraticelli francescani e monaci buddhisti, ma non ne vogliono sapere di trapiantare a casa loro la dissoluzione della famiglia, la cancel cultur e la pseudo-civiltà gender.
    Ergo “Pisolo” Biden è disposto a buttare la Russia tra le braccia della Cina, pur di tenere al guinzaglio il resto dell’Occidente.
    Non dimentichiamo: la Russia non è certo immacolata, resta però vero che la minoranza russofona era vessata da tempo a Kiev e specie a Odessa.
    Dopo di che l’errore è stato dell’Occidente: la volontà di includere nella NATO l’Ucraina è diventata un algoritmo intoccabile: l’Ucraina è Europa, dunque dev’ essere Nato.
    E dunque di chi è la colpa?
    Facile dire Putin. Troppo facile.

    R
    già, facile troppo facile, ma è cosi.

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  2. L’ineffabile dott, sottosegretario Sileri è un pacifista convinto ed infatti dice che ai profughi ucraini basterà il tampone per vivere da noi e fare una vita normale, mentre per gli italiani vaccinati a quasi il 95 per cento serve il Green Pass per fare Laqualunque, notare che gli ucraini sono vaccinati solo al 35%. Ma per loro che vivranno nel nostro paese non ci sarà obbligo vaccinale. Vi sembra giusto? Ma sia chiaro, non dico certo che loro debbano essere obbligati a vaccinarsi e anche voglio che sia chiaro che è giusto accogliere nel migliore dei modi chi scappa da questa guerra assurda, ma trovo che sarebbe giusto togliere le restrizioni assurde agli italiani.

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  3. A me fanno un po’ pena tutti questi Kissinger (non pacifisti!) da salotto che vorrebbero dare dritte a USA, UE, NATO e compagnia cantante. Storici da comodino, strateghi al limite da videogioco (se proprio) e sotto sotto intimoriti da Putin per il quale hanno sempre una giustificazione, normalmente completamente campata per aria. Il fatto paradossale è che mentre fanno la voce grossa strepitando che dobbiamo smetterla di farci guidare dall’atlantismo, davanti a Putin calerebbero in un nanosecondo le braghe, e le farebbero calare anche ai propri figli. Fantozziani.

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  4. @Francesco,
    il fatto è che tutti ricordano l’implosione dell’ Unione Sovietica nell’1989, ma nessuno vuole guardare il crollo degli Stati Uniti dal 2007 in avanti, prima economico e poi social-culturale (o viceversa, il risultato è sempre quello), e pochi vogliono riconoscere il gigantesco balzo in avanti, economico e scientifico, della Cina nell’ultimo decennio.
    Stiamo a carezzarci il sensibilissimo ombelico su schwa, inclusività e correttezza politica, se sia meglio studiare Shakespeare o un oscuro epigrammista nepalese, e intanto muoiono navi di bambini davanti alle spiagge delle vacanze, transitano carichi di armi da e per ogni dove, regaliamo donne ai talebani, omaggiamo missili a genocidiatori sauditi, tagliamo gli insegnanti di sostegno e però sosteniamo i monopattini elettrici, sempre sicuri di essere noi i buoni, senza un dubbio, un’ analisi, un esame di coscienza.

    Poi arriva uno che mena e scopriamo di non aver più gli attributi per opporci. Abbiamo calato le braghe prima noi Europei davanti agli USA, adesso le calano gli USA davanti a uno che viene dalla dura scuola della strada (e pure Russa) e non gliene frega niente di #metoo, #tutuu e cancelletti assortiti.
    Quindi sì, fa benissimo chi se la fa addosso davanti a Putin: si chiama saggio istinto di sopravvivenza. Per vincerlo, e reagire alla prepotenza e magari vincere a propria volta, occorre ciò che non abbiamo più perchè lo abbiamo barattato con PIL e telefonini fighi: un ideale, un progetto, un disegno. La Russia ce l’ha. Magari sbagliato, certamente esagerato e pericoloso, ma ce l’ha: loro hanno ancora il concetto di Nazione, di Patria, di “popolo”. Noi no, non più.
    Non è un giudizio, è una constatazione.
    Il resto è conseguente.
    R
    perbacco che analisi dotta! Possiamo “noi”, “tutti”, fare solo mea culpa? E a chi giova?

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  5. @nencioni: apprezzo molto l’avverbio “magari” davanti all’aggettivo “sbagliato” riguardo al progetto della dittatura russa. Visto l’aria che tira, è già qualcosa.

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  6. Io mi domando: ma cosa aspetta Papa Francesco a prendere un aereo ed andare a Kiev o Mosca? È o non è l’uomo più potente del pianeta? E allora cosa ci sta a fare affacciato alla sua finestra? Come direbbero le femministe ” Se non ora, quando?”.

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  7. @mariagrazia.
    I mea culpa e i picchiapetto non servono, ma l’esame di realtà e lo studio della Storia sì, mentre qui siamo al massimo a Uomini e Donne.
    Sentivo poco fa un commosso Giornale Radio sugli studenti romani che hanno disertato le lezioni (sai che novità) per organizzare tramite l’app col uozzàp un flashmob in cui si sono messi tutti a saltare su e giù girandosi video per tiktok e gridando all’ unisono “guerra no, pace sì”. Roba da farsi cascare le palle fino al centro della Terra. Là saltano in aria per le bombe, qui saltellano in favore di telecamera (purchè non piova).
    No, dico, magari, visto che a scuola gli insegnanti sono troppo occupati a calcolare gli anni alla pensione, chiamare qualcuno che spieghi DOV’E’, l’Ukraina, cosa è successo negli ultimi 40 anni, perchè la Russia dice quello che dice, perchè ci sono alleati ed avversari, cos’è il battaglione Azov e la Divisione Wagner, come si stanno muovendo i media e le rispettive macchine della propaganda, cosa può succeder sul fronte dell’energia, delle materie prime, della Sanità… Niente, interrogati i bietoloni saltellanti rispondevano (a fatica) “No ppppperchè la guèra è bbbrutta e bisogna fare la pace che è bbbèla”. Il massimo di produzione dell’ unico neurone, e sarebbero quelli a cui qualche pazzo vorrebbe dare patente e diritto di voto.

    Se non abbiamo chiaro cosa stia succedendo e perchè, ma DAVVERO, senza aspettare i tuit dei rispettivi uffici stampa, tanto vale occuparsi delle Kardashian.
    R
    infatti sei tu quello che suggerisce di fare mea culpa.
    Grazie per gli apprezzamenti costanti che fai del mio blog ti manca di dire che è la casa del grande pischello e poi abbiamo fatto bingo.
    Intanto lei cita, nell’ordine:
    – uozzap – flashmob -titok – tuit – Kardashian – che qui, francamente io non cito neppure di striscio, poi approfitta per gettare fanghiglia odorosa nell’ordine (a parte il mio blog che ormai è un must)
    insegnati
    studenti
    uomini e donne
    media a caso
    e mi sfugge qualcuno di sicuro…
    Embeh? Dove starebbe il succo della questione?
    Li lasci manifestare contro la guerra: più siamo e meglio sembriamo…

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  8. @Nencioni
    “un ideale, un progetto, un disegno. La Russia ce l’ha. Magari sbagliato”.

    La Russia (non il popolo, ma chi ha le leve del comando oppressivo), ha un arsenale militare formidabile fatto di missili a testata atomica.
    Ecco il loro “ideale, progetto, disegno”. di cui lei parla. E mi riferisco sempre a “quelli”, non al popolo che sicuramente vorrebbe quel benessere che lei chiama “Pil e telefonini fighi”. E magari più libertà.

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  9. Adesso ci si pone anche il problema degli ucraini che arrivano, se sono vaccinati anti Covid o meno. Chiaro che per voi No vax (i sofismi sono inutili) il problema non esiste.
    R
    Con lei i sofismi sono indispensabili perché in tanta foga critica riesce persino ad essere illogico.

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  10. Cara signora Gazzato, le ha detto – immagino involontariamente – una grande verità.

    Il mondo intero ha espresso riprovazione per l’attacco di Putin. La Russia è accerchiata.

    Le dice niente che, dopo la guerra in Vietnam, non ci siata riprovazione per gli attacchi americani altrettanto o ancor più distruttivi verso popolazioni innocenti, colpevoli solo di essere governate da un capo che non piaceva agli americani?

    La grande verità è che ormai gli americani sono i padroni del mondo. Controllano l’informazione a livello nazionale e internazionale.
    Stabiliscono loro cosa si deve mostrare e non mostrare in TV quando c’è una guerra in corso.
    Controllano i governi europei e gli fanno assumere le posizioni che decidono loro.

    Lei è preoccupata per le mire espansionistiche di Putin, secondo la vulgata americana, che però è contraddetta dai fatti.
    Io sono preoccupato per il fatto che questa volta, come non mai prima d’ora, è apparso chiaro che l’Europa e l’Italia sono colonie americane.

    Ci sentiamo liberi, ma siamo diventati degli utili idioti al loro servizio, che prendono posizione a comando.
    R
    Faccio fatica a leggere i suoi post non so di che “fatti” parli, veramente, ma per favore non me li esponga grazie. Forse lei preferirebbe sentirsi “utile idiota” al comando di Putin?

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