L’im(pre)potente

Con la situazione delle due guerre aperte e altri fronti possibili,, l’attenzione mondiale sembra fissarsi sul processo a Donald Trump.Lo dico perché da giorni su uno dei giornali internazionali più letti (e sapete di chi parlo), campeggia il faccione bisunto da due mani di fondotinta arancione dell’ex presidente Usa. Il suo sguardo è quello di uno che vorrebbe incenerire anche le gambe delle sedie e di quello che si alzerebbe ogni momento per lanciare qualche bombetta in direzione della corte giudicante.

Ma non può proprio farlo. Si vede che lo farebbe e che i suoi pensieri sono quelli di uno che si sente come se avesse una decina di coltelli affilati sotto al sedere, ma non può farci nulla.

E’ totalmente impotente. Che detto cosi per uno come lui che sta li proprio per avere molto sfruculiato con una coniglietta di Play Boy e una pornodiva, suona perlomeno peculiar.

Ma è cosi e lui non se ne da pace e a parte qualche momento nel quale i suoi occhi sembrano non voler vedere e abbassa le “persiane” e se la dorme beatamente per qualche minuto, il resto delle tante ore che deve passare li dentro come una belva in gabbia, sono per lui un vero supplizio.

Un miliardario triste, inferocito e imbufalito ma triste perché impotente. Altro che SuperDonald questo è un uomo che non sa bene cosa lo aspetta ma comincia a figurarselo e non gli piace affatto. Deve stare agli ordini dei giudici, fare quello che gli dicono e per uno pieno di boria e che è stato tra gli uomini più potenti della terra e vuole ritornare ad esserlo , sono dolori.

Ma, scusate, con tutto che non gioisco alle disgrazie altrui, questo se l’è cercate con la pila. Si, perché uno cosi spudorato sulla faccia della terra è raro trovarlo ed è ovvio che l’attenzione del mondo sia puntata su questo uomo che non è il superhero che voleva farci credere di essere ( a me no), ma un comune mortale anche lui. Strano ma vero e se ne sta rendendo conto ogni giorno di più ed ogni giorno si fa redarguire dai giudici perché twitta sconcezze su di loro ben sapendo che non gli é concesso.

Insomma, l’uomo potente e inarrivabile che prendeva tutte le donne che voleva “per di lì” ora si trova in quella stessa situazione, preso lui per di lì e, a guardarlo, non deve divertirsi troppo.

7 commenti su “L’im(pre)potente”

  1. ….suggerirei prudenza.
    Anche se (ed è tutto da vedersi) lo condannassero, per la legge Americana può sempre diventare presidente. Ma, soprattutto, se non candidano lui devono candidare qualcun altro – e ad oggi di “papabili” non ce ne sono. La cosa pericolosa è che sull’altro lato politico sono messi anche peggio: guarda cosa sta succedendo nelle Università.

    Situazione interessante.
    R

    Alberto, dici “situazione interessante”, ma lo credi davvero? Io ho l’impressione che in pochi trovino interessante quello che sta succedendo, ne sento parlare poco e ne leggo ancora meno in Italia, e se io mi intigno a scriverne con tutta probabilità i miei 31 lettori sbufferanno, alla meglio e penseranno…ancora Trump? Ma questa ha la fissa…può darsi che abbiano ragione. Noto, non so se hai notato anche tu che giornalisti italiani di fama internazionale preferiscono portare avanti famose rubriche parlando del derby. Certo il calcio attrae molto gli italiani, di sicuro più delle squinternate vicende di Trump.
    Ma, se ne hai voglia leggiti quello che prospetta Politico.it nel caso di vittoria di questo soggetto, da molti considerato “meglio di Joe Biden”. Quello che ci aspetterebbe come europei dopo la vittoria di questo personaggio, non è rose e fiori. Ti faccio solo un breve e succinto riassunto: la pace in Ucraina sarebbe lasciare che Putin spadroneggi con l’assenso del neoeletto pacifista Trump, se ne farebbe una coccarda ma mettersi sul villoso petto. Finalmente, penseranno in molti, sarebbe sempre ora che gli ucraini la smettessero di fare i “capricciosi”. Intanto il Senato americano ha sbloccato i fondi per l’Ucraina e Biden ora deve solo firmare e affrettare l’invio dei 60 miliardi e passa di aiuti che gli ucraini attendono da mesi con impazienza.
    Con Trump la storia sarebbe del tutto diversa e Putin potrebbe sfregarsi le mani fino a farle incendiare. Solo tra i leader europei potrebbe esserci maretta o maremoto perché si ritroverebbero ad essere più disuniti che mai con buona “pace” dei putiniani. Compreso l’ineffabile Conte (chi?) che mette la parola 2pace” sul simbolo per le europee solo per passare all’incasso, che ipocrita, eccone un altro che si sfregherebbe le manine.

    In quanto alle università americane la situazione è davvero surreale, alla Columbia hanno chiuso le lezioni in presenza e gli studenti ebrei di tutte le università prese d’assalto in questi giorni dalle proteste pro Palestina, si sentono minacciati, hanno paura. Un clima veramente da incubo.
    Biden ha detto che le proteste sfociano nell’antisemitismo e le condanna. Bene ha fatto: manifestare dissenso è democratico, pretendere quello che si vuole è autoritarismo del peggiore.
    Ma, se vincesse Trump e finalmente (per tanti) non ci fosse più il “vecchietto smoccoloso gaffeur” ma al suo posto un muscoloso super eroe che strapazza le femmine, allora si che il mondo riprenderebbe a girare per il verso giusto…beh, ora mi fermo perché avrei anche altro a cui pensare, certo non alla vittoria dell’Inter….(ma ha vinto l’Inter?)
    https://www.politico.eu/article/donald-trump-second-term-presidency-united-states-tear-europe-eu-apart/

    https://www.ilsole24ore.com/art/usa-proteste-filo-palestinesi-campus-condanna-biden-e-antisemitismo-AFHzLrhD?refresh_ce

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    • “Quello che succederà se…” è solo propaganda, bastano un paio di tsunami e l’invenzione di una nuova batteria e cambia tutto, i futurologi sono famosi per le scemenze che pubblicano.
      Dai cavalli cosacchi abbeverati a San Pietro ai bambini mangiati dai comunisti ai neri che si prenderanno tutte le donne ne abbiamo sentite e ne sentiremo di sempre più tragiche, incluso il famoso buco dell’ ozono. Trump è un paraculo da campionato, farà ciò che gli conviene fare al momento ed è supportato da elettori e da alleati che pensano soprattutto alla grana, che se poi ci possono piantare una bandiera sopra grasso che cola ma non è decisivo. Gli Americani sono (tutti) fondamentalmente isolazionisti e sono (tutti) ignoranti e fieri di esserlo. Dalla parte Dem vedo pericoli ancora maggiori: la futura “classe dirigente” e i cosiddetti intellettuali sono ideologizzati “all’ americana”, cioè fanatici senza sè e senza ma, ed appartenendo perlopiù a una borghesia “alta”, benestante e privilegiata i cui figli viziatissimi e senza spina dorsale culturale possono distruggere la vita di un professore ma non reggono la tipa che gli dà una buca – per cui sono pericolosissimi e imprevedibili, ricordarsi da noi i Feltrinelli bombaroli e le Brigate Rosse di figli di papà.
      Per quello dico che è interessante: perchè non succederà NIENTE di clamoroso, ma ci sarà una virata (lenta, tipo petroliera) di qua o di là. Per l’Europa e per l’Italia poco cambia, non ci hanno mai cagato di pezza dall’ ultima guerra e finchè gli diamo parcheggi per le loro armi atomiche saranno comunque “pizza e ammmmore”: è nei rapporti economici con l’Oriente e le nuove realtà BRICS che ci sarà un evoluzione.
      Israele è protetta dai banchieri e continuerà a fare i cavoli suoi come sempre, L’Ukraina dipende, se accetta di restituire i soldi degli aiuti considerandoli un prestito e cederà la solita fetta di kulo come tutti bene, continueranno a menarsi con la Russia (guerra fratricida non smette mai), altrimenti un bel golpetto a Kiev e vai di armistizio.
      Noi ci occuperemo del catering, come sempre.
      R
      già. T o B per A pari son.

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      • Fossero pari solo per me, Mariagrazia. Ci sono fior di analisti che lo dicono da anni, ma basta il buon senso: gli USA sono grandi e pieni di gente, non ragionano “come un sol uomo” neppure lì, anche se sono più bambacioni di altri. Anche in USA la gente vuole per prima cosa guadagnare, bere birra, fare sesso, portare i bambini a Disneyworld, POI eventualmente pensare alla politica, ma molto “poi”.
        Del resto pensa all’Italia recente: quando ha vinto la Meloni sembrava che dovessimo metterci tutti in camicia nera a festeggiare il sabato fascista. Ti risulta? ti è cambiato qualcosa nella vita di tutti i giorni (a parte il prezzo della cicoria)?
        Un po’ meno isterismi e un po più di calma, caspita.
        I problemi urgenti, tipo le guerre, sono guidati dall’ economia e dal guadagno, non dalle ideologie (lo ha detto il Papa, non io…..;-)
        R
        “Un po’ meno isterismi e un po più di calma, caspita”
        Ma a chi lo diresti? dove li trovi gli isterismi? Tu sei libero di pensarla come ti pare, per me ma non certo solo per me, una vittoria di Trump sarebbe una disgrazia per il mondo intero. E non sto a dirti perché. Mi pare di averlo già detto fin troppo. Io da “isterica” non ci passo, anche no, grazie. Poi pensala come ti pare.

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        • Una disgrazia non è la fine del mondo.
          Lo può diventare nel momento in cui invece di capirne le cause e immaginarne i rimedi ci si ferma in mezzo alla strada con le frecce lampeggianti urlando “Non me lo merito!”.

          In politica TUTTI se lo meritano, sempre, almeno un po’.
          R
          Non sarà la fine del mondo…lo dici tu, che ne sai? Se poi consideri Trump un politico, hai un’idea molto ma molto bassa della politica.
          Dovrei capire la causa di Trump e cercare i rimedi? Alla stupidità umana purtroppo ci sono pochi rimedi. E per votare Trump occorre essere “trumpizzati”, a questo punto non troverei altra spiegazione; Oppure masochisti o sadici a seconda di come la vedi. Il mondo in mano a Trump, Putin, Ki, XI…e mi sfugge qualcuno? è un incubo di quelli dai quali ci si risveglia a fatica. Basta Putin da solo per farti venire gli incubi, figuriamoci i due insieme.

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          • Mariagrazia, se sarà o meno la fine del mondo non lo sai neanche tu. Certamente non la decreteranno Putin o Trump o Netanyau una mattina che si svegliano con la luna storta, dato che la realtà è dominata dai soldi e solo da quelli. Se i fondi di investimento decidono “pace” l’accordo arriverà, magari qualche leader avrà un incidente o gli metteranno una ragazzina nel letto o un milione di dollari sporchi nel conto in banca, ma tranquilla che la guerra contro chi paga il pranzo non la fai; e lo stesso è vero per la guerra. Pensa ai “gruppi per la ricostruzione”, che più si bombarda adesso più commesse avranno in futuro: dove credi che spingano?
            Sarebbe troppo facile se facendo fuori il cattivo di turno si risolvessero i problemi: lo aveva capito persino James Bond…
            R
            Ma che c’entra adesso James Bod? ma che paragoni fai? Putin e Trump con la luna storta non si svegliano ci vanno a letto e l’altro anche con la mezzaluna, ciò non significa che non si possano dare in mano gli stati a persone, diciamo almeno…lievemente più …meno…si insomma, hai capito. In quanto alla storiella del follow the money, va bene per i cinici e i qualunquisti e ce ne sono tanti ma si potrebbe anche stare meglio seguendo anche qualche cosa d’altro.

  2. Qualsiasi entità intelligente che vuole perseguire un obiettivo opera tenendo ben presente i risultati ottenuti. Se i risultati sono favorevoli al raggiungimento dell’obiettivo, persevera nelle azioni che l’hanno portato a quel risultato, altrimenti modifica il suo comportamento. Se manca questo feedback può darsi che le sue azioni lo allontanino totalmente dall’obiettivo prefissato e si rivelino catastrofiche. In tal caso l’entità non è intelligente, potremmo più propriamente considerarla un cretino
    Secondo questo criterio, giudichiamo Biden in merito al suo reiterato invio di armi all’Ucraina: è “una entità intelligente” o “un cretino”?
    Dipende. Se l’obiettivo prefissato è “aiutare l’Ucraina a respingere la Russia oltre i confini, i risultati dicono che più si arma l’Ucraina, più forte è la risposta Russa, più disastrosa la sua avanzata, più rischi corrono gli ucraini di perdere tutto.
    Conclusione: Biden è un cretino.
    Ma se l’obiettivo è quello di aiutare i produttori da armi, il risultato è che questi produttori stanno facendo affaroni come da tempo non vedevano, e non solo le industrie americane, ma anche quelle italiane se la stanno proprio godendo.
    Conclusione: Biden è una entità intelligente, anzi intelligentissima perché fornisce armi anche per lo scempio che sta commettendo Israele, andando perfino contro il suo stesso volere (dichiarato) di frenare Netanyahu
    R
    i produttori di armi vanno a nozze è vero ma non solo in America o in Italia ma anche e soprattutto in Russia che ormai ha il Pil di guerra e mentre i cittadini non trovano le rape al super lui si fa bello col Pil che forse gli cresce (se lo innaffia di bombe).
    Putin rispetto a Biden e Zelensky, secondo il tuo ragionamento è un’entità intelligentissima ma purtroppo per noi anche molto pericolosa. E l’Iran cos’è? E chi ha messo in piedi tutta ‘sta cagnara è l’intelligente russo, va ricordato, il merito deve essergli riconosciuto.
    E gli stupidi chi sono in tutta questa faccenda? ma …chi vuoi che siano ? Gli ucraini, neanche a dirlo.

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