Chi ti manda?

Facciamo a capirci…abbiamo firmato ‘sto Mes (meccanismo europeo di stabilità) anche detto Fondo salva stati e se si, che cosa abbiamo firmato e perché?

Conte dice che è inadeguato e perciò non abbiamo firmato niente a nessuna condizione però, una cosa è certa (almeno una), dice sempre Conte, Salvini e Meloni diffondono fake news.

E lo dice in diretta TV a reti quasi unificate prima del TG prima edizione serale, in pratica dal pulpito più alto che potrebbe ottenere un politico.

E’ successo un parapiglia. I due nominati pallonari e cosi definiti dallo stesso premier, si sono offesi a morte. Ma tu guarda che permalosi!

Diciamo che non hanno tutti i torti. Anche se hanno dei torti e ne hanno,  non significa che un leader democratico, un premier mai eletto, di un governo meno che mai eletto da nessuno, possa permettersi di offendere l’opposizione in questo modo cosi plateale.

Ma cosa pensa Conte di essersi messo in testa una coroncina autocertificata?

Si pavoneggia tutto quando va in tivvù, eddai su, lo fa, ma guardatelo. In piena emergenza sanitaria lui è impeccabile leccato e profumato come un bebè nella culla. Dal video usciva odore di borotalco.

Questo pare sia l’accordo ottenuto dall’Italia all’Eurogruppo: 35 miliardi che dovranno essere spesi solo per presidi sanitari per affrontare la nota emergenza.

Ma senza condizioni.

Le opposizioni non ci credono. Temono che le condizioni ci siano eccome.

Beh, dovremo fare a fidarci, cos’altro possiamo fare? Ma Conte ci dovrebbe spiegare come pensa di affrontare la catastrofe economica che pende sulle teste degli italiani. Non basta andare in TV per dirci quanto è bravo lui e il suo ministro e offendere Salvini e Meloni. Non si fa. Non parteggio per nessuno dei due, ma ritengo che in questo caso abbiano ragione a protestare.

Conte deve riferire in Parlamento su tutto quanto è stato deciso e non deciso, firmato o  non firmato.

E la smetta con quella faccetta da furbetto, l’abbiamo capito che mira a regnare sugli italiani vita n.d. Ci ha preso un gusto matto.

Gli vorrei ricordare che con Salvini (socio di Meloni) ci ha governato un anno, gli ha lisciato i lunghi peli un anno, poi, ha fatto dietrofront e come il peggiore dei traditori ( me ne viene in mente uno che ora ci sta a pennello, ma non lo faccio perché meglio non mescolare il sacro col profano, e poi “quello” era un predestinato) gli ha tirato una pugnalata e si e associato col “nemico”.

Ma Conte, vorrebbe una volta per tutte dirci  chi ce l’ha mandato?

Perché da solo non è venuto, questo è certo e sicuro.

Champs cassonets

Se avessi risposto, come mi era venuto spontaneo…”per i fatti miei” (per non usare francesismi), forse, mi avrebbero condotto in caserma e posto sotto interrogatorio all’americana?

Ma dove può andare una signora, da sola, di mattina alle 12 meno un quarto, sotto un sole sfolgorante, a piedi?

E poi ero nei pressi dei cassonetti. Li il via vai era stato intenso fino a qualche minuto prima (ormai le aree intorno ai cassonetti sono più frequentate dei Champs Elysèes di domenica), ma in quel momento  c’ero solo io, sola solinga.

Avevo sentito la macchina dei carabinieri avvicinarsi, lentamente, guardinga, ma non pensavo che ce l’avessero con me.

Subito ho pensato che mi chiedessero un’informazione tanto mi sentivo (e sento) innocente.

Neppure per sogno, l’auto accosta, si ferma, una gentile carabiniera  mi apostrofa: “lei, dove sta andando”?

Mi accosto anch’io al finestrino, un gesto del tutto spontaneo, quasi di cortesia, ma lei mi fa, inorridita….”stia ad un metro, perdinci!”.

Allora capisco e ripiombo nell’incubo del quale mi ero quasi scordata in quella mia breve escursione consentita fuori dalle amate e sicure mura domestiche…

E rispondo:”abito li” e indico il mio palazzo a 50 metri. Però…e qui non so se dirlo o abbozzare ma poi il mio spirito civico deborda e mi sento dire con aria patetica: ” ma sto andando all’edicola a 500 mt, ho la certif….”.

Mi fa un cenno della mano che non le interessa vederla, si fida. E meno, male ci mancava che pensasse che avessi fatto la firma falsa perché avevo anche la carta d’identità  a portata di mano da mostrarle. Non credesse vero…

Mi fa: ” facciamo meno spostamenti…”. Cosi, un po’ bruscamente.

E poi l’auto riparte, gira intorno all’aiuola e se ne torna da dove era venuta.

E mi lascia li un po’ incredula a pensare che non saranno prove tecniche di dittatura ma poco ci manca. Ma dove sono finiti i miei diritti previsti dalla Costituzione di cittadina della Repubblica Italiana?

Beh, non è il caso di sottilizzare, le Forze dell’Ordine  fanno il proprio dovere, normale controllo di routine in tempi d’emergenza sanitaria.

Avrei anche potuto rispondere: ” sto pensando di andare a rapinare la banca ma è a 800 mt e non ho il modulo, oppure a fare una rapina a mano disarmata in qualche villa nei pressi di casa, tanto, basta che mi avvicini senza maschera (tu guarda il destino cinico e baro) e mi danno anche l’argenteria….

Ma poi ho creduto bene di non fare dello spirito, si sa che i carabinieri non ridono in servizio meno che mai in questo periodo in cui aprire la bocca non è ancora proibito…ma lo sarà, forse a breve.

 

 

Ma voglio essere ottimista…non costa nulla:

Un uomo speciale

Pubblico queste considerazioni di Alessandro sulla Pasqua imminente.

Mai come quest’anno la Pasqua sarà anomala, diversa, come nessuno di noi si sarebbe mai aspettato di viverla, credente o meno.

Speriamo che almeno, questa tragedia ci serva per riflettere su tante cose che credevamo scontante e che non lo sono.

E forse cercare di capire dove abbiamo sbagliato e come possiamo correggere il tiro.

Lo auguro a tutti noi. Che sia davvero l’inizio di una “resurrezione”.

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-..-

 

Et resurrexit tertia die! Quale mistero più grande per un credente è la santa Pasqua.

Un piccolo uomo, di umili origini, di cui si sa poco o nulla fino all’età di trent’anni, se non che avesse già dimostrato la sua sapienza discutendo coi Dottori nel tempio di Gerusalemme, quest’uomo, lascia la sua famiglia, digiuna nel deserto e sconfigge il diavolo tentatore,  s’incammina per la Galilea e oltre, predicando il suo credo sull’esempio del cugino Giovanni, viene da questi battezzato sulle rive del Giordano, fa via via proseliti, sceglie i fedelissimi che lo seguiranno, predica alle masse, parla per parabole, nel discorso delle montagna indica la via delle beatitudine, altre volte invita a non affannarsi per i beni mondani, ma a volgere lo sguardo a quelli eterni dei Cieli.

Compie miracoli, cammina sulle acque del lago, seda le tempeste, guarisce i ciechi, fa parlare i muti, sana gli storpi, monda dalla lebbra, caccia via i demoni, risuscita i morti.

Capovolge tutti i rapporti dell’umano col divino, predica un Dio non più temibile e persino vendicativo, ma un Dio padre, di cui lui è figlio, che ha a cuore la sorte della proprie creature, che ne perdona i peccati e ne esaudisce le preghiere, consola gli umili e promette loro il  premio nell’altra vita; sovvertendo i valori  umani, predica l’amore reciproco:

 “Ama il prossimo tuo come te stesso”,

salva  l’adultera dalla lapidazione, chiede alla samaritana che lo disseti, indica la via per il raggiungimento della gloria nel Regno di Cieli:

“Io sono la via, la verità, la vita”,

 “Se vuoi essere perfetto, va’, lascia tutto, e seguimi”.

Suscita infine l’invidia e l’odio dei falsi depositari delle legge che complotteranno per perderlo quando entrerà in Gerusalemme, onorato e osannato dal popolo.

Sarà tradito dal suo stesso apostolo, svelatosi nella cena in Emmaus, e sarà rinnegato da colui che fonderà la sua Chiesa. La notte che verrà catturato, prega e suda sangue nell’orto degli ulivi e si trasfigura. Accusato di blasfemia dai sommi sacerdoti, viene condannato dal Sinedrio,  Interrogato dallo stesso Erode,  e infine esposto da Pilato al giudizio del popolo perché possa essere salvato in alternativa a Barabba: gli sarà preferito il ladrone, al grido di “Crucifige! Crucifige”, rivolto a lui.

Flagellato e costretto a portare le croce sul monte Calvario, morirà crocifisso nel primo pomeriggio del venerdì non prima di avere implorato aiuto al Padre e perdonato i suoi assassini. Deposto nel sepolcro di Giuseppe d’Arimatea,  tra lo strazio della Madre e delle pie donne, risorgerà all’alba della domenica.

Questo per i credenti è il mistero dell’incarnazione, passione  e resurrezione di Cristo per la salvezza del genere umano.

E per chi non crede? Per chi non crede resta l’insegnamento di Cristo uomo e la meraviglia di come da un semplice  predicatore, abbastanza usuale a quei tempi, possa essere nata una Chiesa e un credo che nei secoli, hanno superato mille insidie, e attraversato momenti bui nel loro stesso seno, ma che hanno pervaso tutto il mondo,  affermandosi nei secoli per duemila anni. Davvero stupefacente.

 Alessandro Stramondo

Magia

Lo devo dire: il virus è un carognone di quelli ai quali non si deve dare tregua, ma il cielo è davvero sempre più blu.

Non lo ricordavo cosi da quando ero bambina ed è passato un po’ di tempo.

Atmosfera surreale. Nella mia breve e circoscritta passeggiata mattutina ho potuto apprezzarlo meglio che dal balcone. E’ fantastico e si accompagna ad un arietta leggera e profumata di margherite nontiscordardime e ranuncoli. Poi, l’erba, tenera, di un verde cangiante e le prime foglie degli alberi, i primi fiori sugli alberi, quelli che solito fanno venire l’asma a chi è allergico ai pollini…semplicemente fantastico questo primo scorcio di primavera.

Non ci sono auto in giro e quelle poche vanno frettolose alla meta. Niente in confronto alla miriade di mezzi di tutti i tipi che infestano le strade quando tutto è “normale”. Eppure sono inquinanti, sparano agenti altamente tossici nell’aria e fanno ammalare, ma nessuno, o pochi pensavano, prima, di dover indossare quella orribile e terrificante mascherina. Perché, tanto, lo smog era quasi un dovere respirarlo a pieni polmoni, farlo respirare ai bambini nelle carrozzine, con madri magari fumanti e parcheggianti sotto il tubo si scarico di qualche Suv acceso perché, di fretta, sul marciapiede, in attesa, in pieno sole, di qualcuno che sta facendo qualche compera voluttuaria ma può arrivare da un momento all’altro e perché farlo aspettare che la chiavetta metta in moto l’automezzo?

E i mezzi pubblici? Vecchi, vecchissimi, che sparano nell’aria morte, fermi in fila ai semafori, due tre o anche quattro insieme, mentre la gente gli passa accanto, serena, quasi come se stesse respirando aria di montagna.

Uno schifo! E per quanto si dicesse, si pregasse e strapregasse perché questa follia finisse, non c’è mai stato verso se non qualche ridicola misura presa in fretta e senza convinzione da qualche sindaco in odore di fallimento.

Ora, invece, “grazie” al virus carogna, anche con la mascherina o la sciarpa, si sente che l’aria è cambiata.

In un bel prato vicino a casa, stamattina non c’era nessuno ed ho respirato a pieni polmoni quell’elisir che mi ha ricordato tanto ma tanto le mie corse da bambina nei prati circostanti la casa dei nonni. Casa che ho amato e che ritorna spesso nei miei sogni. E il cielo era lo stesso e il profumo della natura, pure.

Quanto siamo stupidi, quanto poco capiamo delle cose veramente importanti.

Ci  voleva un carognone di virus per fermare questa sarabanda di mostri che sputano morte nell’aria, ci voleva una tragedia per farci aprire gli occhi e guardare il cielo e capire quanto ci mancava quell’azzurro e per quanto tempo è rimasto coperto da una coltre quasi invisibile ma molto molto carogna, quasi quanto il virus.

Mi domando se impareremo nulla da questa terribile lezione. Temo proprio di no. Sarebbe chiedere troppo che fosse contingentato il traffico sempre, anche dopo, che si prendesse davvero cura del cielo e della natura che in questi giorni è cosi generosa e ci riempie gli occhi ed il cuore e ci consola con tutta la sua meravigliosa magia.

A gambe all’aria

Povera Christine! Beh, povera mica tanto, ricca di sicuro, donna di potere che ha ricoperto e ricopre ruoli prestigiosissimi. L’ultimo quello di presidente del BCE. Nientepopodimeno.

Lei farebbe Lallouette da ragazza, ma ha mantenuto il cognome dell’ex marito (anche le donne di potere lo fanno) perché suona meglio: Lagarde. Eh, decisamente più autoritario.

E autoritaria deve essere anzi, certamente, lo è anche lei. Almeno cosi sembra. L’occhiuta e soprattutto nasuta presidente, quella che ha in mano i destini monetari europei, quella che dice che non è li per contenere lo spread (come se parlasse di un pargolo capriccioso), quella che ha preso il posto che doveva essere di Strauss-Khan all’ FMI e c’è rimasta fino a un pugno di giorni fa…insomma si proprio quella donna di potere li.

Bruttina, vagamente walkiria, guarda tutti dall’alto dei suoi 180 centimetri, però, però…tu guarda il destino…si va a trovare in mezzo ad una crisi planetaria,  proprio adesso che aveva quasi raggiunto la vetta. E che doveva dare mille dimostrazioni che una donna ce la può fare anche nel ruolo che era dell’amatissimo/odiatissimo Mario Draghi, quello del bazooka, per intenderci. Di lei, ora i maligni dicono che non porta neppure la colt.

E, purtroppo per lei  su quella vetta si addensano nubi minacciose.

Alcuni giornali, in questi giorni, hanno diffuso un’ imbarazzante letterina scritta da lei e rinvenuta nei suoi appartamenti e che risale ai tempi dello scandalo dell’uomo d’affari che avrebbe ottenuto finanziamenti statali per vie traverse. Lei al tempo era ministro economico del governo Sarkozy. Un altro gran simpatico. Lei poi venne scagionata del tutto ma quella letterina gira, soprattutto adesso dopo quella sua uscita infelice che ha fatto crollare la Borsa.

Che poi, dicono, quella frase le fosse stata suggerita da una collega tedesca (vatti a fidare) e che lei l’abbia fatta sua perché le sembrava di fare un favore ai tedeschi…dicono, pare, non si sa, voci di corridoio.

In quella lettera, mai datata e pare mai spedita, lei si prostra ai piedi del capo e gli dice, tra le altre cose…”usami per i tuoi scopi”…o giù di li. E allora…apriti cielo.

Una prona ai voleri del capo…dicono sempre i maligni, tutto si spiega…madama la presidente.

Beh, si in effetti, suonerebbe proprio cosi. Ma noi che ne sappiamo?

Ho osservato la foto dei due vicini e ci trovo una discreta somiglianza: il naso è uguale e le rughe sulle guance pure.

E mi sono detta, ma vuoi vedere che sono fratelli! Chissà potrebbe pure essere, non sarebbero neppure i primi a non saperlo neppure loro, ma, forse, lei lo ha intuito o ha fatto ricerche…

Ma, scusate tutta questa cattiveria contro la “povera” Christine, davvero, mi suona un po’, come dire, sospetta… Vuoi vedere che pur di avere la soddisfazione che  una donna ( o anche due) di successo vadano a gambe all’aria, i poteri forti (maschili) sono capaci di mandare a gambe all’aria pure l’UE con tutti i suoi miliardi e buoni propositi?

Sarebbe una bella occasione per dire che le donne fanno solo disastri. Ma ci sono troppi interessi in ballo e mandare a gambe all’aria una simile istituzione per un motivo cosi futile sarebbe un disastro…ma no, dai.

Però, a pensare male si fa peccato…ma…con quel che segue.

Aprite quei portoni

Non so se Salvini sia sincero quando afferma di voler aprire le chiese per Pasqua e quanto sia sincera la sua devozione e la sua religiosità. Ma poco mi interessa.

Non lo conosco personalmente ma da politico ho più volte criticato il suo atteggiamento sfrontato nel baciare il crocefisso o invocare la Madonna dal palco dei suoi comizi. Lo trovo, oltre che di pessimo gusto anche un tantino blasfemo.

Ma le critiche che gli sono già arrivate da più parti per la sua richiesta di aprire le chiese almeno per la santa Pasqua, le trovo strumentali.

A me, francamente importa poco che lo faccia anche solo per attirare l’attenzione su di sé (e la cosa potrebbe anche essere giustificata, dal suo punto di vista, in tempi come questi in cui tutta l’attenzione è rivolta a quel carogna del virus), ma trovo che si potrebbe con le dovute precauzioni accogliere questa richiesta.

Poco persone alla volta, con la maschera, a debita distanza, dovrebbero, a mio parere, poter accedere anche per pochi minuti in una chiesa. Non dico assistere alla messa, no sarebbe troppo disagio anche per chi dovesse “dirigere il traffico”, ma aprire per un tempo determinato, a scaglioni, mantenendo le distanze di sicurezza per permettere ai fedeli di accostarsi anche per pochi minuti all’altare, si. E non solo il giorno id Pasqua e pasquetta ma anche in altri giorni in modo da permettere a tutti di accedervi senza che si formino pericolosi assembramenti.

Anche lo spirito vuole la sua parte, non si vive di solo pane anche se senza si muore, ma soprattutto in questo momento, c’è bisogno, molto bisogno di pane per l’anima e di preghiera sincera e per chi crede sarebbe un grande conforto poterlo fare in quella che è la casa di Dio nella quale Dio stesso non permetterebbe mai che fosse impedito l’ingresso. Neppure in tempi di massima emergenza sanitaria.

 

Questo articolo è stato pubblicato su “Italians” del Corriere della Sera, oggi, 7.4.2020

 

Questa è la risposta di Beppe Severgnini:

 

Un particolare che potrebbe interessare il tonitruante Salvini: tante chiese sono aperte, per alcune ore al giorno. Per saperlo, però, bisogna entrarci.

La Cattedrale di Crema, per esempio. Sta tra casa mia e lo studio, distante duecento metri. Ogni tanto entro: trovo al massimo quattro o cinque persone, distanti tra loro. In questi giorni c’è l’ostensione del Crocifisso ligneo, cui noi cremaschi siamo devoti (ne parlo anche in questo pezzo, del 12 marzo scorso).

Salvini si riferiva forse alle funzioni religiose di Pasqua? In questo caso, le chiese sarebbero affollate; e ovviamente questo va contro le regole attuali.  Per concludere: ho la sensazione che spesso, in Italia, discutiamo animatamente senza chiarire i fatti. Ci interessa solo segnare un punto. In questo, bisogna dire, Matteo S. è un maestro.

 

Giustizia…all’italiana

IL sistema dell’Inps è rimasto bloccato dalle richieste di rimborso dei 600 euro ed è andato in tilt.
Circa 365mila richieste nella giornata di ieri.
Chi paga? Da dove vengono le risorse?Dalla UE?

Sembra che il Presidente abbia parlato di attacchi di hacker, ora però, dice è stato messo in sicurezza, e che risorse basteranno per tutti.

A oggi pare le domande sono 517mila tutte accolte. Che efficienza in questa circostanza, bisogna dirlo, quando per le pensioni aspetti anni per avere delle risposte valide! E magari chi aspetta la pensione è in gravi ristrettezze economiche ma chissefrega?

Qualcuno vocifera di intaccare addirittura le riserve auree cioè demolire le fondamenta delle stato. Ma spero si tratti di una bufala, una delle tante che sentiamo in questi giorni.
Benissimo i 600 euro per quelli che hanno un negozio e hanno sempre dichiarato un reddito reale e non hanno altre fonti di reddito, cioè sono persone oneste, ma siamo sicuri che tutti siano in queste condizioni o non abbiano frodato il fisco per anni e messo i soldi all’estero? O abbiano più di un c/c magari intestato a prestanomi?
Bisognerebbe verificare che le effettive condizioni di chi fa la richiesta siano critiche a causa del motivo contingente.
Ma,se per anni hanno accumulato senza pagare le tasse o rubando alzando i prezzi indiscriminatamente e hanno accumulato delle piccole fortune, perché dovrebbe lo stato dargli questi soldi?
Capita anche ad un dipendente pubblico o privato di avere dei rovesci di fortuna o per malattia o perché per qualche ragione perde il posto e non ha altre fonti di reddito.
Abbiamo visto che gli ammortizzatori sociali non valgono sempre per tutti,
Perché in questo caso dovrebbero valere indiscriminatatamente?
Mi pare la solita grossa ingiustizia all’italiana!

Primo aprile …senza scherzi.

Se mi fossi addormentata, per due mesi, come la famosa Bella della fiaba e mi fossi risvegliata solo oggi, crederei in uno scherzo.

Un pesce d’aprile. Mai in tutta la mia vita ho visto un primo d’aprile come oggi.

Non credo lo abbiano visto neppure durante la guerra un primo d’aprile come questo.

Nessuno in giro, strade vuote, deserte, prati pieni di margherite e erba sfavillante sotto il sole…per niente e per nessuno.

Una guerra in pieno svolgimento e l’ammonimento “state a casa” che continua a risuonare ovunque.

Mai come in questo momento mi rendo conto di quanto siamo niente in mano allo stato. Una entità che dovremmo, in teoria contribuire a gestire e invece, mi rendo conto che non conto nulla.

Oggi mi proibisce di uscire domani potrebbe mettermi i sigilli alla porta.

La situazione è gravissima, o capisco. Ma è grave anche questa perdita totale della mia libertà  Temo che lo stato mi possa entrare in casa e comandarmi di fare qualsiasi cosa.

L’emergenza lo giustifica. Direbbe.

Ma ne siamo proprio sicuri?

(Stra)Pienipotenti esultanti

Salvini esulta per la presa di pieni poteri di Orban? E che c’è di strano? L’Ungheria non è una democrazia  ma si dimostra una dittatura, che un leader “democratico” esulti perché un leader autoritario si conferma tale dovrebbe dar da pensare agli italiani che finora gli hanno dato fiducia.
E’ vero che erano amici anche prima e facevano comunella ma ora dovrebbe risultare più evidente la simpatia per i dittatori del nostro ex ministro dell’interno.
Se cosi non fosse vorrebbe dire che siamo una dittatura travestita da democrazia ma appena sarà possibile “sverstirsi”, togliersi le “mascherine” il nostro metterà a nudo non solo il petto villoso ma ben altro.
E con questo non vorrei deludere le fans  (magari qui ne trova pochine), ma le sue “nudità” saranno di carattere ben diverso da una pancia e un sottopancia cadenti e strabordanti anche se mache.
Temo che sotto quel sorriso dentoso ci sia una velleità di pienapotenza che lui stesso medesimo ancora non intuisce appieno.
Anche per vendicarsi dell’allure che Conte ha sparso a piene mani nel mondo anche in questa drammatica circostanza, sempre impeccabile e col ciuffo non più ribelle.
Vorrà ribellarsi allo strapotere mediatico di un premier che ha visto salire la sua popolarità grazie anche proprio a questo flagello e nonostante l’apparente bonaria paciosità attuale nei suoi confronti, appena possibile tirerà fuori gli artigli.
Già sente i bollori della primavera ormai scoppiata che gli stanno facendo brontolare la pancia e non sono brontolii pacifici ma segnali di guerra.
Appena sarà possibile si mostrerà con la sua vera faccia, magari con qualche brufolo dovuto alle scorpacciate di nutella, ma sempre faccia da padano doc  è.