Peter Woodleg

Mettetevi nei suoi panni. Panni di ex presidente della nazione più forte al mondo, della più democratica, civile, ricca…si, insomma, non parlo di Pietro Gambadilegno ma di uno che certamente ha le sue fattezze, a parte la gamba che nel nostro è sana.

IL tredicesimo giorno di processo forse non gli sarà fatale ma qualche cosa ha cambiato di certo nella narrazione di una fiction a puntate su uno degli uomini più potenti d’America: Impotent Trump. Nulla può fare se non agitarsi sulla sedia o sonnecchiare a seconda di quanto Tavor ha preso. Ma il tredicesimo giorno no, non sonnecchia ma si agita e scuote la testa e parlotta e ha di certo un fuoco che gli brucia le natiche. Silenzio, parla la pornodiva. Stormy Daniels al secolo Stephany Clifford, di nero vestita e con gli occhiali con montatura nera, rovescia a secchiate addosso alla platea del processo, e del mondo che ne sarà informato in differita, quanto le cova nell’anima da un paio di decenni circa, da quel giorno in cui la sorte le ha fatto incontrare Peter Woodleg ( se lo merita). In un raduno dopo un torneo di golf, dove si incontra la gente che “conta” e che si conta, c’era anche lei con la troupe e il regista dei suoi adult movies. C’era anche lui, il nostro, e si sono incontrati, diciamo quasi scontrati. Lei non lo aveva apprezzato molto ma il suo direttore le aveva detto: scema, quello è uno che conta nello showbiz, vuoi fare la preziosa proprio con quello? In quella occasione o dopo, ora non ricordo, Trump aveva mandato una sua guardia del corpo ad invitarla ad un dinner party. Lei aveva risposto: NO. Ma poi lo stesso di prima le ha fatto cambiare idea e ci è andata. All’hotel tale all’ora tale. Trump si presenta nella suite in pigiama. Di seta ma sempre pigiama, lei se la ride e gli dice di vestirsi, lui lo fa e poi mangiano e parlano. Lui le racconta che con Melania non dormono più assieme, le chiede se ha fatto il test per l’AIDS, lei risponde di si ed è negativa, poi lui le parla della figlia cosi tanto brava e cosi tanto poco apprezzata…quasi come lei…a questo punto lei va al bagno e quando torna lo trova in boxer e T shirt sdraiato sul letto. Pronto. Lei fa per uscire ma lui si mette davanti alla porta, gentilmente le indica il letto e li succede. Ma non proprio una “storia”, come afferma lei e neppure una costrizione ma insomma…quando se ne va trema talmente da non riuscire neppure a vestirsi. Per la per rabbia non per altro.

Poi ci sarebbe ancora da raccontare, ma andiamo al 2011. Lei è in un parcheggio del supermercato assieme alla figlia e le si avvicina un tipo che le dice di non parlare di quella sua relazione con Trump perché potrebbe succedere qualcosa a lei e alla piccola. Rimane choccata. Due settimane prima che Trump inizi la sua campagna per diventare presidente Usa lei riceve la visita del suo avvocato che le impone di accettare 130mila dollari per tacere, lei prova a dire che non li vuole ma quello non sente ragioni e lei ha paura.

Il resto, bene o male lo sappiamo. Il tredicesimo giorno del processo per hush money, uno dei tanti ma forse il peggiore per Trump, Daniels, alias Clifford ha parlato a ruota libera, nervosa ma determinata e ha detto di odiarlo. Lo stesso sentimento prova certamente il nostro che a quel punto aveva il sedere che gli bruciava.

Il numero 13 ha due valenze, una positiva e una negativa. Io spero davvero che questo 13 gli porti quello che si merita, non certo la presidenza, ma al contrario qualche anno a riflettere dietro le sbarre sulla propria strafottenza arroganza e imbecillità.

15 commenti su “Peter Woodleg”

  1. Lo so che verrò accusato di maschilismo, patriarcato, filo-Trumpismo, Putinismo e anti-qualunque cosa di moda, ma posso sommessamente mormorare che di tutti i testimoni a carico o a discarico una prostituta professionista di fascia alta forse è da prendere con qualche diffidenza?
    R
    Nencioni non sei solo maschilista ma anche disinformato. Non è una prostituta ma una attrice porno e ora anche regista e produttrice. Ma anche fosse prostituta andrebbe sentita ugualmente e con lo stesso rispetto dovuto a QUALSIASI ALTRA PERSONA. Ci sono tante donne che non sono porno star ma ipocrite che passano la vita a farsi mantenere da un riccastro. Ce ne sono tante e passano per signore rispettabili e comunque meritano rispetto davanti alla legge tanto quanto chiunque altro.
    Tu, come tanti, vuoi parlare ma non sai di cosa parli. Lei è attendibilissima perché i soldi a lei li ha dati l’avvocato di Trump brevimano il quale si è già fatto tre anni di galera, quindi lei non solo non mente ma è la più attendibile in ASSOLUTO FRA I TESTIMONI DI QUEL PROCESSO che vede imputato Trump per frode per aver fatto passare per spese legali quello che era denaro speso per far tacere una donna mentre era in campagna elettorale per non far sapere agli americani come si è comportato mentre la terza moglie era al concepimento del loro primo figlio. E questo, oltre che moralmente discutibile è reato e si chiama frode elettorale e in America è un reato grave. Inoltre Trump rischia veramente la galera per oltraggio alla corte perché durante il processo continua a twittare sconcezze circa il corpo giudicante. Se non sei trumpiano ( e io ci credo) sei perlomeno digiuno totale di una faccenda che cerco da anni di spiegare ma senza riuscire a far capire quasi nulla di questa intricatissima vicenda.

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    • Immaginavo la tua risposta tempestosa, ma sono vecchio: per me una che va a letto con un tizio sconosciuto e si fa pagare è una prostituta. Se è molto gnocca, molto intelligente e molto costosa è di “alto bordo”. In ogni caso una donna abituata a monetizzare senza problemi il suo corpo e/o il suo comportamento.
      Quindi non metto in dubbio il rispetto che le è dovuto, come dici tu, COME PERSONA, ma le ritengo un testimone, diciamo così “circostanziale” e comunque un po’ “colabrodo”. Ho avuto una pro-pro-prozia ex maitresse di casino, persona adorabile, simpaticissima e una volta sposata moglie fedelissima e irreprensibile, e però MAI avrebbe (s)parlato dei suoi ex clienti in pubblico.
      Altri tempi, altre professionalità.
      R
      Scusa Nencioni con tutto il rispetto, ma quale tempesta? se mi fai andare fuori dai gangheri… non solo non si è fatta pagare,( lei era già ricca, attrice e regista dei suoi film), ma ne avrebbe fatto volentieri a meno, c’è andata (cioè ha accettato l’invito a cena) perché il suo boss le aveva detto che lui forse l’avrebbe ingaggiata per la fiction The Apprentice di cui Trump era produttore, ma non pensava certo che si facesse trovare in mutande tout court(che gentleman!) ma si è quasi sentita costretta, forse ne ha avuto anche un po’ paura ed ha pure tentato di scappare ma lui si è messo di traverso (ma di che prostituzione parli???), ma non si è fatta pagare, ma quando mai? Non ti entra proprio che i 130mila dollari le sono stati dati con la forza ( 10 anni dopo) e lei non li voleva, per tacere di quella squallida esperienza con un uomo sposato che doveva diventare presidente Usa. Ma credo sia del tutto inutile spiegartelo, proprio non ti entra.
      E, se proprio vogliamo dirla tutta, di Trump ha anche detto che l’esperienza nonostante le sue cialtronate è stata pure deludente.
      But now he has bread for his teeth…
      comunque sei continui a fare il sordo resta pure della tua idea sbagliata e facciamo che non vuoi capire proprio…ti sta a cuore quell’individuo, quel cialtrone che ingiuria tutta la corte e il presidente in carica e pensa di farla franca. Peter Woodleg al suo confronto è un gentleman.

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      • Aspetto ansiosamente che qualcuno mi costringa ad accettare 130mila dollari.
        Prima però devo piangere un po’ sulla virtù rubata di Stormy Daniels, un nome d’arte che si riferisce alle poesie ispirate alle piogge autunnali sul Minnesota…

        Mariagrazia, Trump è pericoloso, PERICOLOSISSIMO anzi, ma non per questioni di letto. Gli si fa un grosso favore, se il casino mediatico si concentra lì.
        R
        infatti, sei tu che non capisci; delle questioni di letto di Trump ai giudici non gliene può fregare di meno, e pure a me, ma ti ho già spiegato su cosa verte il processo, ma se non lo capisci non è un problema mio. Ma la morale te la rispedisco al mittente come pure la tua testardaggine a inquadrare quella donna in una prostituta che si è approfittata del fesso e non la vittima di uno che le ha rovinato la vita solo per aver accettato un invito a cena. Se non è maschilismo questo, cosa lo è?

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        • Quella che i moralisti internettari non capiscono (eppure a scuola la spiegavano) è la cosiddetta PROPRIETA’ SIMMETRICA.
          Ossia, se A=B allora B=A
          In termini di vita reale, se una pornostar che accetta soldi da un riccastro per farci sesso deve essere considerata uguale alla vittima stuprata dopo un invito a cena, ne consegue che la vittima stuprata dopo un invito a cena deve essere considerata uguale ad una pornostar che fa sesso per soldi con i riccastri.

          Io non sono sicuro che le vittime di stupro apprezzino il paragone, con o senza Trump.
          R
          Ripeto Nencioni non stai capendo niente O FORSE MI STAI PRENDENDO IN GIRO MA mi rifiuto di continuare a risponderti.
          Lei non ha accettato soldi per andare a letto con Trump, ma te lo dico per l’ultima volta PER TACERE, TO SHUT UP ED è STATA COSTRETTA AD ACCETTARLI perché aveva paura per sé e per sua figlia. Ma possibile che sia cosi difficile da capire? Adesso però anche basta, chiudiamola qui per favore. E si chiama FRODE ELETTORALE, perché non puoi pagare la gente perché non parli, la gente non può essere costretta a non parlare in nessun modo C H I A R O???

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          • Quindi sarebbe andata con Trump non per soldi, ma per amore.
            O, magari, è stata lei a sedurlo e portarlo sulla cattiva strada ….
            R
            bastava molto meno per capire da che parte sta.

          • L’unica accusa potenzialmente pericolosa per il Donald è la frode fiscale (se riescono a dimostrarla, ovvio) ma anche quella non gli impedirebbe di presentarsi alle elezioni, e se le vince non lo becchi più.
            Le storie di sesso, anche se piacciono di più e certamente smuovono più titoli e indigni, o sono frescacce o sono propaganda o sono indimostrabili (ricordati la formula processuale “oltre ogni ragionevole dubbio”) e in ogni caso bisognerebbe tener sempre presente che di tutta la rivoluzione del #metoo sono rimasti una scia di carriere e famiglie distrutte ma solo due o tre condanne, gli altri o assolti per insussistenza di reato (la maggior parte) o rilasciati per irregolarità processuali o perchè hanno cacciato un sacco di soldi e le “incredibili tragedie” si sono misteriosamente svaporate nell’ oblìo.
            Io rivolgerei invece un pensiero di affettuosa simpatia alla povera Melania, costretta a stare a fianco del Donald finchè improbabile divorzio non li separi, pagata meno di una pornostar e trattata da tutto il pianeta, sorellanze e femministe incluse, come la solita povera modellina gnocca, cornuta e sfigata, che credeva di aver “appeso il cappello”.
            Quello è un martirio, altro che un fischio vent’ anni fa.
            R
            Questa non è affatto quella che chiami “una storia di sesso”, ma una storia di uno che vuole fare fesso il mondo dicendo di non aver mai visto né conosciuto una con la quale ha avuto rapporti (quasi a forza) e che successivamente ha minacciato e costretta a accettare un sacco di soldi (che lei non voleva) per stare zitta e non riferire al mondo che il prossimo presidente Usa, andava a caccia di donne nei motel, mentre la moglie era in clinica a partorire, perché questo gli avrebbe rovinato la già losca reputazione e molto probabilmente inficiato la vittoria. E poi ha mandato uno che ha già fatto tre anni di galera, a costringerla a prendersi l’assegno e poi lo ha ripagato con un tot al mese (assegni firmati da lui) dichiarando sui documenti “spese legali”, non solo per Daniels ma anche per un’altra di cui ora mi sfugge il nome, la quale lavorava per Playboy. E molto altro che non sai e di cui ci sono prove e testimonianza a vagoni.
            Melania ora. Solidarizza pure, ne hai ben donde, qualsiasi donna dopo venti anni con uno cosi si metterebbe in agonia, ma ricordo bene come la trattasti (altro che “modellina gnocca”) quando io accennavo in passato qui sopra a esprimerle solidarietà e dovresti ricordarlo anche tu. Oggi sei solidale, bene, solidarizzo anch’io ma noto che lei ha dimostrato davvero sempre poca solidarietà nei confronti delle vittime del marito, anzi. E non mi risulta viva segregata ai ceppi nelle cantine di Mar al Lago ma solo negli ultimi giorni pare abbia dichiarato che deve pensare alla propria posizione nei confronti del marito (e non si riferiva allo Yoga).
            In quanto al “fischio vent’anni fa” capisco che per te sia una bazzecola venire incantonato da uno porco lurido smanaccione che lo fa per puro vizio approfittando della sua posizione perché non credo ti sia mai capitato e spero non ti capiti (ma con te non si può mai dire) e Trump è solo uno dei tanti luridi smanaccioni che hanno approfittato e tanto della propria posizione , ma per le donne a cui tocca non lo è affatto e se purtroppo le denunce sono cadute anche su chi c’entrava poco o ha potuto grazie alla propria posizione finanziaria, farla franca, non significa che non fossero e non siano sacrosante. L’emancipazione femminile ha fatto passi lunghi ma è sempre inficiata dalla protervia e dall’arroganza e dal maschilismo dei luridi smanaccioni di cui il mondo è pieno-
            Infine, non gongolare troppo, i giudici hanno vagonate di prove contro Trump, cosi tante da sembrare persino troppe.

  2. Off topic
    Avete mai sentito parlare di Maccaron? Non mi riferisco alla pasta tipica della cucina italiana servita in innumerevoli piatti(maccheroni al sugo, maccheroni alla Norma, macaron del frèt, macarrones de busa, maccheroni alla pastora, etc).
    Con questo termine mi riferisco a due ineffabili signori che corrispondono al presidente francese Macron e al ministro britannico Cameron -appunto Mac-Ca-ron (vabbe’ non fa ridere, ma la si passi lo stesso)- i quali signori facendo a gara a chi è più tosto, hanno sfidato il presidente russo Putin, al suo quinto mandato (insomma, due pivelli contro un veterano di vecchio pelo) minacciandolo di superare la “Linea rossa” dello scontro globale:
    l’uno con l’invio di uomini sul campo (immagino con lui in testa), l’altro coi missili a lunga gittata (c’entra per caso Freud?). Insomma, se l’Ammericano, alle prese con Netanyahu, batte la fiacca, ci pensano loro a ridimensionare il russo.
    Si tratta dello stesso complesso di superiorità che, a suo tempo, fece dire a Draghi queste memorabili parole:
    “Le sanzioni hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa e sulla sua economia…con un’economia più debole sarà più difficile per la Russia reagire alle sconfitta che si accumulano sul campo di battaglia”.
    Draghi è passato, Putin è ancora là.

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  3. Mariagrazia, quel tuo “…rapporti (plurale) QUASI a forza” è deliziosamente impagabile.
    Da mettere in vetrina insieme al “quasi vergine” e al “parzialmente morto”.
    Vabbè, hai vinto tu. Donald Trump non verrà rieletto perchè faceva il cascamorto con pornostar e conigliette e queste cose non si fannoooooo, punto esclamativo.
    I fratelly Kennedy invece, che organizzavano orge in barca e facevano sesso (insieme) con la povera Marilyn, erano stra-votati e sono ancora lì col sorriso nel sole e i capelli al vento.

    Vedi quando ti dico che è questione di ufficio stampa, che ho ragione io…
    R
    continui a non voler capire. Per me può cascare morto anche con la portiera non me ne potrebbe fregare di meno e neppure ai giudici, il busillis è diverso , perciò, pensala come ti pare. Se viene rieletto o no non lo so, ma mi pare che tu voglia sostenere fino alla morte un para…di questa portata che non ha eguali (nessun presidente Usa ha mai subito processi penali).

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    • “Stati Uniti contro Nixon, 418 U.S. 683 (1974) fu una sentenza presa dalla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America. Il risultato fu un unanime 8-0 contro il presidente Richard Nixon, una sentenza importante nelle ultime fasi dello scandalo Watergate.”
      Formalmente non fu processato, è vero. Si dimise prima…:-D
      R
      infatti, quindi Trump è unico e (spero) irripetibile: qui trovi un breve riassunto dei suoi processi e però te lo aggiorno io, nelle cause civili è stato condannato in quelle penali è in corso il primo processo, gli altri tre andranno, purtroppo, pare, dopo le elezioni.
      https://www.ilpost.it/2023/08/02/trump-processi-inchieste/

      questo invece è aggiornato:
      https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/may/10/trump-hush-money-trial-resumes

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      • Le cause CIVILI in USA seguono un percorso diverso e indipendente. OJ Simpson venne assolto nel processo PENALE per omicidio ma condannato in quello civile. Spesso e volentieri, per esempio, vengono portate in giudizio civile per danni le industrie, che anche senza aver subito condanne, dato che il processo civile viene deciso dalla giuria popolare, vengono incastrate da racconti tragici e scarsamente provati di mamme piangenti, gruppi di pressione e minoranze rumorose.
        In ogni caso a meno di miracoli giudiziari nessun processo penale finirà con una condanna definitiva prima del 5 novembre, per cui ai fini pratici è solo ciccia per indigni, petizioni e lamentazioni internettare ma al Donald gli fa un baffo, e anche sui pagamenti dopo le sentenze civili ci andrei cauto, l’uomo ha ottimi avocati e mezzo Paese dietro di sè.
        Lo so che per te questa è una mia ammissione di complicità nella campagna Trumpiana, ma i fatti sono fatti, le speranze sono altra cosa. I Dem hanno perso tempo tra cancel culture, wokismi vari e trans nelle gare femminili, col risultato di aver lasciato per strada la gente comune, il ceto medio e pure quello basso, e di aver solo favorito la microcriminalità senza aver portato a termine nessuna riforma e senza aver preparato BENE la guerra al Donald. Se adesso sperano di recuperare mandando i figli di papà a giocare alla rivoluzione con la kefia in testa, hanno pestato un’ altra cacca: sia la destra che il centro che anche la sinistra di buon senso ne hanno le scatole piene di questi bulli privilegiati con lezioncina incorporata e Tesla nel garage.
        Questa è l’America vera:
        https://youtu.be/b1_RKu-ESCY?si=elsr_3UziPWEako1
        R
        bella canzone, bello il cantante, bella la suggestione, ma dubito che Donald sia quello che porta law and order, lui proprio lui la dovrebbe portare? Lui che non fa che entrare e uscire dai tribunali e potrebbe scontare qualche anno di galera anche solo per oltraggio alla corte che, finora, è stata fin troppo paziente.
        Un privilegiato da quando era in fasce secondo te dovrebbe essere quello che cura i mali delle periferie sconfinate?
        Dubito, molto. I Dem non sono perfetti neppure oltre oceano, hanno i difetti di quelli nostrani, lo riconosco e forse qualcuno di più. Ma, perdinci, possibile che nessun repubblicano degno di stima e perlomeno con la fedina penale pulita, possa essere tirato fuori dal cilindro del GOP per mettere questo discolo di quasi ottanta anni in qualche casa di cura per “bambini capricciosi” con la fissa di comandare?

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        • “possibile che nessun repubblicano degno di stima e perlomeno con la fedina penale pulita, possa essere tirato fuori dal cilindro del GOP”
          Appunto.
          Il problema è proprio quello. I Dem favoriscono ufficialmente qualunque criminalità purchè di colore e qualunque casino purchè ideologicamente ben etichettato, i Rep ad oggi hanno solo Trump.

          Bitter cabbages, come dicono ad Albuquerque.
          R
          Bitter cabbages ok, ma “hanno solo Trump” ci andrei cauta, dubito molto che ci sia di peggio ma che siano all saints, anche no. Qualche altro trampolo c’è di sicuro.

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