Lo scandalo

Nella commedia “Colpi di timone”, interpretata magistralmente da un grande Gilberto Govi, un armatore genovese che si crede in fin di vita a causa di una radiografia sbagliata, vuole far uscire “il marcio” che lui ha scoperto nella compagnia della quale è socio svelando ai giornali le manovre dell’amministratore delegato. All’uopo chiama un giornalista e gli rivela fatti di corruzione facendo nomi e cognomi e il giornalista, con grande soddisfazione, alla fine gli chiede che titolo deve dare all’articolo, il commendator Bevilacqua (impersonato da Govi) ha un’illuminazione e dice con aria trasognata: ” lo scandalo alla provveditoria ligure” mentre si sfrega le mani e il cronista esce di scena.

Ecco, questa scena mi è venuta in mente dopo aver letto la notizia dell’arresto per corruzione di Giovanni Toti e di molti altri legati alla sua amministrazione per reati vari e tutti in qualche modo connessi alla corruzione. Credo che per i liguri sia stato un colpo in pieno petto, non credo che nessuno se lo aspettasse. Giovanni Toti ha risposto ai giornalisti accalcati mentre lui entrava nella sede della GdF di Genova che non può dichiarare nulla e che devono parlare col suo avvocato ma che lui è “tranquillo”.

Già, immagino come possa essere tranquillo. Fermo restando che è innocente fino a prova del contrario, le accuse sarebbero molto precise e credo anche circostanziate: non si arresta un governatore senza avere delle ragioni valide, ma ripeto, dobbiamo essere garantisti e io lo sono, ma veramente, mi sembra di rivivere la vicenda dell’arresto dell’ex governatore del Veneto Giancarlo Galan , detto Giancarlone o anche “il Doge”, finito in galera e in miseria a seguito dell’arcinoto scandalo relativo alla corruzione legata alla costruzione del Mose a Venezia, anche se in questo caso, francamente, la mia sorpresa non è stata la stessa che nel vedere il faccione di Toti sotto quel titolo. Devo dire che non me lo sarei mai aspettata.

E in tutta questa vicenda, piuttosto articolata e complicata, della quale sentiremo parlare per mesi e mesi, pare sia implicata persino la mafia. Ma quella è una costante, purtroppo che nel nostro paese non manca quasi mai. E’ proprio il caso di dire che non ci facciamo mancare nulla ma non solo, pare proprio che la corruzione per gli italiani sia la loro ” tazza di te”, una cosa quasi data per scontata e questa ennesima vicenda, purtroppo, lo conferma.

6 commenti su “Lo scandalo”

  1. Un altro scandalo la morte per asfissia da idrogeno solforato di cinque persone (più un ferito grave), a Casteldaccia nel palermitano. Si sono calati dentro un tombino fognario per lavori di manutenzione e non sono più riemersi, gli ultimi nel tentativo di salvare i primi.
    Si resta increduli di fronte l’assoluta mancanza di precauzione, la sottovalutazione dei pericoli, l’assenza di qualsiasi cultura delle sicurezza. I lavori erano in subappalto, ma ciò non scagiona responsabilità superiori. Povera Italia che affonda tra corruzione e atti di irresponsabilità ai danni della povera gente..

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  2. Il problema dei gas che possono ristagnare negli ambienti chiusi (CO2 nelle vasche per il vino, H2S, metano che può esplodere, e altro), è noto da almeno 50 anni, ed esistono analizzatori di gas che devono essere usati prima di scendere.
    Se l’analizzatore di gas non era stato dato in dotazione è colpa della ditta; se c’era e non lo hanno usato è colpa di quelli che sono morti.

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  3. Sembra che sia stata anche questione di sfortuna. Inizialmente il gas in quella vasca non c’era. E’ entrato in grande quantità quando gli operai hanno rimosso il “tappo” che ostruiva il deflusso dei liquami. Per evitare l’infortunio non sarebbe bastato usare il gas detector. Avrebbero dovuto indossare le maschere.
    Certo, ci sono dei tipi di lavoro che la gente neppure immagina. Altro che il film con la Binoche!
    Ho visto una volta degli operai che stasavano una fogna (il titolare della ditta e un dipendente).
    Avevano pantaloni corti e stivali al ginocchio e ad un certo punto non sono bastati e il liquami sono entrati dentro riempiendoli. Hanno continuato a lavorare per una mezz’ora in quelle condizioni fino a quando hanno rimosso l’intasamento.
    Se nel mondo del lavoro vigesse la legge della domanda e dell’offerta, quelli avrebbero dovuto guadagnare 10 volte più di un impiegato di ufficio.
    R
    sarebbe ora e tempo che si regolassero i lavori a cottimo, appaltati ad “esterni” magari neppure troppo competenti e che i soldi che vanno in corruzione venissero impiegati per aumentare i salari soprattutto di chi fa lavori rischiosi.

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  4. Per tornare al tema, a parte in caso specifico, sul quale non mi pronuncio, mi pare evidente che cercare di eliminare gli avversari politici attraverso la Magistratura è diventato uno strumento “sdoganato” in molti Paesi.
    Ricordo l'”affare Lewinsky” per buttare giù Clinton, dopo che l'”affare Paula Jones” non aveva funzionato. Ricordo l'”affare Ruby”, verosimilmente costruito ad arte per abbattere Berlusconi dopo innumerevoli tentativi di incriminarlo per altre faccende. Ricordo l’indagine partita sul Comune di Bari e l’incriminazione di Toti e della Santanché, entrambe spuntate come funghi in concomitanza con le elezioni europee.
    Anche se tutte queste iniziative risultassero giustificate, il sincronismo è sospetto.
    R
    a lei è sospetto. ma quale sincronismo? sono inchieste che vanno avanti da anni, ancora con questa storia del sincronismo… Anche questa storia dell’eliminazione degli avversari politici tramite la magistratura ( che secondo lei si presta ai giochi di prestigio) suona sospetta di qualunquismo e di voler fare come le tre scimmiette. A chi interessava “eliminare” il presidente della regione Liguria che sembrava persona specchiata e che se saranno confermate le vicende di cui è imputato, non lo era affatto, ma proprio tutto il contrario. Per non parlare della Santa (de che?) ma di che funghi parla? In Italia la corruzione è quasi la normalità purtroppo in certi ambienti e fare finta che si tratti di giochini della magistratura per fini politici è una vecchia storia che sa di muffa e che tende a delegittimare i magistrati. Proprio come fa Trump.
    E non tiri fuori vecchie storie di cui si è parlato fino alla nausea, stia all’oggi.

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  5. Proprio perché certe indagini duravano da anni è sospetto che escano fuori in concomitanza con le campagne elettorali, no? Se duravano da anni, mese più mese meno, potevano aspettare a dopo.
    Guardi che la magistratura in Italia, e, in minor misura, in USA, ha dei poteri anomali.
    In Francia i procuratori dipendono dal ministero della giustizia; in USA i procuratori sono eletti dai cittadini, e i giudidi, in buona parte, sono nominati dal potere politico.
    Solo da noi sono una casta autoreferenziata al di sopra di tutto.
    Questa non è democrazia (= potere al popolo).
    R
    In Italia la Magistratura è indipendente.

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  6. Esatto! Non è soggetta alla sovranità del popolo e può agire contro l’interesse del popolo. E questo è contro i principi della democrazia.
    R
    La magistratura è un ordine indipendente e agisce nell’interesse del popolo italiano. Se lei preferisce che i criminali vengano lasciati delinquere a piacere e incriminati e messi in galera degli innocenti non dovrebbe vivere in uno stato democratico come il nostro, ma avrebbe altri posti volendo dove stare.

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