Lo specchio

Dante mise Caifa e Anna (sommi sacerdoti) tra gli ipocriti, li descrisse crocifissi a terra nel canto 23esimo dell’Inferno (VI Bolgia).

Io cominciai: «O frati, i vostri mali…»; 
ma più non dissi, ch’a l’occhio mi corse 
un, crucifisso in terra con tre pali.                                  

Quando mi vide, tutto si distorse, 
soffiando ne la barba con sospiri; 
e ’l frate Catalan, ch’a ciò s’accorse,                            

mi disse: «Quel confitto che tu miri, 
consigliò i Farisei che convenia 
porre un uom per lo popolo a’ martìri.

Quell’uomo era Gesù che Caifa e Anna denunciarono al Sinedrio facendolo crocifiggere mentre i frati erano Catalano e Loderingo mandati a far da pacieri a Firenze tra Guelfi e Ghibellini ma senza successo.

Meglio di Dante nessuno potrebbe descrivere un ipocrita. Tutti sappiamo chi sono, almeno una o più volte nella vita ci è capitato di avere a che fare con questa categoria di persone che si comportano in modo da sembrare sinceri mentre sono bugiardi e mentre sorridono stringono un pugnale tra le mani pronto a trafiggerti.

I “frati” descritti nel canto sono come quelli che si ammantano di virtù e verità ma in realtà sono affabulatori molto abili nel convincere gli altri della propria sincerità e onestà mentre sono sempre pronti a pugnalare alle spalle. Spettegolare, lanciare accuse false, diffamare e alla fine, quando scoperti, persino a riderti in faccia se gli fai notare che hai capito il loro gioco e continuare a sparlare dietro le spalle al solo scopo di farti del male e prevalere e mostrarsi per quello che non sono mentre sono serpenti pronti a iniettarti il loro veleno.

E ci sono sempre stati e sempre ci saranno, oggi più di ieri.

Io ne incontro tutti i giorni da che ho contezza di esistere. Non li riconosco subito ma non ci vuole molto per capire che sono bugiardi come il demonio. Ti sorridono davanti e magari ti fanno pure i complimenti, ma poi, appena giri le spalle, quello che gli esce dalla bocca è puro fango ricoperto da uno strato di zucchero per farlo sembrare qualcosa di diverso, ma è puro fango. Ed è schifoso e viscido e come il fango agisce dovunque si posi.

Perché, a mio parere, non c’è persona più infida e pericolosa di un ipocrita e lo puoi trovare dovunque, dalla riunione di condominio fino alle alte sfere della politica, in Parlamento. E ne abbiamo conosciuti tanti e tanti ne conosceremo di persone comuni o politici che si travestono da agnelli ma sono in realtà lupi famelici.

Lo so, non dico nulla di nuovo o di originale, ma oggi mi va cosi perché mi è toccato in questi giorni di dover constatare quanto purtroppo e sempre nella vita, si incontrino persone cosi: ipocriti che quando si sentono scoperti invece che scusarsi rilasciano il veleno che hanno dentro e oltre al danno cercano di farti digerire anche le beffe.

Preferisco mille volte che mi si dica in faccia quello che si pensa piuttosto di avere a che fare con persone all’apparenza “gentili” ma che poi si rivelano dei nemici feroci solo per il gusto di sfogare la rabbia che hanno dentro. Una rabbia patologica che si tramuta in cattiveria e che li rende capaci di tutto pur di liberarsene. Anche di riversarla addosso a chi non gli ha fatto nulla se non trovarsi sul loro cammino e magari ( loro credono) fargli ombra.

Difendersi da loro è sempre difficile, si può ignorarli ma questo li rende ancora peggiori. C’è solo da sperare di riuscire a neutralizzarli soprattutto pensando che in fondo la cattiveria che li rode li fa vivere male e alla fine si ritorcerà contro di loro perché arriva per tutti quel giorno in cui, guardandosi allo specchio ci si riconosce per quello che si è veramente.

E lo specchio non è mai ipocrita e dice sempre la verità.

6 commenti su “Lo specchio”

  1. Nessuno ha mai conosciuto ipocriti, almeno tra chi legge il blog. Bene, mi fa piacere per voi, nessun commento significa che siamo d’accordo o che trovate che sono impazzita? Beh, un pizzico di follia ci sta.
    Propendo però per la prima ipotesi: l’ipocrisia non è l’Ucraina e neppure la Russia e l’ipocrisia non è Putin. Ha un certo fascino slavo quell’uomo, bisogna riconoscerlo.
    Ancora in molti non hanno capito cosa sia andato a fare in Ucraina ma i soldati russi morti nella operazione speciale sembrano essere quasi 500mila.
    500mila uomini che non torneranno mai più a casa dalle loro famiglie.
    Ah, davvero un bel successo. Ma ne valeva la pena? Senza ipocrisia io penso proprio di no anche se Putin la notte dorme lo stesso, ma forse con qualche aiutino…

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  2. La Prima Guerra Mondiale fece circa 10 milioni di vittime solo tra i soldati, e il mondo che ne venne fuori era talmente simile a quello precedente che dopo trent’anni arrivò la Seconda. Ne valeva la pena? Da biologo so che qualunque ecosistema attraversa ciclicamernte crisi violente e sanguinarie che servono a sfoltire le bocche da mangiare e far partorire nuovi cuccioli a femmine più giovani. Nell’uomo le guerre stimolano la creatività ed eliminano vecchi e malati, rinforzando la popolazione.
    Da essere cosiddetto “sapiens”, però, mi viene un po’ di latte alle ginocchia a pensare che dopo migliaia di anni di Storia e di storie siamo ancora lì a litigare su “è più cattivo questo o quello”.
    R
    e chi litiga? si discorre. Ma allora, secondo te i buoni e i cattivi sono solo categorie dello spirito e pari tutti son? Le guerre sono servite per “sfoltire”? ma come mai la popolazione mondiale è “ancora” cosi alta nonostante tutto? Ma la denatalità nei paesi “sviluppati” pure è alta e questa corrisponde un poco alle guerre. La “bestia” umana che ciclicamente ha bisogno di “ripulire” il pianeta spartanamente, purtroppo nasce e cresce anche oggi, solo che oggi abbiamo qualche mezzo in più per neutralizzarla o quantomeno contenerla. Ma sempre bestia rimane e di “buono” ha davvero ben poco.

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  3. La “bestia umana” si nutre sempre di falsi buoni propositi. Lasciamo perdere ciò che è accaduto nella notte dei tempi, ad un certo punto della storia, dopo la seconda guerra mondiale, con un’Europa distrutta e dissanguata, gli Stati Uniti si sono ritrovati ad avere tra le mani il massimo potere mondiale: potere economico assoluto, e potere militare condiviso con l’Unione Sovietica. Che fare di tanto potere? Come conservarlo? Elementare Watson, Incrementandolo.
    Prima di tutto, combattere una “guerra fredda” contro chi potrebbe minacciarlo, ossia l’Unione Sovietica, e garantirsi alleanze e basi militari nell’emisfero “estraneo”(in quello “proprio” le loro supremazia era già cosa avvenuta). Il tutto sempre col “buon proposito” di garantire la libertà ai paesi europei(minacciati non si sa bene da chi), con l’uso di finanziamenti(piano Marshall) ma anche con l’uso di pesanti interferenze nella politica interna dei “paesi vassalli”(vedi Gladio in Italia)
    Caduta per auto implosione l’Unione Sovietica, l’ebrezza di poter dominare il pianeta cominciò a rafforzarsi ancora di più nella mente degli americani: stavolta il buon proposito era la “pax americana”, ossia la pace alle loro condizioni.
    Solo così si spiega l’incessante e proterva espansione nell’ “emisfero estraneo” del loro braccio armato, la terribile macchina da guerra che è la Nato. Ovvio che quella parti del mondo non ancora sottomesse, si curassero in salute incrementando i loro arsenali di guerra, e che potenze emergenti quali i cosiddetto paesi BRICS(Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) si opponessero.
    E così, eccoci giunti ai giorni nostri, gli Stati Uniti con gli alleati vassalli impegnati contro la Russia tramite l’Ucraina, terra martire sacrificata, e ancora gli Stati Uniti con l’alleato ribelle Israele impegnati(ancora forniscono armi) nel definitivo annientamento della Palestina(altro che due popoli, due stati). Prossimamente vedremo gli Stati Uniti contro la Cina (il buon proposito sarà la libertà di Taiwan, ovvero la difesa della loro longa manus sul mare cinese). Hanno già boicottato la loro produzione di macchine elettriche.
    R
    ah però…sembra di sentire parlare Orsini o Santoro, o Dibba o il professor…Attanasio (ho scordato il nome proprio)…ma guarda che roba. Io però preferisco la “terribile macchina da guerra della Nato” che quella ancora più terribile degli “amici russi”.
    Poveri morti, soldati americani e inglesi, canadesi e australiani per liberare questa parte del mondo dai nazifascisti (quelli veri), sono davvero morti invano se ora dopo ottanta anni siamo qui a dire che sono morti solo per prendersi il mondo e soggiogarlo alla loro democrazia…puah, la democrazia, meglio la dittatura piuttosto…di un americano alla porta.
    L’Italia (grande potenza) ha perso la guerra, gli italiani col sedere a pezze e a terra tra le macerie a punta, si sono risollevati grazie alla loro magnifica buona volontà e capacità di lavorare, ingegno e arguzia… che cosa vuoi che sia servito quel pianuccio Marshalluccio? Quattro spicci di elemosina? ( 12,7 miliardi di dollari, inizialmente, all’Italia solo 1204 milioni di dollari). Solo a farci vivere sotto il giogo americano, puah.la cucina americana, puah, puah il supermercato. puah i film di Billi, puaah…che presuntuosi, potevano bene lasciarci morire di fame, ma ci avrebbero pensato i russi a sfamarci e i russi non avrebbero chiesto NULLA in cambio, generosi come sono…
    A proposito il CPI ha proposto mandato di cattura anche per Neta e il capo di Hamas (come ti hammassano loro…) speriamo vada in porto sarebbe già qualche cosa.

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  4. Mariagrazia quando te ne esci con queste sparate
    “Poveri morti, soldati americani e inglesi, canadesi e australiani per liberare questa parte del mondo dai nazifascisti (quelli veri), sono davvero morti invano”,
    non solo fai girare “quelle cose” (poi ti lamenti che la gente scappa via), ma dici una cosa profondamente ingiusta e sbagliata: cosa c’entrano gli americani di allora con la politica imperialista che segui? Ti ricordo poi che gli Alleati rasero al suolo intere città uccidendo civili incolpevoli; ti ricordo che i Russi pagarono un tributo di sangue enormemente maggiore degli Angloamericani per liberarci dal nazifascismo; ti ricordo che gli americani si mossero solo in seguito all’attacco di Pearl Harbour e che fu Mussolini a dichiarare guerra agli Stati Uniti. Spero di non subire censure.
    R
    e piantala di ricordarmi tutto, guarda che non sono la signora smemorella! Cosa c’entrano? Lo so io cosa c’entrano, tu puoi andare a pescare nel
    pleistocene io non posso parlare dei soldati morti per la nostra causa?…mi pare davvero memocratico.
    Ma, insomma, con Meloni è in pericolo la democrazia o la dittatura? perché sai, è sempre questione di vista di punti.
    PS: non mi sono mai lamentata perché i commendatori qui sopra se ne vanno, piuttosto ho gradito che qualcuno/a se ne sia andato dopo aver fatto un po’ di casino.
    Ma qui è sempre aperto, per tutti quelli che vogliono discutere senza offendere. E io non porto (quasi) mai rancore.

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  5. L’ipotesi che gli americani abbiano invaso l’Italia per liberarla dai nazisti mi pare quanto meno “creativa”.
    Che poi l’effetto sia stato la liberazione dall’occupazione tedesca, sostituita dall’occupazione americana più morbida è un risultato, ma non era quello l’obiettivo.
    In realtà, dopo il fallimento dell’operazione Barbarossa e la ritirata dei tedeschi dall’Europa orientale partì una gara contro il tempo tra russi e anglo-franco-americani per arrivare per primi a Berlino, e, più in generale, per assicurarsi l’occupazione della maggior parte del territorio europeo liberato dall’occupazione tedesca.
    Il timore degli americani era che l’URSS, all’inseguimento dei tedeschi in ritirata, potesse occupare l’intera Europa trasformando tutte o quasi le nazioni europee in stati satelliti con regime comunista, come avvenne per Polonia, Ungheria ecc…
    Che gli italiani passarono da un occupazione ad un’altra (il che era naturale, dato che avevano perso la guerra) è un dato di fatto.
    In Italia sono rimaste attive tuttora oltre 100 basi americane presidiate da circa 15.000 americani. E la giustificazione che siano qui per proteggerci dai russi è ridicola.
    Se questo significa essere stati liberati … chi si accontenta, gode.
    R
    credo che non avrebbe scritto queste cose se fosse vissuto durante l’occupazione nazista. Potrei citarle fatti molto noti e orripilanti ma evito. E’ stata “La tragedia” della quale, purtroppo neppure persone colte e sensibili come lei, nate dopo, riescono ad afferrarne a pieno la portata.
    Io sono grata agli americani di “occuparci”, ce la siamo largamente cercata. Non vorrei mai fossimo andati nell’altra “direzione”. Forse ora né lei né io saremmo liberi di scrivere quello che pensiamo. Ringrazi Santa Pupa.

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  6. Pensavo che lei fosse più giovane e dell’occupazione nazista avesse le stesse informazioni per sentito dire che ho io.
    Se invece ha avuto un’esperienza diretta complimenti! Gli anni se li porta benissimo.
    Scherzi a parte, l’ho scritto chiaramente anch’io che l’occupazione americana è stata molto meno dura dell’occupazione tedesca. Non è di questo che stiamo parlando.
    Quello che voglio dire io è che gli americani hanno invaso l’Italia non per liberarla, ma per occuparla. Non per altruismo, ma per fare i loro interessi.,
    R
    ah, ecco, bello scherzo.
    Per occuparla e fare i loro interessi? E meno male…ci è andata ancora bene, ripeto, porti un cero a Santa Pupazza.

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