Guardare avanti

Sarò breve.

Sono quasi due settimane che questo mio blog registra un basso numero di commenti, a differenza di qualche tempo fa quando ne registrava molti di più.

Molte persone si affacciano ai blog per curiosità, poi, piano piano si innamorano dei loro stessi post che scrivono nero su bianco ad imperitura memoria per ricordarsi un giorno di quanto sono intelligenti.

Ci sono altre persone, invece, che scrivono solo per comunicare le proprie idee in buona fede e per dialogare e ci sono, infine,  persone che scrivono solo per fare casino.

Da qui se ne sono andati un bel po’ di casinisti.

Scrivevano qui solo per trovare da ridire su ogni  cosa, con una certa puzzetta sotto al naso, ma non certo per il gusto di dialogare, ma solo per disturbare e anche, in alcuni casi, pestare duro e creare il più possibile un clima da rissa da bar.

E per fare questo si concertano si mettono d’accordo e fanno squadra.

Ci sono anche i cani sciolti, quelli che fingono di stare nei gruppi, ma poi se ne vanno per conto loro, sempre pronti però a tramare sotto traccia se vedono che la “discussione” langue e non sono più “protagonisti” e sono i peggiori.

Le donne (in qualche caso), però, sono tremende. Se ti puntano e tu non sei la solita leccasuole da likes, sei presa di mira più di un cestino da basket.

E tramano e brigano e convincono gli altri a fare quello che dicono loro.

Molti uomini sono ingenui, ci cascano nelle trappole delle donne.

Soprattutto delle donne cattive e invidiose. Ce ne sono molte di più di quante non si pensi. E gli uomini stanno ai loro ordini.

Piccola cosa, tema un po’ triste ma no, in fondo quello che sento deve uscire altrimenti che scrivo a fare qui?

Chi resta qui e scrive in buonafede e senza secondi fini è il benvenuto, gli altri, i casinisti, gli invidiosi e i tramaccioni è meglio se se ne stanno fuori.

Finalmente!

Da I miserabili di Victor Hugo:

““Certe persone sono cattive unicamente per bisogno di parlare. La loro conversazione, chiacchiera nei salotti e cicaleccio nelle anticamere, somiglia a quei camini che consumano presto la legna: occorre loro molto combustibile, il prossimo.”

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NB: questo l’ho scritto e pubblicato nel 2022, sono passati due anni e la situazione è rimasta più o meno quella se non peggiorata.

Certo, le guerre, le epidemie, la poca voglia di parlare che abbiamo tutti, me compresa. Però rimane sempre il fatto che “sento” con la coda dell’orecchie alcune “presenze”.

Allora ho pensato: signori, fatevi pure avanti, contestate tutto il contestabile, io, forse, sono impulsiva e ho un brutto carattere, ma non mando mai via nessuno e se mi scappa un rimbrotto per qualche motivo, mi passa subito.

Senza volermi riferire a nessuno in particolare e a tutti quanti sono passati di qui o ci sono rimasti a lungo, alcuni in perfetta buona fede, altri decisamente meno.

Ma non crediate che stia qui a recriminare, no rifarei e ridirei le stesse identiche cose. Ma, trovo che nella vita, per avanzare, bisogna anche lasciarsi dietro il passato e guardare avanti.

E, ovviamente, non vale solo per me.

4 commenti su “Guardare avanti”

  1. Puo’ darsi che qualcuno abbia altri problemi a cui pensare.
    A Scopa, la mia cagnolina, fu diagnosticato un leggero soffio al cuore qualche anno fa. Il problema e’ poi peggiorato con l’eta’ ed adesso devo somministrarle quattro tipi diversi di pastiglie al giorno ad orari precisi. Fu visitata da un veterinario cardiologo lo scorso settembre, che le diede due mesi di vita. Scopa e’ ancora qui, sempre brillante, e spero che duri ancora per un bel po’ di tempo, perche’ la sua perdita sara’ sentita specialmente dai miei nipotini. Inoltre causerebbe un discreto danno al fondo assicurativo, visto che hanno nicchiato per un bel po’ di tempo prima di rifondermi le spese del veterinario e dei medicinali.
    Comunque, su col morale!
    Questo e’ un pesce d’aprile messo in onda dalla BBC il primo di aprile del 1957 come uno speciale servizio del programma “Panorama”.


    R
    Ok, grazie Luigi. Divertente lo scherzo degli spaghetti.
    Tanti auguri a Scopa.

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  2. Signora Gazzato, onori e oneri!
    Il blog è suo e, se va bene o male, dipende soprattutto da quanto è brava lei a gestirlo.
    Scaricare i problemi sugli altri non porta soluzioni. Noi abbiamo le mani legate. Se vuole che il blog riprenda vivacità si deve far venire qualche idea lei, e cambiare qualcosa.
    Altrimenti, si può consolare col motto “meno siamo e meglio stiamo”.

    R
    Lei ha le mani legate? Ma non mi faccia ridere, la lingua ce l’ha ben sciolta però. IL blog va benissimo, non si illuda, continuo anche da sola.

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  3. Credo che la libertà di parola e con essa la democrazia, stiano subendo un grave smacco in questi ultimi tempi. Il “politically correct” esasperato, la “cancel culture”, l’ostracismo alle persone scomode, o addirittura agli artisti di un Paese ostile, ne sono segnali inquietanti, e troppe volte il “pensiero altro” e la persona che lo esprime vengono scoraggiati con etichette squalificanti, quando non addirittura criminalizzati.
    Oggi la voce del popolo è inascoltata o soffocata perché chi gestisce il potere non accetta critiche, vuole decidere da sé, e spesso le sue decisioni rispondono a criteri di convenienza personale o di casta, e sono in netta contrapposizione con gli interessi della gente.
    Così, un tempo fiorivano i blog che davano spazio alla voce della gente comune, ricordo gli articoli in calce ai quali si poteva esprimere il proprio parere e interagire. Oggi molti di questi blog sono spariti incalzati dai “social” dove ci si rifugia per svago e divertimento, con fretta e piccole notazioni, e dove la voce si disperde tra mille altre Perciò, Mariagrazia, ritengo lodevole che tu riesca a tenere in vita questo blog pur nel saliscendi degli umori e nelle difficoltà di gestione che esso comporta.
    R
    ti ringrazio, Alessandro.

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  4. Qui il pensiero “altro” lo avete potuto dire quanto vi è parso e piaciuto…ma altro de che? La propaganda dei russi sarebbe “pensiero altro”? o quale sarebbe il pensiero altro? Quello che dice di non mandare più aiuti agli ucraini? Quello è altro pensiero?
    A me pare di più altro quello che dice di aiutarli.
    Gli italiani sono quasi tutti per pensieri altri da questo o quasi.
    Dunque quale sarebbe più “altro”? I pensieri di quelli che non parlano che di Gaza dal primo giorno mentre gli ucraini gli sono venuti a noia dal primo giorno?

    Ecco un esempio di pensiero altro: ucraini arrendetevi e non rompete le balle, abbiamo altro a cui pensare…molto altro…guardiamo avanti…
    Il fatto è che l’antiamericanismo italiano è cosi forte che qualcuno sarebbe capace di dire che si stava meglio sotto i nazisti…
    Stare dalla parte di prepotenti invasori da due anni e non condannarli per le atrocità che commettono ma guardare sempre alle colpe presunte di altri o ragioni altre e fare pure la vittima del libero pensiero…, sarebbe pensiero altro?

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