Ufo Matteo Robot

Salvini Matteo, ministro della Repubblica, per ben due volte, e vicepremier idem…vatti a nascondere in qualche resort africano e restaci un pezzo, forse hai bisogno di una vacanza.

Carlo Calenda gli ha mandato un post piuttosto esplicito: “hai rotto le balle” che non è gergo calcistico ma piuttosto una sana critica politica basata sulle esternazioni dell’ineffabile ministrone sulla dichiarazione della moglie di Navalny …la capisce, dice, cavolo certo e come no? ma devono decidere i medici e i giudici come è morto suo marito.

Caspita che dichiarazione coraggiosa, direi temeraria. Non teme nessuno il nostro, è invincibile come una corrazzata, ma le “balle”, quelle che cita per intenderci, elegantemente ma con proprietà espressiva, Calenda, dimostra di non possederle. O perlomeno, di essersele momentaneamente “sganciate” o addirittura perse per il caligo, come si dice da noi. Di sicuro la premier ne ha un corredo più “consistente”.

Ma bisogna capirlo, povero, ormai lui “nella media borghesia italiana occupa una società”, ha compiuto l’età della ragione e ormai gli attributi li mostra con parsimonia. Eccheccaspio…

Farebbe una bella coppia con Virginia Raggi, la quale ha partecipato alla veglia per Navalny ma ha anche detto che è ora di smetterla di mandare armi agli ucraini e che deve attivarsi la diplomazia. Bella frase, effetto assicurato nei quattro gatti (o sorci) che si aggirano ancora in tenuta anti cinghiale attorno ai cassonetti della città eterna: per loro, la ex sindaca ha rappresentato la pacchia, la considerazione è d’obbligo.

Salvini e Raggi, insieme potrebbero formare una delegazione, qualche topo e gatto al seguito lo trovano e andare…andare an dare…a fare i diplomatici, ci aspettiamo che vengano ricevuti con gli onori che meritano, forse qualcuno in loro onore potrebbe sparare qualche salva (salvina) di cannone o qualche raggio fotonico ..”.Raggi laser che sembran fulmini
È protetto da scudi termici Sentinella lui ci fa”…

Ufo Matteo Robot e Virginia potrebbero davvero cambiare il corso della storia. Ma, Matteo, devi essere meno diplomatico e più Ufotico, altrimenti finisce che qualcuno ti fa le scarpe o meglio …le mutande…e allora altro che ” scudo termico ti serve” .

8 commenti su “Ufo Matteo Robot”

  1. Salvini: chi era costui? Mai lavorato in vita sua. L’unica volta che si sporco’ le mani (si fa per dire) fu quando fece l’ “Apprendista Attacchino” per conto di Umberto Bossi. Dopo il risultato delle prossime elezioni europee, quasi sicuramente la Lega lo liquidera’, ovvero lo trasformera’, da un punto di vista chimico, dallo stato aeriforme, di cui e’ un abile rappresentante, allo stato liquido …
    R
    Luigi, meno male che ha evitato il gassoso…

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  2. Quelli che non hanno mai lavorato in vita loro, troppi sarebbero.
    D’Alema, Rutelli, Meloni, Schlein ……
    D’altra parte chi ha lavorato troppo prima di fare il politico, come Berlusconi, ha sempre qualche scheletro negli armadi.
    Nello specifico, per me la lega deve puntare su Zaia. E’ più completo e più abile.
    R
    anche la politica ì un lavoro se lo si prende sul serio e anche molto impegnativo.
    Non mi è piaciuta affatto la frase di De Luca rivolta a Meloni, quel “lavora tu strn…”osceno, da denuncia, ma non si sa perché a quel tipetto si perdona tutto.

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    • “si sa perché a quel tipetto si perdona tutto.”
      Perchè viviamo nella civiltà del “sembrare”, e la gente ama i De Luca – e la Meloni per analoghe ragioni – perchè parlano con lingua dritta senza girarci attorno come le teflonatissime Schlein, in altre parole meglio un buzzurro che si capisce subito di un raffinatissimo intellò che bisogna leggerlo almeno una volta.
      Non per niente hanno fatto fuori Veltroni a sinistra e Fini a destra, ambedue vittime di “fuoco amico”: avevano idee e le sapevano difendere con il ragionamento e non solo con i tweet.
      Pericolosissimi.
      R
      io non lo amo affatto De Luca a me è antipatico e dovrebbe temersi pure lui il cecio in bocca invece le spara grosse più di Biden. Meloni non mi pare dica parolacce, si esprime in italiano ( e più lingue) correttamente e però è diretta e non gira troppo intorno ai discorsi, ma un paragone tra i due non ci sta-

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  3. E questo sarebbe lo “scrittore” che sono stata invitata a leggere?
    https://www.open.online/2024/02/24/roberto-vannacci-russia-inchiesta-peculato-truffa/
    non solo non lo leggerò (qualcuno qui ha scritto “si dovrebbe leggere) ma mi guarderò bene la prossima volta che mi verrà proposto di leggere anche solo di considerare l’ipotesi di farlo.
    Certi “scrittori” devono la loro fama proprio a chi diffonde certa “letteratura” senza la minima cognizione di chi e che cosa stanno “pubblicizzando”.
    La liberà d”espressione deve andare a braccetto con la libertà di non farsi catechizzare e non scegliere di leggere chi cerca di strumentalizzare il prossimo per fini personali.

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    • Nondimeno, Mariagrazia, per decidere se stanno cercando di catechizzarti devi prima leggerli, almeno qualcosa (e devi decidere tu cosa, non fartela suggerire dal tuo elzevirista preferito). Altrimenti ricaschi anche tu nella sindrome da Cardinal Bellarmino, quello che non voleva guardare dentro il cannocchiale perchè i Sacri Testi dicevano cose diverse.
      Come tanti “moderni” anche tu cadi spesso nell’ equivoco che voler conoscere= voler giustificare (o appoggiare). Al contrario, è solo conoscendo il tuo avversario e le sue idee che puoi confrontarlo e contraddirlo. I roghi di libri, e non è un caso, sono caratteristica delle peggiori dittature.
      Rimanere chiusi nella “bolla” dei giornali che raccontano le cose che piacciono a te nel modo che piace a te, seguire solo giornalisti che ti fanno sentire dalla parte della ragione, parlare solo con chi non ti contraddice, è comodo e piacevole ma è PARALIZZANTE. Che decisioni consapevoli puoi prendere se sempre comunque e quantunque ascolti solo UNA parte?
      Il buon Vannacci è un ometto ignorante portato all’onore delle cronache da media, “social” e partiti, che in altri tempi nessuno si sarebbe filato di striscio. Proclama banalità, brandisce pregiudizi, rivanga deja-vu resi obsoleti da cronaca e Storia: il problema è che le stesse cose (e pure peggio) le senti sul tram, le leggi nei blog, le scrivono sui giornali, le ripetono con aria pensosa nelle segreterie dei partiti e vengono rilanciate dalle TV.
      Da anni.
      Come tante altre volte si confonde il risultato con le cause: Vannacci è un buon riassunto, ma non è lui il problema.
      R
      hai ragione, ma francamente, non mi pare che mi si dia sempre ragione, a te si? E nel blog di chi?
      In quanto a Vannacci, ( mai detto che sia un problema) tanto rumore per nulla, sono d’accordo, qualche cosa ho letto di quello che ha scritto e non ti preoccupare non salto mai di leggere qualcosa dietro suggerimento anche se posso accettare di leggere qualcosa che mi viene consigliato. Ma ho una idiosincratica allergia per i falsi profeti e, scusa forse sbaglio neppure io sono infallibile lo so, perdere tempo dietro alle fregnacce (scusate il francesismo) di certi aspiranti capi popolo non trovo che sia producente, mi basta leggere la prima pagina e siccome mi conosco finirebbe scaraventato contro la parete. Sono cosi… ( brutto carattere) è difficile spiegare, certe giornate amare, lascia stare….
      PS: ti basti pensare che Travaglio mi è sempre piaciuto poco, ma ho letto tutti i suoi libri, fino a che non mi è piaciuto per niente ed ho smesso di leggerlo (i libri) per il resto il giornale che dirige qualche volta lo leggo e lo trovo persino interessante, a volte…ma è solo uno dei tanti esempi che potrei farti.
      Ma, visto ch siamo in tema, tu, uno a caso, leggi sempre tutto quello che scrivo sul blog o non salti a piedi pari quello che non ti interessa?
      PPS, visto che scrivi paralizzante in maiuscolo ti confesserò, che ho persino letto “I discorsi di Hitler a tavola”, spero non penserai che lo abbia fatto perché mi piacevano i discorsi di quel soggetto..tu lo hai letto?

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      • Il tuo blog lo leggo. Non tutto (le parti “poetiche” non mi coinvolgono più di tanto) ma se rispondo lo leggo TUTTO. Zio Adolph mi intriga più per i suoi film familiari che per altro, il Mein Kampf d’altra parte come tutti i “testi sacri” è NOIOSO. Se critico, però, SEMPRE prima studio l’argomento. E’ la vecchia scuola, ormai un modo di essere…

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  4. Prendo spunto da questa frase di Alberto:
    ” parlare solo con chi non ti contraddice, è comodo e piacevole ma è PARALIZZANTE”

    Questo blog va a compiere 7 anni, potete scorrerlo ci sono post che hanno anche oltre 70/80 o anche di più commenti e non sono pochi per un blog che non è connesso a nessuna testata giornalistica, i temi li scelgo io e non sono quasi mai di “facile lettura”, ma spesso divisivi e che provocano discussioni anche molto accese. Beh, in alcuni momenti non è stato facile, ma non mi sono mai sentita “paralizzata”, ho sempre esposto le mie idee nel modo franco che uso sempre e difficilmente mi tengo le parole in tasca. Non cerco consenso, ma vado dritta al punto e non mi tiro mai indietro.
    Mi dispiace sempre quando qualcuno lascia il blog, ovvio, ma io non banno mai nessuno, chi se ne va avrà le sue ragioni, ma io sono sempre qui e non impongo certo le mie ma non mi tiro indietro nel dirle.
    E nelle discussioni a volte si può anche trascendere un pochino, ma una discussione ha sempre due o più interlocutori e ognuno va per la sua strada ma io che devo anche “moderare” i commenti e a volte mi trovo in una situazione non facilissima poiché quello che viene pubblicato qui viene letto anche da altri e le parole hanno un senso e sono importanti.
    Dunque, per dire, chi va e chi resta sa che, alla fine della fiera, io sto qui (fino a che mi va ), dico la mia ma non impedisco a chi interviene di dire la sua ma qualche volta (rara) mi capita di non passare proprio tutto, ma cancello davvero moto poco. Se aveste letto certi commenti che sono arrivati qui in un recente passato, forse, vi si sarebbero rizzati i capelli in testa e forse capireste di più, o forse capite già.
    Capisco che non sia piacevole vedersi cancellare qualcosa, ma fa parte del “gioco” e ogni gioco ha delle regole e se i giocatori vi si attengono senza fare troppi distinguo, alla fine qualche cosa rimane a tutti.

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  5. Signora Gazzato, se il suo blog non fosse interessante e istruttivo non insisterei così tanto a leggerlo e a commentare nonostante le continue “punizioni” che mi infligge. Lei è brava, e, a quanto mi risulta, cestina poco.
    Bisogna però prendere atto che, da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il suo blog è un po’ scaduto di livello.
    Lei propone con insistenza, come apertura di nuove discussioni, la sua posizione intransigente che trasuda odio verso Putin e acquiescenza verso tutto quello che fanno gli americani.
    Inevitabile che questo approccio sia risultato divisivo in misura molto maggiore di quanto può essere funzionale ad una discussione vivace e partecipata.
    Possibile che da parte sua non ci sia mai una seppur piccola condivisione delle argomentazioni di chi non la pensa come lei? Possibile che i nostri messaggi contengano cavolate, bugie, barzellette, dall’inizio alla fine?
    Ha veramente una considerazione così bassa degli utenti del suo blog?
    Che dovremmo fare noi tre o quattro che proviamo fastidio e imbarazzo di fronte a certe illazioni fantasiose e improbabili?
    Tacere? Ritirarci sull’Aventino?
    Per quanto mi riguarda, io resto e continuo a contestare quello che non mi quadra; civilmente, ma senza autocensurarmi. Altrimenti non avrebbe senso stare qui.

    Quanto a Vannacci e alle fonti in genere, a me non potrebbe fregare di meno di chi è l’autore di un libro o di un articolo. A me interessa quello che c’è scritto. Se Vannacci ha raccolto gli umori – spesso inespressi per paura del politicamente corretto – della maggioranza degli italiani, e io mi sono ritrovato in un buon 70% di quello che scrive, consiglio di leggerlo. Anche i passaggi che non condivido, come ad esempio quelli sull’educazione dei figli in famiglia o sull’ambiente, rappresentano comunque posizioni condivise da molti ed è bene conoscerle.
    R
    lei qui si arroga il diritto di occupare il mio spazio e il mio tempo per criticarmi, a parte la prima frase il resto è tutto critica. E non è la prima volta.
    Primo: io non odio nessuno ma anche odiassi sarebbero affari miei sui quali lei non ha diritto alcuno di mettere bocca, secondo non sono acquiescente con nessuno. Ma io potrei dire che lei è acquiescente coi dittatori e odia gli americani e disprezza Zelensky e anche gli ucraini ha trovato spesso il modo di criticarli! Io non la cancello, anche se potrei, ma mostro a tutti quelli che vogliono leggere quello che lei scrive.
    Ma le faccio osservare che avrei potuto cestinarla e a buon diritto.
    Si legga chi vuole anche l’elenco del telefono, io di Vannacci non ho mai parlato, lo ha tirato fuori lei e se le rispondo su quel tipo le rispondo quello che pare a me e non quello che lei pensa che dovrei rispondere.
    Vuole il MIO blog a sua misura? Le sta bene ma vuole anche criticare me e come lo conduco e quello che rispondo? E come? Lei vuole continuare a stare qui a scrivere quello che vuole indisturbato? E magari lo ritiene pure un suo diritto.
    Il mio blog è scaduto? E lo è perché mi intestardisco a voler dire la mia? E non essere d’accordo con lei e chi la pensa come lei?
    Lenzini lei vede le cose a suo modo io le vedo a modo mio. Chi pensa cosa, non è un giochino sul quale possiamo andare avanti a dibattere all’infinito. Se vuole intervenire si becca le MIE risposte, SE NON LE STA BENE resti pure fra i suoi fans.

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