Sgherri

Alla madre di Alexiey Navalny non è permesso di entrare all’obitorio per vedere un’ ultima volta il figlio. Non le rispondono quando chiede se si trova li o dove, poi le dicono che non può entrare senza dare altre spiegazioni e il suo avvocato che l’accompagna viene addirittura spinto fuori dalle guardie.

Questo narra il Guardian oggi e racconta l’odissea di questa donna che aveva un figlio in carcere da una vita, che doveva scontare 19 anni di galera per non meglio identificate colpe di “estremismo”, che era stato recluso in una colonia penale in Siberia, notoriamente un posto temperato e dove gli uccellini cantano da mane a sera e la imminente primavera prometteva prati ricolmi di ranuncoli e nontiscordardime per allietare la vista dei detenuti.

Immagino il viaggio che questa donna ha dovuto intraprendere per arrivare in quella terra cosi “amena” e inarrivabile e immagino lo scoramento nel sapere di non poter vedere per un’ ultima volta la salma di quel figlio cosi tenacemente e testardamente devoto alla causa della libertà.

Si sarà chiesta come mai proprio a lei fosse toccato un figlio cosi testardo, cosi incurante della paura, cosi eroico nella sua manifestazione costante della sua ricerca di libertà? Forse si, tante volte, ma ne sarà stata orgogliosa o avrà patito le pene dell’inferno pensando a quel figlio cosi tenace e però cosi braccato e punito per il suo pensiero libero?

Forse tutte e due le cose.

Certo che gli uomini sono ben infami quando arrivano a negare ad una madre anche la possibilità di vedere un figlio morto. Mi ricorda un’altra madre, alla quale è stato “permesso” di vedere il figlio in croce e quanto questa madre sia simile a Lei per la sofferenza che deve provare e quanto la sofferenza di una madre possa venire ignorata del tutto da uomini senza cuore e senza morale, di ghiaccio come la materia che li circonda, esecutori di ordini dall’alto, senza Dio e senza altra fede che il proprio meschino piccolo tremebondo interesse personale a sopravvivere in un mondo di sgherri. Eh, già infatti: “il coraggio uno non se lo può dare”.

Un piccolo mondo infame e senza speranza quello che nega ad una madre un ultimo abbraccio alla salma di un figlio, un mondo disumano che sta diventando prateria per lupi affamati e predatori. E chi grida:” viva il lupo”, non debba mai subire l’infamia di una porta sbattuta in faccia davanti al dolore più grande.

30 commenti su “Sgherri”

  1. Mi sono sempre chiesto che cosa differenzia davvero i popoli che oggi fruiscono della democrazia del benessere e della liberta’ da quelli posti perennemente sotto dittatura e miseria.

    Mi riferisco, ad esempio, ai Francesi, che con una storica ed epica rivoluzione, segnarono la fine delle monarchie assolute e dei sistemi autarchici (lo Stato sono io) dando inizio all’era moderna.

    Mi riferisco agli elvetici, che combatterono e cacciarono gli Asburgo austriaci dal loro territorio instaurandovi pian piano una democrazia ed una unita’ federale esemplare nonostante le loro diversita’ linguistiche e religiose…

    Idem puo’ dirsi per gli USA, per il Regno Unito con le loro suffragette…e via dicendo.

    Tutte genti, quelle, che, ovviamente attraverso lotte, sacrifici e indubbia lungimiranza ed intelligenza, sono riuscite a formare societa’ e sistemi politici nei quali chiunque li diriga lo Stato funziona bene e gode di stima e rispetto all’estero oltre che un qual certo benessere al suo interno…

    Viceversa esistono altri Paesi per le cui popolazioni in tutto il corso della loro esistenza, liberta’ e benessere continuano ad essere sconosciute, autentiche chimere.

    Le persone che hanno la sventura di “sopravvivere” in quei mondi conoscono solamente esperienze fatte di miseria, terrore, ingiustizie e quant’altre infelicita’.

    Basti pensare agli Stati centro-sud americani, nei quali sono notorie e leggendarie le innumerevoli “revolucion” scoppiate, cosi’ come i frequenti “golpe” ivi messi in atto…

    Ma tutti inutilmente attuati…che’ purtroppo mai hanno cambiato, sostanzialmente, il modo di vivere dei locali abitanti.

    Difatti ed il piu’ delle volte, quelle “revolucion” sono servite
    (e servono tutt’ora)
    solo a mutare il nome del leader in carica che’ ad un tiranno, corrotto e despota mandato via a furor di popolo, ne segue spesso un altro, identico, se non ancor piu’ “fetentone” del predecessore.

    Tale fenomeno della radicalizzazione della miseria e della paura e’ tipico anche in altre nazioni, oltre che nell’America Latina: quelle del Terzo o Quarto Mondo distribuite prevalentemente in Africa ed Asia.

    E veniamo alla Russia

    – per rimanere nella specifica situazione attuale con un Putin despota e un suo oppositore, Navanly, morto in un penitenziario sito agli estremi e gelati confini del mondo -.

    Quello e’uno dei tanti infelici Paesi succitati.

    Nei secoli passati, regnava lo zar.

    Una nobilta’ edonistica e completamente distaccata dai bisogni del popolo circondava il “cesare russo” e si avvaleva, insieme a lui, dell’ opera gratuita di autentici servi della gleba e di poveri soggetti per coltivare e tenere in salute i loro beni costituiti da denaro liquido,
    enormi estensioni di terreni, ville lussuose, palazzi faraonici e quant’altro
    (leggansi Guerra e Pace o Il dottor Zivago che descrivono bene quel mondo).

    Gli oppositori di tale sconsiderato sistema venivano spediti, senza tanti complimenti, in Siberia, a morire di freddo e di stenti in orribili campi di lavoro!!!

    La rivoluzione bolscevica, promossa da Lenin e “compagni”, non apporto’ certo sostanziosi cambiamenti:
    la Russia era sempre un Paese arretrato e non certo all’altezza degli USA o del Regno Unito o della Francia…mentre la giustizia sociale e la liberta’ restavano sempre un miraggio.

    Gli oppositori al regime difatti continuavano a finire nei soliti “resort siberiani” e…amen:
    tutt’al piu’ potevano esser garantiti dallo Stato un piatto di minestra ed un alloggio popolare…
    Il che’, specie per tanti infelici, non era poco!!!

    Nel XXI secolo un eventuale resuscitato vissuto ai tempi di Lenin o dello zar non vedrebbe oggi granche’ di mutato.

    Come allora, si ritroverebbe un despota ricco da far vomitare al governo (lo zar Putin), circondato anche lui da degni compari altrettanto facoltosi (i nobili oligarchi), che tiranneggia una stragrande quantita’ di persone oramai rassegnate ed avvezze al despotismo perche’ nel corso dei secoli non hanno conosciuto alcunche’ di diverso.

    I vari “Navanly”, secondo me, sono in Russia una sparuta minoranza.

    Una rivolta, come la intendiamo noi occidentali, in Russia e’ molto difficile che avvenga.

    Cio’ perche’, a mio giudizio, la gente che la’ vive, sono come coloro che essendo da tanto tempo prigioniera sotto una caverna, al buio e letteralmente fuori dal mondo, diviene vittima di “letargite”, una patologia generata dall’assenza di relazioni sociali, da isolamento, da ripetitivita’ dei gesti e che, alla lunga, rallenta le capacita’ sensitive e cognitive rendendo incapaci le persone … persino di cambiare il loro status quo: quasi degli inebetiti robot puramente automatici.

    Quella gente ha talmente perso la cognizione dello spazio e del tempo…oltreche’ non avvezza alla liberta’ e a quella luce che non hanno mai conosciuto
    (i Russi ascoltano solo notiziari e propaganda del regime),
    che un eventuale raggio luminoso potrebbe essere per loro controproducente.

    Difatti a quelli che vengono estratti dopo tanto tempo da profondi pozzi o grotte, si fanno subito indossare occhiali scuri nel riportarli all’aperto, di giorno.

    Inoltre a quelli che hanno patito l’inedia non si porge repentinamente un abbondante, appetitoso, piatto di lasagne, che’ vomiterebbero, ne’, agli assetati e disidratati nel deserto si porge un fiascone d’acqua fresca da tracannare…tutto d’un fiato;
    bensi’ il tutto vien loro elargito gradualmente e previe adeguate cure medico ospedaliere atte a rimettere in sesto l’organismo seriamente provato.

    Concludo …. rimettendo in ballo la domanda iniziale, ovvero perche’ alcuni popoli non si fanno passare la mosca per il naso e sono subito pronti ad insorgere e a lottare strenuamente per la liberta’ che, una volta conseguita, non si lasciano piu’ sfuggire perfezionando, piuttosto, le loro democrazie con meccanismi tali che qualunque partito o leader sia al volante del Paese quello funziona sempre
    (vedasi USA, Germania, Svizzera, Canada…)
    mentre altri, al contrario, nonostante tutti i tentativi e soluzioni ivi applicate restano pur sempre povere nazioni dove liberta’, ricchezza economica, progresso e giustizia sono concetti alieni e irragiungibili?

    Scusandomi per la mia inguaribile lungaggine ringrazio anticipatamente chi vorra’ eventualmente esporre risposta al mio interrogativo.
    R
    Romolo, il suo interrogativo è di quelli da 1000 milioni di dollari. Bisogna essere degli storici con un master in geopolitica applicata per risponderle.
    Ma perché non ce lo dice lei invece? Io sono sicura che lei un’idea ce l’ha, come ce l’ho anch’io ma non oso, almeno per ora, poi sa, le idee mi vengono magari in un secondo momento, spesso quando cammino e guardo la natura cercando di non incappare in qualche muso dentuto dal guinzaglio lento.

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  2. A 10 anni dalla rivolta di Maidan, questo articolo spiega molte cose con chiarezza e semplicità:
    anche qui c’è una madre che piange il figlio 22enne studente universitario che credeva nella libertà e che è stato ucciso dai cecchini durante una rivolta in piazza (103 sono i martiri ricordati nel memoriale)
    https://www.theguardian.com/world/2024/feb/20/maidan-kyiv-protests-10-years-ukraine

    Invece questa è l’Italia: tutti in piazza per Navalny, hanno voluto esserci tutti anche quei partiti che nicchiavano fino a ieri e volevano fermare gli aiuti per l’Ucraina (Lega e Cinquestelle) ora, si ritrovano compatti e uniti nel cordoglio per la morte di un “martire della libertà), ma fino a ieri dove stavano? Due anni a fare distinguo e se e ma e però…bisogna capire etc.etc.oggi, pare abbiano capito…meglio tardi?
    Romeo della Lega è stato duramente contestato (Salvini era strategicamente al cinema…) ma bisogna dire che ha avuto il coraggio di ammettere di avere sbagliato e che alcune posizioni della Lega su Putin ora, anche alla luce della morte del dissidente, sono state riviste…era ora.
    La morte di Navalny potrebbe rivelarsi un boomerang e contribuire a “cambiare aria” anche da noi, polemiche di ogni ordine e grado sembrano, da qualche giorno essere diventate già stantie…soprattutto davanti al coraggio di Yulia Navalnaya e di una madre alla quale è stato vietato di vedere il corpo del figlio morto.
    Una “goccia” di crudeltà di troppo anche per chi ha finora sostenuto l’insostenibile. Forse.

    https://www.quotidiano.net/politica/fiaccolata-navalny-campidoglio-pagsvm9c

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    • Mariagrazia, un giorno che abbiamo tempo ti spiego come funziona il “sentimento popolare”…
      Da “Barabba o Gesù” passando per i gladiatori uccisi a suon di pollicioni su o giù fino ai processi alle streghe e al Terrore francese, per poi arrivare alle leggi razziali e al “burro o cannoni” e via condannando e assolvendo a furor di popolo, è un esempio continuo di volontà popolare inesistente o quantomeno fragile, ondivaga e malleabile.
      Adesso poi è arrivata l’illusione suicida che le petizioni (falsificabili) in Rete (mezzo notoriamente taroccabile) e condivise a costo zero da una platea polarizzata e comunque pigra, ignorante e indisponibile al minimo sacrificio personale, possano ribaltare regimi non solo dittatoriali SUL SERIO ma addirittura spingere alla rivolta popolazioni di cui non conosciamo la lingua, la cultura, la tradizione e nemmeno dove abitano o cosa mangiano.
      Oggi i giornali popolari russi aprono con bustine di semi per la primavera, vittorie in Ukraina e fine delle sanzioni sulle banane: e noi a menarcela e a indignarci su cosa racconta il Guardian, quotidiano notoriamente diffusissimo anche a Smolensk.
      R
      ti ricordo che anche qui da noi il “sentimento popolare” o giù di lì qualcosa ha ottenuto , ce n’è voluto tempo e sacrifici (umani) ma ora viviamo in una democrazia (pur con tutta la retorica dei partitini d’opposizioncina italiani).
      La disinfomatia è capillare e diffusa e non solo in Russia, ma qualcosa filtra, qualcosa si muove. Alberto non essere cosi pessimista oppure la tua è semplicemente frustrazione perché la prevista ( da te e altri ) vittoria su tutti i fronti del despota russo si sta tramutando in una vittoria di Pirro? Un abortito piccolo e forse persino fasullo colpo di stato c’è stato (scusate la ripetizione), il suo autore sembra finito in un posto che non oso neppure nominare ma che non si chiama certo Paradiso (ammesso che sia davvero morto) e adesso con 300mila morti tra i soldati russi e non è finita, anche tra i russi comincia a serpeggiare un certo malcontento. Se tu li vedi tutti rincog….e proni e sudditi è un problema tuo forse di diottrie. IO non credo affatto che siano così e forse lo sapremo presto se i russi sono ancora cosi belli addormentati che tu descrivi o sono sul punto di destarsi…e per capire che qualcosa si sta muovendo ti basti osservare la quasi totale afonia dei putiniani o putinisti o se si offendono, degli assertori della “guerra per procura” o altre facezie del genere…afoni al limite del mutismo. (A parte te che confondi molto bene le acque e si capisce e non si capisce mai se quello che affermi è nero o bianco, positivo o negativo, ti riconosco una sana dialettica politica da “giornalista d’assalto”, ma che ci manda gli altri mentre lui se ne sta comodamente seduto a criticarli…ti potrei portare molti esempi).
      E la Lega e gli ipocriti Cinquestelle in piazza per Navalny anche questo è segno che qualcuno comincia a scendere dal carro…senza farsi troppo mal…
      Che poi il popolino sia Osanna Crucifige, grazie non serve che me lo insegni.
      E da ultimo ti faccio notare che Navalny era russo e che Yulia, sua moglie è russa, lo so che questo potrebbe infastidirti, ma non puoi smentirlo.

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      • Viviamo in una democrazia perchè da noi arrivarono prima gli Americani: in Germania Est arrivarono prima i Russi, e sappiamo come ha funzionato fino agli anni ’80. Sul sentimento popolare so quanto mi raccontavano i miei: tutti partigiani mezz’ora dopo l’ingresso dei tank a stelle e strisce, tutti a sputare sulle cosce di una donna appesa a testa in giù in una piazza solo perchè era innamorata del “capo”.
        Poi è vero, come padroni sono meglio gli USA anche se devi appoggiare le loro guerre, spolverare le loro testate atomiche, finanziare le loro crisi in borsa e comprare i loro “servizi” social.
        R
        Dici “sul sentimento popolare so quanto mi raccontavano i miei: “tutti partigiani mezz’ora dopo l’ingresso dei tank a stelle e strisce”
        Passi per i tuoi, che fossero tutti anti dopo è facile dirlo, ma infangare la memoria dei partigiani te lo passo solo perché grazie al loro sacrificio della vita tu sei potuto vivere in una democrazia dove c’è libertà d’espressione ma, ripeto lasciamo fuori da questo i tuoi la “bestialità” è solo tua e non trovo altro modo per definirla. Piazzale Loreto, è stata un’altra bestialità, uno sconcio, ma possiamo giudicare noi che non abbiamo vissuto le bestialità dei fascisti? possiamo solo dire che si poteva evitare ma per capire veramente (e giudicare) la storia bisogna averla vissuta.

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      • Quanto sarebbe bello, ma per adesso e’ solo un sogno, che i Paesi che oggi costituiscono la U.E., o almeno alcuni fra loro, trovassero finalmente la strada per dar vita ad una vera unione…

        Quella politica.

        Una federazione, o confederazione europea, forte, ricca e pacifica ma…oltremodo temuta e rispettata nel mondo oltreche’ alleata paritaria agli USA, ad Israele e a tutti i Paesi filo occidentali.

        Sarebbe oltremodo auspicabile che in Russia i simpatizzanti di Navanly e tutti quelli arcistufi di Putin e dei suoi accoliti, riescano a mandarli una volta per tutte a quel paese, processandoli e condannandoli per i loro crimini e, finalmente, ristabilita in Russia la liberta’ e la democrazia, quella nazione abbia modo di sganciarsi dall’abbraccio cinese e venga ad associarsi alla UE gia’ federata.

        Cambierebbe la fisionomia socio economico politica del pianeta?

        Martin Luther King diceva di avere un sogno…:
        negri e bianchi fruire di pari diritti e dignita’.

        Io non sono certo all’altezza di quel sant’uomo afroamericano ma il mio dream sarebbe quello da me succitato.
        R
        ed è un bel sogno, speriamo proprio che col tempo e tanta pazienza diventi realtà. Ma bisogna “lavorare” molto.

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      • La Russia ha centoquarantasei milioni di abitanti. Quanti sono i dissidenti VERI e non quelli raccontati a noi dai media anti-Putin? Perchè, per l’ennesima volta, noi della Russia vediamo 1) quello che ci fanno vedere i Russi; 2) quello che ci fanno vedere gli avversari della Russia; 3) quello che ci piacerebbe vedere e siccome non c’è un vero giornalista in loco che ce lo racconti, allora ce lo inventiamo.
        Io non sono un esperto della Russia e non sono al soldo dei cosacchi (MAGARI…), ma neppur mi faccio i cinema da postare nei blog. La Russia piano piano sta vincendo come previsto, è inutile raccontarsela. Vittoria di Pirro? può essere, ma finora Pirro non si vede. Le sanzioni sono state inutili (e si sapeva da prima) e STUPIDE (perchè pur sapendolo le abbiamo imposte lo stesso); e a proposito di noi che siamo democratici mentre gli altri no, se gli USA non avessero avuto il LORO gas da venderci a caro prezzo col cavolo che ci OBBLIGAVANO (perchè questo è successo) a bloccare il gas Russo. La maggioranza del pianeta non ha motivi o interesse a opporsi alle imprese imperialistiche Russe, esattamente come non hanno mosso un dito contro quelle altrettanto imperialistiche USA – e infatti a parte il nostro “blocco” NATO per tutti gli altri è “business as usual”. La maggior parte del pianeta non considera il blocco Europa-USA i meglio fichi del bigoncio da invidiare e imitare, ma al massimo dei polli grassi e decadenti da spennare. Infine, perchè il re è nudo, a nessuno interessa niente della libertà dell’ Ukraina esattamente come non gliene fregava niente tre anni fa: ogni statista europeo “Si costerna, s’indigna, s’impegna Poi getta la spugna con gran dignità”. Al massimo gli vendiamo qualche residuato bellico, e il Guardian ci farà su un bellissimo e coinvolgente servizio.
        R
        ah si? piano piano…direi pianissimo, il massimo che può conquistare la grande Armata è meno del 20% del territorio ucraino (e che gli ucraini vogliono giustamente riprendersi), quanto vuole andare avanti ad ammazzare i civili per questo po’ po’ di risultato? Più che una Blitzkrieg è una Immerkrieg.
        E chi sarebbe che si “fa i cinema”? io forse? The Guardian Int. è una testata credibile e non scrive baggianate come vorresti farmi credere. La Russia potrà resistere anche all’infinito facendo la guerra al mondo, ma è il mondo “libero” che deve imporre alla Russia di smetterla. O vuoi dirmi che siamo quattro gattini cechi proni al volere dello Zar, gasdipendenti e buoni a nulla e incapaci di tutto? L’Europa si sta giocando la credibilità e anche le mutande. Aiutare gli ucraini a uscire da questa guerra è il primo impegno realmente serio che l’Europa finora fintamente unita ha affrontato e può solo incrementarlo ed uscirne vincente. Altrimenti muore.

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        • Il mondo DEVE? No, il mondo discute, soppesa, privilegia e solo alla fine decide ed eventualmente fa. Abbiamo accettato, accettiamo, giustifichiamo e in molti casi sovvenzioniamo ogni giorno invasioni, massacri, ingiustizie, mattanze etniche e religiose, bombardamenti di civili ed esecuzioni sommarie di prigionieri, prendi l’ultimo anno del giornale che vuoi e verifica.
          L’Europa si sta giocando la CREDIBILITA’ ? Maddài ! E quale? Chiediglielo ai sopravvissuti di Sebrenica, o alle legioni di morti sui barconi, o agli Iracheni bruciati, o alle donne Afghane tradite, o ai Curdi, cosa ne pensano della credibilità dell’Europa. Siamo dei commercianti, noi, e il denaro non puzza mai e non ha bandierine attaccate. E di quale Europa stiamo parlando? Dei Francesi con la grandeur e la baguette? Della Germania che come sono seri loro nessuno mai? (dieselgate a parte…) O degli Svedesi tristi e presuntuosi, o degli organismi “di governo” europei che la tratta degli schiavi nel nostro Sud non la vedono e i bambini su youporn ne parliamo domani, ma legiferano sul calibro delle vongole e la curvatura delle banane?
          Le parole sono importanti ! (cit. Moretti)
          R
          ma perché sarebbero importanti solo le tue? …”ma è il mondo “libero” che deve imporre alla Russia di smetterla”
          , questo ho scritto. Le parole sono importanti, comincia tu a considerarle tali.
          Se l’Europa abbia o meno credibilità non lo decidi tu, ma su questo fronte almeno se la sta giocando eccome.
          E poi, non usare il plurale, chi “abbiamo”? chi sovvenziona, giustifica??? etc.etc. fai i nomi, io no di certo. Piuttosto tu giustifichi un’invasione non provocata e del tutto sconsiderata.
          PS: anche basta con questo Yuopppppp, cosa c’entra che lo tiri in mezzo continuamente, a chi lo dici a me che fa schifo? Sei tu quello che lo “pubblicizza” qui io manco so dove sta di casa.
          E poi, con chi altro te la vuoi prendere? La tratta delle bianche non ce la metti? anche questo è eallorismo: ” parlar di tutto per non parlare di niente” (Battisti Mogol, parafrasato)
          Non una mezza parola sul tema. O quasi.

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  3. Cara Mariagrazia,
    vorrei replicare con due citazioni a quanto leggo, qui e altrove, sul tema della guerra in Ucraina in generale e sulla recente morte del dissidente Navalny in particolare. Grossomodo i toni, i ritornelli sono sempre gli stessi, accumunati in due filoni cui non si sottraggono alcuni lettori del tuo blog ma non solo.
    Il primo filone è quello dell'”allorismo”. Navalny muore e allora Assange. La Russia invade e allora il bombardamento di Belgrado, e allora l’Irak. E cosí via all’infinito. Questa manovra evasiva dei temi correnti è così radicata che esiste anche una voce sul vocabolario Treccani. E guarda chi cita la Treccani per spiegare l'”allorismo”, proprio il nostro amico in comune Beppe Severgnini:

    “Nel nostro agitato e confuso Paese nessuno si scusa. Tutti dicono, invece: «E allora…». I vecchi errori non servono per imparare, in Italia, ma per giustificarne di nuovi. Conseguenze dell’«allorismo»? Una su tutte: continuiamo a cadere dalla padella alle braci, per poi rientrare nella padella.”

    Il secondo filone è quello del disfattismo, sulla cui origine e ragion d’essere ho delle ipotesi che tengo per me. A tale postura peró vorrei replicare con alcune semplici parole tratte dal recente discorso di Yulia Navalnaya, una persona che credo più titolata di noi ad esprimersi sul tema:
    “Vi chiedo di condividere con me la rabbia. Furia, rabbia, odio per coloro che hanno osato uccidere il nostro futuro. Non è una colpa fare poco. È una colpa non fare nulla, lasciarsi spaventare”

    Non so lei, a me queste parole hanno emozionato.

    L’apprendimento della lingua ucraina procede, anche se so ancora davvero poco.

    Stia bene. Un caro saluto

    PS apprendo ora che Elon Musk ha appena bloccato l’account X di Yulia Navalnaya. Lui che si definiva un fanatico della libertá di espressione. Sono senza parole.
    R
    “X restores access to Yulia Navalnaya’s account
    X has restored access to Yulia Navalnaya’s account. There still appears no explanation for the temporary suspension. The top post on her account is the video of Alexei Navalny’s mother demanding the return of her son’s body.”
    Bene arrivato Francesco, temevo avessi perso l’indirizzo…come puoi leggere sopra, X ha ripristinato l’account di Yulia Navalanya, si anche a me sembrava una cosa strana. Le parole della moglie di Navalny mi hanno profondamente commosso.
    In quanto alle scuole di pensiero che citi, beh, diciamo che comincio ad avere il callo dello scrittore per ribattere ma credo che questo ultimo atto stia per farci vedere altri aspetti delle polemiche e non tarderanno ad arrivare quelli che lorolosapevanochesarebbeandatacosì…
    Ricambio il saluto, fatti sentire.

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    • Francesco, l'”allorismo” è la reazione all’approccio “due pesi e due misure”.
      Se l’invasione dell’Afghanistan da parte dei russi fu un’aggressione imperialista mentre quella da parte degli americani fu “lotta al terrorismo” e così dicasi per l’aggressione all’Irak e alla Libia ecc…. cosa deve pensare una persona razionale? Che qualcuno lo sta prendendo per i fondelli.
      Da notare che l’Ucraina, confinante con la Russia, è stata aggredita perché aveva deciso di passare dalla parte dei nemici della Russia, e ospitare basi militari americane che avrebbero minacciato la Russia, come i famosi missili a Cuba. Afghanistan, Irak e Libia, invece, si stavano facendo i fatti loro dall’altra parte del mondo e non stavano minacciando nessuno.
      Le sembra normale questo doppiopesismo? Pensa che chi lo sottolinea debba essere tacciato di “allorismo”?
      Io, fino a un paio d’anni fa, non ci avevo fatto caso, ma oggi, se si è onesti intellettualmente, non si può dire che non esiste un doppiopesismo sfacciato.
      R
      Lenzini, mi dice perché le dovrei passare ancora una volta, dopo due anni che insiste a voler difendere l’attacco proditorio con conseguente massacro di civili da parte della Russia di un paese che intende rimanere libero e non più soggiogato in vario modo ad una potenza imperialista? Lei che è italiano, che vive in una democrazia da quando è nato (nata appena dalle ceneri di una brutale dittatura) perché si ostina a negare agli ucraini di volere vivere in un paese libero? E mi spiega perché ogni qual volta (quasi mai) qualcuno osa intervenire qui con tesi contrarie alle sue che va dipanando qui sopra ogni santo giorno da due anni, lei si erige o erge a giudice inappellabile di ogni virgola che l’osatore ha osato apporre qui sopra nero su bianco?
      Lei dovrebbe zittirsi e non replicare perché lei ha straparlato fino ed oltre il limite della santa pazienza mia e di chi ha ancora voglia di entrare qui a leggere cosa lei scrive sul tema.
      Lei non solo è un Eallorista convinto ma recidivo e meriterebbe che io non la pubblicassi, ma la pubblico perché sono buona (altri meno buoni di me hanno chiuso a tutti i commenti) eallora…si taccia almeno per qualche minuto, rifletta sulle parole che scrive, si accerti che non siano uscite dai pensieri dei vari caruccioli e vaninuccioli e parli d’altro se proprio non si vuole astenere. Il suo è Eallorismo della prima e della seconda ora e l’Eallorismo è il monopesismo di chi sta coi dittatori perché stare coi dittatori è un modo per contrastare la miglior forma di governo conosciuta nella quale vivono benissimo quelli che la criticano e la possono criticare proprio perché ci vivono, cioè, se non le basta: col culo al caldo. (Qualche volta il c. ci sta).
      NON ha diritto di replica se non in due (2) righe. Si attenga alla prescrizione o cancello. Ne ho facoltà.
      Viceversa, Francesco ha libertà di replica almeno fino ad arrivare ad eguagliare i suoi commenti qui sopra, cioè a josa.

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  4. In Italia abbiamo la democrazia perché il regime fascista ha perso la guerra con la resa incondizionata, ribattezzata pietosamente “armistizio”, dell’estate del ’43.
    Che l’Italia doveva essere una democrazia lo hanno deciso i vincitori, in particolare gli americani.
    A proposito del ruolo della “Resistenza”, cito la storiella della mosca posata sul corno di un bue. Un’altra mosca le passa vicino e le chiede: “Cosa stai facendo?” E quella risponde orgogliosa: “Non lo vedi? Stiamo arando.”
    Quanto al popolo russo, forse pensano che vale la pena sopportare tutti quei sacrifici pur di scongiurare che siano installate basi militari americane sui loro confini.
    R
    che l’Italia dovesse essere una democrazia lo hanno deciso gli elettori e i Padri Costituenti che hanno combattuto per la libertà
    La barzelletta non fa ridere neppure i polli ed è un affronto alla Resistenza, vale per lei lo stesso che ho detto a Nencioni ma la cancellerei volentieri. In quanto alla sua ultima frase, stendo un velo pietoso, un corbelleria via l’altra. Non provochi Lenzini, ho il cestino a portata di mano.

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  5. Romolo, io completerei la sua ricostruzione con un passaggio molto importante e chiarificatore: I governi di Gorbaciov e di Eltsin.
    I russi, usciti, come dice bene lei dalla caverna buia del regime comunista, non avevano gli occhiali da sole, e sono rimasti abbagliati dal liberismo.
    Sono passati da un’organizzazione tutta statale ad una privatizzazione sfrenata della produzione e della ricchezza, con aumento delle differenze sociali e dell’insicurezza.
    In quel periodo molte aziende russe sono finite in mano di stranieri e la Russia era diventata quasi un Paese del terzo mondo.
    Sul piano politico Eltsin aveva teorizzato che “meno siamo e meglio stiamo” incoraggiando la separazione delle repubbliche periferiche, tra cui quella mal gestita dell’Ucraina, che ha prodotto la situazione che abbiamo sotto gli occhi.
    A questo punto i russi, disorientati e avviliti, si affidarono al primo uomo forte che si presentò sulla scena, così come i romani di età repubblicana, nei momenti di crisi grave, si affidavano a un “dictator” chiedendogli di portarli fuori dal guado.
    In altre parole, il popolo russo, e soprattutto le persone importanti della Russia, si erano dimostrati non ancora pronti per la democrazia, e hanno preferito rinnovare l’incarico di “commissariamento” a Putin, rinviando a tempi migliori l’introduzione di una democrazia moderna.
    R
    bell’affare che hanno fatto. I “tempi migliori” potrebbero essere ieri, dopo 24 anni…e ora altre 6.

    Rispondi
  6. “Allorismo”, ecco un’etichetta da appiccicare a chi fa rilevare contraddizioni, ipocrisie, strumentalizzazioni, nelle idee o nel modo di agire di certi soggetti. Fa buona compagnia a “putinismo” o al “novax-ismo” di recente memoria.
    Certo, piangere Navanly mi pare giusto dal punto di vista umano(meno giusto additarlo come campione della difesa dei diritti umani), ma di fronte la strumentalizzazione che se ne fa, sentirsi dire che oltre al dissidente russo, c’è un giornalista australiano, di nome Assange che sta soffrendo analoghe pene –privazione della libertà personale, galera disumana, etc) dimenticato nelle carceri del Regno Unito in attesa di prossima estradizione negli Stati Uniti, dà fastidio perché rivelatore di doppiopesismo.
    E, a proposito dell’altra etichetta, i “putiniani”, ossia quelle persone (non tifose di Putin, come si vorrebbe intendere), ma che non si sono lasciate trarre in inganno dalla vulgata ufficiale e hanno messo in guardia che continuare a sostenere l’Ucraina con le armi si sarebbe riversato drammaticamente contro l’Ucraina stessa, questi putiniani dicevo stanno avendo ragione dai fatti: la caduta di Avdiivka rappresenta una sconfitta rovinosa per Zelensky e per l’Occidente che ha sdegnato ogni tentativo di mediazione.
    Ma questo è niente (e qui prego Mariagrazia di non considerare questo mio ultimo pensiero una forzatura della sua volontà) di fronte la strage degli innocenti a Gaza, arrivata a trentamila vittime di cui quasi il 50% bambini e l’ammassamento di un milione e mezzo di profughi a Rafah privi del minimo sostentamento. Il comportamento complice dell’Occidente che solo di recente ha osato fare delle timide rimostranze, è indice inequivocabile della sua decadenza .
    R
    nessuna “sconfitta rovinosa per Zelensky Alessandro, ma questa guerra voluta da Putin, ha fatto anche troppe vittime e Zelensky vuole minimizzare le perdite. Questo non significa che si arrende. E’ non c’è doppiopesismo, Assange con Navalny non c’entra nulla.
    E i “putiniani” si danno ragione da soli per non voler vedere la realtà.

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    • Alessandro
      mi era sfuggita questa:
      “(meno giusto additarlo come campione della difesa dei diritti umani),”

      perché meno giusto? Perché non diceva le preghiere a san Wladimiro tutti i giorni?
      Ti tuffi, poi a parlare di Assange, certo, e altri ne dimentichi, ma nessuna condanna per la morte in carcere duro di uno che non aveva fatto altro che lottare per la libertà del proprio paese ed ha passato la vita in carcere con tutto quello che sappiamo e che non ripeto, ma che tu sorvoli a volo d’uccello e ti fiondi su un terzo soggetto, magari più meritevole di Navalny…
      Mi dispiace dirtelo, avrei creduto che tu dicessi finalmente qualcosa contro il regime russo che tratta gli oppositori in questo modo e invece tu sposti l’attenzione sul povero Assange, ti preme di più lui che ancora non è morto, mentre Navalny quasi lo critichi…

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  7. L'”Allorismo” non è di per sé sbagliato e mi diverte ricordando un po’ Enrico Beruschi qualche anno fa (“allooora”). Il problema è che viene usato male, soprattutto nel mare di espertoni improvvisati che commentano su internet, ma anche dai professionisti nei dibattiti televisivi. Per fare un esempio: la Russia bombarda i civili ucraini. Ma allora anche gli USA con l’Iraq. Appunto: hanno sbagliato gli USA quindi sta sbagliando la Russia. Invece la conclusione dei fenomeni è che siccome gli USA hanno sbagliato allora i Russi sono giustificati.
    R
    Si, ma Beruschi era un comico e faceva ridere, gli ealloristi di non fanno che fare continuamente paragoni per distogliere ‘attenzione e non parlare del qui e ora, appunto …allora isti.

    Rispondi
  8. Si, si, ecco gli “sgherri” della prigione artica dove è morto Navalny sono stati sanzionati dagli inglesi che congeleranno le loro proprietà e gli impediranno l’ingresso nel Regno Unito. Bella mossa, Cameron e Sunak. Altri dovrebbero seguirvi:
    https://www.theguardian.com/world/2024/feb/21/uk-imposes-sanctions-on-officials-at-prison-where-alexei-navalny-died

    trattamenti disumani, nessun rispetto dei diritti dei detenuti e umani e crudeltà e la lista sarebbe ancora lunga.

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  9. Mauro, mi sa che lei non ha capito l’allorismo.
    Nessuno pretende che si dica che, se gli USA hanno sbagliato, i russi sono giustificati.
    A me basterebbe che mi dicessero che hanno sbagliato entrambi.
    Mi basterebbero che dicessero che, se abbiamo messo le sanzioni alla Russia, le avremmo dovute mettere allo stesso modo agli USA per Afghanistan e Irak, e alla Francia per la Libia ….
    Che, come abbiamo escluso artisti russi (perfino Tchaikovsky morto molto prima che nascesse Putin) dai teatri e dalle manifestazioni, come abbiamo confiscato i conti in banca e le ville ai cittadini russi, lo avremmo dovuto fare anche con gli americani e con i francesi.
    Viceversa, se non lo abbiamo fatto ad americani e francesi, non lo avremmo dovuto fare neppure ai russi.
    Altrimenti e doppiopesismo e ipocrisia.
    E’ più chiaro ora il concetto?
    R
    non so se sia chiaro a Mauro, a me è chiaro che il suo è servilismo verso la Russia. Gli Usa hanno sbagliato il russo no, questo lei e altri pensate e vi siete fiondati a condannare tutti meno il protagonista principale cioè il despota russo che attacca senza nemmeno uno straccio di prova, neppure finta, e nessuna provocazione, un paese dove non ci sono terroristi che minacciano il mondo o dittatori sanguinari vedi Saddam Hussein ma un popolo pacifico che vuole vivere in pace. E il despota ci va da solo e non in coalizione ad attaccare un paese per depredarlo e uccidere i civili, e fare quanto altro che non sto ad elencare e non ha neppure un barlume di scusa per farlo se non le palle che si inventa sui “nazisti”. E non la sposta neppure la morte di un uomo libero e coraggioso che non aveva fatto nulla se non desiderare le libertà per il proprio paese. E non l sposta che gli sgherri non permettano ad una madre di vedere il corpo del figlio morto da giorni…e si permette di scrivere qui che non si sa di cosa sia morto…sospendiamo il giudizio, ma cosa vuole sospendere? Mentre contro gli USA ne ha dette e ne dice di ogni ogni santo giorno che il Padreterno manda in terra.
    E allora???
    Non risponda il solito ritornello perché lo trito nel tritacarne-
    Mauro, prego…

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  10. Cari Romolo e Signora Gazzato, l’Europa unita potrebbe essere un bel sogno, ma anche un incubo, se continuasse a occuparsi di vongole e banane, a imporre politiche agricole verdi che non ci possiamo permettere, a ignorare i problemi delle nazioni mediterranee, a imporre le regole astratte del politicamente corretto e dei sensi di colpa.
    Se questa dovesse essere l’Europa unita noi rischieremmo di perdere quel po’ di autonomia che ci rimane e di diventare un meridione depresso.
    Comunque, non credo che la mancata unione sia solo colpa di noi europei. Credo che a qualcuno non piaceva l’idea che nascesse un colosso politico ed economico di statura mondiale quale sarebbe stata l’Europa confederata, e abbia mandato a dire che “questa unione non s’ha da fare”.
    R
    chissà di chi avrà inteso parlare…

    Rispondi
    • Ma e’ ovvio che una vera Europa Unita non deve essere assolutamente quella che oggi ci troviamo fra i piedi!!!

      Che ce ne facciamo, difatti, di una istituzione che pensa solo al green, aiutando cosi’ l’economia cinese a scapito di quella nostra continentale?

      A che cosa serve turlupinarsi gli uni con gli altri su tanti temi, specie quello dei migranti clandestini laddove tutti scaricano la croce sull’Italia, che deve obbligatoriamente, accollarseli, quando invece e’ lapalassiano che nessun Paese europeo vuole, e a ragione, in casa propria, quelle persone?

      Visto che la nostra e’ una…”unione”, e che nessuno vuole clandestini sul suo territorio, perche’, allora, non si indice un bel summit per decidere, tutti insieme, sul da farsi invece di tacere e passarsi il cerino?

      Perche’, invece di cazzeggiare sulla dimensione delle vongole o dei cetrioli o cercare riparo sotto l’ombrello politico militare americano o subire passivamente le minacce terroristiche musulmane o, ancora, assistere abbastanza passivamente alle crudelta’ perpetrate da Putin sia in Ucraina che verso i suoi oppositori politici in patria gli Europei non si mettono in proprio…, come vado dicendo da sempre?

      Perche’ la UE, invece di ciarlare a vanvera sulle quote latte, sulle farine di grilli o sui presunti prestiti a Paesi europei in difficolta’
      – prestiti che bisogna poi restituire in qualche modo e che incidono sul debito pubblico nazionale dello Stato che lo ha richiesto, (il prestito ovviamente e guarda tu che cavolo di aiuto viene cosi’ offerto) –
      non si crea invece un vero federale dicastero della economia laddove un organo centrale raccolga quote tasse dai vari Paesi comunitari e pensi a gestire la ricchezza della unione intervenendo laddove e’ necessario per le eventuali bisogna dei singoli?

      Creare un sistema fiscale uguale in tutta la “unione”;
      annullare i vari “paradisi fiscali” oggi esistenti paradossalmente prioprio nel nostro continente (vedansi Olanda, Lussemburgo…); metter su una vera Banca Centrale a guisa di Federal Reserve americana che STAMPI MONETA e GESTISCA IL DENARO COADIUVATA DA UN DICASTERO ECONOMICO FEDERALE…

      Oggi, invece, in questa pseudo unione del cavolo, ognuno fa come … cavolo gli piace;
      ognuno pensa ai propri affari.

      Una UE dove i Paesi piu’ scaltri e spregiudicati dettano legge.

      Non esistendo una Costituzione o regole vere e’ ovvio che il sistema, un po’ alla carlona, lasci alquanto a desiderare e renda i cittadini molto, ma molto, euroscettici!!!

      Che ci vuoi contare su un sistema come quello attuale?

      Per cui, continuando a rimanere cosi’ le cose e’ sacrosanto il ragionamento di Lenzini!!!

      Anche io, europeista ad oltranza, rimango basito e sconcertato dinanzi a tali comportamenti demenziali tenuti dai nostri governanti.

      M’e’ capitato di sentire in TV, recentemente, che nel Mar Cinese Meridionale, abbastanza al largo della Cina, i satelliti artificiali hanno individuato una piccola isola sulla quale, alla chetichella, i discendenti del Celeste Impero, in barba agli accordi presi precedentemente con gli Americani
      (gli Europei difatti non contano proprio un ca…* di niente), hanno impiantato una munitissima base missilistica in grado di interferire con tutte le rotte aeronavali della zona
      (una superficie di oceano grande come il Texas):
      spazio, quello, del resto, molto trafficato da mezzi mercantili e altamente strategico che’ condiziona non poco tutto il sud est asiatico!!!

      Questi sono i Cinesi:
      autentici furbacchioni che, zitti zitti, chiotti chiotti, senza clamore e asintomaticamente, col monopolio di materie prime, di accordi con Paesi africani, asiatici e quant’altri, in silenzio e fregandosene altamente di bon ton, di lealta’, di etica di inquinamento planetario e di quant’altro, saranno, a breve, i veri padroni del pianeta!!!

      Gli Europei invece pensano a salvaguardare la minuscola Danimarca, la piccola Olanda con i suoi tulipani, il lillipuziano Lussemburgo dalle banche compiacenti…e via dicendo.

      Non solo gli Europei pensano a salvaguardare ciascuno i loro orticelli ma lo fanno anche e soprattutto tirandosela gli uni con gli altri!!! Proprio come gli stolti capponi di Renzo di manzoniana memoria!!!

      No.
      L’Europa non deve essere tutto questo.

      L’Europa vera deve essere uno Stato confederato, democratico, pacifico finche’ e’ possibile, autonomo da ingerenze extra europee, con proprie forze armate, con leggi e regole federali uguali per tutti gli Stati comunitari ma che consentano anche e soprattutto ad ognuno di essi di produrre e gestire le proprie eccellenze liberamente e senza demenziali e assurde costrizioni.

      Un Paese sa coltivare grano? Bene, ne coltivi quanto ne vuole, rispettando pero’ certe regole di etica e buon senso (niente sostanze chimiche nocive alla salute…ecc.).

      Un altro Stato comunitario e’ piu’ propenso per l’industria o la tecnologia?
      Costruisca automobili, oppure aerei, navi, telefonini, pannelli solari…

      I prodotti nati in Europa devono avere il marchio di eccellenza “made in Europe”, indipendentemente se di matrice italiana o francese o tedesca…

      In Italia il “made in Italy” non comprende forse sia il vino Chianti, toscano, o la “mozzarella di bufala campana”, o le auto “Ferrari” di Maranello in Emilia?

      La chiudo qui esprimendo a Lenzini che…non sono gli Americani i maggiori oppositori alla creazione degli Stati Uniti d’Europa, sono gli Europei stessi che pinocchiescamente continuano a perseverare nel loro errori!!!
      R
      non credo affatto che gli americani siano oppositori alla creazione di Stati Uniti d’Europa. Bisogna provare certe accuse non solo buttare li una frase senza alcun nesso con la realtà.

      Rispondi
  11. “Ma è il mondo “libero” che deve imporre alla Russia di smetterla”, così afferma Mariagrazia.

    Il mondo libero quale?
    Quello della legge del più forte, come perseguono gli Stati Uniti che piazzano basi missilistiche in tutto l’emisfero opposto al loro?
    Quello che possiede il potenziale bellico più terrificante del mondo, e consente che Israele si costituisca in potenza nucleare, ma l’Iran guai se arricchisce l’uranio?
    Quello che si inventa le armi di distruzione di massa in Iraq, lo rade al suolo e prova 600 mila morti, senza contare effetti sulla carenza di cibo, di acqua, dei servizi igienici, di cure sanitarie e il peggioramento delle condizioni socioeconomiche dei paesi esposti a decenni di conflitti.
    Quello di vent’anni di guerra in Afghanistan perché il paese tornasse in mano al talebani, il tutto per la modica spesa di 2200 miliardi di dollari?
    Quello delle guerre in Corea, in Vietnam, in Siria, In Libia?

    Quelli che piangono Navanly per chiedere ancora armi (come se non bastassero i missili Atacms, Himars, Storm Shadow, Scalp, i carri armati Leopard, Abrams, Challenger, le bombe a grappolo, etc, forniti dalla Nato), ma ignorano completamente la morte in carcere di Gonzalo Lira, il blogger cileno con cittadinanza Usa, arrestato in Ucraina perché ne criticava il regime?
    Questo sarebbe il mondo libero che dovrebbe imporre con le armi alla Russia di smettere la guerra, senza mai aver fatto un esame di coscienza, senza mai ammettere le proprie corresponsabilità in questa guerra, senza mai trattare perché Putin è il demonio e col demonio non si tratta?
    E qual è il risultato di questa guerra se non la divisione del mondo in due blocchi nemici, i “buoni” da un lato, e i “cattivi” dall’’altro lato , e la corsa agli armamenti in vista della battaglia finale per decidere quale metà del mondo dovrà sopraffare l’altra metà?
    R
    E’ Putin quello che ammazza e si impone con la forza e le armi e anche qui ha ucciso a migliaia donne, bambini e anziani e gettati i corpi in fosse comuni.
    Aiutare gli ucraini a difendersi da un despota che invade un paese a mano armata è un dovere di tutti i popoli civili. Ancora di più visto che loro hanno chiesto aiuto, ignorarli, non aiutarli perché cosi “ne morivano di meno” secondo le tue teorie, sarebbe da vigliacchi.
    Aiutare gli ucraini è un dovere degli europei prima di tutto perché dopo l’ultima guerra l’Europa viveva in pace dopo tante guerre, e molto di più di quanto fatto sinora. La resistenza del popolo ucraino è ammirevole e il loro leader un eroe.

    Rispondi
    • “La resistenza del popolo ucraino è ammirevole”: indubbiamente
      ” e il loro leader un eroe.”: NI. Si è trovato sulla sedia del capo (guadagnata così così) quando il cattivo ha attaccato, e il POPOLO ha detto di no. Non dimentichiamo che molti amici suoi, quelli di cui si era circondato, hanno cominciato a rubare a mani basse, e lui stesso ha dovuro impedire nuove elezioni in cui NON è il favorito.
      “Aiutare gli ucraini a difendersi da un despota che invade un paese a mano armata è un dovere di tutti i popoli civili.”: anche qui, NI. Non sta scritto da nessuna parte, e normalmente NON lo facciamo. Ovvio che se lo facciamo è buona cosa, ma nella maniera attuale suona molto “operazione di facciata”.
      Come sempre, dipende.
      https://youtu.be/dgf5QlcyTFY?si=Cpo2KMEDIMCCrD9C
      R
      elezioni sotto le bombe? In guerra? Amici che rubano? Portare prove concrete, evidenze di quello che si dice, altrimenti facciamo chiacchiere da bar sport.
      Bella la canzone. Si, bisognerebbe aiutarli con maggiore convinzione. E la cooperazione e la solidarietà tra i popoli è la prima precondizione per una Europa unita.
      E l’Ucraina non è un paese africano.

      Rispondi
      • “L’Ucraina non è un paese africano. ”
        Terribilmente vero.
        Un morto biondo e con gli occhi azzurri tira molti più like e indignazione di un centinaio di neri in un postaccio polveroso e pieno di mosche. Poi gli Ukraini hanno la croce al collo, nei Paesi africani magari solo la collanina di perline (o la sveglia). Gli Ukraini ci comprano cose fighissime e costose, i Paesi africani sempre lì a pretendere di venderci banane (o litio, vabbeh..)
        Vedi com’è facile, come ti scappa che neanche te ne sei accorto?
        Cominci a fare dei piccoli, innocenti distinguo e finisci con le navi negriere e i bombardamenti dell’ Etiopia col gas.

        Sui furti, cito il tuo amato Guardian
        https://www.theguardian.com/world/2023/jan/23/ukraine-deputy-minister-sacked-for-alleged-theft-of-400000
        R
        bravo, quando ti serve lo citi le altre volte lo sfanc…il Guardian. succede anche da noi, ma questo signore è stato “dismissed”, subito, da noi ci corrono trenta gradi di pre giudizi…e la tua spocchia sugli ucraini fa il paio con la tua antipatia per il loro leader. Il quale al proposito ha detto:
        “After the news emerged, Ukraine’s president, Volodymyr Zelenskiy, vowed that the old ways of corruption would not return to Ukraine.”
        Zelensky è stato votato proprio per far emergere la corruzione e se quello era suo amico lo ha licenziato e lo ha fatto arrestare.
        Rilancia pure, ma cerca per favore anche tu di non lanciare granatine continue contro un popolo che sta soffrendo, comincio a stufarmi. Hai tanta comprensione per gli africani e cosi poca per gli ucraini? E’ un problema tuo. E anche piantala co’ ‘ sti “tira più likes” a me dei likes non me ne può fregare di meno.

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  12. Mariagrazia, la parola “vigliacchi” l’hai tirata in ballo tu, da qui la mia replica, e il mio rifiuto successivo di continuare su questa falsa riga. Quanto al mio “tirare conclusioni fuori luogo”, I miei sono giudizi liberamente espressi, riferiti ai personaggi che nel bene o nel male con le loro decisioni influenzano la nostra vita.
    Lo stesso vale per “i toni aggressivi”, non credo siano tali e non sono disposto a edulcorarli ipocritamente.
    Perciò, ognuno doi noi faccia come meglio crede.
    R
    Se tu insisti a dire che avremo dovuto lasciare da soli gli ucraini a difendersi dall’aggressione dalle armate russe io non posso che rispondere che saremmo stati dei vigliacchi a farlo. Non cogliere la richiesta di aiuto di un popolo che chiede aiuto davanti ad una aggressione che va avanti da due anni, per me corrisponde a comportarsi da vigliacchi. Per me, tu pensala come vuoi.
    Quello che pensi tu sono pensieri tuoi, non puoi pretendere che io sia d’accordo con quello che scrivi, ma sto esattamente dalla parte opposta. Le tue offese continue al leader ucraino non mi piacciono affatto e la tua posizione nei confronti di Putin nemmeno, non mi sembra una novità.
    Nessuno ti chiede di edulcorare nulla, ma i tuoi toni si sono fatti sempre più aggressivi e qui non stiamo su un ring, chiedo a te come a tutti di moderarli.
    Mi pare una richiesta lecita. Poi, fai come ti pare.

    Rispondi
  13. Come la penso te l’ho già scritto e spero che stavolta non lo censuri: vigliacchi sono coloro che mandando ancora armi provocano la morte di altri giovani, senza rischiare nulla di proprio. Dopo più di due anni di guerra fingono di non capire che stanno mandando al macello una intera generazione. Questi sono i vigliacchi.
    R
    e io ti rispondo che la penso esattamente al contrario: vigliacchi sono quelli che, quando qualcuno in difficoltà chiede aiuto, gli voltano le spalle e gli dicono: arrangiati muori, se ti aiutiamo muori di più…ma che razza di ragionamento sarebbe? Un ragionamento alla Di Battista che a me piace davvero molto poco e mi pare di avertelo detto e scritto in tutte le lingue. Ti ho cancellato perché non rispetti la regola, ti ho chiesto più volte di NON RISPONDERE SE NON HO DATO L’OK AL POST e tu lo fai lo stesso, se rispondi prima che io abbia dato il consenso nessuno capisce a cosa ti riferisci. Devi attenerti alle regole anche tu Alessandro. Non si tratta di censura. Tu qui sei hai sempre potuto scrivere TUTTO quello che hai voluto, parlare di censura lo ritengo offensivo. Credo che dovresti scusarti. Inoltre ti ho chiesto di non parlare del Medio Oriente e tu lo fai continuamente, se non ti attieni alle regole, dopo due o anche di più volte che te lo chiedo alla fine DEVO CANCELLARE, ALTRIMENTI che ci sto a fare io qui?
    PS: “senza rischiare nulla” anche questo non ha senso, come sarebbe senza rischiare nulla? Tutti rischiamo qualcosa quando ci mettiamo in gioco e lo sanno bene i paesi che hanno aderito agli aiuti. Se i giovani muoiono la colpa è di uno solo e sai a chi mi riferisco non avesse iniziato questa guerra non sarebbero morti, i giovani ucraini e russi e neppure i civili e i bambini e gli anziani uccisi senza pietà.
    E ti ricordo da ultimo che io sono l’unica che può decidere cosa pubblicare e cosa no se non mi va di pubblicare qualsiasi cosa, non si tratta di CENSURA ma di scelte che attengono solo ed esclusivamente a me. E il mio giudizio è insindacabile.
    Sei pregato di non tornare sull’argomento.

    Rispondi
  14. Mariagrazia, la chiudo qui, non è per l’insulto gratuito che fai a chi contrappone la logica della diplomazia alla logica nefasta della guerra, ma non accetto diktat di qualsiasi natura e da chiunque vengano, vanno contro la nostra Costituzione.
    Ti ringrazio per avermi ospitato, ti saluto e ti auguro buon proseguimento.
    R
    non serve che ringrazi, sei tu che insulti me quando mi dice che insulto gratuitamente. Io dico che non aiutare chi chiede aiuto è da vigliacchi. Lo ritieni un insulto a te o qualcuno di tua conoscenza? Ho fatto nomi? Prima provochi alla grande scrivendo che Zelensky manda a morire i soldati e elemosina armi, poi che Navalny non ha la palma della difesa dei diritti umani, poi che lo paragoni ad Assange, poi paragoni Navalny ad uno sconosciuto signor nessuno a nome …il quale sarebbe detenuto ingiustamente in un carcere ucraino e chiedi cosa ne è di lui e accusi tutti quelli che non la pensano come te di doppiopesismo, poi accusi quelli che non la pensano come te di essere gattini cechi servi degli Usa e proni al mainstream (me compresa naturalmente) e che non vedono come aiutando il perfido Zelensky stiano aiutandolo a far morire i suoi…e ne avrei altre ma mi fermo qui. Cioè provochi alla grande non ha mai una sola parola di riconoscimento che tutta questa maledetta guerra inizia per volontà di un dittatore, te ne guardi bene, sono due anni che stai dalla sua parte trovando ogni tipo di giustificazione per l’aggressione ad un paese libero e sovrano e tutte le colpe possibili le fai ricadere su tutta una lunga serie di soggetti che sarebbe lungo nominare…compreso Zelensky, definendolo nei modi peggiori e tacciando chi sta dalla sua parte di essere inconsapevoli “assassini” di poveri innocenti e tu ora avresti il coraggio di dire a me che violo la costituzione e che offendo perché ritengo una vigliaccata lasciare l’Ucraina da sola a combattere contro il russo?
    Non accetti diktat perché ti ho pregato e strapregato di non parlare della crisi israelo palestinese perché non voglio che qui si innesti una nuova “guerra” di botte e risposte su un argomento estremamente delicato ( che non ce la farei a moderare) e che io ritengo troppo difficile per essere trattato su un blog, ti faccio passare la tua indignazione a senso unico e off topic più volte e mi permetto però di chiederti nuovamente di non parlarne, al che tu mi ignori e poi sei tu quello che se ne va accusando??
    Vai pure Alessandro se devo venire offesa dopo che fornisco gratis a chi lo desidera la possibilità di esprimersi ma giocoforza faccio notare che ho qualche regola che mi sono imposta da far rispettare (ci sono dovunque e dove non ci sono regna il caos), preferisco rimanere sola e senza commenti, da parte tua o di chiunque altro trovi che io sia quello che tu dici. Potrei chiudere domani date le “soddisfazioni” che ne ricavo ma sarò solo io a decidere se e quando chiudere, ma potrebbe essere presto e senza rimpianti.
    Ti rimando al mittente l’accusa di imporre diktat ( fuori dalla costituzione) e di aver offeso volutamente chiunque sia. E qualsiasi altra accusa che mi sfugge e che trovo profondamente ingiusta.
    Tu sei molto offensivo in questo tuo ultimo post, te lo passo perché hai voluto puntualizzare che tu “non accetti diktat” (che non ci sono), Bene io non accetto nessuna delle tue accuse e come detto te le rispedisco tutte indietro. Nessuna esclusa.
    Francamente questa tua presa di posizione mi lascia molto perplessa ma rispetto la tua decisione e spero che non sia definitiva.
    Ma qui le porte non sono chiuse per nessuno e se vorrai replicare ti pubblicherò ma senza alcuna risposta da parte mia a meno di tue pubbliche scuse.

    Rispondi
  15. Dispiace nel sentire della morte di Gonzalo Lira, come di ogni persona, anche se non era uno stinco di santo. “La morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi è un approdare al porto” (Plutarco).
    Chi era Gonzalo Lira:
    https://en.wikipedia.org/wiki/Gonzalo_Lira
    Il suo post del 24 aprile 2023:

    Ai posteri l’ardua sentenza.
    R
    ecco si, ai posteri. Diciamolo anche a Di Battista.
    non sapevo che fosse morto ma neppure che fosse vivo, ma da quel poco che ho letto di lui mi sembra che il paragone con Navalny sia del tutto inappropriato. Comunque riposi in pace. Ma quanti ne muoiono nelle carceri italiane?
    https://www.agi.it/cronaca/news/2024-01-15/sovraffollamento-carceri-morti-denuncia-garante-detenuti-24842963/

    Rispondi
  16. Mariagrazia, da quanto leggo nella tua risposta, il fatto che ho idee diverse dalle tue, per te è un’accusa nei tuoi confronti. Giuste o sbagliate ho solo espresso le mie idee, e le mie critiche sono indirizzate a coloro che hanno potere decisionale.
    Ma mi rendo conto che su certe questioni delicate la passione partecipativa può sopravanzare i limiti di quello che dovrebbe essere un confronto pacato. Credo che un periodo di reciproco silenzio aiuti a ritrovare l’equilibrio necessario, forse dovremo attendere che il rinsavimento generale ponga fine alla barbarie delle guerre, tempi lunghi prevedo, o forse –non mettiamo limiti alla Provvidenza- già domani.

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  17. Signora Gazzato, come si fa a non essere alloristi?
    Se un popolo aggredito chiede aiuto bisogna darglielo?
    E allora perché nessuno ha proposto di mandare missili antiaerei agli irakeni o ai libici?
    Perché sono scuri di pelle? O perché quando ad aggredire sono gli americani ce la facciamo sotto?
    Un’altra cosa che mi lascia perplesso è la terminologia che circola ultimamente.
    Parole come coraggio, vigliaccheria, eroismo, sacrificio, erano tipiche dei tempi di Mussolini, e sono tipiche dei regimi guerrafondai. Io mi illudevo che fossero valori ormai largamente svalutati, visti i risultati che hanno prodotto da sempre.

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  18. Signora Gazzato, lei scrive giustamente: “Ma quanti ne muoiono nelle carceri italiane?”
    Un centinaio all’anno, come ordine di grandezza, e in nessun caso si dice che sono stati ammazzati dal governo italiano.
    Evidentemente il regime carcerario fa male al corpo e alla mente ed è fisiologico che in carcere ci si ammali di più, specialmente di malattie cardiovascolari legate alla mancanza di movimento.
    Quindi, gridare subito il giorno dopo all’assassinio di Stato nel caso di Navalny mi è sembrato prematuro e strumentale.
    A maggior ragione se pensiamo che per Putin questa morte è stata una vera tegola sulla testa, e, se non è stupido, avrebbe fatto di tutto per evitarla.
    Navalny in carcere non gli dava nessun fastidio.
    R
    quella mia frase era riferita alla morte in carcere in Ucraina di quel signore sconosciuto se non ai propagandisti russi che lo sfruttano per fare confusione. La storia di Navalny è tutta un’altra storia. Si informi, sulle cose prima scrivere certe… arrampicate sugli specchi Non intendo passare le giornate a smentire le sue “barzellette”.

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