Chi sta con la ragione?

Non sono i sovranisti il problema principale, adesso, ma i sottonisti.

Quelli che stanno sempre “con la ragione e mai col torto” e intanto “Dio è morto” in tanti posti del nostro paese per incuria della politica e di chi ci governa, ora, come tante volte in passato.

E’ morto sul ponte di Genova ora ricostruito, ma che ha lasciato una ferita che non si rimarginerà mai.

E’ morto nelle RSA lombarde dove il virus ha colpito ferocemente e dove persone già deboli sono state letteralmente sterminate senza poter dare un ultimo saluto ai propri cari. Si poteva e si doveva fare di più per salvarle.

E’ morto negli ospedali dove medici e infermieri hanno perso la vita per cercare di salvarla ad altri per curarli a mani nude e senza nessun “dispositivo di sicurezza”.

Eppure, che il virus poteva arrivare ed essere feroce lo si sapeva. Lo si doveva sapere e si doveva provvedere in anticipo a mettere in atto tutte quelle operazioni atte a contrastarlo.

E’ morto dove non è stato subito chiuso e istituita “zona rossa” con effetto immediato. E molti sono morti proprio a causa di un contagio che si è diffuso troppo rapidamente.

Ed è morto dovunque nel mondo non si rispettano i diritti umani, non si rispetta l’umanità dell’uomo ma si calpesta per interesse, grandi, immensi interessi o anche piccoli meschini interessi.

E il sottonista però tace o parla adottando un linguaggio oscuro e incomprensibile o troppo ricercato e o al massimo da la colpa al caso, alla fatalità, all’ineluttabilità del destino che si sa è sempre cinico e baro, soprattutto coi più deboli e se qualche volta lo è anche con i forti i potenti o gli strapotenti , più spesso con loro ha un occhio di riguardo  e i sottonisti tengono sempre un occhio di riguardo sui potenti.

Il sottonista è un politico dedito all’uso personale, privatistico, al massimo nepotistico della politica, non si lancia in invettive contro le lobby perché sa che dietro ci sono potentissimi potenti e un potente, prima o poi può sempre tornare comodo.

Se i sovranisti prendono in giro il popolo che pretendono di voler mettere al primo posto per turlupinarlo ed asservirlo meglio, i sottonisti navigano a pelo d’acqua stando attenti a gettare più fango possibile sui sovranisti ma, allo stesso tempo si comportano più o meno allo stesso modo, facendo più spesso i propri immediati interessi e calcoli politici che gli interessi del paese  che si ritrovano, a volte per puro caso, a governare.

Se il populismo è da contrastare, lo è altrettanto il sottonismo che è solo il rovescio della stessa medaglia ma più strisciante e inafferrabile e  tanti, senza rendersene neppure conto, ne sono vittime, a volte inconsapevoli a volte solo ipocritamente convinti di stare “dalla parte della ragione”.

 

3 commenti su “Chi sta con la ragione?”

  1. Chi crede di stare sempre dalla parte della ragione e non è mai sfiorato dal dubbio, lo chiamerei con parola molto schietta un presuntuoso: lui ha una grande stima della sua intelligenza, poca di quella degli altri, crede di possedere la verità, aborrisce il dubbio e non sopporta la critica. Se criticato, disprezza chi osa farlo.
    Ma forse il termine “sottonista” è riferito soprattutto al campo della politica, a quei capi che, sordi a tutte le critiche, dell’opposizione o della stampa, o insensibili a eventuali consultazioni elettorali sfavorevoli, assicurano sempre che tutto va bene, e che occorre solo farli lavorare senza disturbare il manovratore.
    In tal caso ne possono derivare gravi danni per la comunità, perché se non c’e confronto la probabilità di sbagliare aumenta, e in politica l’errore di paga duramente, in tal senso i cosiddetti yesman di cui si attorniano certi capi sono solo dannosi.
    In democrazia il ruolo dell’oppsizione è fondamentale, non tenerne conto significa mortificare la domocrazia, ridurla al silenzio è già dittatura.

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    certo, l’opposizione è fondamentale e zittirla è la cosa più ipocrita che possa fare un governo di un paese democratico: vanno ascoltati tutti e tutti devono poter partecipare alle proposte e alle idee, soprattutto in momenti come questo. E quello che è più inquietante è che la maggioranza di governo è composta anche da un partito che predicando la trasparenza è arrivato al governo ed ora si blinda e da un altro partito che si chiama democratico e che però non riesce ad incidere su questo modo opaco di intendere la democrazia. Questo è il governo dei paradossi.

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  2. Sarà vero che questi Stati Generali saranno tenuti “a porte chiuse”?
    Niente stampa, dovremo sapere che sorte ci tocca dalle dichiarazioni di facciata?

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    si, lo streaming al contrario, la democrazia indiretta di quelli che “gli pareva di stare a Ballarò”

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  3. A proposito di chi vuole avere sempre ragione, c’è una tipologia particolare di individui che rientrano in questa che si può chiamare a buon diritto una nevrosi: sono coloro cui non interessa la ragione, perché in realtà per loro l’oggetto del contendere è solo una scusa, loro hanno bisogno solo di vincere, di affermarsi contro qualcuno, per il semplice fatto che nella vita invece hanno sempre perso.
    In genere non hanno un credo politico ben definito, non si sbilanciano per non compromettersi, oppure se appena si espngono sono pronti a fare precipitoso dietrofront.
    Sempre critici su tutto, riservano parole di fuoco per tutti -politici, economisti, studiosi, personalità, ma anche persone semplici che si sono messi in vista, insomma persone di successi cui vengoni attribuite tutte le nefandezze del mondo.
    Se trovano in punto debole nell’avversario -ahilui- lo memorizzano, e lo ripetono anche a sproposito, fino allo sfinimento.
    In genere usano l’ironia, spesso anche volgare, per demolire l’avversario, ma non importa, sono salvi, perché in genere sono anche protetti dal nick.

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    hai fatto un bel ritratto di una personalità nevrotica, si è vero se ne trovano tante cosi, hanno sempre ragione, secondo loro, vogliono sempre che gli si dica che ce l’hanno altrimenti puntano i piedi come i bambini. E dietro ad una maschera è ancora più facile impuntarsi tanto chi li (ri)conosce?

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