Un popolo strano

Lo ha detto Di Battista a Torino, davanti ad una folla plaudente: “Gli taliani sono molto rincoglioniti, molto rincoglioniti, è un popolo strano”.

Se lo dice lui ci dobbiamo credere. Gira l’Italia con  tutti i mezzi, una mezza o anche intera, ideuzza se la sarà fatta.

Li frequenta molto gli italiani “rincoglioniti”, a quanto pare. E gli italiani che gli stavano attorno, applaudivano, gli davano ragione, annuivano, sbertucciavano, facevano motti e mossette. Non si rivolgeva a loro, naturalmente, ma ad altri italiani perchè non ha detto esclusi i presenti, era implicito. Chissà chi mi ricorda?

Di lui che è italiano si potrebbe dire che è “molto rincoglionito”? Francamente, da italiana, non potrei dirlo e neppure potrei dirlo di Di Maio, come non potrei dirlo di tutti gli altri grillini, attivisti e simpatizzanti.

E come non mi sentirei di dirlo di quel circa 28% di italiani che, dalle statistiche, voteranno Cinquestelle. E non potrei, né vorrei dirlo di me stessa, dei miei familiari ed amici.

Non mi sentirei di dirlo di nessuno, a meno che non fossi veramente, ma veramente, molto arrabbiata.

Dunque Dibba è veramente, ma veramente, molto arrabbiato, altrimenti si sarebbe reso conto di aver dato del “rincoglionito” a chi stava ad ascoltarlo, a chi vota e voterà cinquestelle, a chi lo applaudiva, a tutti i suoi amici e nemici grillini, a Grillo e a Casaleggio, alla Raggi e alla Lombardi …beh magari se proprio vogliamo sottilizzare a qualcuno quel “complimento” non starebbe troppo male…e   a se stesso, alla fine. E anche a me, naturalmente che, per certo, sono italiana.

Credo che a questo punto lo abbia capito anche lui.

Dibba, ma non è che stai a girà troppo?

Oppure stai capendo che stai girando un po’ a vuoto? Che non ce la fai a convincerci tutti della bontà del programma?

Delle coperture bollinate per il famoso reddito di cittadinanza  di cui andate predicando? Che c’è qualche cosa che ti sfugge? Che tra te e il grillino Di Maio c’è un abisso?

E’ a lui che volevi dare del “rincoglionito”, vero? Perché gli italiani ancora non ti hanno fatto nulla.Magari la prosima volta vedi di fare una selezione: questo si, questo no…magari mettimi pure nella lista tanto io non vi voto, ma insomma distingui perché sarei anche stufa di farmi dire di tutto da voi politici che non sapete neppure chiedere scusa quando serve.

Se sapessi cosa diciamo noi di voi, si anche di voi grillini che non siete meno degli altri e che sarebbe ora che dimostraste di sapere fare oltre che parlare, spesso a vanvera. E se vuoi un consiglio, la prossima volta che ti viene la tentazione di darci dei rimbecilliti, fatti un giro in solitaria e guardati attorno, potresti scoprire anche qualcuno di intelligente a parte te e la tua stretta cerchia di amici.  E non sarebbe una brutta scoperta.

2 commenti su “Un popolo strano”

  1. Quei cittadini che ridevano al grazioso epiteto di Dibba, sono come quel re che chiede al suo
    buffone di farlo ridere:

    IL RE: Fammi ridere, buffone.
    IL BUFFONE: Sire, il vostro primo ministro è un imbecille, il vostro secondo ministro un idiota, il vostro terzo ministro un cretino, il vostro quarto ministro…
    IL RE: (colto da grande ilarità) Fermati, buffone, e dammi la soluzione.
    IL BUFFONE:La soluzione, Sire: siete il re dei coglioni.
    (Jacques Prévert, Graffiti 1972)

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