Il patto di Bellerio

Oggi il forzista Renato Brunetta, dopo l’informativa di Conte sulla manovra, ha fatto un discorso che approvo al cento per cento.
Non avrei mai pensato che sarebbe successo. Eppure questa strana situazione fa si che anche le cose impossibili avvengano.
Ho pensato guardando il video, che la situazione è paradossale. Brunetta sta facendo il lavoro dell’opposizione ma il suo partito è da sempre alleato della Lega che sta al governo.
Ed allora che cosa sta succedendo?
Ma non sarà che Berlusconi e Salvini hanno sottoscritto il patto di Bellerio?
All’inizio di questa avventura, Berlusconi ha detto a Salvini:” vai e torna vicitore.
Metti le mine sotto il sedere dei Cinquestelle e fino a che puoi resisti, poi, quando vedi che la situazione diventa pericolosa, fai di tutto perchè si vada ad elezioni.
E governeremo insieme”!
E allora si spiegherebbe la tracotanza di Salvini contro la Ue: le letterine di Babbo Natale, i me ne frego, gli ” hanno rotto le scatole”…tutto calcolato.
La bomba sotto il governo gialloverde è già innescata, potrebbe esplodere a momenti.
Conte guardava le telecamere che lo inquadravano mentre parlava l’economista Brunetta che gli diceva che lui ha un linguaggio da Azzeccagarbugli, che non fa capire niente alla gente e che la gente ha paura,che sta portando i soldi all’estero mentre lui se ne sta li a fare quel sorrisetto da guardate come sono bello e fornisce un altro personaggio a Crozza.
Il mio concittadino Brunetta, che ho visto sempre come uno sbuffo di fumo negli occhi, oggi, mi è piaciuto molto.
Non voterò mai a destra, ma destra o sinistra sono concetti da tempi di pace: ora stiamo vivendo il momento che precede il disastro nucleare.
Vogliamo salvarci o vogliamo saltare in aria?

1 commento su “Il patto di Bellerio”

  1. Mariagrazia, quello che è più disarmante, è constatare che l’ipposzione non c’è più, ed è lasciata in mano a Gelmini, Brunetta, Gentiloni, e pochi timidi giornalisti, mentre Salvini e Di Maio imperversano in tutti i telegiornali e nei talk show televisivi condotti da giornalisti accondiscendenti.
    La tua profezia sul patto non più tanto latente -fatta sulla osservazione di certi dettagli e anche no, vere e proprie rilevanze- è possibile si avveri, e sarebbe un cadere dalla padella in un’altra padella, complice anche la lentezza con cui la sinistra cerca di riorganizzarsi.

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