Le dichiarazioni dei francesi nei riguardi del nostro governo che non saprebbe gestire la situazione relativa ai migranti che arrivano sulle nostre coste è decisamente offensiva.
Ma di che si impicciano? Si impicciano perché sanno che i migranti che arrivano da noi, poi, arriveranno da loro e loro non li vogliono. Si dimostrano ancora una volta dei grandi “diplomatici”. I francesi non hanno peli sulla lingua e a quanto pare neppure sullo stomaco considerato come trattano i migranti che tentano di passare la frontiera a Ventimiglia: a calci.
Ma si permettono di darci lezioni ex cathedra come se noi fossimo dei pivelli assolutamente in balia di situazioni più grandi di noi e non sappiamo che pesci prendere.
Decisamente una sortita spiacevole e,a mio parere persino maschilista, diretta alla nostra presidente del Consiglio considerata dal governo francese, evidentemente, inesperta e bisognosa dei consigli “paterni”.
La nostra opposizione, finalmente coesa su qualcosa, ha decisamente risposto al ministro dell’interno francese che a fare le pulci al governo ci pensa lei. Che cribbio, persino Conte che non risparmia critiche a Meloni si è detto indignato di questa ingerenza e di questa offensiva gratuita contro il nostro governo. Beh, hanno battuto un colpo, finalmente senza cincischiare e hanno detto chiaro che loro, come opposizione, non hanno bisogno di aiuti da altri paesi. I francesi pensino alle loro di pulci che alle nostre ci pensa l’opposizione interna.
Mi pare già una dichiarazione di intenti dalla quale partire (forse) per cercare di trovare soluzioni ad un problema epocale che dovrebbe essere condiviso da governo ed opposizione e che dovrebbe ottenere l’appoggio degli altri stati europei che sinora hanno davvero collaborato poco.
Ma i francesi hanno dimostrato ancora una volta quanto ci tengono a fare figuracce forse pensando che criticare l’Italia diventi presto lo sport preferito dai francesi che cosi si dimenticano dei problemi che hanno a casa loro. Vecchia tattica.
I francesi forse sono convinti che Napoleone stia ancora maramaldeggiando in giro per l’Europa convinto che sia tutto suo, ma oggi è il 5 maggio ed “Ehi fu, siccome immobile…”. Il suo discendente Maccheron, dimentica che qualche anno fa il governo francese decise di bombardare la Libia assieme agli americani. L’Italia dovette fare finta di nulla. Da quella volta la Libia divenne il centro di raccolta per le partenze degli immigrati, che arrivano da noi, per colpa di altri che adesso criticano noi.
Forse il governo francese sta deviando l’attenzione dalle proteste che imperversano da loro da mesi. O forse sono i primi caldi.
R
no, credo proprio la prima che ha detto.
D’accordo con entrambi. Poco da aggiungere,
R
Lenzini, lei mi stupisce…
Ma, a ripensarsi, può pure darsi che mi sbagli. Ci sono italiani che daranno ragione ai francesi? In fondo Meloni, in ben 6 mesi di governo non è proprio riuscita nel suo intento di fermare l’immigrazione “clandestina”, come non c’era riuscito Conte con la sua politica (o meglio quella del suo mentore”) dei porti chiusi. E sei mesi sono un tempo limite per giudicare la politica di un governo che si ritrova a interfacciarsi con una delle ondate migratorie più grandi e complesse del secolo (attuale e scorso).
I francesi (giustamente?) protestano: ma come? avevi detto che avresti regolamentato i flussi e hai le coste così affollate di migranti da non riuscire neppure contarli? ma che cosa vai raccontando…dicono, sempre i francesi nostri cugini de poche.
Peccato, certo Machon saprebbe fare molto meglio. Lui manderebbe davvero l’esercito a sparare a vista a chi si avvicina alle nostre coste in barba a tutti i diritti di accoglienza e d’asilo, farebbe spallucce e direbbe Je m’en fous, merde!
Infatti si nota anche da come riesce a mantenere l’ordine nella capitale e in altre città assediate dai manifestanti ogni due per quattro…
E, ne sono certa, ne ho le prove, ci sono italiani che rinverdiscono vecchi slogan del famoso ventennio per dileggio (ma mica poi tanto) verso il governo o forse perché vorrebbero Meloni più ” carica di romano orgoglio”? La vorrebbero più “cattiva”? sono delusi dai sorrisi e dalla loquela multilingue che sfodera mentre loro è tanto se sanno dire tenkyu?
Può essere una tesi, con i francesi come con gli italiani non si sa mai dove e cosa se coje…
Bisogna valutare le relazioni causa-effetto dei fenomeni e non limitarsi alla coincidenza temporale. Altrimenti si può mettere in relazione tutto con tutto.
L’aumento dei flussi è indipendente dai provvedimenti del nostro governo e dipende verosimilmente dal peggioramento delle condizioni economiche e di sicurezza di certi Paesi.
Comunque, vedo dei segnali di cambiamento.
Recentemente una nave mercantile che ha effettuato un recupero in mare vero, e non combinato come succede con le ONG, li ha riportati in Libia.
Forse sta scricchiolando la definizione forzata di “porto sicuro”, che nella definizione originale era inteso come punto di sbarco sicuro per l’incolumità del naufrago, e non certo come “porto situato in un Paese sicuro dal punto di vista sociopolitico”.
Forse diventano più effettivi i rimpatri di chi non ha titolo per restare.
Credo che anche questo fenomeno sia basato in buona parte su meccanismi di convenienza economica. Se la migrazione clandestina rischia di non essere più economicamente vantaggiosa per chi la pratica e per chi la organizza, forse si tornerà a livelli fisiologici.
Poveri Europei e povera U.E..
I leaders degli Stati che la costituiscono assomigliano ai capponi di Renzo nei Promessi Sposi di manzoniana memoria.
Si beccano fra di loro mentre vengono condotti per essere cucinati!!!
I governanti europei sono cosi’ pieni di miopia politica da lasciare sconcertati.
I Paesi della U.E., oggi ed in definitiva, si possono paragonare, oltre che ai succitati volatili, alle bottegucce di generi alimentari di una volta: minuscoli esercizi dove le massaie della zona si recavano a far spesa.
Li’ c’erano sia prodotti alimentari (pane, pasta, salumi…) che generi casalinghi (detersivi, sapone per lavarsi, financo le candele…); i prodotti venivano consegnati “sciolti”, avvolti soltanto in quelle caratteristiche carte marroncine o “azzurro carta zucchero”, che’ le confezioni in pacchetti sigillati o in lattine ermeticamente chiuse ancora non esistevano.
Oggi, pero’, con l’avvento dei grandi megastore, delle potenti catene industriali gestenti la grande distribuzione, dei faraonici centri commerciali, quelle minuscole botteghe…chiudono, non potendo piu’ reggere la concorrenza con i nuovi giganti.
Certo ne risentira’ la genuinita’ dei prodotti, il calore familiare del “bottegaio di fiducia” con la matita posta sull’orecchio col quale ci si intratteneva familiarmente a conversare e dal quale ci si faceva consigliare su come utilizzare al meglio la merce acquistata; ma tant’e’!!!
Gli Stati europei sono diventati, col passare del tempo, sempre piu’ simili a quelle anacronistiche botteghe costrette, pero’, prima o poi, ad essere fagocitate dai mastodontici centri commerciali…
Russia, Cina, USA, Musulmani rappresentati da sceicchi nababbi e corruttori, da imam fanatici, da ayatollah impazziti, da talebani fuori controllo oltre che schiavisti e da quant’altri della loro stessa risma sono, oggi, i veri dominatori del pianeta, quelli che condizionano e decidono: i proprietari dei megastore.
I lillipuziani esercenti europei, invece, una volta benestanti mercanti che attiravano clientela, sono destinati a chiudere bottega o, bene che vada, a divenire insignificanti appendici, “filiali”, di quelle multinazionali societa’ commerciali: semplici dipendenze di case madri dalle quali scaturiscono gli ordini e le decisioni da prendere.
Unire le loro risorse, le loro genialita’ per costituire una ben strutturata ed organizzata “cooperativa” in grado di competere con i succitati mostri… i negozietti europei non ci pensano nemmeno…
Tutt’altro!!!
Pensano, piuttosto, a tentare di far sopravvivere, stupidamente, ciascuno, il proprio esercizio a conduzione familiare, magari a scapito dell’altra botteguccia alla loro analoga, illudendosi cosi’ di andare avanti, di sbarcare comunque il lunario, anche se i clienti diminuiscono che’ trovano piu’ allettante e meglio assortito il supermarket cinese, americano, musulmano e via dicendo.
I Capi di Stato e di Governo europei tuttavia non sentono storie, vanno dritti per la loro strada, come ciuchi testardi o cammelli ottusi.
Niente e nessuno puo’ convincerli a cambiare strategia e soprattutto strada…
Purtroppo, come per i tossicodipendenti, i fumatori accaniti e gli avvinazzati cronici, non e’ facile distoglierli dai loro nefasti vizi.
Cosi’, oramai votata al peggio, la societa’ europea continua, incoscientemente, a correre verso…il suicidio!!!
Sono trascorsi difatti quasi settant’anni da quel 9 maggio 1957 quando fu istituito il MEC, senza contare i vari precedenti organismi quali: EURATOM, CECA, CEE, antesignani di una futura, augurabile, unione politica (Stati Uniti d’Europa) ed invece, dopo tutto questo tempo da che aspettiamo…Godot, siamo non solo ancora al palo ma…ci si becca imbecillamente in attesa di finire in brodo o arrostiti a quel forno preparato per noi dai ben piu’ determinati e organizzati cuochi … cinesi, russi, americani….ecc. ecc..
Condivido il post di Romolo, in particolare la frase
“I Capi di Stato e di Governo europei tuttavia non sentono storie, vanno dritti per la loro strada, come ciuchi testardi o cammelli ottusi.”
in più aggiungo, talmente ottusi, da alimentare una guerra -in ciò tutti uniti- che oltre a distruggere una nazione, per bene che vada, segnerà una crisi economica mai vista in Europa, come al tempo delle carestie, e se ci va male vedremo i nostri nipoti muniti di elmetto e mitra scannare e farsi scannare dal turpe memico.
R
“il turpe nemico”?
Ogni nemico è turpe per l’altro nemico
R
gli ucraini devono difendersi dai russi e non sono turpi. Chi si difende da chi l’offende non è turpe è solo uno costretto a difendersi da chi lo offende..