Un fisico pacifico…

Certamente animato dalle migliore intenzioni, il professor Carlo Rovelli, col suo discorso dal palco del primo Maggio, non mi ha dato l’impressione di essere riuscito a trasmettere la cosa che una personalità del suo calibro, io credo, avrebbe dovuto (e potuto) trasmettere ai giovani che lo ascoltavano: la speranza.

Non sarà una questione personale quella tra il fisico Carlo Rovelli ed il ministro della Difesa Guido Crosetto, ma, credo non possa essere liquidata come “questione politica”. Come può un’ingiuria lanciata da un palco come quello, con la visibilità mediatica che ha, essere un “fatto politico” puro e semplice? Anche se, a tratti, il professore mi ha ricordato un po’ un Grillo imbolsito e edulcorato in versione post Vaffa.

Con quell’offesa diretta al ministro che non era presente, ha ridotto questioni molto importanti ad una generica invettiva contro “i signori della guerra” e contro il governo.

Si fa così la pace? Si auspica così un sereno contradditorio che porti decisioni serie su quello che ci riguarda tutti?

Dando del “piazzista” a Crosetto non ha fatto che mettere benzina sul fuoco. Perché le parole hanno un senso e il professore, credo, le ha scelte con cura. Non proprio un atteggiamento pacifista.

Nessuna di quelle parole denuncia l’aggressione dell’Ucraina da parte di Putin. Zero assoluto, solo invettive generiche contro Crosetto e la politica dell’invio di aiuti militari in Ucraina. Fosse stato presente, il ministrone avrebbe avuto “argomenti” per difendersi, ne sono certa. Ma col suo siparietto pseudo pacifista, il professor Rovelli, mi è sembrato, più che altro, un fomentatore di polemiche. Se vuole mettersi in politica, mi sembra sulla buona strada, potrebbe essere un ottimo ” astro nascente”.

Crosetto fa il ministro della Difesa e si intende di armi? Potrebbe persino essere una virtù, una delle poche volte in cui un ministro sa di che parla. Sarebbe stato auspicabile anche che Speranza si intendesse di Medicina, ma abbiamo affrontato il Covid con uno laureato in Scienze politiche che di medicina si intendeva come io mi intendo di fisica: cioè niente.

Ma forse ha ragione Rovelli, Crosetto saprà anche di cosa parla ma, forse, Meloni avrebbe fatto meglio a mettere La Russa al suo posto. Una risata delle sue spaventerebbe qualsiasi potenziale “nemico” e lo farebbe scappare a gambe levate. Più pacifista di così!

8 commenti su “Un fisico pacifico…”

  1. Condivido da un anno al 100% le posizioni di Rovelli sulla guerra, e, in generale, sulle guerre e sul militarismo, che considero lucide e serene.
    Ha stupito anche me l’invettiva contro il ministro Crosetto, che ho considerato una caduta di Stile, e che, peraltro, non era mai comparsa nelle sue conferenze precedenti.
    Crosetto lo considero una persona capace, e rifiuto il sillogismo che chi produce armi è un militarista guerrafondaio.
    Le armi contribuiscono al PIL come tanti altri prodotti, e, se usate per difesa, sono eticamente accettabili.
    Se smettessimo di produrre armi per esportazione il nostro posto lo prenderebbero gli americani, i francesi, i tedeschi, i cinesi … ; le guerre si farebbero lo stesso, e in Italia aumenterebbero i disoccupati.
    Se almeno quelle aziende continuano ad essere in utile, teniamocele strette!

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  2. A me Carlo Rovelli è piaciuto, specie quando si è riferito ai giovani:
    “il mondo non è dei signori della guerra, ma vostro, perché siete tantissimi e il mondo potete cambiarlo, insieme, potete fermare la distruzione del Paese, potete fermare i signori della guerra, costruire un mondo lavorando assieme per risolvere i problemi. Sognate un mondo migliore e costruitelo, non vivete nell’attesa di sogni irrealizzati. Non abbiate paura di imbrattare i muri, cambiate questo mondo».
    Non mi è piaciuta la risposta di Crosetto: “Rovelli faccia il fisico” quasi che la politica fosse una “questione” per pochi, quei “pochi” che decidono per “tutti”, un modo anche per zittire chi si oppone, relegandolo fra i molti che non devono guardare oltre il proprio naso.
    Per Cosetto evidentemente il popolo deve credere, obbedire e combattere.
    R
    questione di punti di vista. Crosetto arrogante, Rovelli pacifista, come si fa presto ad appiccicare etichette. Soprattutto quando si ha una elevata avversione politica verso chi non fa parte della nostra parte politica.
    L’esortazione ai giovani è di una retorica impressionante, persino patetica…il mondo è vostro, prendetevelo…si grazie, un po’ di sale sulla coda? , armatevi e partite io sto qui a raccogliere gli applausi…
    Crosetto lo ha invitato a cena, ti è sfuggito e ti è sfuggito anche che il professore ha risposto no, grazie sdegnosamente. Ti è sfuggito anche questo a quanto pare.

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  3. Non mi è sfuggito nulla, l’invito a cena -uso le tue parole- “è di una retorica impressionante, persino patetica”,oppure -è queste sono parole mie- un modo paternalistico di accattivarsi chi ha messo a nudo il proprio vero laido aspetto.
    Stanno mandando al massacro un popolo e distruggendo un paese per non perdere la faccia e trattare con il russo. Stiamo facendo carta straccia della nostra Costituzione. Abbiamo gettato nella spazzatura ogni possibilità diplomatica. Nella presunzione di voler respingere il russo, stiamo ingannando il popolo ucraino, illudendolo di poter vincere la guerra. Ancora non si è capito che se muore Sansone, moriranno tutti i filistei. Stiamo rappresntanto la parte grottesca dei servitori sciocchi nei confronti del cinico ficcanaso d’oltreoceano.
    Ha fatto bene Rovelli a parlare ai giovani, a spingerli a ribellarsi contro questa mostruosa ottica guerresca, o avrebbe dovuto prospettare loro un futuro in cui proprio i giovani vengono usati come carne da macello?
    R
    avrebbe fatto bene a stare zitto e fare il suo mestiere: il comiziante pacifista non gli si addice: ha infilato una banalità sull’altra. Uno che vive nel suo mondo dorato e non conosce la realtà.
    In quanto a tutti i tuoi “stiamo”…ti ricordo che Putin STA occupando un paese sovrano e STA ammazzandone i suoi abitanti, è Putin che STA facendo la guerra al mondo per interposta Ucraina, non altri che STANNO solo aiutando gli ucraini a difendersi.

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  4. “…potete fermare i signori della guerra” (Rovelli)
    Quindi immagino stia organizzando una delegazione da inviare al Cremlino!

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  5. “STANNO solo aiutando gli ucraini a difendersi”.
    Più corretto sarebbe stanno solo aiutando gli ucraini a morire, fuggire dal loro Paese, vedere distrutte le loro case. Tutto ciò non sarebbe avvenuto se l’Europa fosse stata più saggia e avesse perseguito una politica di pace.
    Ungheria e Cecoslovacchia un tempo furono invase dai carri armati russi, fortuna per loro che né l’America, né l’Europa intervennero. Quei Paesi salvarono la loro integrità, ora sono nell’Unione Europea.
    R
    America ed Europa unita STANNO ammazzando gli ucraini…questo è il senso dei tuoi commenti. Cioè una realtà modificata, mortificata, contorta e distorta. Bene, io non voglio più insistere, sono stanca: questa è anche una guerra contro la logica e contro la realtà, molti, come te, sono sicuri di essere immersi nella Verità e di vederla solo loro. Tu sei fra questi. Non commenterò mai più i tuoi post sulla guerra. I tuoi toni ( che non mi piacciono per niente) e la tua sicurezza dimostrano che qualsiasi argomento è del tutto inutile e io non voglio convincere nessuno. Pensala come ti pare, sei in buona compagnia. E la fine della guerra è vicina, soprattutto dopo il discorso di Rovelli e le sue offese al governo: Putin ne tiene sicuramente conto. E alla prossima marcia della pace, lui (Putin) sarà in testa al corteo.

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  6. Come dicevo sopra, concordo al 100% con le posizioni di Rovelli, che sono condivise da molti altri scienziati, tra cui Odifreddi e altri.
    Non ho mai sentito in quest’anno passato un solo scienziato dire che la guerra è giusta, che la pace sarebbe ingiusta, e che l’Ucraina (leggi “gli USA”) deve vincere ad ogni costo.
    Sono condivise anche da molti formatori d’opinione, come Sergio Romano, Massimo Cacciari, Luigi De Magistris, storici come Luciano Canfora, Franco Cardini.
    In pratica, è una posizione condivisa da molte persone che non hanno responsabilità di governo e di lavoro, e non hanno niente da perdere.
    Viceversa chi ha posizioni di responsabilità e rischia di perderle o corre altri rischi che non mi sono chiari, sostiene la posizione americana.

    Sbagliato, a mio giudizio, prendersela con Crosetto, che arriva buon ultimo e non può fare da capro espiatorio.
    La decisione – ammesso che di decisione si sia trattato – di aderire alle sanzioni e armare l’Ucraina l’ha presa Draghi, e l’ha confermata la Meloni. Crosetto è solo l’esecutore.
    R
    senta Lenzini, io comincio a perdere la pazienza anche con lei; ma secondo lei io direi che la guerra è giusta? Mi faccia capire? Scrivo su questa cosa bestiale da un anno e tutto quello che ho ottenuto è di farmi dire da lei che gli scienziati sono tutti d’accordo e nessuno dice che la guerra è giusta. Lo direi io dunque? Ma che cosa capisce di quello che scrivo? Che cosa capite in buona parte che scrivete qui o anche no? Che c’è chi dice sul mio blog, altrove non so, che la guerra è giusta?
    Ma poi afferma che Crosetto è arrivato (con Meloni) buon ultimo e non si può imputare a lui la “nefandezza” di sostenere una coalizione formata da un numero di paesi X e dagli Usa (odiati come mai avrei pensato prima). Cioè a dire: tutte queste belle menti delle quali il nostro paese va fiero, sono CONTRARI AD AIUTARE GLI UCRAINI A DIFENDERSI DAL RUSSO che li bombarda. Parlano genericamente di pace, fanno bei discorsi, condivisibili pure, ma sembrano non essersi accorti che da un anno c’è uno che spara e non a salve contro una popolazione inerme che non gli ha fatto niente per provocare una simile risposta aggressiva.
    Sarebbe come se avallassero una sparatoria di uno qualsiasi che un giorno andasse in piazza di una grande città e sparasse contro chi passa e le Forze dell’Ordine dicessero: beh, ma dai, lasciatelo fare, ha le sue buone ragioni…guardate che facce da antipatici quelli che passano…
    E lei dunque è d’accordo che i costruttori di armi abbiano prima un ordine con su scritto: producete pure, questa è una guerra “giusta”…
    Ad ogni buon conto, continuate pure a dare sostegno alle tesi pacifiste ( col c… degli ucraini) di chi vi pare anche di vostra nonna in carriola, io mi sono stufata.
    Andate a Mosca con biglietto di non ritorno e mettetevi davanti al Cremlino con un bel cartello: WE ARE ITALIANS AND WE WANT PEACE – STOP THE WAR, e vediamo l’effetto che fa!!!
    PS: chiedete agli scienziati se vi fanno l’onore di accompagnarvi e cosi vediamo quanto sono disposti a cercare la pace oltre le belle parole!

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  7. Signora Gazzato, ci mette in bocca parole che non abbiamo mai scritto.
    Io sento dire in tutte le sedi (e non tanto da lei) che a parte tutti i sofismi, Putin l’aggressore e l’Ucraina inerme è stata aggredita. Punto.
    Questa è una semplificazione inaccettabile della realtà.
    L’Ucraina non è inerme; è il più armato dei Paese europei, già da qualche anno, e lo stiamo vedendo da come tiene a bada i russi.
    Nel 2021 la NATO svolse due grandi esercitazioni militari in Ucraina (benché non sia un Paese NATO) per prepararla ad un eventuale attacco da parte della Russia.
    L’Ucraina non era inoffensiva. Aveva in programma di entrare nella NATO e far installare basi aeree e missilistiche lungo i confini della Russia.
    Gli USA minacciarono di far scoppiare una guerra nucleare se l’URSS avesse installato missili a Cuba.
    Cosa farebbero se la Russia o la Cina stipulassero un alleanza militare con il Messico, che sta agli USA come l’Ucraina sta alla Russia.
    Queste cose non si fanno. E non si fa neppure una visita di stato a Taiwan ad un governo che gli stessi USA non riconoscono, per provocare la Cina.
    Gli ucraini sono stati attaccati e hanno il diritto di difendersi. Sembra ovvio, ma non lo è.
    Gli ucraini – intendo il popolo ucraino e non i dirigenti ucraini – hanno un diritto ben diverso.
    Hanno il diritto di restare in vita e di non veder distrutto il loro Paese in una guerra senza fine.
    Anche gli italiani, bombardati dagli angloamericani nel ’43 avevano il diritto di difendersi. ma dobbiamo ringraziare il buonsenso del re che decise di arrendersi se le nostre città non sono state ridotte in macerie.
    Cosa rischiavano gli ucraini? Di dover concedere l’autonomia amministrativa al Donbass e di accettare l’annessione della Crimea alla Russia.
    Valeva la pena di andare incontro a un anno di distruzioni per scongiurare questo?
    Il problema è che il popolo ucraino non ha mai saputo che la posta in gioco fosse questa. Gli hanno prospettato che sarebbero stato portati tutti a Mosca in catene (la metafora è eccessiva, ma non tanto), che i russi avrebbero fatto pulizia etnica, e altre assurdità.
    Ma, se il popolo ucraino non sapeva qual era la posta in gioco, i suoi dirigenti lo sapevano benissimo, e, come sempre nella storia, hanno mandato il popolo al macello per le proprie mire di potere.
    Noi stiamo qui a discutere di questioni di principio, e, intanto, quelli muoiono o perdono tutto.
    Se l’Ucraina e la NATO avessero accettato subito, appena Putin ha cominciato ad ammassare l’esercito sul confine, di sedersi ad un tavolo e sentire cosa chiedeva e cosa era disposto a dare in cambio, questa guerra non sarebbe mai iniziata.
    R
    Lenzini, ha letto o no che questo post ha chiuso i commenti? Insiste? Bene la passo ma questo è l’ultimo che passo su questo post, Parli d’altro. Ormai abbiamo capito che le sue idee e le mie non combaciano e io non le metto in bocca parole che lei non scrive è lei che qui pensa di poter scrivere tutto quello che le passa per la testa pensando di essere incontestabile. Non è cosi se scrive le sue idee deve anche mettere nel conto che io replichi, altrimenti io che sto a fare qui? La sua segretaria? Ma la domanda è retorica e, ripeto, non passerò altri commenti su questo post. Chiuso.

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