Il Ritronista

Non che sia interessante, per carità, ma pare che il senatore Renzi si sia annoiato del principe saudita e della sua corte e che ora, in difetto di popolarità, vada cercando nuova visibilità.

Considerando poi le liti vere o presunte col suo collega terzopolista e che il suo partitino che manco mi ricordo come si chiama, fa pochi progressi, ha ben pensato di darsi al giornalismo attivo.

Dirigerà il Ritronista…no, scusate, il Riformista, giornale finora condotto da uno spettinato Sansonetti, il quale però, pur con quella capigliatura bizzosa si fa le serate sulle reti Mediaset a straparlar del mondo con somma soddisfazione (si vede, si nota).

E’ la posizione ideale per l’ex premier che in questo ultimo periodo ha accumulato grandi esperienze sui vari campi, non quelli arati, beninteso, ma in molti campi dello scibile umano, politico e anche extra politico.

Insomma Matteo Renzi senza essere sulla cresta dell’onda deperisce. Si intristisce, gli si ingrigisce la folta capigliatura, insomma si deprime.

Carlo Calenda gli fa gli auguri, naturalmente, dice che si abbonerà al giornale non fosse altro per sapere cosa pensa Renzi sulle mosse del governo visto, che pare, sinora, si siano scambiati pochi punti di vista. Un Renzi piuttosto latitante dalla politica attiva, più compreso a pagare il mutuo della sua magione principesca, che coinvolto negli affari italiani.

Che, specie ora, un po’ glieli fanno girare (poco) gli affari. Oh, cosa ho mai scritto? che cosa triviale, perdinci… ma, perdonate, quando si tratta di Renzi la mia fantasia si sbraca.

Non che non sia interessato al bene del paese che lui ama fin dal primo vagito, lui non ha detto mamma ma Italia, (pare fosse la sua balia). Ma con la prospettiva di lungo termine della legislatura che si prevede anche a voler essere pessimisti, Renzi non può certo sedere sugli allori. E poi lui è uno dinamico, non si siede quasi mai neppure in Senato, eppure La Russa glielo dice: “senatore Renzi, si sieda, perbacco”, ma lui preferisce stare in piedi. E’ fatto così.

Forse, al massimo potrebbe sedersi sul trono di Re Charles III, ma pare che Camilla non gli garbi, troppo volitiva e lui ama la donna sottomessa.

Beh, tanti auguri ex presidente, nel suo nuovo ruolo ci stupisca come ha sempre fatto e non badi troppo a quel Calenda, rogna un po’ ma poi è un bravo ragazzo.

3 commenti su “Il Ritronista”

  1. Una volta, quando un politico si occupava di informazione si gridava al conflitto di interessi. Ora non va più tanto di moda.
    Al cospetto di Renzi impallidisce persino Arturo Brachetti: per il nome del nuovo giornale andrebbe bene anche “Il Trasformista”.

    R
    bello, si Il Trasformista è indicato, perché le riforme lui ha già provato a farle. Anche il Trapezista.

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  2. Oppure, sostituendo la desinenza -ista con a quella più largheggiante -ato, suggerirei il Riformato, o anche il Rintronato. Insomma falla come la vuoi -si diceva ai miei tempi- è sempre cocuzza
    Conflitto di interessi? Ma quanta tiratura ha il Rintronato, scusate, volevo dire il Riformato, insomma no, il Riformista? Nella mia città non c’è edicola che ne abbia una copia, e Renzi, noto giornalaio, ma che dico, noto giornalista, avrà il suo bel da fare l’uomo-sandwich per aumentare di una sola copia la vendita. Mi sa che andrà a vendere cocuzze.
    R
    mi sa che ha una buona tiratura, forse non arriva da te per i costi dell’attraversamento dello Stretto.

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  3. Avvenire più di 100 milla copie,
    Il Giornale 60 mila,
    La Verità 39 mila,
    Il Ridormista…15 mila
    Non parliamo poi del Corriere della Sera, della Repubica, della Stampa.
    PS Altro che costi del traghetto, vedessi i costi aerei, da qui è più economico andare a Dubai che a Milano.
    R
    beh, 15 mila, buttale via ora con Renzi raddoppieranno…

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