La mossa della Befana

Pare che Putin abbia dichiarato il cessate il fuoco a partire da domani alle 12 fino alla mezzanotte del 7 gennaio.

La Befana che porta questo “dono” , sarebbe il patriarca Kirill il quale sembra aver convinto Putin a compiere questa mossa per permettere agli ortodossi di celebrare il loro Natale.

“Russian troops must hold fire for 36 hours in order to mark Orthodox Christmas, it said.”

(The Guardian Int. scrive in una nota).

Beh, buona novella direi. Ma questa improvvisa “bontà” del leader russo apre forse qualche spiraglio alle trattative di pace?

La Befana (russa) questa volta potrebbe anche essere lui e potrebbe anche essere una buona occasione per finirla con questa guerra insensata che sta causando morte e distruzione da un anno in un paese sovrano aggredito brutalmente e ovviamente anche tra le truppe di occupazione visto che gli ucraini non si sono lasciati intimidire ma combattono strenuamente e con grande determinazione per la libertà.

Ma lui dice che accetterà di piantarla solo se gli ucraini accetteranno a loro volta di lasciarlo comandare a casa loro riconoscendo come russi i territori da lui occupati con la forza.

Beh, richiesta piuttosto difficile da accogliere dopo quanto è successo. Credo che gli ucraini non accetteranno mai una simile proposta se li conosco un poco dopo quanto è successo dal 24 febbraio dello scorso anno ad oggi.

Dunque?

Sarebbe sperabile per tutti che Putin si mettesse una mano sulla coscienza ( trovandola) e si chiedesse se non farebbe bene a cogliere questa occasione del Natale ortodosso per chiuderla qui. Farla finita, insomma. Sarebbe anche nel suo interesse visto che la sua “operazione speciale” si è rivelata una guerra dalla quale ha difficoltà ad uscire.

Ci potrebbe uscire ogni momento se volesse e sarebbe un bene per tutti. Questa richiesta potrebbe nascondere la volontà di dimostrare al mondo la sua “buona volontà” a trattare?

Sarebbe davvero il miracolo della Befana.

Ma gli ucraini non ci credono e rispondono: “ipocriti”. Già difficile credere alla Befana da adulti, forse è solo una mossa per riprendere fiato e poi ricominciare tutto a capofitto. Fidarsi è bene? Già, ma non fidarsi, in molti casi, è meglio. Forse questo è uno.

7 commenti su “La mossa della Befana”

  1. Dumque?
    Dunque la guerra continuerà ad oltranza, l’Ucraina seguiterà a subire il martirio, si conteranno più morti da entrambi i lati, l’Europa diventerà un continente povero, Biden e l’America ingrasseranno.
    R
    già, i russi hanno bombardato a Natale e a Capodanno a tutto spiano e adesso chiedono un cessate il fuoco unilaterale? Per riprendere fiato dai bombardamenti che loro stessi compiono sulle città ucraine? E forse anche per far passare gli ucraini per quelli che non vogliono trattare? Eppure, nonostante tutto quello che capita da ormai quasi un anno su quella terra martoriata, c’è ancora chi crede che si possa arrivare ad accordi di pace trattando (sotto le bombe) e convincendo gli ucraini ad arrendersi…

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  2. La situazione è complessa e si presta a varie interpretazioni.
    Sicuramente Putin vorrebbe la fine della guerra, che, secondo le sue intenzioni, doveva essere una specie di operazione punitiva mordi e fuggi, e invece si sta “vietnamizzando” o “afganistizzando”.
    Questa iniziativa probabilmente è finalizzata a tastare il terreno; a vedere come reagisce Zelensky, a vedere come reagisce Biden, e, magari, per il poco che contano, a vedere come reagiscono gli europei.
    Questo cessate il fuoco, a seconda delle reazioni, potrebbe preludere ad altri cessate il fuoco con altri pretesti, e infine all’avvio di trattative di pace.
    Io ci vedo anche un altro significato: per quanto possa sembrare assurdo, ci vedo un’attenzione verso il popolo ucraino: la concessione di passare le feste in pace.
    I russi (Peskov) hanno sempre affermato che considerano gli ucraini loro fratelli nel contesto dei popoli storicamente russi. Sostengono che gli ucraini non sono loro nemici. I nemici sono i governanti ucraini russofobi, in particolare Zelensky, e gli americani che li aizzano contro la Russia.
    Con questo gesto, forse, sperano di spiazzare Zelensky in patria, instillando nella popolazione il dubbio che i russi non sono poi così cattivi e malintenzionati, e non ce l’hanno con loro, e che non minacciano la loro libertà, ma si accontenterebbero di ottenere alcune garanzie dall’Ucraina, e, in tal caso, la guerra finirebbe subito.
    Nessuno ha mai ipotizzato che gli ucraini si dovessero arrendere ai russi. E’ una delle tante illazioni che girano.
    Questo sarebbe coerente con la reazione inferocita di Zelensky, che ha intuito l’intenzione.
    Può darsi che questa iniziativa, più che dal patriarca Kirill, sia stata suggerita da Erdoghan, che sta cercando di sbloccare la situazione.
    Anche Biden, a parte il commento ironico ufficiale in realtà potrebbe essere favorevole. E’ già da un o’ che in America si parla di un piano di pace da preparare entro la ricorrenza del 24 febbraio.
    In fondo, agli americani questa guerra non serve più. Gli obiettivi di impoverire e indebolire l’Europa e farla litigare irreparabilmente con la Russia li hanno già ottenuti, i grandi elettori dei presidenti (petrolieri, banchieri e fabbricanti di armi) hanno già fatto soldi a palate grazie alla guerra, le elezioni di medio termine sono andate benino. Perché rischiare oltre?
    R
    Lenzini la solita ricostruzione, pelosetta: ne ha per gli americani, per gli ucraini al governo del paese (e quindi interessati) e ne ha poco per Putin, anzi, ventila persino una sua “concessione per passare le feste in pace”…brrrr e ventila pure che non voglia poi alla fin fin fargli “del male”…, francamente ho come l’impressione che lei tenda a non voler vedere la realtà e non mi spingo oltre. Finora le feste gli ucraini le hanno passate sotto le bombe anche il giorno di Natale e anche a Capodanno, nessuna tregua per loro, anzi e sono senza luce e senza cibo in gran parte del paese… e non per volere del loro governo ma per l’aggressione di un esercito che non sa neppure per cosa sta combattendo (come sempre).
    Putin si è impantanato? Si chieda Lenzini come mai. E si risponda. La risposta la sa.
    PS: e come volevasi…la tregua appena cominciata è già finita.

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  3. Certo che la tregua appena cominciata è già finita. Immagino che anche lei, che non è nata ieri, avrà pensato alla festa della canzone di Sergio Endrigo)! E’ finita perché Zelensky l’ha respinta.
    A me non interessa in questo momento giudicare l’operato di Putin, come non ho giudicato a suo tempo l’operato di Bush, Sarkozy e gli altri che hanno fatto guerre contro nazioni libere. Ne possiamo discutere in altra sede.
    Il questo momento condivido la sua speranza che si stia avviando un processo di pace, e che questa iniziativa vada in quel senso.
    Lei ha ragione a dire che i russi non sanno perché stanno combattendo, e aggiungo che non lo sanno neppure gli ucraini, perché in guerra ai soldati non si dice mai la verità.
    Nella guerra 15-18 i soldati italiani credevano di andare a respingere un attacco degli austriaci, mentre gli aggressori erano loro.
    I soldati russi penseranno che stanno difendendo la Russia da un attacco dell'”occidente”, mentre i soldati e i civili ucraini penseranno che stanno difendendo la libertà del loro Paese da un tentativo di conquista da parte della Russia.
    In realtà i capi dei vari schieramenti coinvolti sanno perfettamente perché si combatte questa guerra: come gran parte delle guerre, per motivi economici e per mantenere il proprio potere.
    Da che mondo è mondo i capi mandano a combattere dei poveri disgraziati per fare i loro interessi.
    E le guerre moderne sono peggio di quelle del passato, perché non si combatte solo al fronte, ma in tutto il Paese, e muoiono anche i civili.
    R
    gli ucraini lo sanno bene perché combattono i russi sanno solo le balle che gli hanno raccontato e a volte neppure quelle. Le cose in Ucraina non stanno affatto come le descrive lei, ma tanto che le rispondo a fare?

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  4. La tregua è stata sdegnosamente respinta da Zelensky, quindi neppure è cominciata.
    Ma davvero si può sostenere che questa situazione “non è per volere del loro governo ma per l’aggressione di un esercito che non sa neppure per cosa sta combattendo (come sempre).
    Senza voler scomodare ragioni storiche e geopolitiche, questa guerra è stata fatta da Putin, ma preparata e voluta da Biden, e lo stesso Zelensky sapeva benissimo quali pericoli comportasse l’aver teso troppo la corda, sia richiedendo che l’accerchiamento Nato venisse completato in Ucraina, sia reprimendo le popolazioni russofone nel Donbass. Nessuno può dichiararsi innocente, neppure L’Europa che, non solo ha rinunciato ad ogni azione di mediazione, ma stolidamente si sta avviando sull’orlo dell’abisso.
    E poi, “Finora le feste gli ucraini le hanno passate sotto le bombe anche il giorno di Natale e anche a Capodanno. E i russi? Kiev si è vantata di avere ucciso, con un’azione mirata, 400 giovani reclute proprio alla mezzanotte del 31 dicembre mentre festeggiavano il Capodanno telefonando ai familiari (secondo Mosca una ottantina di vittime, sempre troppe). Di questa azione scellerata non ne vogliamo parlare? Doppiamente scellerata, perché il risultato pratico è quello di un’ulteriore imbarbarimento del conflitto.
    R
    …………………..

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  5. “””Russia has launched attacks across Ukraine, killing at least two civilians, in violation of a unilateral, self-declared ceasefire for the Orthodox celebration of Christmas on Saturday.

    “”””La Russia ha lanciato un attacco attraverso tutta l’Ucraina uccidendo almeno due civili, in violazione di un unilaterale auto dichiarato cessate il fuoco in occasione della celebrazione del Natale ortodosso in questo sabato.
    The Guardian Int.

    Ecco, come a dire prima dichiaro di cessare il fuoco e poi, invece sparo, della serie…come me gira gira. Coerente però…ma colpa di Zelenzky che si è subito dichiarato perplesso.

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  6. Zelensky sostiene che è Putin a non volere la pace, ma se Putin chiede una tregua per il Natale ortodosso, rifiuta, dice che è una trappola, un’ipocrisia, un inganno.
    Per fortuna gli Occidentali, si danno un gran da fare per ottenere la pace, basta sentirli parlare:
    “La difesa dell’Ucraina è una difesa dell’egemonia liberale”(Robert Kagan, neocon marito di Victoria Nuland, che nel 2014 fomentò il colpo di Stato in Ucraina).
    Quindi è una guerra ideologica, ma che importa? Lapace è vicina.
    Oppure:
    “La vittoria ucraina deve essere totale, senza appello, non assomigliare a quelle mezze vittorie che sono la specialità delle cancellerie”(il filosofo francese Bernard-Henry Lévy)
    Quindi, guerra ad oltranza, finché la Russia venga sconfitta, niente mediazioni e niente compromessi, costi quel che costi, le vite umane contano meno della vittoria, ma la pace è assicurata.
    E che dire del generale Wesley Clark, ex comandante supremo delle Nato:
    “Se la tregua fosse accettata, Putin subito dopo chiederebbe di tenera in vigore e prolungarla”.
    E che cavolo, così non vale, sarebbe merito di Putin, questo mai.
    A questi pacifisti fanno eco altri più convinti pacifisti, i politici:
    Olaf Scholz promette fino a 40 veicoli da combattimento di fanteria Marder e sistemi Patriot; Emmanuel Macron invierà carri armati Amx-10 Rc e veicoli corazzati Bastion; Joe Biden, oltre sollecitare l’Italia a darsi una smossa nel fornire armi, promette veicoli da combattimento M2 Bradley Ifv(Infantry fighting vehicle).
    Dicono che sono “strumenti di pace” necessari per ottenerla. Lo dicevano anche un anno fa, e sinceramente guardando i risultati, non si può dare loro torto: la pace è lì, a portata di mano: basta che una granata non la spappoli, e afferrarla è un gioco.

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