Speranzando

Un capolavoro di ipocrisia politica, pardon, volevo dire diplomazia politica quella del ministro del Covid, ripardon, del ministro della Salute Roberto Speranza (anche detto Robersper).
Al conduttore di “Piazza pulita” che gli chiedeva come mai in Italia ci sono tanti più morti che in altri paesi europei a causa dell’epidemia, il ministro ha risposto:
“Prima di tutto perché l’Italia è un paese di anziani”…
Ecco, abbiamo avuto la conferma, se ci serviva, che la sanità pubblica italiana cura solo giovani e prestanti e di sana e robusta costituzione, dai 64 anni in su, se ci lasci le penne, la colpa è solo tua che ti sei permesso di vivere cosi a “lungo” e di pesare sulle casse dello stato.
Insomma, a Piazza pulita il ministro ci ha svelato che l’Italia è il primo paese europeo nel quale il Covid ha fatto e sta facendo piazza pulita di quelli che non sono considerati “persone”, ma numeri e che in fondo non ci dobbiamo troppo rammaricare.
A parte il lato drammaticamente comico di questa risposta, tra l’altro data con una faccetta da bravo ragazzo che è ancora lontano da quella fatidica soglia e che però non ripreso dalle telecamere fa da dieci mesi degli scongiuri conosciuti solo al suo paese e limitrofi. Non vi svelo quali.
La cosa avrebbe seriamente dei lati tragici se il ministro della salute mi dice che un’epidemia che ci porta via una parte essenziale della popolazione, quella per intenderci che mantiene figli e nipoti da decenni e per decenni è una cosa ineluttabile, una cosa che rientra “nelle cose umane”, in fondo bisogna pur morire di qualche cosa, o no?
Speranza, Speranza, fai tenerezza, non ti biasimo, ma se permetti ti critico: senza offesa: sei patetico. Un paese civile deve pensare prima di tutto ai soggetti più fragili come i bambini e gli anziani: i primi sono il futuro i secondi la speranza del futuro e l’ancora a cui aggrapparsi per chi il futuro se lo vede scappare dalle mani ogni giorno. E poi, a qualsiasi età si ha diritto alla salute, perché anche un solo giorno o anche un’ora possono compendiare la felicità che non si è provata in una intera vita e tutti, dico tutti, hanno il diritto di provarla o di continuare a cercarla senza limitazioni e senza che arrivi un virus a decidere che non è cosa.
Speranza, Speranza, hai detto una cosa poco simpatica, diciamo, fai ammenda e dicci, piuttosto quanti errori avete fatto dall’inizio alla, speriamo, prossima fine di questa tragedia.
Facci l’elenco, saremo buoni o spietati nel giudicare, ma è il minimo che tu possa fare.
Errare è umano speranzare è patetico.

 

6 commenti su “Speranzando”

  1. Durante la prima ondata si disse che governo e cittadini avevano fatto benissimo e che l’elevato numero di morti era dovuto al fatto che eravamo stati i primi ad essere colpiti in Europa, e perciò colti di sorpresa. In parte era vero, in parte no, ma quegli elogi e quel sentirci esemplari erano fuori luogo.
    Alla seconda ondata non s’è potuto dire più che eravamo stati colti di sorpresa.
    Nei mesi di tregua, le aree improvvisate per le terapie intensive, venivano dismesse, Il governo si perdeva nella convocazioni degli Stati Generali e nel tormentone Mes si, Mes no, nel frattempo la gente impazzava, i giovani alle movide, altri tra viaggi, spiagge, centri commerciali, frequentazione di luoghi affollati.
    Ed eccoci di nuovo nei guai, carenza di medici e infermieri, conversione di reparti adibiti ad altre patologie per accoglier i nuovi malati, tamponi insufficienti, mancanza di bombole di ossigeno, trasporti in crisi, medici di base saturi di lavoro, si dice “curatevi in casa”, ma con quali medicine? Mancano linee guida da seguire.
    Ma intanto preme il Natale, gli impianti sciistici protestano, la partite iva altrettanto, le strade sono nuovamente affollate, i negozi riaprono…
    Bollettino odierno 993 morti, 23225 contagi, mai come oggi da inizio pandemia… il Premier Conte raccomanda: “Evitare la terza ondata”. Mi pare Mussolini col suo: “Fermateli sul bagnasciuga” parole vane che lasciano il tempo brutto che trovano.

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    tutto giusto, approvo…ma allora? Che facciamo continuiamo a “tenerci” caro (si fa per dire) questo governo di incompetenti ed incapaci?

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  2. Lo stato entra in chiesa: si può far nascere il Bambino alle 8 invece che a mezzanotte per motivi sanitari, se lo dice Conte, perché no? Si può cambiare anche la Pasqua e tutte le altre feste religiose.
    Se i fedeli hanno bisogno di essere difesi dai leghisti (Salvini ha fatto questa domanda: che differenza passa dalla messa di mezzanotte a quella delle 20?) per entrare in chiesa significa che la destra le prossime elezioni le vincerà col 75% (forse anche con l’80). E’ destino? Prima acceleriamo il processo e prima la sinistra (forse) può riflettere e piangere sui propri errori.

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  3. Curioso che non ci si possa ricongiungere col nonno a 10km di distanza, ma abbiano appena riaperto tutti i porti per ricongiungerci con la Libia. Curiosa anche la fedeltà ossessiva alla Costituzione che tutela le minoranze religiose non menzionate nelle direttive anti pandemiche che indicano quando e dove si dovrebbe pregare.
    Le alternative a questo governo sono i tecnici o le elezioni. I primi credo che ci caverebbero ogni goccia di sangue ancora rimasta in circolo. Le elezioni comporterebbero una campagna elettorale pandemica di basso livello e alto litigio come abbiamo purtroppo visto negli Stati Uniti. Ci tocca tenere Conte nella Speranza che non faccia troppe cAzzolinate. Con un po’ di Bonafede prima o poi arriverà il vaccino a salvarci da questo esecutivo Boccia-to.

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    Dunque…Conte ci tocca, Boccia ci scoccia, Azzolina ci boccia, Bonafede…chi si crede? e Speranza? Ci avanza…
    Ecco che cosa scrive oggi Huff POst:
    “Ecco, magari si “svalica”, perché non si è mai vista una crisi in piena sessione di bilancio e in pieno picco dei morti, figuriamoci le elezioni anticipate, però quando il picco calerà, come è già evidente, molti si sentiranno liberi da questa sorta di vincolo esterno. Soprattutto chi non ha niente perdere. Non a caso Goffredo Bettini va ripetendo ai suoi compagni di partito “occhio che stavolta Renzi va sul serio”, invitando a non sottovalutare ciò che il leader di Italia non ha detto pressoché a tutti. E cioè che “Conte o cambia squadra o cambia mestiere perché se continua così stavolta si fa male”. E ci sta che, in quel momento, non sarà nemmeno additato come l’uomo nero che ha rotto il giocattolo. Perché il giocattolo si sta rompendo da solo.”
    Al netto dei refusi che sono parecchi, si evince che tira una brutta aria…”Renzi fa sul serio”…meditate gente, meditate..

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  4. Se i fedeli non arrivano a capire che con un migliaio di morti al giorno il problema non è se andare alla messa alle 20 o alle 24 ma cercare starsene a casa, le percentuali di voto per futuribili elezioni andranno calcolate sui sopravvissuti. Siamo arrivati alla follia del pensiero debole, illudersi che la forma di governo o le ideologie dietro i governanti abbiano effetti sulle risposte immunitarie. Facciamo cadere il cattivo Guiseppi e al suo posto mettiamo ……….. (riempire gli spazi) che decreterà più zone gialle per tutti e niente coprifuoco, e Covid19 arrossendo di vergogna abbandonerà gli alveoli polmonari del pueblo unido.
    Per citare l’immancabile canzone (ma perchè i poeti capiscono tutto prima?) “Oh, when they will ever learn!”

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    Where have all the flowers gone? Questa è la versione dell’Angelo azzurro, bellissima:

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  5. Ho guardato un video live sulle proteste in corso a Parigi contro le misure restrittive per l’emergenza sanitaria: centinaia di persone lungo le vie del centro, scene da guerriglia urbana, molti giovani molte donne, ma anche persone adulte.
    I negozi tutti con le serrande abbassate, la Polizia in assetto antisommossa, si sentono gli spari dei fumogeni contro la folla, gli agenti retrocedono davanti ai manifestanti ma poi attaccano sparando razzi colorati, qualcuno viene colpito e gli si incendia il giubbotto che viene presto lasciato sul terreno, molti giornalisti, reporter, la stampa schierata e mischiata tra la folla. Scene veramente inquietanti che potrebbero verificarsi anche qui da noi se continua questa atmosfera di democrazia sofferente e di continui e controversi decreti che generano confusione e ansia.
    Naturalmente spero di no, ma quando il popolo si arrabbia si sa come si comincia ma non si sa dove si possa arrivare.

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  6. “Il common backstop entra in gioco qualora le risorse del FRU non siano sufficienti”

    Aiuto! Qualcuno mi aiuti a capire! Questa l’ho letta mentre cercavo di comprendere cos’è questa riforma del Mes su cui il governo rischierebbe di cadere.
    Ma poi ci ho rinunciato, troppi termini tecnici di alta finanza in rigoroso inglese:
    “bail-in”, “cluster”, “default” e chi più ne ha, più ne metta. Ormai, per acculturarci, non basta più Wp, occorre un esegeta privato da consultare con tanto di laurea specialistica.
    Ma per chi ne capisce, la faccenda è grave, il governo rischia grosso proprio in tempi di crisi pandemica galoppante.
    A proposito, ma com’è che nonostante i bollettini di guerra, le regioni sono state tutte promosse al colore giallo?
    Potenza del Natale! Si direbbe, altro che vaccini, qui il virus si combatte a suon di cornamuse.
    Comunque, tornando al Mes, Conte si mostra fiducioso: “La riforma del Mes? Niente paura, sarà approvata”.
    Renzi invece è più minaccioso: “Se il Mes non passa, Conte si dimetta”;
    Salvini è scettico come suo costume: “Riforma o no, non cambia nulla”, mentre Di Maio pare probabilista: “Si può discutere, salvo intese”.
    Non pervenuta la Meloni, ma mi pare di sentirla: “Il probelma non è il Mes, ma la Mes di mezzanotte per Natale.

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    si, si, davvero il governo rischia grosso, tutti fanno gli spiritosi ma questa volta potrebbe essere quella giusta.
    Il problema è che se la maggioranza non tiene sul Mes devono andare a casa, lo ha detto anche Mattarella, questa volta non ci sono né se né ma né forse.
    E’ già pronto il governo tecnico, Renzi e Berlusconi stanno lavorando dietro le quinte, la situazione è drammatica, se non cade il 9 non arriva alla Befana.
    Dura minga, non può durare.
    La mes di Mezzanotte non si farà ma che senso ha quando anche le chiese si sono attrezzate per tenere le distanze e seguire le regole? E le regioni tutte arancioni ma non si esce dai Comuni? E i bar fino alle 18 (da noi) strapieni e tutti senza mascherine? E poi coprifuoco? Beh, qui per forza, c’è un vento che porta via i tetti.

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