Abbiamo altri problemi

Si chiama Octopus vulgaris o anche Piovra, il cefalopode molto conosciuto e che viene spesso richiamato per definire un soggetto violento e senza scrupoli capace di avviluppare le sue vittime nelle sue spire e di non mollare la presa  fintanto che non ha ottenuto il suo scopo.

Naturalmente questa definizione fa venire in mente molte cose, fa anche venire  l’acquolina in bocca perché il più comunemente definito Polpo, rientra spesso in ricette molto gustose.

E’ intelligente sopra la media degli altri  cefalopodi, sa mimetizzarsi e possiede ben tre cuori.

A parte l’intelligenza,(e il cuore, uno mi pare anche troppo) ha in tutto e per tutto le caratteristiche di un noto personaggio che occupa la poltrona di presidente Usa e che ora è in bilico ma potrebbe ristabilirsi comodo, nonostante tutto quello che ha combinato in questi quattro anni, non ultima la gestione sconsiderata della pandemia che in Usa miete ancora oggi molte vittime. E non  sarebbe la prima volta che sentiamo definire cosi il presidente dalle  tantissime donne che  lo hanno denunciato per violenza, stupro o molestie.

L’ultima è l’ex modella Amy Dorris, che ha confessato in un’intervista al Guardian di essere stata aggredita all’uscita di una toilette durante gli US Open del 1997, mentre 24enne si era recata assieme al fidanzato per assistere alla manifestazione.

In quella occasione  aveva incontrato il rampante prossimo presidente (al secondo matrimonio) che l’aveva subito adocchiata e che alla prima occasione l’ha letteralmente assalita all’uscita dal bagno.

Un polpo, ha detto, sembrava un polpo. Non mi stupisce, l’uomo  non ha freni inibitori, quando vede una preda che gli piace agisce  come un animale.  Sembrava avere otto braccia,  e con la sua linguaccia in bocca, Dorris, ha raccontato di essersi sentita improvvisamente in balia di un assatanato che non sentiva ragioni e che non è arrivato allo stupro solo forse perché il  luogo non era sufficientemente appartato.

Questa donna è l’ennesima che denuncia  fatti del genere, ma lui e i suoi avvocati non possono fare a meno di dire che si è inventata tutto, anche lei come le altre (un fila lunghissima) e che deve dimostrare le accuse e che lui è Potente, lui è il Potere e lei donnucola da strapazzo, stia attenta a come parla…

Non mi meraviglia affatto, sono convinta che sia verissimo, ma Trump è un Polpo pericoloso e abile e con tutti i mezzi che possiede, potrebbe persino utilizzare questa ennesima denuncia per fare la vittima e convincere i dubbiosi a riconfermarlo.

E vincere ancora. Sarebbe l’ennesima conferma che troppa gente preferisce avere un amorale depravato  alla guida del paese, piuttosto che denunciare l’ipocrisia ancora imperante (non solo in America) che vuole che l’uomo potente abbia (quasi) sempre ragione. Delle donne violentate e stuprate importa poco o nulla a molti.

La Democrazia anche in America può sempre attendere tempi migliori. Ci sono sempre “altri problemi”. Francamente non se ne può più.

5 commenti su “Abbiamo altri problemi”

  1. X Sra Gazzato : credo che il Nobel dell’imbecillità della settimana vada assegnato alla vicepreside del Liceo Socrate di Roma. Questa squinternata, ignorando bellamente i problemi delle di banchi ed insegnanti, ha emesso una grida manzoniana indirizzata alle sue alunne diffidandole dall’indossare la minigonna per evitare che ” cada l’occhio dei professori ( maschi, intendo)”. Così facendo, ha esplicitamente accusato i colleghi maschi di esser dei satiri in calore incapaci di controllare le loro pulsioni e, indirettamente, le sue alunne di essere delle poco di buono. Se un preside raccomandasse ai propri alunni ( femmine e maschi) di avere un abbigliamento più consono all’ambiente della scuola ( ma perchè minigonne no, e bermuda o, peggio, “pinocchietti” ai maschi, sì?) lo potrei capire, ma raccomandare alle ragazze di non mettere le minigonne per non fare arrapare i professori lo trovo lunare.
    Come vede, Signora Gazzato, anche una donna può dire una castroneria sesquipedale. Un po’ come la modella americana che si indigna 23 anni del fatto che Trump ha tentato ( dice lei) di baciarla. 23 anni dopo? E, che combinazione, alla vigilia delle elezioni. Certe donne fanno più danno alla causa femminile del più becero dei maschilisti.

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    Bianchi sono d’accordo con lei sul fatto della minigonna ma solo per quanto riguarda quella frase del tutto inopportuna detta dalla vicepreside, però non mi fraintenda ma trovo che certo tipo di abbigliamento, sia maschile che femminile, non vada bene a scuola. A scuola, a mio parere si va vestiti con decoro in entrambi i casi: minigonne inguinali o shorts o sbracamenti in canotte e altro lasciamoli per altre occasioni.
    Per quanto riguarda Amy Dorris, la guardi nella clip, le sembra una dei servizi segreti o della Spectre per far cadere Trump? Sarebbe ben risibile, ne ha a decine di queste denunce, figuriamoci, questa gli fa il classico baffo.
    Io credo che lei abbia taciuto per evitare problemi ed è comprensibile ma ora che Trump rischia di essere eletto di nuovo, non se la sente di tacere ancora. Un rospo del genere le rimarrebbe sulla coscienza a vita. In quanto al bacio, che ne direbbe lei se appena uscito dalla toilette un omone grande e grosso le mettesse le mani addosso ovunque (se fosse donna, ma anche no) e dico “ovunque” e pretendesse che le piacesse pure?
    Lo sa vero che nessuno può permettersi di palpeggiare nessuno o pretendere che si ricambi un bacio che non si vuole e che non ci si aspetta?
    Immagino lei lo sappia ma in questo caso fa lo gnorri. Difendere Trump poi, ci vuole veramente coraggio. Ventritrè anni passano in un lampo e se ti ritrovi quella faccia davanti tutti i giorni in TV e sai quello che ti ha fatto lo denunci anche dopo cento anni se pensi che non ha mai pagato per il reato che ha commesso ma al contrario ne ha commessi a decine ma vuole passare per persona per bene e occupare la poltrona che fu di persone integerrime o perlomeno dovrebbero esserlo.
    Ma per piacere…

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  2. X Sra Gazzato : concordo completamente. Di più, mi congratulo per il coraggio delle sue affermazioni. Uno stuolo di benpensanti , buonisti, progressisti, etc. sono già pronti a scatenarsi su di lei per accusarla di reprimere la libertà degli studenti di vestirsi come si vuole , un atteggiamento reazionario e fascista. Questi infelici non sanno che nel paese più democratico del mondo gli studenti vanno a scuola indossando l’uniforme dell’istituto. Ci si veste da funerale se si va a un funerale, ci si veste da discoteca se si va in discoteca, ci si veste da scuola se si va a scuola. Non è un problema di libertà e democrazia, è un problema di cervello

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    cosi, lei andrebbe a un funerale in mutande? Congratulazioni!

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  3. X sra gazzato : MA COSA DICE? MA COSA CAPISCE?

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    Bianchi se ho capito male mi scuso e ritiro la battuta, mi sembrava che lei facesse dell’ironia. Mi era sembrato che lei scrivesse una cosa ma ne intendesse un altra. Se non è cosi, sono contenta che sia d’accordo.
    Capita a tutti di fraintendere, ma l’importante è chiarire le proprie posizioni. Spero che ora non ci siano dubbi.

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  4. X sra gazzato : io le avevo manifestato sinceramente e genuinamente il mio apprezzamento per la sua posizione che le procurera critiche cattive. Mi ha risposto con una battuta incomprensibile francamente volgare.

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    Bianchi
    mi sono scusata, che cosa vuole di più? Di “volgare” nella mia risposta però non c’era nulla. Fraintendere non era poi cosi difficile, anche perché il suo post delle 12.54 sembrava andare in altre direzioni. E ripeto, mi fa piacere che siamo d’accordo.
    Perciò, incidente chiuso.

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