Tiritera della domenica

Che dare retta a chicchessia

sia la più grande corbelleria

che impelagarsi in discussioni

con chi non sente mai ragioni

e che sproloquia diffusamente

su tutto ciò che gli salta in mente

e per il quale non c’è mai caso

dove non voglia ficcare il naso

e trova tutti gli espedienti

per dirla tutta fuori dai denti

su tutto quello che gli aggrada

e tutto il resto comunque vada

impertinente ed arrogante

meschinamente affabulante

che trova sempre la maniera

per dispiegar la sua tiritera

su quanto il mondo sia cattivo

mentre lui ostenta il distintivo

di uomo probo e piucheperfetto

mai un errore, questo va detto.

Se poi di donna deve trattarsi

allora parte con il vantarsi

che mai una volta nella sua vita

che le tagliassero pur le dita

ha mai parlato mal di qualcuno

che possa essere giudicata

come una donna poco educata

se mai una volta neppur per caso

in fatti altrui mai ha messo il naso.

Ora chi legge può domandare

Ma questa dove vuole arrivare?

Ma la risposta a questa domanda

ognun da solo se la può dare.

Potrebbe essere null’altro

che tiritera domenicale.

 

Ps: l’avevo scritta due anni fa e pubblicata qui, ma ora che l’ho ritrovata per caso mi pare che si possa dire ancora attuale. A me pare, naturalmente.

Ma non è ispirata da nessuno in particolare, solo una considerazione del tutto generale.

1 commento su “Tiritera della domenica”

  1. Se ho ben capito la tiritera
    che sia domenica o sabato sera
    parla di chi, donna o uomo che sia
    è laureato in tuttologia.

    Questa è una laurea molto sapiente
    non sfugge nulla a chi n’è in possesso
    parli di storia, di calcio o di niente
    se contraddici, lui ti fa fesso.

    La perfezione è sua vera mania
    ma se c’è un dubbio che lo tormenta
    va a consultare Vikypedia
    e l’avversario batte e sgomenta

    Risposta

    Noto che il verso sia quel che sia
    anche se inver non è poesia
    ma solamente una filastrocca
    che può passar di bocca in bocca,
    non è passato inosservato
    c’è chi l’ha subito interpretato.

    Buona intuizione, per dir la mia
    quel far notar che la tuttologia
    è un’arte fine e che chi l’impara
    la mette in pratica con la fanfara.

    E dice a tutti: “so tutto io
    io son quel genio da pari mio”
    e non ammette interferenze
    conosce bene tutte le scienze.

    E le scodella da mane a sera
    a chi ci cade come una pera
    e a bocche aperte o spalancate
    gli fa la ola a braccia alzate.

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