I nostri eroi pagati un euro

A Torino gli infermieri e altri operatori sanitari si sono incatenati davanti alla Regione per dimostrare la loro “gratitudine” allo stato per l’aumento che hanno ricevuto nella busta paga di Marzo: il corrispettivo del costo di una pizza.
E il governo li aveva decantati come eroi e adesso gli eroi vengono ricompensati con una vergognosa elemosina.
Di questo a mio avviso si dovrebbe parlare; di come il governo Conte stia prendendo in giro gli italiani!
Aveva promesso aumenti di stipendio, nuove assunzioni, dispositivi per la loro sicurezza e invece hanno lavorato quasi a mani nude con l’angoscia di ammalarsi ( e per tantissimi è stato cosi) e di contagiare i propri familiari.
E questa è la ricompensa: sulla busta paga di marzo si sono visti accreditare un euro a turno (notizia riportata dalla Stampa di Torino) e oggi giustamente protestano in piazza incatenati per attirare l’attenzione di un governo sempre più impegnato ad autoincensarsi ed a nascondere le vergogne di una gestione ipocrita e fallimentare sotto un tappeto di chiacchiere e bugie.

E lo stesso vale anche per i medici che avevano protestato il 30 aprile davanti all’ospedale Le Molinette assieme ad altri operatori sanitari.
Insomma i nuovi eroi, quelli che sono stati tanto osannati dal governo, ora come era prevedibile, come ringraziamento vengono dimenticati e lasciati a loro problemi come sempre.
Cos’è, Conte, una dimenticanza? Hai troppo da fare a parare i colpi della opposizione interna? Mi pare però che questa sia davvero grossa. E che urga porvi rimedio subito.

Questo riportato da Rainews:
“20 MAGGIO 2020 Catene ai polsi e sacchi dell’immondizia al posto dei camici. Gli infermieri del Nursind in piazza Castello, a Torino, davanti al palazzo della Regione Piemonte hanno inscenato un flash mob organizzato per denunciare le condizioni di lavoro degli ultimi mesi e chiedere il giusto riconoscimento economico per quanto fatto, finora soltanto promesso dalla Regione. Gli infermieri si sono stesi per terra ricordando in questo modo i colleghi morti in Italia durante l’emergenza Covid. “A marzo dicevano che avrebbero aumentato i nostri stipendi e invece a maggio gli eroi sono già dimenticati”. Cosi’ Francesco Coppolella, segretario regionale del sindacato degli infermieri Nursind.  “Non ci avete fatto i tamponi – ha detto il sindacalista – abbiamo indossato sacchi della spazzatura e pannoloni sotto le tute, perdendo la nostra dignità. A noi è toccato disinfettare i morti, a volte fare i sacerdoti. Siamo stati lontani dalle nostre famiglie, molti di noi sono stati abbandonati, ma nonostante tutto abbiamo continuato a lavorare, in prima linea tirando l’Italia fuori da questo pantano”. “Siamo qui per chiedere conto delle vostre promesse – hanno detto i manifestanti dando lettura di un documento – I nostri sono stipendi inadeguati, nessun bonus e nessun premio sanerà le nostre perdite, ma un segnale di rispetto lo pretendiamo”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Torino-flash-mob-la-protesta-degli-infermieri-Noi-dimenticati-97670cd7-a4fe-45f3-9c91-ed08e519871d.html”

PS: bisogna dire però che il governatore del Veneto Luca Zaia ha previsto un premio straordinario di 1.200 euro per tutti gli addetti alla sanità veneta. Non so di altre iniziative regionali analoghe.

2 commenti su “I nostri eroi pagati un euro”

  1. Giustamente, un aumento o non si dà, oppure deve avere une certa sostanza.
    Una domanda preliminare: chi è che doveva aumentare lo stipendio? Il governo presieduto da Conte, o la Regione?
    La sanità dovrebbe dipendere dalle Regioni per quanto riguarda gli stipendi. Magari le Regioni fanno i vaghi quando si tratta di assumersi responsabilità, salvo fare la voce grossa quando è il gioco il potere.
    Risposta

    questo articolo le chiarirà meglio la questione
    https://www.lastampa.it/cronaca/2020/04/14/news/gli-infermieri-a-conte-piu-assunzioni-e-soldi-in-busta-paga-1.38715493 dal quale si evince che nessuno può tirarsi fuori dai “giochi di potere”.
    E ricordo che Conte aveva promesso aumenti di stipendio e gratifiche a questi lavoratori, ma finora quello che si vede è poco o nulla. In Veneto Zaia ha predisposto un bonus di 1200 euro, non ho notizie delle altre regioni in merito.

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  2. Il tema è giusto, ma la la richiesta è formulata male.
    In un momento in cui aumenta la disoccupazione e tante aziende chiudono non è il momento di concedere aumenti di stipendio a chi ha il posto fisso.
    Se mai, dare un premio una tantum sostanzioso per il 2020 che è stato un anno difficile.

    Poi la richiesta di estendere a tutti l’indennità di 5,16 euro al giorno riflette lo stucchevole ugualitarismo di certi sindacati.

    Mi pare ovvio che proprio questa circostanza abbia dimostrato che la vita degli infermieri che si occupano di malattie infettive è più dura, e vanno pagati di più di quelli che lavorano in reparti più tranquilli.

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