A quer paese

Conte ha sibilato davanti ai giornalisti, che nessuno ha la golden share del governo, tutti  contribuiscono in parti uguali al suo funzionamento. Già, si è accorto che basterebbe aggiungere un’ acca davanti ad IV perché Renzi, diventasse “letale”, per la sua sopravvivenza.

Ma dopotutto sia Renzi che DiCoso (c’est plus facile), sono dalla parte del popolo e, giustamente e fieramente si oppongono agli aumenti dell’Iva, sotto qualsiasi forma. Le “rimodulazioni “non gli piacciono e non glielo mandano a dire.

Si sono messi assieme, tappandosi il naso, proprio per non far aumentare l’Iva e salvaguardare i cittadini e ora sarebbe un tradimento , perdinci, anche aumentarla di un bip. E Salvini, poi è in agguato come una fiera assetata di sangue.

E allora? Direbbe la di Maio…nchi. Allora per fare gli “espansivi “ bisogna indebitarsi, fare deficit, non aver paura di questuare a Bruxelles e fare la voce grossa. Per Bacco. Dicono.

Si,si, sarà. Però io avrei una domandina per lo Stato. Gli direi: senti stato, ci conosciamo da molto tempo, possiamo darci del tu?

Ok, vorrei sapere come mai un cittadino ligio alle leggi, che ha sempre pagato tutte le tasse, le multe etc. che ha sempre votato, fatto persino la fila ai gazebo per le primarie di quell’innominabile partito da cui partono tutti, sopportato sgoverni di ogni sorta, e ora, per fare un piacere ai consensi di DiCoso e della sua movimentata banda, deve leggere che tu stato, stai versando il reddito di cittadinanza ad una (ma forse anche più di una ) ex brigatista, la quale, avrà pure il diritto di sopravvivere , nessuno lo nega, ma, caro stato, se per farlo deve pesare sulle tasche

del  cittadino ligio di cui sopra, il quale pur comprendendo i suoi  problemi si sentirebbe anche l’obbligo di mandarti…beh ci siamo capiti dove, no? E allora…  Perché, se tu stato vuoi essere espansivo sempre col portafoglio dei soliti noti(diciamo cosi), “allora” sai che cosa ti dico: che quel cittadino avrebbe diritto di infuriarsi.

Eh, si, volete ridurre i parlamentari perché fa molto consenso? Ha molta presa sulla gente, serve a DiCoso per rimanere ancorato alla poltrona?  Cosi meno sono e meno rompono le scatole ai capi?

Certo che è pensata bene. Però  volendo si potrebbe anche pensare a diminuire i lauti stipendi e mance e mancette , ma quello non farebbe altrettanto piacere ai parlamentari che rimangono, vero?

Insomma, caro stato, alla fine sai che cosa ti dico?  Te lo dico alla Sordi, và: è l’ora che ve ne annate tutti a quer paese…sapessi quanta ggente che ce stà…

1 commento su “A quer paese”

  1. La riduzione dei parlamentari viene spacciato come un provvedimento saggio: meno sono più si risparmia.
    Ma si può sostenere da parte dei rappresentanti dello Stato una simile panzana?
    Risparmiare a scapito della rappresentatività che in una Repubblica Parlamentare è conditio sine qua non della democrazia.
    In un Paese di più di 60 milioni di persone si fanno le pulci sulla rappresentatività. Incredibile!

    Il concetto latente che sottende a questa decisione è, in ultima analisi, che i deputati, come attualmente vengono eletti, sono pochissimo rappresentativi, tanto è vero che sono equiparati poltrone.
    “Tagliamo le poltrone!” si vanta Di Coso, senza nemmeno rendersi conto di dare uno schiaffo alla stessa democrazia rappresentativa.
    A proposito… Di Coso non soltanto perché c’est plus facile, ma perché c’est plus approprié

    RISPOSTA
    DiCoso mi è venuto cosi spontaneo che ,si, hai ragione anch’io lo trovo più appropriè.Stasera sentivo Travagliò decantare le imprese dei cinquestelle che, a suo dire, sarebbero maturati (oggi il Mov. compie dieci anni). Io non penso affatto che siano “maturati”penso che siano abbondantemente immaturi e lo stanno dimostrando.(Vedi Raggi a Roma oscurata da tutti i media nonostante il disastro capitale nella capitale).
    Ma che noi dobbiamo aspettare che maturino? Come le nespole? Con tutti i problemi che ha l’Italia? Ma che razza di paese stiamo diventando?

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