(In)sicurezza decretata

I giornali locali di oggi titolano: serie eccezionale di furti nelle abitazioni all’ora di cena, in particolare nella mia zona.
Ho pensato: ma tu guarda questi ladri che non sanno che c’è il Decreto (In)sicurezza che li aspetta al varco, sembrano impipparsene, che maleducati!
Oppure lo sanno e si premuniscono prima che diventi troppo difficile entrare nelle case a rubare.
Mah, non saprei, ma ho l’mpressione che ai ladri questa nuova legge non faccia alcuna impressione.
Povero DiMiao, l’hanno rimasto (quasi) solo, quei quattro…(censura).
Salvini non si presenta ai vertici, preferisce la Champion e i ravioli a burro.
Tra parentesi: Salvini, scusa, ma ravioli al burro con la tua costituzione fisica, eh, eh, non vanno benissimo. Meglio insalatona radicchio rosso e broccoli con una spruzzata di aceto balsamico (per le ferite amorose).
Mi ha impressionato favorevolmente il senatore, capitano De Falco che è uscito dall’aula per non votare il decreto. Grillino si, ma fino ad un certo punto! Lo stanno per processare i probi virus e dovrà pagare salato questo suo ammutinamento.
Di”tornare a bordo, c…”, però pare che non ci pensi proprio.
Bravo, ha tutta la mia solidarietà. Come ce l’hanno gli altri quattro grillini dissidenti.
Cosi si fa: ogni tanto mostrare di possedere …le stelle, non fa male, anzi. Questo loro atteggiamento ribelle potrebbe dare una scossa al movimento insicuro che mette la fiducia sulle leggi, tale e quale alla vecchia e tanto vituperata casta.
Conta, DiMaio, sul fatto che i suoi elettori si informano sul blog del Movimento e quindi gli può ammannire bufale e e cinghiale , ma, almeno ogni tanto, qualcosa delle idiosincrasie del governo dovrà pur trapelare ed anche i fedelissimi prima o poi dovranno accorgersi che li stanno prendendo per i fondali.

1 commento su “(In)sicurezza decretata”

  1. Tutto questo rimestare intorno alla sicurezza è uno dei temi preferiti dalle dittature. Per soggiogare i popoli occorre farli sentire insicuri e presentarsi come i garanti di quei pericoli indotti.
    È il parallelo del nemico che ti minaccia e che bisogna combattere.
    Ora sono gli ebrei, ora gli africani, ora i musulmani, ora i migranti, ora gli zingari, ora i rumeni… Viviamo tra una paura e l’altra, paura dei vaccini, delle malattie, del crack finanziario, del presente e del futuro.
    È cosi che nasce la voglia dell’uomo forte, il protettore di chi ha paura semplicemente divivere.

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