Falsi profeti

Chi è chi, per dire a qualcuno che si è meritato qualcosa? Come, ad esempio, che ci siamo meritati Salvini, Di Maio, o Conte? (sono parole che si sentono spesso da quando si è insediato il governo che ha fatto della propaganda l’unico “ideale”).

Solo un presuntuoso può dire che ci meritiamo il governo che abbiamo, solo un presuntuoso che si crede con la Verità in tasca.

Ci sono molti di questi presuntuosi in giro, che pensano di poter dare lezioni dalla cattedra che si sono autoassegnati.

Sono i falsi profeti, quei predicatori che hanno un solo credo: il narcisismo, che li porta a pontificare su tutto e a dare giudizi su tutti. I falsi profeti del terzo millennio si nascondono tra noi. Sono dovunque e in tutti gli ambiti ma stanno soprattutto tra i politici.

Falsi profeti sono anche coloro i quali pensano che sia arrivato il momento di propagare il proprio “verbo” e che sia l’unica strada che l’umanità debba seguire per non cadere nel baratro. E tra questi ci sono intellettuali, filosofi cosiddetti illuminati, scrittori e giornalisti, beninteso di entrambi i sessi, anche se il maschio, come sempre, predomina.

E sono sempre i falsi profeti quelli che guidano le masse, le menti deboli verso estremismi sempre più pericolosi che minano la pace cosi difficilmente conquistata dopo guerre che hanno raso al suolo città, sterminato popolazioni e compiuto crimini orrendi contro l’umanità.

In genere sono maschi con un unico scopo: quello di alimentare il proprio ego narcisistico (ma anche femmine che spesso equivocano la parità tra i generi e si nascondono dietro una maschera “virile” che copia tutte le peggiori prerogative aggressive ed autoritarie degli uomini). Persone “comuni”, magari ritenute persino simpatiche, cordiali, che si circondano di amici o pseudotali perché, di solito, gli “amici” non sono altro che strumenti dei quali si servono per farsi più forti. Il cosiddetto “gruppo”che serve quando si deve aizzare contro qualcuno o che si rende complice e li segue nelle loro elucubrazioni magari persino incensandoli e portandoli in palmo di mano. Insomma, una claque formata da altri individui altrettanto narcisisti che si riconoscono nella personalità del “profeta”, ma che non hanno abbastanza faccia tosta per stare sullo stesso piano.

Dei seguaci pronti a (quasi) tutto.

In politica, soprattutto quella italiana ce ne sono molti. Ci entrano solo ed unicamente per ambizione personale, degli ideali non gliene importa nulla, non sanno neppure cosa sono o se ne servono per fare improvvisati happening per incantare i loro adepti.

Uno di questi è stato Renzi. L’ex premier ex segretario del Pd. Ora si sta riciclando come intrattenitore televisivo e magari non è un male perché cosi potrebbe fare meno danni in politica (di quanti non ne abbia già fatti).

In questi giorni si è autoassolto dalla sconfitta alle ultime politiche dicendo che è stato fatto fuori dal “fuoco amico”, ma che ha fatto anche delle buone cose.

Certo, anche quando c’era il famoso” lui”, i treni (almeno qualcuno) arrivavano in orario, ma poi, la sua politica ha portato il paese alla distruzione totale anche delle stazioni, se non basta dei treni.

Non è un paragone ma solo un pretesto per rendere l’idea di cosa intendo per “assenza di ideali”in  chi predica bene e poi però, segue solo il proprio interesse personale.

Ma potrei fare moltissimi altri esempi, mi limito solo ad uno: Beppe Grillo.

Un personaggio che è entrato in politica scassinando le Istituzioni col grimaldello dell’offesa diretta, chiara, forte e udibile dal “popolo”.

Ma ora che il movimento che lui ha contribuito a fondare (un grosso contributo) sta governando, ci si rende meglio conto di quanto gli ideali dell’ex comico fossero improntati sulla soddisfazione delle proprie personali ambizioni.

Il movimento Cinquestelle è nato per contrastare la politica chiamata anche “casta”, per sconfiggere le diseguaglianze, che nel nostro paese ormai sono una malattia endemica ed ora che governa, sta scoprendo tutta la fragilità del proprio impianto che ruota tutto intorno al narcisismo ed ai falsi ideali dei falsi “profeti” che lo hanno fondato.

Nella storia ci sono stati tanti narcisisti che hanno combinato veri disastri, non serve citarli, li conosciamo tutti.

Ma la recrudescenza degli estremismi di questi ultimi anni, li sta riportando in auge, sta creando intorno a loro quasi una sorta di aurea misteriosa che porta i più deboli a credere al negazionismo storico ed a infatuarsi di ideali improntati all’odio per l’altro, per il “diverso”, per chi “minaccia” i nostri confini.

Mentre il “nemico” più pericoloso è qui. Si nasconde tra noi e dentro di noi. Ed è tutto l’odio che menti malate di protagonismo, egoismo, narcisismo, stanno spandendo a pieni mani in tutto il paese.

E’ ora che a tutto questo venga posto un argine, una barricata, una montagna che lo fermi.

Altrimenti tutto il patrimonio di libertà, giustizia, solidarietà che ci deriva dal sacrificio di migliaia di vite umane andrà irrimediabilmente e vigliaccamente sperperato.

Perché, in politica come nella vita, la virtù non sta mai agli estremi. All’estremo c’è solo fanatismo che induce all’assenza di ideali e di valori ed esalta il misticismo egotico.

E non risolve i problemi ma li aggrava fino a che la” guerra “diventa l’unica soluzione.

Non possiamo e non dobbiamo permetterlo.

“When out of chaos came the earth, and we, sons of the beginning, beheld each other in the lustless light, we breathed the first hushed, tremulous sound that quickened the current of air and sea”.

” Quando la terra usci dal caos, e noi,figli delle origini,ci guardammo nell’opaca luce, noi soffiammo il primo suono soffocato e tremulo, animando le correnti dell’aria e del mare.”

 

Kahlil Gibran

 

5 commenti su “Falsi profeti”

  1. Però, è vero che ci sono tanti figli di buona donna, in Italia, come chi ha portato al governo e ha sostenuto il fascismo, peggio ancora la RSI, ma c’è anche chi, per fortuna, sa opporsi, anche solo sabotando, silente, certi governi, in un’indignazione civile , nei limiti del possibile. Se però consideri la nostra storia, da secoli e secoli, siamo sempre stati calpesti e divisi, come dice il nostro inno nazionale, e sottomessi a stranieri, militarmente od economicamente, ultimi gli USA. Dal 1861, prima sudditi dei Savoia, retrivi, poi complici di Mussolini. Il guizzo eroico e fortemente dei partigiani, morti inutilmente, poi i “forchettoni” della DC, Berlusconi, Renzi, ora Lega e M5S . Non saranno stati tutti gli italiani a portarli in Parlamento, ma forse la colpa di molti, se non di tutti, è un silenzio rassegnato. Chi tace, acconsente, anche non volendolo.

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  2. Di questo connubio “contronatura” tra M5s e Lega, che porterà acqua al mulino di Salvini e condurrà l’Italia ancora piu in basso tra le nazioni europee, c’è già chi dà la responsabilità al Pd.
    E già, bravi a gettare la croce a chi con Salvini non si sarebbe mai alleato.
    Il Pd dopo essere stato combattuto su tutta la linea avrebbe dovuto allearsi -dicono con chi aveva mostrato di non averne la minima stima, ossia il M5s. Offerta indecente direi.
    Ma questa è l’ennesima dimostrazione di come in Italia difetti il senso di responsabilità.

    Chi ha dato ascolto ai falsi profeti e ha votato allegramente un partito demagogico, estremista (basti contare le “minacce” con cui si fa strada, prima fra tutte la più intollerabile, quella fatta al Capo dello Stato), che del dilettantismo supponente ha fatto la sua bandiera (basti pensare le coperture presunte al suo programma), un partito che pur di ottenere il potere si sarebbe alleato con chiunque (ricordate i due forni), dicevo chi ha votato questo partito, costoro non sarebbeeo responsabili di questa situazione di sfascio: senza un vero PdC, in mano a due vice che si contendono l’elettorato per le elezioni prossime venture.
    E già, dicevo che il concetto di responsabilità in Italia è molto vago. Sentivo oggi il J’accuse di Toninelli -giusto colpire i responsabili a tutti i livelli- ma è impressionante che lui si senta scevro da ogni responsabilità: forse era l’unico, o tra i pochi, che prendendo una decisione coraggiosa, come quella di chiudere l’accesso al famigerato Ponte( tutti erano a conoscenza del suo estremo degrado e del ritardo con cui si sarebbero potuti approntare i rimedi) avrebbe potuto evitare la morte di tante persone incolpevoli.

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  3. I falsi profeti, sia in politica che per la nostra fede, sono sempre esistiti. Anche di recente, c’era chi aspergeva d’acqua santa i gruppi delle Brigate Nere, giustamente, dato che massacravano i partigiani rossi, scomunicava comunisti e socialisti, per non parlare dei secoli pluriomicidi delle varie Inquisizioni. Il marxismo ha trovato falsi seguaci in Stalin, Mao e Pol-Pot. Ma i nostri gioani 68ini li idolatravano. Libretto Rosso, altro che Vangelo! E i predicatori di Scientology, e i componenti dell’Opus Dei e dello IOR?

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  4. Non c’è da spremersi le meningi per individuare nella persona di Grillo il falso profeta più influente dei nostri giorni.
    Un predicatore che cavalcando l’onda dell’insoddisfazione della gente, con la sua politica da guitto, ha demolito la fiducia nelle istituzioni, predicando la protesta “a prescindere”, senza però costruire nulla di buono.
    Da queste macerie sarà difficile venir fuori se l’opposizione non farà tesoro degli errori passati e guardando al futuro, non si riorganizzi.
    In fretta però, perché il futuro è già oggi.

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