Un brodino scipito

Sull’Espresso del 5 agosto 2018, un test, chiaramente scherzoso, tra le altre domande, chiedeva:

“Idee politiche a parte, fareste sesso con”…e poi elencava otto nomi di politici suddivisi in maschi e femmine.

Ricordo di essermici soffermata soprattutto sui disegni che ritraggono Salvini e Di Maio che ho trovato molto belli e somiglianti, ma poi sono andata oltre e, pur avendo letto le domande dei tests, non ho pensato neppure per un attimo a rispondere, ma ho pensato che era una trovata giusto per far tirare sera sotto l’ombrellone e sono andata oltre.

Ma sono tornata a guardare quelle pagine (da pag.38 a pag. 41) perché sul numero di oggi compaiono delle lettere di lettrici che si dichiarano offese per quella domanda che considerano sessista per il modo come è posta e che tratta (a loro avviso) gli uomini come soggetti e e donne come oggetti.

Stefania Rossini (curatrice del test) e il direttore Marco Damilano si scusano nel numero di oggi e ammettono che qualcosa gli sia sfuggito di mano.

Ora, capisco che quando i lettori protestano,come il famoso cliente, di solito hanno ragione e quindi bene hanno fatto i responsabili di questa “svista” a scusarsi.

Però…a mio parere, la cosa ha del ridicolo.

Considerato che si tratta di una cosa cosi palesemente ironica e concepita unicamente per divertire (nessuno può certo affermare che ci sia una base “scientifica” sulle analisi delle risposte), trovo  esagerato indignarsi ed infuriarsi per una cosa che, a voler ben guardare, fa ridere.

I quattro maschi citati sono, nell’ordine: Fico, Macron, Casaleggio, Giorgetti.

Le femmine: Santanchè, Le Pen, Appendino, Bongiorno.

Dei quattro si citano le qualità o caratteristiche, delle signore non si citano le qualità ma si motiva la scelta con un’azione che in qualche modo le “punisca” (nell’ordine  …”per zittirla, sculacciarla, svegliarla, disinnescarla”).

Certo, devo dire che la cosa è piuttosto forte, grave, se guardata dal punto di vista del residuo femminismo del terzo millennio e le quattro dirette interessate potrebbero anche aversene a male. Con ragione, aggiungo.

Ma io, scusate, qui lo dico e lo nego, ho pensato che, in fondo in fondo, tutte e quattro le “azioni” riferite alle signore, sono azzeccate e fanno un tantino sorridere (niente di più).

Eddai, su, andiamo, perdinci ed anche perbacco.

Come fanno ridere i quattro signori messi uno a fianco all’altro con le loro faccette smortarelle e smuntarelle di politico di “successo”.

Non dubito che abbiano un grande sex appeal per le loro rispettive compagne, ma, sempre molto sinceramente a me, uno per l’altro, fanno lo stesso effetto di un brodino scipito e bollente in piena calura estiva.

Perciò, indignamoci pure, ma poi pensiamoci, suvvia…ma proprio, proprio, ma davvero, davvero, non abbiamo niente altro per cui strapparci i capelli?

 

 

7 commenti su “Un brodino scipito”

  1. Mariagrazia, non ho letto il quiz di cui parli (benché sono abbonato alla rivista, è raro che mi arrivi puntuale, e spesso non mi arriva affatto, per disguidi postali), ma conosco questo tipo di giochi del periodo balneare, fatti al solo scopo di sorridere un po’, dopo un anno di lavoro non sempre agevole e un bombardamento di notizie poco allegre o addirittura ferali.
    Il mese d’agosto, consacrato alle vacanze, sembra fatto apposta per questo.
    Perciò, concordo con te che bisogna inquadrare tutto nel giusto tempo e che ci sono ben altri problemi per cui indignarsi
    Saper sorridere, ogni tanti, aiuta a rigrerarsi dalle fatiche e preparare l’animo per le future battaglie. Non mancheranno i motivi.

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    • Non è un quiz ma un test dal titolo: Sei più Salvini o più DiMaio? Cioè, già il titolo doveva dare la misura della superficialità e dello scherzo.
      Questa si potrebbe dirsi goliardia giornalistica. Ma le signore che si sono precipitate a scivere al gionale offese perché una donna ha trattato altre donne come “oggetto”, mentre secondo loro, gli uomini ci fanno la figura di “soggetti”, secondo me mancano totalmente di senso del ridicolo e dell’humour.
      Io non voglio difendere nessuno, anche perché ha i mezzi per difendersi da sé, ma mi sembrava cosi ridicola questa alzata di scudi da volerla sottolineare.
      Magari chi protesta è la stessa che ha contestato Asia Argento quando ha denunciato Weinstein.

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  2. O Salvini o Di Maio? altre possibilità sono escluse?
    Chessò, per esempio, Tajani o la Meloni? O in campo internazionale Trump o Putin, oppure, fuori dalla politica, Francesco o Tenzin Gyatso?
    Vero che in Italia ci piace schierarci coi vincitori, ma fuori di quella coppia, già non troviamo alternative?

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  3. Ho finalmente letto le lettere di protesta inviata all’Espresso e le risposte di Stefania Rossini e Marco Damilano.
    Chi conosce la testata, la sua linea politica e la sua apertura a tutte le istanze di una societa moderna, non può metterne in dubbio l’atteggiamento contrario ad ogni forma discriminante e di sessismo.
    Può capitare che che un gioco sia scambiato per una cosa seria, soprattutto se estratto del contesto, e d’altro canto, non si puo tenere conto di tutti i gradi di sensibilità.
    A me il dubbio non e sorto, e vorrei esprimere immutata stima per la testata e le persone che vi collaborano e gli danno vita.

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  4. Stanlio e Ollio, la coppia comica del cinema più simpatica di sempre. Un accoppiamento perfetto tra uno scemo con lampi d’intelligenza, maltrattato da un’altro scemo con goffi atteggiamenti paternalistici
    Raro esempio di coppia in cui la complementarietà è tale che uno più uno dà più di due.

    https://youtu.be/moElgDf0KmE

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