Mi faccia il piacere…

«Quando sento una donna, anche le mogli dei calciatori, parlare di tattica mi si rivolta lo stomaco. Non ce la faccio! Se tu parli della partita, di come è andata e cose così, bene. Ma non puoi parlare di tattica perché la donna non capisce come un uomo, non c’è niente da fare”

Cosi, Fulvio Collovati nella trasmissione Rai “Quelli che il calcio” di Domenica 17 febbraio.

Chiaro? “la donna non capisce come un uomo non c’è niente da fare”, lo ha detto lui non io che, essendo una donna e su questo non ci piove e neppure nevica, sono di parte.
L’opinionista Collovati, grande calciatore, non se lo può permettere. Se vuole lo va a dire in salotto di casa alla moglie o ai suoi quattro amici al bar, ma se lo dice in tv deve subirne le conseguenze.
Cosa che non succederà, naturale, perchè sono sempre uomini (che capiscono sempre di tutto) che poi decidono se può o meno restare al suo posto.
Ma che cosa sarà questa “tecnica calcistica” di cui le donne, secondo Collovati (ma sono sicura che la pensano in molti come lui ) non capiscono?
Ah, per inciso, l’allenatrice della nazionale femminile, Bertolini ha detto che Collovati è “primitivo” (secondo me è stata buona), e lei, guarda il caso, condurrà la squadra ai mondiali di Francia l’anno prossimo: squadra femminile, badate bene, mentre quella maschile dai mondiali è stata cacciata a calci(o).

Dunque vediamo: presumo si tratti di tutte quelle azioni volte a far rotolare il pallone in campo fino a farlo entrare nell’area avversaria allo scopo di superare la linea della cosiddetta porta (ma dove porta?) e farla entrare nel magico luogo dove sia possibile gridare al goal e si segna un punto. Punto.

Quindi, ne deduco, (dal poco che so e capisco) che ci voglia una competenza nella svariate discipline logico matematico- fisiche, psicofilosofiche fino a sconfinare nell’esoterismo (una buona dose di destino va sempre calcolata) che saranno messe in atto, sia in campo che a tavolino per arrivare a far segnare la propria squadra: cioè portare il pallone calciandolo con i piedi o la testa (ma soprattutto con la testa dotata di tecnica-calcistica) dentro la porta avversaria e finalmente gridare goooool.

Ma mi faccia il piacere…
Questa è mentalità corrente (tra i maschi o buona parte di essi): la donna non capisce di calcio come non capisce di tante altre cose che sono indiscutibilmente “materia maschile”.
Già continuiamo cosi, magari, alla fine finiremo per crederci.

2 commenti su “Mi faccia il piacere…”

  1. Collovati, ottimo difensore della Nazionale, bravo soprattutto nel gioco aereo(insomma sapeva colpire di testa), è uno dei tanti calciatori che, a fine carriera, si inventano il mestiere di opinionisti del calcio, in genere disquisendo di banalità come fossero profondi pensieri filosofici.
    In realtà si tratta di pestare acqua nel mortaio, In particolare i discirsi di Collovati (ma non togliamo il merito anche ad altri opinionisti) è zeppo di luoghi comuni, frasi fatte, una di queste è che le donne di Calcio non capiscano una beata mazza.
    Che poi il Calcio lo si giochi con un pallone e non con una mazza, e che la suddetta interessi il gioco del base-ball, o il golf, o il cricket, o il polo, ma non il Calcio, poco importa.
    Le tattiche di gioco sono il pane quotidiano dei cosiddetti Mister -nome magico in Italia , ma sconosciuto all’estero e perfino in inghilterra (lì, li chiamano trainer o coach)- figure queste assurte alle piu alte vette del Calcio.
    Ma su queste tattiche di gioco ci prosperano anche quella pletora di opininisti che si nutrono del cosiddetto calcio parlato.
    Cos’è un schema tattico?
    Un tempo si parlava di “metodo”, “sistema”, “mezzo sistema”, “catenaccio”, “calcio totale”, etc
    Oggi si tratta di mettere in fila dei numeri la cui somma fa rigorosamente dieci:
    4-3-3, 4-4-2, 5-4-1, 4-5-1, 5-3-1-2, e cosi via sbizzarrendosi.
    Anche i ruoli col tempo cambiano nome, centromediano metodista stopper, libero, mezzapunta, ala tornante, mediano di spinta, mediano di regia, oggi più semplicemente si parla di linea di difesa, centrocampisti, punte.

    insomma, a ciascuno il suo mestiere, che direste voi donne se Collovati un bel giorno si presentasse in Tv coi ferri da calza e si mettesse a sferruzzare, rubandovi il mestiere?

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    • Mai sferruzzato e comunque, non aspetto altro, sai che spettacolo!
      Comunque immagino che tu voglia scherzare con quel “ad ognuno il suo mestiere” e, per questa volta, te lo passo, ma …occhio…
      Una cosa però: cosa ne direste se ad allenare una squadra maschile ci andasse una donna? Non si romperebbe, finalmente un tabù e forse il calcio si ingentilirebbe un poco?

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