Che stro…

Giorgia Meloni può non piacere a molti italiani, ma è la Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana e in quanto tale non può e non deve venire insultata e meno che meno bullizzata.

Ormai la vicenda è nota, quasi patetica: il governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha usato la frase ” lavora tu stronza” a seguito di un’affermazione della premier dopo una manifestazione di sindaci.

https://tg.la7.it/politica/de-luca-meloni-si-riferiva-provocazione-str-video-29-05-2024-214119

E lo ha detto in una trasmissione televisiva che tutti potessero sentire. la cosa è finita li. Ieri Meloni ha dovuto incontrarlo a Caivano e mentre si approcciava a lui tendendogli la mano ha detto: “sono la stronza della Meloni, presidente, come sta”?

Lui ha fatto orecchie da mercante (quale è) o da beduino e ha sorvolato ma poi ha rincarato la dose dicendo che la Meloni si è “auto qualificata”.

Un dipendente dello stato, quale è De Luca si permette di offendere chi lo stesso stato lo guida e ne rappresenta la terza carica ufficiale si permette di darle della “stronza” pubblicamente, la fa franca perché non viene denunciato e poi che fa? Invece di scusarsi con lei inventandosi qualsiasi scusa che avrebbe certamente diminuito la portata dell’offesa anche se rimane, si inventa di non aver sentito perché in faccia sua si sentiva le gambe con la tremarella e il pizzo dei boxer che fremeva, ma poi, dietro la sua scrivania di “governatore” posizione privilegiata e dalla quale si è permesso di lanciare quella squallida offesa, la reitera dicendo che si è auto qualificata, cioè, si è data della stronza da sola.

Ma a lui nessuno ha il coraggio di dare dello stronzo? In quanti da sinistra si sono levati per far valere le prerogative di parlamentari e gli fanno notare che lui è un “servitore dello stato” che deve servire con decoro?

O pensa di essere il re della Campania? E credo che Meloni rimarrà molto delusa se aspetta che da sinistra si levino voci di donne che protestano per il reiterato oltraggio al capo del governo, se ne staranno ben zitte e mute, sempre che non dicano che la colpa è di Meloni perché ha sbagliato a presentarsi a lui in quel modo.

Me le sento nelle orecchie le sfegatate cinquestelle (in cerca d’autore) …ma una premier non si presenta usando un termine come quello, deve ottenere deferenza col suo comportamento, deve essere d’esempio…ipocrite, fasulle e in cerca di voti.

Fossi in lei lo denuncerei per vilipendio. A questo punto però gli farebbe solo un piacere perché ai prepotenti come lui le denunce fanno il solletico e servono, come al quel brav’uomo perseguitato di Trump, per fare fessi gli elettori facendo pure le vittime. Che str….

3 commenti su “Che stro…”

  1. Per la Treccani si tratterebbe di un “volgare epiteto ingiurioso, la cui connotazione offensiva si è andata via via riducendo con il tempo, fino a significare, genericamente, «persona inetta e incapace, o che comunque si comporta in modo criticabile»” https://www.treccani.it/vocabolario/stronzo/

    Per la Cassazione invece la connotazione offensiva non si è per nulla ridotta nel tempo e dunque il termine rimane elemento oggettivo di reato. https://www.studiocataldi.it/articoli/2390-cassazione-dare-dello-stronzo-e-reato.asp

    Riguardo certi termini è prudente spulciare le massime della Cassazione, anche se il linguaggio è solitamente determinato dall’uso collettivo.

    Gli insulti sono un segno di frustrazione e la frustrazione è utile imparare a gestirla, cominciando dalla propria.

    Quante frustrazioni possono causare i politici ai semplici cittadini è meglio non scoprirlo.

    Sono tutti generosi, competenti, grandi diplomatici, modelli educativi e mai bip e contro bip.
    R
    ottimo e…abbondante.

    Rispondi
    • Giorgia è in gamba, ed è pure simpatica.
      Il problema più generale è che se la politica assume i modi, i luoghi e IL LINGUAGGIO del Bar dei Trucidi poi non ci se deve stupire se tanti elettori cresciuti col “certe parole non si dicono” non votano per nessuno.
      Ricordo il mitico Andreotti che senza alzare la voce e senza alcun turpiloquio ti riduceva a pangrattato e neanche te ne accorgevi… Vabbè, sono vecchio, lo so.

      Rispondi

Lascia un commento