Condannato

Trump è stato condannato, i dodici giurati (come gli apostoli) hanno sentenziato che è colpevole della tramacciata vicenda nella quale ha cercato di seppellire sotto il suo denaro una relazione con una diva del porno. L’ha costretta sotto minaccia a prendere i soldi che poi ha trasferito sulle carte contabili alla voce: spese legali.

Spese illegali, direi. E infatti.

Ma sento già nelle orecchie l’ipocritume mondiale gridare allo scandalo: deep state, deep state, come se sapessero di cosa parlano…come se sapessero di cosa parlano quando parlano delle “paraculate” dell’ex…boh… chiamarlo presidente è un oltraggio alla memoria di quasi tutti gli ex presidenti Usa. Quasi tutti.

Il monte Rushmore è rosso dalla vergogna da quando quello li è diventato quella roba li.

Non sono contenta no, Non me ne potrebbe importare di meno e questo è un problema che si va ad aggiungere ai tanti che già hanno gli americani e noi con loro: Trump è una spina nel…sedere del mondo e non ci possiamo sedere tranquilli fino a che quello circola libero o sotto arresto a piede libero o a piede occupato, sempre pericoloso è.

Ma i giurati non avrebbero potuto fare altrimenti.

Altrimenti la Giustizia sarebbe stata fatta a brandelli (come spesso succede) e loro non se la sono sentita di sbrindellarla: troppe prove, sarebbe valso come …baciare il…la mano al potere e loro non se la sono sentita. Troppo smaccata sarebbe stata la rivelazione che se la facevano sotto e di corsa.

Ora Trump strilli, urli, si agiti, ridiventi super presidente del mondo…per me…guardate io non lo considero davvero innocente ma super colpevole di tutto e di più.

E oggi sono buona.

PS: per i pacisofisti che dicono che con Trump non ci sono state guerre: ha detto che fosse stato presidente lui avrebbe bombardato Mosca…

41 commenti su “Condannato”

  1. E siccome io sono quello che in inglese si chiama poco elegantemente “party pooper” in mezzo ai virtuosi trionfi per la condanna più innocua che potevano dare a Trump posterò la domanda scandalosa: E ALLORA?
    Perchè dopo QUESTA condanna il Donald può fare campagna elettorale, può diventare presidente e un attimo dopo darsi la grazia da solo, e continuare nella sua personale versione di democrazia come sempre ha fatto.
    E il contadino del Midwest, quello col fucile in macchina per cui una donna e una moglie deve solo stare “scalza in casa e incinta” dovrebbe stracciarsi le vesti perchè un macho ammerigano è andato a mignotte a spese del contribuente?

    Non sono così convinto che la condanna del Donald servirà a qualcosa, semmai del contrario..
    R
    mi dispiace dirtelo caro Nencioni ma non sei originale: tutti i bookmakers danno per scontato che la condanna lo favorirà. Resta però un fatto: che è quello che è e non dico cosa è, ma è, e questo non gioca a suo favore perché anche diventasse re prima o poi quello che è verrà a galla e in America non c’è solo il contadino del Midwest.
    E non è “andato a mignotte a spese del contribuente”, ha falsato i bilanci, ha pagato un commercialista per fare fatture false, ha fatto andare in galera il suo avvocato per essersi prestato a costringere una donna a prendere dei soldi per tacere e firmare che avrebbe taciuto altrimenti sarebbe successo qualcosa a lei e a sua figlia, mentre era presidente in carica…e ha fatto ben di più e ben di peggio mentre era presidente e anche dopo che non lo era più.
    Ma il deep state è l’ unico colpevole mentre lui è santo. A prendere per il c…gli americani e certamente bravo, ma che ci riesca con gli italiani mi pare che sia al di la del bene e del male.

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    • Come ricorda Rampini, questo processo è stato voluto da un procuratore nazi-maoista che a New York ha decretato l’impunità per qualunque reato purchè il colpevole sia nero, col risultato che persino Biden preferirebbe che cadesse in un tombino. Ciò non invalida la sentenza ma per questo e per molti altri versi la rende debolissima di fronte non soltanto all’ elettorato repubblicano ma anche molta middle class potenzialmente dem.
      Ciò che, consentimi, è un errore grave, anche se con motivazioni virtuose, è pensare che “prima o poi quello che è verrà a galla ” e che ciò sorprenderà gli Americani e li convincerà a votare qualcun altro: purtroppo, come successe per il Berlusca e in genere con politici discutibili moralmente ma di grande appeal mediatico, il Donald è stato e sarà votato PERCHE’ E’ VENUTO A GALLA quello che è. Anzi, non è neppure venuto a galla, lo si è sempre saputo. Come si sapeva che Kennedy era uno stracciamutande, come si sapeva che Che Guevara era un omofobo feroce, come si sapeva che Mussolini aveva una coda di dame che si menavano per andare a letto con lui.
      Solo la nostra presente epoca bigotta, politically correct e devastata da un’ idea malata di socialità asessuata può immaginare che un politico possa essere eliminato da storie di letto, con o senza contorno di soldi e corruzioni. In realtà l’elettore è sensibile solo al proprio portafoglio, reale o “percepito”: il leader che aumenta le tasse, anche se ha ragionissima, verrà eliminato al più presto, mentre panem et circenses ha sempre dato ottimi risultati.
      Se a tutto ciò aggiungi un’ opposizione pseudo-progressista che in USA come da noi come in tutto il mondo cerca di spacciare le proprie ideologie snob ed elitarie come passi avanti verso futuri allucinati di peace&love (solo per chi ha i soldi e la pensa come loro), ed ecco che ti spieghi i Trump, i Netanyahu, gli Orban e gli Erdogan.
      La nostra Mani Pulite venne fuori perchè i vari Craxi e compagnia i soldi li davano AL PARTITO: se fosse venuto fuori che li spendevano in sciantose e champagne sarebbero ancora lì.
      R
      mi sono cascate le braccia, le mani, i piedi, e anche tutti i buoni propositi…di rispondere a tono. Sono andata giù di tono, detonata proprio…questa difesa di un condannato ex presidente in corsa per ridiventarlo che ha altri 3 processi da affrontare, che ha avuto due impeachment…che ha una faccia che fa paura…mi fa cadere braccia gambe e limitrofi.

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      • @Mariagrazia: forse non lo sai, ma i cugini francesi usano la stessa espressione nostra: “les bras m’en tombent”. Non so di preciso perché ma sentirlo esprimere da loro la prima volta mi ha fatto ridere di gusto.
        R
        quindi hai riso anche quando lo hai letto qui?

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          • Mi fa piacere ma non astenerti a replicare anche solo qualche riga, perché dovresti “astenerti”? Sempre che non ti faccia salire la pressione o perdere tempo prezioso che puoi occupare altrimenti, qualche riga la potresti anche scrivere. A volte non astenersi può essere liberatorio o comunque a dirla tutta tutta, non mi dispiacerebbe qualche voce “dissonante” da questo “coro”.
            Almeno di tanto in tanto,

      • Mariagrazia, con tutto il garbo possibile ma non hai proprio capito niente… Io non difendo Trump, al contrario lo considero una sciagura per gli USA e il paradigma della disonestà applicata alla politica, ma PROPRIO PER QUESTO mi dispiace che l’accento venga posto su storiacce di sesso che storicamente non sono mai servite a eliminare un puzzone dall’ arena politica, nè in USA nè da noi nè altrove.
        Hanno sprecato energie, tempo, risorse e buona volontà dietro a un processo sgangherato, giuridicamente debolissimo, chiaramente infarcito di ideologia e soprattutto incentrato su accuse che NON SONO quelle veramente importanti o quelle che colpiscono gli elettori lì dove fa male. Dovendo scegliere tra una sinistra ipocrita, guerrafondaia e persa dietro millemila cause per pretesi diritti di minoranze privilegiate e un bianco anglosassone ignorante come la maggioranza degli americani, prepotente come un eroe di un film western e processato per storie di pornostar, chi credi che scelga l’operaio di Detroit, il contadino del Wyoming, il pescatore di granchi dell’Alaska?
        Non se lo toglieranno mai dalle palle il Donald, con queste ipocrisie moraliste: ed è davvero un dramma, perchè se l’opposizione non riece a incastrarlo con chiodi davvero robusti, chi altri ce la può fare? Le campagne con i meme spiritosi su Instagram?

        R
        Ma di che parli? Ma quale sesso? ma quali ipocrisie moraliste, con garbo, sei tu quello che non ha capito niente: 34 capi d’accusa tutti provati che riguardano soprattutto l’aver cercato di influenzare la campagna elettorale nascondendo quello che faceva. Delle sue storie con le donne non frega niente a me né a nessuno, lui è uno che ha frodato la campagna elettorale falsandola. Non puoi pagare le persone perché non dicano quello che sanno su di te perché pensi che possa influire sul contadino del Midwest. E’ lui quello che ha voluto nascondere qualcosa che poteva benissimo lasciare trapelare, di che aveva paura? E’lui il moralista che ha fatto carte stra false per non far sapere agli elettori che è un put…perché ha pensato che non gli avrebbe detto bene, è lui che ha fatto finire in galera il suo avvocato per essersi prestato a questa sceneggiata squallida, è lui che ha falsato i documenti contabili per pararsi il sedere dalle notizie che avrebbero inquinato l’immagine del buon padre di famiglia con la moglie incinta, lui uomo di specchiata virtù con 30 cause per molestie e violenza sessuale che si vanta di prendere le donne per quel posto e poi però minaccia di morte le sue “conquiste” perché non rivelino che lui, il prossimo presidente aveva messo le corna alla moglie incinta con una porno star (una delle più quotate e conosciute) ed è sempre lui quello che da moralista bacchettone ipocrita fasullo falso maneggione SI VERGONAVA E TEMEVA CHE SI RISAPESSE e allora? Se era quello che meno importava ai suoi elettori perché fare tanto casino e violare cosi tante leggi per non farlo sapere in giro??? Il sesso non c’entra nulla e mi a che è uno che si vanta tanto ma combina davvero poco e anche questo non voleva far sapere. Stormy Daniels avrebbe parlato non per denaro di cui non ha bisogno ma perché aveva paura e voleva che si sapesse che tipo era quello che stava per diventare presidente. E aveva tutto il diritto di farlo. Anche in America vige la libertà d’espressione, lui l’ha costretta a tacere e l’ha costretta ad accettare anche i soldi per poter dire eventualmente che l’aveva pagata e non doveva parlare e la stessa cosa ha fatto anche con una coniglietta di Playboy. Non sai di cosa parli come quasi tutti quelli che parlano di questo processo. E alla giustizia non deve importare nulla che l’imputato sia il candidato alle prossime elezioni, deve punire i reati e basta a prescindere se l’imputato sia ricco, potente minacci la corte, diriga il paese dalla galera, si perdoni e poi faccia fuori tutti il collegio giudicante…perché NESSUNO può credere di stare al di sopra e al di la del bene e del male, neppure uno che si chiama Donald Trump e che ha commesso una sfilza di reati per i quali chiunque altro avrebbe perso la “fede nei buoni costumi” e sarebbe nel posto che spetta a chi li commette e non a correre per guidare la nazione più potente del mondo!
        E anche dalla galera riuscirà a impapocchiare gli utili idioti che gli credono che lui pensi a loro mentre non pensa che al suo signor c…e a pararselo dalle responsabilità delle sue azioni. Azioni che ne fanno uno spergiuro inaffidabile che giura sulla costituzione mentre ci sputa sopra!

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        • Mariagrazia, è un bene per l’umanità che esistano gentili signore che si rovinano il fegato per proclamare e difendere ciò che è buono e giusto, però guerre, business ed elezioni (in pratica, la stessa roba) si fanno con ciò che è UTILE. Non vinco la battaglia perchè la mia bomba è costruita in una fabbrica democratica, equa e solidale dove ci sono i cessi per i trans, ma perchè la mia bomba fa un botto più grosso.
          Tu ritieni che Trump potrebbe perdere le elezioni, in assenza di altri concorrenti nè nel proprio campo nè in quello avversario, per aver corrotto (???) Daniela la Tempestosa? Potrebbe anche capitare.
          Io con gli ammerigani ci ho lavorato per anni e negli USA ci ho girato e in epoche diverse, e OGGI mi stupirebbe – quarant’anni fa no, poteva ancora succedere.
          Aspettiamo novembre.
          R
          ecco si aspettiamo, ma io non mi rovino il fegato, tranquillo ma rispondo quello che mi va e sostengo le mie idee, semplicemente.
          E non non dico affatto che Trump non possa vincere, potrebbe anche con tutti i tranelli che escogita, dico solo che non mi piace e se questo dispiace a qualcuno non me ne può importare di meno. E non ha “corrotto” la porno diva ha fatto molto di più e di peggio a tu da quell’orecchio non ci senti. E capisci solo quello che VUOI capire.

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          • Mariagrazia, quando la multinazionale farmaceutica (USA) che aveva investito un sacco di soldi nella guerra persa in Iraq dovette svendere il Centro Ricerche per cui lavoravo, ci fu un periodo di Tardo Impero in cui, prima di essere licenziato per scarsa collaborazione vidi cose che voi umani eccetera, e che mi hanno ulteriormente raffinato la capacità di indigno. Parlando di storiacce e dell’ atmosfera che si era creata, c’era un tipo del servizio IT che pigliava a schiaffoni insultandola per scarse prestazioni sessuali la propria segretaria nell’ufficio del suo diretto superiore, un tipo tutto famiglia e Messa domenicale che allo spettacolo si eccitava moltissimo dietro la scrivania stile Fantozzi col televisore porno. Il giorno che ho sentito i pianti della ragazza da dietro la porta avevo preso la giacca e stavo per uscire a chiamare i Carabinieri, quando sono stato raggiunto dalla poverina in lacrime e con una guancia gonfia che mi ha supplicato di non fare niente e che comunque avrebbe negato tutto perchè era madre singola e stavano licenziando tutti e lei non avrebbe avuto di che pagare i pasti (lasciamo perdere l’affitto), per cui il suo uomo la poteva trombare e menare ma non aveva alternative – la solidarietà e le sorellanze si fermano purtroppo alla prima rata di affitto altrui.
            Per cui, capisci, quando sento parlare di centinaia di migliaia di dollari che tipe svelte di coscia sono state “costrette” ad accettare, io penso alla povera Elena (nome di fantasia) e alle tante altre come lei, e divento cinico ed acido.
            Se invece vogliono aprire un’indagine seria ed esauriente e imbastire un processo sull’ attacco armato al Parlamento e i suoi responsabili, cosa che nessuno ha voglia di fare, potrei persino entusiasmarmi un po’.
            R
            vedo che sei disinformato, quello è uno dei processi ai quali Trump dovrebbe finire ancora alla sbarra. Ma ormai dopo le elezioni.
            Non parli dell’ex presidente ma di un maiale maschilista qualunque e Stormy Daniels ha tutto il diritto di fare la professione che fa senza che tu ti indigni per quello che guadagna, ma i soldi extra per tacere lei non li ha mai chiesti: è questo punto che non ti entra come non ti entra il fatto che sia stata minacciata di morte sempre da quello che è stato presidente e lo vuole ridiventare. Avresti dovuto andare dai Carabinieri.

  2. Circa gli aspetti legali,

    ho letto che gli accordi di non divulgazione (NDA) siano perfettamente leciti nell’ordinamento giuridico degli Stati Uniti e che Trump avrebbe potuto pagare senza incorrere in problemi legali ma che nel caso in questione le accuse vertano su illegalità dovute alla violazione di altri aspetti, regolati da statuti e leggi federali.
    https://theintercept.com/2023/04/05/donald-trump-stormy-daniels-hush-money/
    https://www.npr.org/sections/thetwo-way/2018/03/07/591431710/stormy-daniels-files-suit-claims-nda-invalid-because-trump-didnt-sign-at-the-xxx

    E sul processo sembra che la strategia legale dei difensori di Trump sia stata penalizzata nell’attenersi ad un indirizzo presumibilmente dato dal candidato alla presidenza e che i difensori abbiano trascurato di mettere in discussione l’effettiva capacità dell’accusa di dimostrare che Trump conoscesse, avesse ordinato o fosse stato complice nella falsificazione della registrazione contabile.
    https://www.nytimes.com/2024/05/30/opinion/trump-trial-defense.html

    Quello discusso non è l’unico processo.
    https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/chi-don-hankey-l-amico-trump-che-ha-pagato-bond-175-milioni-2304635.html
    R
    si, altri aspetti, molti e non certo tutti comprensibili e elencabili qui o altrove: per esempio il fatto che Trump abbia mandato i soldi a S.D. (tramite Cohen) assieme ad un documento che avrebbe dovuto firmare ma che lui non ha firmato (l’ho scritto ripetutamente qui sopra ma nessuno ci (mi) ha badato) anche questo è un fatto che ha influito sulla decisione dei giurati . Certo.
    Trump è colpevole a tutti gli effetti in questa squallidissima vicenda, io non ho nessun dubbio e su questo blog (prima che lei comparisse) se ne è parlato molto, ma i tanti commenti erano sempre pro lui e contro me.
    Ora i nodi stanno venendo al pettine e a quanto pare, i tanti commenti anche un pochino dileggianti quello che scrivevo nei vari e tanti post, ora, alla luce dei fatti si dimostrano per quello che sono: disinformazione e superficialità.

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  3. “Avresti dovuto andare dai Carabinieri.”
    Certo, Mariagrazia, nel tuo mondo di Pollyanna pieno di virtù e di marmotte incartatrici saresti andata dai Caramba e quelli sarebbero intervenuti su carri alati con Concita De Gregorio che suonava la carica.
    Nel mondo reale, invece, quello dove i prepotenti menano e i progressisti perdono tempo in stupidaggini, ci sarebbe stata la segnalazione di un imipegato in procedura di licenziamento (io), e quindi rancoroso e desideroso di vendetta e diffamazione, opposta a concordanti dichiarazioni di inesistenza del fatto da parte di due dirigenti (uno con tanto di crocifisso alla catenina) e della stessa presunta vittima.
    Immagina tu come finiva.

    PS il processo per l’assalto al Campidoglio lo sconsigliano persino i più feroci giuristi dem. A parte i tempi biblici, così com’è non sta in piedi. Moralmente il Donald è colpevolissimo, politicamente non ne parliamo, ma giuridicamente sarebbe un’ arrampicata sui vetri. Perciò spera e fai macumbe, ma temo ci resterai male.
    R
    ecco Pollyanna:
    https://www.theguardian.com/us-news/article/2024/jun/01/stormy-daniels-says-donald-trump-should-be-jailed-after-felony-conviction
    sei tu a scrivere
    “….chiamare i Carabinieri, quando sono stato raggiunto dalla poverina in lacrime e con una guancia gonfia che mi ha supplicato di non fare niente e che comunque avrebbe negato tutto perchè era madre singola “..
    dunque sei sempre tu a aver ventilato la possibilità di chiamare la forza pubblica perché quella donna ti faceva pena e se l’avessero trovata con la guancia gonfia forse avrebbero creduto più a te che al maiale o a lei che era in evidente stato di necessita e di confusione. Avresti fatto una azione giusta ma te ne è mancato il coraggio e posso capirlo ed è cosi che molti maiali la fanno franca, Hai scarsa fiducia nei Carabinieri pensi che vivano (loro) nel mondo di Pollyanna: si sarebbero accorti subito della situazione e a te avrebbero creduto eccome. E’ un dovere di tutti i cittadini collaborare con la giustizia, il fatto che fossi in via di licenziamento non avrebbe pregiudicato la tua denuncia, al contrario l’avrebbe rafforzata proprio perché te ne saresti andato da un simile posto infame e quindi avresti potuto anche fregartene, Insomma non indignarti se S.D. guadagna e quella donna le prende se tu stesso non hai saputo fare nulla per aiutarla, perché lei avrebbe forse capito che era tempo che si cercasse un altro lavoro ( se tu avessi denunciato) visto quello che era costretta a subire in quello.
    E nel mondo di Pollyanna ci vivi tu che credi che Trump faccia cosi paura ai giudici da riuscire a sfangarla, lo dicevi all’inizio del processo hush money e abbiamo visto come è finito: condannato, quindi ti sbagliavi alla grande e lo dicevi anche di quello della scrittrice giornalista: condannato e ora ti stai sbagliando anche su quello che subirà per l’attacco al Campidoglio di cui è il primo colpevole. Almeno, invece di denigrarmi e ridicolizzarmi, ammetti che avevi torto, almeno nelle cose più smaccate ed evidenti. Il mondo di Pollyanna non mi appartiene e dopo anni di frequentazione del blog di me hai capito ben poco.
    Le macumbe forse le farai tu e io non spero proprio nulla a riguardo di quell’individuo, so bene che è capace di tutto, ma da quando ne scrivo, nonostante le tue prese per i fondelli (e non solo le tue) è stato incriminato e condannato, proprio come avevo previsto. Ma non riconoscerete mai niente neppure davanti all’evidenza.

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    • @Alberto: abbastanza insopportabile questo paternalistico erigersi a chi sa come va il mondo e spiegarlo al prossimo – che vive nel mondo di pollyanna o in quello dei social, Ca va sans-dire – per nascondere in definitiva una profonda codardia. Ammetti a te stesso una buona volta che dietro tutta la tua solonaggine d’accatto miri semplicemente a parare il culo a te, e a chi è più forte di te, perché qui lo abbiamo già capito da un pezzo. Codardia, appunto.

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      • Credo che ad aver capito da un pezzo questa cosa sia solo lei, che, evidentemente, non ha capito tutto il resto.
        A carattere generale non mi pare corretto attaccare gli utenti sul personale. Meglio trattare gli argomenti in modo serio, pacato, e spersonalizzato.
        Qua non ci sono avversari da denigrare, ma solo interlocutori animati dalla sana volontà di confrontarsi sul merito delle tematiche.
        R
        Lenzini, Lei qui non fa il moderatore e non le consento di dire cosa sia corretto o meno di quello che passa sul mio blog. Se ha qualche cosa da obiettare lo faccia senza accusare di scorrettezza chi fa un’osservazione legittima. Non ci riprovi. E non si metta come al solito sul pulpito ad insegnare la vita A CHI NON LE HA CHIESTO DI FARLO.

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        • Ma veramente le pareva una legittima osservazione quella di Francesco?
          Le sembra corretto che lui attacchi Alberto Nencioni dandogli del codardo, e che lo faccia parlando a nome di tutti, compreso me?
          Francesco è quello che nei social si chiama un “Troll”.
          Uno che interviene senza dare contributi sostanziali alle discussioni, ma solo per litigare.
          Io non sono moderatore, ma se lei, che dovrebbe moderare, lascia passare certe oscenità solo per tenersi buono Francesco ed evitare che sparisca di nuovo, qualcuno deve intervenire per rimetterlo al suo posto. Chi si crede di essere?
          R
          lei sarà un troll, anzi neppure quello un troll almeno è originale.
          Ma la smetta e pensi alle sue di oscenità che qui sopra ne ha spalmate a chili, e non si permetta di scrivere “tenersi buono” …ma che niente niente soffre di gelosia?
          Lei deve stare al suo posto ma chi si crede di essere lei?

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        • Caro Lenzini, non c’è problema…
          Il buon Francesco (come negare autorevolezza a uno che si firma come il Papa?) mi conosce meglio di me stesso, siamo cresciuti insieme,stesse scuole, stesso ambiente, esperienze in comune, addirittura stessi hobby. Se mi attribuisce virtù o difetti non sono “sparate” a casaccio da leone da tastiera, ma osservazioni legittime e analisi “tranchant” da chi molto sa e molto ha da insegnare.
          Del resto, se non vuoi incontrare vecchi amici e invece pretendi che le tue risposte vengano pubblicate o di discutere con coerenza e realismo non devi andare in Rete ma iscriverti a qualche associazione, oppure anche fare un po’ di volontariato. In Rete i Franceschi sono inevitabli e prevedibili, ma c’è chi si appoggia a loro quando altre risposte non ci sono.
          Ripeto, qui a Milano c’è il sole, non ci sono problemi.
          R
          Ma sentitelo ..Luigi, qui e Luigi li..ma perché non vi telefonate? senti quello che non da mai giudizi tranchant…ne avrei una sfilza che potrei andare avanti fino a domani a scrivere, diretti a me, a me e solo a me che non avrei risposte…ma quando mai? ma se non ho fatto altro che risponderti, cadi dal pero o cadi dal melo? Sentitelo quello che non fa che “spararne” a alzo zero…i Franceschi sono prevedibili… ma smettila che hai il tuo mezzo minuto di notorietà, ringrazialo invece…

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      • Solidarizzo con Nencioni. Francesco, ricordo, se l’era presa perché, in una mini polemica riguardo il ponte sullo Stretto di Messina, scherzosamente immaginavo abitasse su palafitte. Ma non risparmia a Nencioni l’accusa di “nascondere una profonda codardia”, esprimendo un giudizio offensivo ed arbitrario su chi, di fronte un fatto spiacevole, avendolo vissuto personalmente, è l’unico a potersi rendere conto dell’opportunità o meno, di intervenire in una determinata maniera.
        R
        oh determinata maniera..ma pensa…ce l’avevi ancora nelle scarpa da quella volta? quando? un secolo fa?
        Solidarietà ai maschi vero? IO posso essere insultata e non vi fa il baffo vero? Ma tra maschietti ci si difende, bravi tre contro uno e le marmotte incartatrici e il mondo id Pollyanna non è offensivo vero? Non è dileggio vero? IO che sono una donna devo subire supinamente ma a un maschio oh perbacco chi osa criticarlo? Uno che poi è dalla parte di Putinino poi bisogna per forza difenderlo…ma che levata di scudi per un commentino di Francesco che entra qui una volta ogni morte di papa e anche di meno…

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        • Quello del ponte di Messina sarà stato un altro Francesco perché seppur sforzandomi non riesco proprio a ricordare tal scambio di battute, men che meno le palafitte.

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        • @Alessandro ho dato del codardo a Nencioni non perché io mi sarei sicuro comportato diversamente (forse si, forse no, non ho la controprova) ma per il suo ergersi a cattedratico e Solone di turno verso chi fa una semplice osservazione. Se a uno manca il coraggio, almeno abbia il buon gusto di silenzio e autocritica. Nencioni ha fatto l’opposto e si è meritato quella reazione.

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  4. Io non generalizzerei e distinguerei tra la violenza e il ricatto sessuale, che, spesso, ha contorni molto sfumati. Si va dal ricatto vero e proprio (o accetti una relazione con me o ti licenzio), che in Italia, con l’art. 18, è possibile solo in poche tipologie di aziende, al rapporto consenziente, magari approvato tacitamente dal marito o dal fidanzato della donna.
    Io ho avuto un direttore che andava a letto con la segretaria, e sembra che il marito sapesse e fingesse di non sapere. Non era un maiale; era scapolo e le voleva pure bene. Il capo gerarchico, corrispondente al capobranco tra gli animali sociali, esercita sempre un certo fascino sulle dipendenti. Se poi è anche un bell’uomo, il gioco è fatto.
    Certo, se poi è violento e tratta male l’amante, è tutta un’altra faccenda, e non ci sono giustificazioni: è uno stronzo, se non un delinquente.
    R
    ma pensa te… Ma davvero lei pensa di fornire queste pillole di saggezza cosi gratuitamente? dovrebbe farsele pagare. Minimo,
    un contributo alla divulgazione di queste cose che tra i mondi di Pollyanna e quelli di Pollingabbia difficilmente trapelano.
    Non solo maiali, anche qualche porco, ma tra i tanti qualche virgulto di virtù e persino bello, si trova. Lo so! Questa la so.

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    • Se ho scritto che era il mio capo vuol dire che era il mio capo e basta.
      Non si permetta certe illazioni!
      R
      e chi ha detto il contrario? lei ha una permalosità accentuata quando si parla di lei, quando lei parla di altri però questa sensibilità diminuisce fino ad azzerarsi.

      Rispondi
      • Signora Gazzato, non giochi sporco! Ho scritto il mio messaggio perché, nella sua replica originale, lei aveva espresso il dubbio (poi ha cancellato la frase) che quel direttore che frequentava la segretaria, in realtà, fossi io stesso. Se no, che motivo avrei avuto per mettere i puntini sulle i?
        R
        ovvio che se lei protesta ( e protesta per tutto) io cancelli, ma se insiste la riscrivo, io non gioco sporco, quello che gioca sporco è lei che non fa che mettersi in cattedra e agire come se questo spazio lo gestisse lei dal primo giorno in cui è entrato qui. La mia battuta era appunto una battuta, l’ho levata perché le dava fastidio non per giocare sporco, lei Lenzini sta qui sopra da anni e ancora si permette di fare simili insinuazioni e pretende di farla franca. Lei qui scrive quello che le pare e piace ma io non mi sono mai permessa con lei le frasi che lei si permette con me. Quando si partecipa ad una discussione pubblica virtuale bisogna anche mettersi in gioco, lei invece, critica tutti (me compresa) non si mette mai in gioco perché una minima battuta la fa scattare come se qualche cosa la rodesse e sappiamo bene che a lei non si possono rivolgere né critiche ( ma quando mai? lei è perfetto…) né tantomeno fare battute.
        Lei ancora non ha capito che questo spazio lo conduco io a modo mio e che mi piace fare dell’ironia e se qualche battuta mi esce male e protestate sono anche capace di cancellarla, creda non tutti lo farebbero e però se continua con questo atteggiamento lei finirà per farmi perdere la pazienza del tutto.
        Le ho detto e ripetuto che ha molti altro blog dove rivolgere le sue attenzioni, li frequenti, scriva quello che vuole e troverà solo complimenti e lusinghe.
        Ho passato i commenti perché quello che è successo non è un incidente di percorso ma un grosso macigno che sto cercando di togliere dalla “strada” di questo blog per poter continuare a portarlo avanti anche perché non voglio dare soddisfazioni ulteriori a chi si sfregherebbe le mani, gente subdola e meschina come purtroppo al mondo ce n’è tanta. Io ho le mie idee e le esprimo senza infingimenti, ma potrei stufarmi di richiamare all’ordine persone come lei che dovrebbero aver vissuto abbastanza per capire quando è il tempo di parlare e quello di tacere.
        Io non parlo mai di me, troppo ci sarebbe da dire, porto avanti questo spazio per un unico motivo: la mia passione politica e la mia indignazione verso le cose che ritengo ingiuste. Se do la possibilità di intervento, non significa che voglia “ingraziarmi” qualcuno, non ne ho bisogno, non faccio pubblicità a niente mentre ci sono blog che con la scusa della diffusione della cultura o altro, guadagnano immettendo spot pubblicitari fastidiosi e petulanti. E se questo spazio mi deve complicare la vita ( ulteriormente) , deciderò di abbassare la saracinesca da un minuto all’altro. Lo posso fare e forse lo farò.
        La prego di attenersi ai temi che propongo e di non continuare con questo atteggiamento paternalistico che francamente indispone e non credo solo me.
        Altrimenti cestino e poi non cambio idea.

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        • Condivido sostanzialmente le sue posizioni, ma non mi pare di violare le sue regole. Personalmente, non vedo in giro macigni, ma solo un po’ di ghiaia.
          Me ne dicono di tutti i colori, lei compresa nelle repliche, e – la cosa che mi dà più fastidio – spesso facendo dell’ironia e sarcasmo; un atteggiamento che io non ho mai.
          Mi si attribuiscono le tendenze più fantasiose, da putinista a solone e chi ne ha più ne metta, e non è vero che e la prendo male.
          Ho la pelle dura e, normalmente, incasso, e replico senza trascendere, a meno che non avverta cattiveria e malafede in quello che mi dicono.
          Ovviamente, come lei ripropone in continuazione le sue posizioni sulla guerra, sul femminismo, e altro, anch’io, finché non mi farà cambiare idea, ripropongo le mie. Quando siamo d’accordo, come sul problema dei cani, la appoggio con entusiasmo.
          Ma questo non perché pensi di aver ragione e gli altri torto. Semplicemente perché, dopo 78 anni di esperienze varie, sono arrivato a delle convinzioni ben sedimentate e solide e, se qualcuno scrive cose che mi sembrano sbagliate, illogiche, gratuite, replico contestandole.
          Ma, ovviamente, il mio pare vale esattamente quanto quello degli altri.
          Non ho neppure la velleità di fare il moderatore. Lo sono in altri social, ma qui c’è già lei che è molto presente e non ne servono altri.
          Se critico gli atteggiamenti di un altro utente quando mi sembrano scorretti, non lo faccio perché mi erga a moderatore, ma come semplice utente. Il mio è un semplice parere.
          Detto questo vorrei continuare a frequentare il suo blog perché mi piace, mi informa, mi fa passare il tempo, mi tiene la mente in esercizio.
          Non credo che qualcuno – quanto meno non tra quelli che conosco – voglia affossare il blog. Quelli che conosco e hanno smesso di frequentare se ne sono andati e basta.
          Ora mi prendo un periodo di pausa perché avverto una certa ostilità, e non è piacevole frequentare un salotto con persone ostili e con pregiudizi verso di me.
          Per me l’estate è un periodo dedicato al mare, alla pesca, alla natura, e ho meno bisogno di occupare il mio tempo al computer.
          Quando riprenderò a frequentare potrà contare sul mio contributo costruttivo e le mie idee, a volte non scontate, la mia onestà intellettuale, il mio costante sforzo di mantenermi nei limiti di un confronto sereno e garbato, anche se la diplomazia non è il mio forte, e neppure uno dei miei valori di riferimento.
          Buona estate a lei e a tutti gli utenti!
          R
          si si, sto mondo ze ‘na chèba de mati e chi che no ze mato sta de casa a San Sèrvolo: ( mi ci metto anch’io)
          buoni tuffi. Qui non c’è nessuna ostilità e men che meno pregiudizi contro di lei, semplicemente non ce le mandiamo a dire per corriere. IL ruolo della vittima lo lasci a Putin e Trump.
          PS ci ha messo 78 anni per farsi delle opinioni? non crede sarebbe ora di mettere il carro davanti ai buoi? ( è solo un modo di dire che significa provare a farsi nuove opinioni)

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          • Forse è difficile da spiegare perché non metto il carro davanti ai buoi. Per me è un puzzle che piano piano si completa. Se i pezzi si mettono senza sbagliare, diventa sempre più chiaro, e si aggiunge senza togliere.
            Ci vuole tempo. Mi si sono chiarite più idee negli ultimi 5 anni che in tutti i precedenti. Le nuove opinioni arrivano da sole come evoluzione delle precedenti.
            Per esempio, ho capito veramente il meccanismo della selezione naturale negli ultimi 5 anni, e mi sono reso conto che molti dei miei colleghi naturalisti, più giovani, non ci sono ancora arrivati. Quando avevo la sua età non avevo ancora capito la strategia americana nello scenario europeo, compresi i motivi dello sbarco in Normandia che si è celebrato oggi. Ma sto scrivendo troppo. Devo lasciare spazio agli altri.
            R
            il puzzle dell’Ucraina mi sa che ha tessere sbagliate ma lei le fa combaciare a forza.

    • @Mariagrazia: anche il capo di mia sorella invece, piccola azienda, presunto cocainomane e con porto d’armi, ci provava. Ma gentilmente eh. Solo qualche invito ad un weekend in barca (chi non lo fa del resto?)… ed altro. Anche se non era propriamente un bell’uomo. Chi ci stava, chi no – mia sorella no, e alla fine ha dovuto lasciare. Ma mica era violento eh, e pure scapolo eh. E mia sorella da stupida ha lasciato azienda e prospettive mica da ridere, come fare la segreteria che la dà al capo. Se solo avesse ricevuto le lezioni dei tre pensionati qui sopra… Saluti dal mondo di pollyanna.
      R
      il mondo del lavoro per le donne è questo o per lo più questo: la donna sempre presa di mira dal capo o capetto e se non fai quello che ti dico ti licenzio!
      Poveri noi, quanta strada ancora le donne devono fare per liberarsi dallo stereotipo della segretaria che è succube di un tirannuccio magari buono a nulla e però con paga doppia? Poi è ovvio che sul lavoro possono nascere simpatie, antipatie e anche amori.
      Ma non è questo il tema.
      Ricambio i saluti.

      Rispondi
      • Forse lo avevo già raccontato. Anch’io, a quei tempi, ho avuto per un paio d’anni una segretaria. Era piccolina, piuttosto graziosa, allegra e vivace, sulla quarantina, separata.
        Tra noi c’era un rapporto molto simpatico. Io ero felicemente sposato e non avevo grilli per la testa, però piaceva a tutti e due giocare ad un gioco un po’ provocatorio.
        Lei coglieva tutte le occasioni per buttarmi le braccia al collo (per il mio compleanno, per il suo, perché era Natale, perché stavo rientrando dalle ferie ….). Io a volte le portavo qualche dolcetto o qualche ricordino dalle mie vacanze.
        La nostra confidenza era tale che, a volte, quando arrivavo in ufficio, mi guardava nelle pupille e mi diceva cose tipo “ingegnere, mi sa che questa mattina lei è arrivato tardi perché ha fatto l’amore con sua moglie prima di venire al lavoro …!”
        Era un modo per passare le ore di lavoro in un clima disteso e piacevole.
        E’ stata un’esperienza isolata. Poi l’azienda ha tolto le segretarie e le ha riconvertite ad altri ruoli.
        Comunque in giro c’è anche questo. Non solo squallore e prevaricazione.
        R
        ma certo, lo sappiamo anche noi sa ingegnere? Abbiamo vissuto anche noi sa ingegnere? Ma qui non stiamo a raccontarci le piacevolezze della vita, tipo quella della signora piccolina tanto graziosa con lei, ma parliamo di quello che al mondo non va, di ingiustizia, di guerra, di mala politica, ma “sappiamo” bene che c’è molto ma molt altro. Si, si, lo sappiamo. Ma sappiamo pure che c’è tanto sofferenza e anche tanta ipocrisia. E sappiamo pure che tante “segretarie” (sempre le donne sono segretarie)…fanno le graziose per ingraziarsi il capo, lo sappiamo, e magari però quando il capo non è in ufficio non sono altrettanto graziose con lui e fuori di li ne dicono di ogni e magari il capo se lo merita pure….ma non parlo di lei né della sua graziosa segretaria che era senza dubbio alcuno un modello di virtù.

        Rispondi
  5. https://www.ilpost.it/2023/01/10/procedibilita-ufficio-querela-riforma-cartabia/

    Ci sono reati procedibili d’ufficio, dove sollecitare l’autorità giudiziaria non deve necessariamente essere fatto dalle vittime, e ci sono reati perseguibili solo a querela di parte. La legge penale subisce variazioni nel tempo, come dimostra la recente abrogazione di qualche reato o l’eliminazione della procedibilità di ufficio per altri.

    La guerra in Iraq colloca la narrazione degli event fatta da Nencioni nel 2003, un decennio prima che l’Italia varasse la convenzione di Istanbul. https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2013-10-15;119

    Quali ipotesi di reato erano applicabili in base alle leggi del tempo? Erano procedibili d’ufficio? Si trattava di maltrattamenti contro familiari oppure di ingiurie e percosse oppure di altro?

    La legge del cd codice rosso del 2019 prevedeva, evidentemente perché ritenuto necessario assicurarla rendendola obbligatoria, anche la formazione specifica degli operatori di polizia (art. 5) https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2019-07-19;69

    Il segnale di aiuto è stato concepito solo nel 2020 dalla Canadian’s Women
    Foundation.

    “Il Segnale di Aiuto significa “chiamare subito le autorità”?
    No. Significa “contattami in modo sicuro”.
    La persona che utilizza il segnale potrebbe desiderare una serie di cose. Potrebbero voler parlare o potrebbero volere informazioni. Potrebbero chiederti di aiutarli a trovare servizi. Potrebbero volere che tu chiami le autorità, ma non dare per scontato che sia ciò che vogliono o di cui hanno bisogno. Lasciamo che siano loro a prendere l’iniziativa.” https://canadianwomen.org/signal-for-help/

    La Canadian’s Women Foundation suggerisce altresì chiaramente di contattare le autorità nei casi di pericolo immediato per l’incolumità propria o altrui.

    Qui un video che descrive la possibilità oggi offerta di incoraggiare le vittime a consultare un centro antiviolenza per fare in modo che siano coinvolte attivamente in un percorso di autodeterminazione, consapevolezza e tutela.

    PS: “L’Italia presenta un piano d’azione che viene però ritenuto lacunoso prima nel 2018 e poi nel 2020. Uno dei grossi punti deboli sta nella mancanza di dati: dati sugli ordini di protezione, sul numero di denunce ricevute, sui tempi medi di risposta delle autorità, sul numero di ordini di protezione attuati.”
    https://www.lifegate.it/convenzione-di-istanbul-in-italia

    Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere.
    https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2022;53

    Nel 2024 è stata risolta la lacuna statistica? Ci sono certo persone più qualificate di me ad occuparsene anche se io non so rispondere a questa o altre domande.
    R
    lo credo anch’io che ci siano molte domande aperte alle quali è difficile rispondere e che si possa e si debba fare ancora molto contro la violenza sulle donne.
    Ma la ringrazio per questo esaustivo excursus. Anch’io confesso mi sono chiesta se all’epoca dei fatti narrati da Nencioni c’era l’obbligo di denuncia per reati perseguibili d’ufficio e la risposta è stata che si, quando un cittadino si trova davanti a situazioni in cui qualcuno donna o uomo viene malmenato, o comunque tenuto in una situazione di pericolosità o disagio fisico o psichico, può denunciare il fatto alle autorità ma io direi che sia anche moralmente un dovere di tutti i cittadini collaborare con le forse dell’ordine. Questo per inciso, non per giudicare nessuno ma solo come constatazione di un fatto reso pubblico e sul quale si può dibattere senza però che la cosa sfoci in polemiche inutili contro chi “osa” dare un parere. Non parlo ovviamente di lei.

    Rispondi
    • Vogliate scusarmi, io fui farmacologo e fotografo e di leggi e pandette poco ne so.
      La mia domanda, terra-terra ma, credo, semplice, è:
      1) Tizio mena /offende/ minaccia Tizia di fronte e con la complicità di Caio.
      2) Sempronio se ne accorge e chiama le FdO.
      3) Le Fdo arrivano e trovano Tizio, Tizia e Caio che si stanno tranquillamente facendo i cavoli loro. Tutti e tre negano che sia successo qualcosa, Tizia attribuisce l’eventuale rossore della guancia al fatto che quando legge al computer si appoggia ad una mano.

      Cosa possono fare le FdO? Cosa può fare Sempronio? Cosa può succedere? (nel mondo reale). Al di là degli obblighi di legge, che recenti “femminicidi annunciati” dimostrano essere utili quanto la carta su cui sono scritti.
      Incidentalmente, il dramma delle violenze domestiche (non gli omicidi, lì il cadavere c’è e la violenza si vede) nasce proprio dal “nodo” logico in cui tutti sanno ma nessuno può fare niente e neppure può raccogliere eventuali prove (se metto un microfono nascosto o una telecamera in galera ci vado io): al massimo si può fare una denuncia che senza la collaborazione della vittima non va, ovviamente, da nessuna parte. Ricordo la difficoltà con cui si riescono a documentare le violenze su anziani ricoverati, disabili o bambini nelle materne…
      R
      se sei testimone di violenza, anche quando la persona che la subisce non voglia che sia fatta la denuncia per mille e uno problemi ai quali potrebbe andare incontro è normale che ci sia una riflessione se sia giusto o meno intervenire.
      Io credo che una telefonata alla Forze dell’Ordine, anche in forma anonima, possa essere utile per salvare una vita.
      La “vittima” può non essere consapevole di stare rischiando, spesso le donne hanno paura di denunciare perché temono ritorsioni di ogni tipo, ma chi assiste alla violenza deve, secondo me, sempre denunciare o cercare di convincere la vittima a farlo. Ci sono vicini di casa di donne che sono state uccise che non potevano non aver sentito le urla e che se avessero fatto una chiamata urgente forse, avrebbero evitato che la lite degenerasse.
      Ma tanti o molti, temono di chiamare per paura di dover testimoniare, ma ci sono molti modi di fare la denuncia. Magari non serve subito, magari i carabinieri arrivano ed è tutto tranquillo, ma intanto un meccanismo si è messo in moto, il violento potrebbe riflettere se riprovarci o lasciar perdere. Insomma le implicazioni sono molte ma la possibilità che stia per succedere una tragedia e che qualcuno possa perdere la vita dovrebbe far scattare in tutti la molla che spinge a prendere in mano il telefono e denunciare e poi, sia quel che sia.

      Rispondi
      • Mariagrazia, tu credi davvero che la Polizia faccia irruzione in un Centro di Ricerca pieno di gente su chiamata di UNA persona così, che esce fuori dal blu? Peggio ancora, ANONIMA? Senza conferme di altre persone dello stesso reparto? senza una prova, un segno? con la presunta vittima che NON telefona lei? Che non chiama i colleghi?
        “Il violento potrebbe riflettere”? Le cronache nere recenti e passate ti dicono questo?
        Ci rinuncio, temo che viviamo in Universi paralleli.
        R
        IO non credo. Credo che non accetti quello che penso perché cerchi di avere ragione ad ogni costo. Ma sei tu che hai voluto raccontare quella storia ma ora insisti per ottenere ragione. Io non giudico, eri libero di decidere ed hai deciso quello che ti è sembrato giusto in quel momento, dico solo che in molti casi, magari il tuo no, ma in alcuni casi, denunciando forse si può aiutare la vittima ad uscire da un circolo vizioso nel quale è entrata e da sola non riesce ad uscire. E forse è proprio perché troppi ragionano come te ( è inutile chiamare la polizia…) che succedono tanti fatti cosi orribili. Ripeto, però senza entrare a giudicare il caso che tu hai esposto.
        La polizia viene, bussa, le apri, entra, chiede di vedere un certa signora, le chiede se va tutto bene, lei dice di si, poi chiede di parlare coi capi, loro dicono che non ne sanno niente della segnalazione che forse è qualcuno che si vuole vendicare. La polizia riparla con la signora, la signora non sembra cosi sicura, la polizia le chiede se vuole sporgere denuncia, lei dice di no, ma vengono presi i dati dai documenti di ognuno e poi la polizia esce.
        Magari non sarebbe successo nulla e tutto finiva li, oppure la donna avrebbe contattato lei più tardi la polizia e avrebbe detto la verità. Avrebbe trovato il coraggio e forse avrebbe capito che stava accettando degli abusi senza dignità. Molto spesso le donne vittime di violenza non se ne rendono neppure conto fino a che non succede l’irreparabile oppure fino a che qualcuno non le aiuta ad uscire dalla spirale della violenza. E salvarsi la vita.
        Questo articolo di oggi racconta la storia di una donna americana che ha denunciato il marito violento, se n’è andata con la figlia ed ha vissuto in una roulotte per un anno, non ha potuto prendere le cose che le appartenevano nella casa di famiglia perché il marito si è opposto. Tante cose che formano una mentalità ancora molto diffusa che è meglio lasciar perdere e non denunciare e accettare una vita di violenza. Ma io sono del parere che bisogna denunciare e andarsene prima possibile da una situazione nella quale un uomo agisce con violenza e ti impone una vita impossibile.
        Non vivo nel mondo di Pollyanna e neppure in un universo parallelo al tuo, vivo in questo mondo ma sono ribelle alle ingiustizie su di me o sugli altri. Soprattutto i più deboli.
        E detesto Trump, dal quale la discussione è nata perché è un potente che per salvarsi il culo è capace di ricorrere a qualsiasi subdolo espediente e e infangare e rovinare la vita a chiunque si ponga tra lui e i suoi obiettivi.
        “Tessa scarcely had time to collect her belongings before escaping the home she had shared with her husband of 20 years.

        Later, as she took out an apprehended domestic violence order against him, the court asked her to make a list of items she wanted to collect.

        But her husband disputed her ownership over a number of the belongings – including her daughter’s toys, camping equipment to help set up the caravan she had moved into, and photo albums – and so the court did not give her permission to take them.

        “He still has control over me in the sense that he’s not allowing me to have my things,” Tessa says. “My whole life is in that house.”
        Dal The Guardian on line di oggi

        Rispondi
    • Tra un parere e una serie di insulti e di illazioni infondate c’è una bella differenza. Ma che lo dico a fare se chi mi legge non vede la differenza?

      Rispondi
      • Ho pubblicato (quasi) tutti i post cestinati, ho cambiato idea, è giusto che tutti leggano i commenti che fate.
        Ma a non vedere le differenze tra un commento spontaneo e un insulto quello è proprio lei.
        E di illazioni infondate lei ne ha fatte e ne fa spesso, quindi può solo stare zitto.

        Rispondi
        • Usando le sue parole, “Peso il tacon del buso”.
          Usando le mie, un tantino più volgari, “La ***** più la rimesti e più puzza”.
          Non se ne faccia un cruccio! non è successo niente di grave.
          Per sdrammatizzare, direi che “il blog è bello perché è vario”.
          Almeno, non ci siamo annoiati.
          E’ successo un piccolo incidente. In fondo non siamo persone che vivono o lavorano insieme ogni giorno e devono andare sempre d’accordo; ciascuno ha il suo mondo, la sua vita e le sue cose importanti tutte al di fuori di questo “salotto virtuale”. Volendo possiamo volare alto, e nessuno se la legherà al dito.
          Magari, cogliamo l’occasione per giocare al piccolo psicologo/psicologa, perché si sono verificare delle interazioni interessanti che meritano una riflessione.
          R
          Un “tantino”? io direi molto ma molto volgari, se le poteva risparmiare: peso buso del tacon!
          Ci manca solo che si metta a giocare al piccolo psicologo…pensi ai suoi ragni che è meglio, psicanalizzi loro.

          Rispondi
  6. Signora Gazzato, vedo che è in stato confusionale.
    Cancella, ripristina, ricancella, si autocensura …….
    Mi dispiace se è stato per colpa mia.
    Stia tranquilla e ci dorma sopra…
    R
    in stato confusionale ci sarà lei, ma che blog sta guardando???

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  7. La domanda può sembrare inutile e la risposta scontata. In realtà, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha escluso che, nei riguardi dell’amante, possa configurarsi il reato di maltrattamenti, se la relazione si riduce a incontri sessuali in mancanza di una reale convivenza o di un progetto di vita insieme. https://www.laleggepertutti.it/449548_maltrattamenti-e-reato-se-la-vittima-e-lamante

    Quello di maltrattamenti non sarà di certo l’unico reato oggi applicabile.

    Per il maltrattamento contro familiari o conviventi (art 572 c.p.) c’era/c’è la procedibilità d’ufficio ma per le ingiurie (art 584 c.p.) e percosse (art 581 c.p.) adesso come allora è richiesta la querela di parte.
    https://procura-bari.giustizia.it/it/ascolto_immediato.page

    Oggi esistono ulteriori forme di tutela un tempo inesistenti, a cominciare dall’ammonimento del Questore, che ha efficacia in tempi brevi..
    A seguito delle modifiche apportate dalla Legge n. 168 del 24 novembre 2023, quando viene segnalato [dalla vittima], in forma non anonima, un episodio di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio o danneggiamento, che sia commesso nell’ambito di violenza domestica, il Questore può ammonire l’autore del fatto. https://www.poliziadistato.it/articolo/lammonimento-del-questore

    Convincere una vittima ad andare al pronto soccorso, oltre a fornire cure necessarie, può attivare le tutele necessarie coinvolgendo nella valutazione il personale medico, professionalmente formato a gestire tali situazioni.
    https://www.grupposandonato.it/news/2022/novembre/violenza-donne-accoglienza-pronto-soccorso

    I medici (per es. di pronto soccorso) sono tenuti all’obbligo di denuncia (anche contro il volere delle vittime nei casi procedibili di ufficio) ed in quanto pubblici ufficiali sono autorizzati dalla legge a refertare (certificare) i segni di violenza clinicamente rilevabili.
    https://omceovarese.it/formazione/biblioteca/materiale/440-2018-referto/file

    Il referto medico ha valore di prova (a meno che non venga contestato con querela di falso)
    https://www.laleggepertutti.it/372407_referto-pronto-soccorso-ultime-sentenze

    Oggi per chi assiste alle violenze è possibile anche la segnalazione anonima tramite app dedicata, inviando messaggi, foto o video.
    https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioNotizieDonna.jsp?menu=notizie&id=4525

    A meno di non considerare ogni caso una situazione di pericolo imminente, sorge la necessità di chiedersi se e quando potrebbe portare a migliori risultati l’assicurarsi che le vittime fruiscano volontariamente del necessario sostengo di psicologi ed altre figure professionali qualificate dei centri antiviolenza, in modo da ottenere concretamente che le specifiche esigenze delle vittime siano determinate da gruppi di specialisti di provata esperienza.

    “E’ stata convocata in tribunale per testimoniare in qualità di vittima di maltrattamenti da parte dell’ex convivente e non solo ha ritrattato le accuse, ma ha sostenuto con piglio energico, fornendo anche risposte sfrontate ai giudici che la interrogavano, di avere presentato delle denunce false. https://torino.repubblica.it/cronaca/2024/04/16/news/donna_denuncia_il_suo_ex_per_maltrattamenti_ma_in_tribunale_ritratta_tutto_ora_rischia_laccusa_di_calunnia_e_falso-422548054/

    “Accusato di aver malmenato la moglie in più di un’occasione è stato salvato dalla moglie stessa che in tribunale ha dichiarato: “Non mi ha picchiato, io non ho scritto quel verbale di denuncia contro mio marito, lo hanno scritto i carabinieri, io ho solo firmato”. Così, lui è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti e lei è finita sotto inchiesta per calunnia” https://www.liberta.it/news/cronaca/2023/09/29/lo-accusa-di-maltrattamenti-poi-ritratta-marito-assolto-moglie-indagata-per-calunnia/

    “La Corte ha deciso, dopo due condanne in primo e secondo grado, come sia possibile dire cose non vere senza essere accusati di falsa testimonianza”
    https://www.agi.it/cronaca/news/2024-02-26/assolta-cassazione-donna-mentito-per-amore-25456282/

    NOTE
    Che io sappia è bene assicurarsi che ci sia giurisprudenza costante chiedendo ad un esperto (io non saprei farlo) giacché le Sezioni Semplici della Cassazione possono talvolta pervenire a verdetti differenti prima che le questioni giuridicamente più controverse possono essere deferite alle Sezioni Unite di Cassazione, i cui verdetti costituiscono un precedente relativamente vincolante (data l’assenza di sanzioni):

    La legge 23 giugno 2017, n. 103 ha dettato nuove regole in materia di rapporti tra sezioni unite e sezioni semplici: il nuovo comma 1-bis dell’articolo 618 cpp introduce una rimessione “obbligatoria”, che scatta ogni qual volta un collegio di una delle sezioni semplici ritenga di non condividere il principio di diritto enunciato dalle sezioni unite. Lo stare decisis è stato limitato alle sole sentenze delle sezioni unite. È stato anche evidenziato, come una contraddizione del nuovo sistema, il fatto che l’obbligatorietà della rimessione non è assistita da alcuna sanzione in caso di sua inosservanza
    https://www.questionegiustizia.it/rivista/articolo/il-precedente-nel-rapporto-tra-sezioni-unite-e-sezioni-semplici-l-esperienza-della-cassazione-penale_586.php
    R
    beh, lei mi pare che una certa esperienza ce l’abbia da come si esprime.

    Rispondi
    • prima che le questioni giuridicamente più controverse
      *possano* (congiuntivo)
      essere deferite alle Sezioni Unite di Cassazione

      Rispondi
    • Ogni tanto leggo per cercare di capirci qualcosa ma il diritto richiede uno studio sistematico di svariati anni quando invece il mio numero di “ore di volo” è da considerarsi più prossimo allo zero che altro.

      Se leggo, per esempio, le norme applicabili alla satira per farmi un’idea, non è che poi riesca capire esattamente quando qualche vignetta che mi appare offensiva abbia superato i limiti di verità, continenza e pertinenza. Questo genere di difficoltà interpretative francamente mi pesano: nell’esempio che ho dato mi posso offendere quanto voglio ma in pratica non so se il mio senso di offesa sia legittimo o se sia invece una manifestazione di intolleranza da correggere.
      R
      ha ragione, è vero, capita anche a me. Spesso le leggi “sembrano” scritte proprio per non essere capite ma interpretate e spesso vengono raggirate proprio a causa di questa impossibilità di comprenderle a pieno da chi non è del “ramo” o comunque per chiunque si sforzi di arrivare a capire dove inizia la legalità e dove il suo contrario.

      Rispondi
  8. Il vice premier, nonché ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini ha un amore sviscerato per i dittatori…no, non intendo Giorgia, macchè, lei è più democratica del re, no, lui ama Putin, TheDonald, etc, (altri per ora non pervenuti)
    “I recently received an email from President
    @realDonaldTrump
    thanking me for my support, followed by a warm phone conversation with him in the presence of our friend
    @VivekGRamaswamy
    .
    I am honored to have been a supporter since he launched his first presidential campaign in 2015, a time when few believed in his victory.
    I have reaffirmed my solidarity and support, and we hope to have the chance to meet in the United States soon.”
    scrive su X il Matteo: sono onorato di aver ricevuto un grazie per il mio supporto e ho avuto una calda conversazione telefonica con Quello in presenza del nostro amico etc.etc..(?)
    …….
    Beh, insomma il resto lo potete leggere, vive congratulazioni e solidarietà al povero perseguitato dalla legge…

    Salvini tu mi stupisci, Matteo tu mi tradisci, rifletti ministro su cosa ha fatto quella donna per te…(perepepè) saresti a raccogliere le margherite se lei non fosse andata al governo e ora fai di questi scherzi?
    Ma ci sei? Pronto pronto, Houston abbiamo un problema e grosso pure…

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  9. Trump gela Salvini: ‘Non ho voluto incontrarlo’ (2016)
    https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/06/01/trump-gela-salvini-non-ho-voluto-incontrarlo_225ba80e-bc49-428c-9150-b0dc9b05fc6b.html

    Qualcuno dice che la Storia ami ripetersi ma politici possono usare tanto il “Lei non sa chi sono io” quanto il “Non sapevo chi fosse”.

    Quanto al tema Giustizia, la Consulta dovrà decidere delle intercettazioni indirette, cioè le intercettazioni delle utenze di indagati che non ricoprono cariche parlamentari ma che sono tramite di comunicazioni con parlamentari.

    https://www.editorialedomani.it/fatti/il-destino-di-siri-appeso-alla-corte-costituzionale-il-caso-delle-intercettazioni-sul-fedelissimo-di-salvini-kjmc3vmn

    Non sono certo di aver ben capito l’approccio suggerito della richiesta di “autorizzazione preventiva ad una intercettazione indiretta”.

    SI può intercettare l’utenza di un indagato che non sia parlamentare ma se e quando un parlamentare parla con tale indagato, non solo l’intercettazione è inutilizzabile senza autorizzazione delle Camere ma è necessario informare le Camere di un indagine in corso nei confronti di un non parlamentare, con buona pace del segreto istruttorio. Devo aver capito male.

    Oltre tema della “paura della firma” c’è quello della “paura delle conversazioni con indagati a propria insaputa”? Devo aver capito male.

    In ogni caso la sentenza chiarirà il tema. In caso qualcuno la trovi faccia sapere.

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