Dignità

C’è già una folla che si sta radunando nei pressi della chiesa dove tra poco verranno celebrati i funerali di Alexey Navalny. La madre aveva atteso per giorni che le fosse restituita la salma del figlio morto nella prigione artica. Aveva anche denunciato pressioni da parte delle autorità a non celebrare un funerale pubblico. Da quello che leggo, ha avuto grandi difficoltà a trovare chi celebrasse il funerale e chi attuasse il trasporto. Ma oggi pare tutto risolto e le immagini che arrivano da Mosca mostrano una quantità considerevole di persone che si stanno predisponendo ad assistere alla cerimonia funebre.

Se il Cremlino voleva che il funerale fosse fatto alla chetichella e presto dimenticato, mi pare che abbia ottenuto proprio l’esatto contrario.

Ci sono postazioni di Polizia tutto intorno alla chiesa dove sarà celebrato il funerale e l’attenzione delle autorità preposte all’Ordine pubblico è altissima. Pare.

Ma perché? Che male può fare ad un regime un uomo morto? Che male può fare il suo funerale? Un funerale è l’ultimo saluto, un addio ad una persona cara, come può un governo essere spaventato da questa ultima consolazione?

I familiari di Navalny potranno seguire la cerimonia senza dover temere che succeda ancora qualche cosa che rompa la sacralità di un evento che hanno deciso di rendere pubblico, di non nascondere agli occhi dei russi che vogliono capire come e perché sia morto quest’uomo “libero dentro” e dare un ultimo saluto a chi voleva che il proprio paese potesse essere libero di trovare nella libertà la felicità che merita?

Sarebbe bello che la cerimonia non vedesse incidenti di alcun tipo e che l’Uomo Navalny fosse accompagnato alla sua ultima casa con la dignità che merita. E questo le “autorità” non dovrebbero volerlo impedire.

Poi, tutto il resto: la sua eredità, il suo ricordo faranno il loro corso.

6 commenti su “Dignità”

  1. Ha avuto il funerale che si meritava, Navalny, degno di un re con una forza spiegata inaudita che ha fatto pare molti arresti ma non ha fermato i migliaia che sono convenuti presso la chiesa dove si dava l’ultimo saluto ad un uomo libero e coraggioso.
    I suoi familiari, moglie e figli non sono potuti intervenire pena l’arresto ed hanno fatto bene a non andare, ma che crudeltà.
    Qui nessun commento, neppure un Rip, non si sa mai…
    I putiniani si sono confermati tali e hanno poco da protestare.
    Lo faccio io: riposa in pace Alexey e spero che la tua lotta per la libertà non sia stata vana e che molti seguano il tuo esempio quello di un uomo “morto di freddo” in una stamberga prigione artica per avere osato esprimere la sua contrarietà al regime.
    Lunga vita a quel popolo russo che si merita tanti eroi come te.

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  2. Spero anch’io che tutto fili liscio e in maniera dignitosa.
    Credo che il ritardo nella consegna del corpo fosse inevitabile.
    Dato che ci sono dubbi che sia stato fatto morire in qualche modo, piuttosto che essere morto per causa naturali, le autorità si dovevano coprire le spalle.
    Hanno anche imbrogliato la carte per far sparire i segni di una morte provocata? Possibile, ma era anche possibile che altri imbrogliassero le carte in senso inverso, per esempio, introducendo nel corpo tracce di veleno o simili.
    In fondo, anche nei Paesi occidentali, la magistratura ritarda spesso la consegna del corpo quando si tratta di una morte sospetta che richiede l’autopsia o comunque accertamenti approfonditi.
    Io credo che la morte di Navalny abbia danneggiato molto Putin, che, quindi, se non è stupido, avrebbe cercato con ogni mezzo di scongiurarla, o quando meno di rimandarla a dopo le elezioni.
    Non mi quadra quindi l’ipotesi che lo abbia fatto ammazzare, ma tutto è possibile, e noi non sapremo mai come è andata.
    R
    che arrampicata! ma certo, ma come no? Putin anzi, gli avrebbe portato un brodo caldo avesse saputo che si sentiva poco bene…
    E poi, ne sarebbe danneggiato? Ha fatto fuori il leader unico dell’opposizione (quella poca rimasta) e sarebbe danneggiato?
    Lenzini io credo che lei voglia solo provocare, ha tempo da perdere, ma io no. Non scriva più per favore di queste… amenità, si documenti, legga i giornali che le spiegano cosa sta succedendo, non ascolti gli Orsini Carucciolo , e non legga Vannacci e poi, se crede si ritiri pure sull’Aventino come hanno fatto altri che non sanno più cosa inventarsi per giustificare le azioni di quel tale che tra poco vincerà ancora le elezioni e regnerà per altri 6 anni superando anche Stalin. Senza opposizione, alè. Tanto è tutta colpa di Biden.

    Detto ciò ( e mi pare abbastanza) la ringrazio di cuore per essere uno dei pochi rimasti qui sopra a sostenere discussioni e a partecipare ad un blog sempre più disertato. La colpa è sicuramente tutta mia che non riesco ad essere né conciliante né tantomeno ipocrita e quello che ho sulla lingua ho sulle dita.
    E l’empatia si trova solo se si da il classico colpo al cerchio e alla botte. Io i colpi li do a seconda di come mi gira e spesso mi gira davvero tanto. Ma sono fatta cosi, avrebbe detto Sofia Loren quando le chiesero se era vera o una visione…scherzo naturalmente e non faccio paragoni, volevo solo stemperare un po’ la “pittura”. E spero che Sofia non se ne adonti.
    E colgo l’occasione per ringraziare tutti, chi partecipa e chi solo legge e chi ha scritto qui dimostrando solo antipatia nei miei riguardi, chi ha persino cercato di diffamarmi scrivendo lettere a uno (o anche due) dei massimi giornali italiani e però è riuscito solo a diffamare se stesso…grazie a tutti perché anche l’antipatia è pur sempre un segnale di attenzione.

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  3. Un tributo a Navalny,
    https://www.bbc.co.uk/news/world-europe-68457743
    R
    grazie, bell’articolo anche per chi non capisce l’inglese bastano le immagini ed una Russia che francamente non mi aspettavo e mi ha sorpreso la popolarità di quest’uomo e il coraggio dei russi che hanno partecipato alle sue esequie e anche ora vanno a trovarlo e a deporre fiori al cimitero. Una Russia che Putin non lascia vedere ma che abbiamo visto bene in questa occasione.
    Ho tratto questa frase che traduco:
    “What I saw on the streets of Moscow, on the day of Mr Navalny’s funeral, was very different: a genuine outpouring of support for a politician who had inspired a section of the Russian public with an alternative vision for Russia.

    Mr Navalny is dead. But for these people, their desire for a different Russia is very much alive.”

    “Quello che ho visto in questi giorni a Mosca nel giorno del funerale di Navalny è stato molto diverso: una genuina dimostrazione di supporto verso un politico che ha ispirato una parte dei russi con una visione alternativa della Russia. Mr. Navalny è morto. Ma per questa gente , il loro desiderio di una Russia diversa e vivo più che mai.”

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  4. Signora Gazzato, Mi pare che le manifestazioni per la morte e il funerale di Navalny, che sono state tenute sotto controllo, ma comunque sono state consentite, dimostrino che in Russia un minimo di libertà c’è.
    Navalny, dopo che è stato incarcerato e condannato a 19 anni di detenzione, non si sarebbe potuto presentare alle elezioni, e quindi a Putin faceva più comodo in carcere che morto.
    R
    si legga questo in italiano e abbastanza chiaro e che riassume brevemente le vicissitudini della famiglia e quello che è successo: mancava solo che sparassero contro la folla ma sarebbe stato davvero “un danno d’immagine” troppo grave per uno che va alle urne tra due settimane. Fermati e segnalati però sono stati tanti e forse ce ne saranno nei prossimi giorni e la vita per loro, ho come l’impressione che non sarà per niente facile. Il suo zelo nel difendere un dittatore mi lascia sempre più perplessa. “Un minimo di libertà” ma davvero? ma guarda che bello! ma lei sa quello che scrive, ci pensa almeno un attimo a quello che mette nero su bianco? E ti credo che non poteva candidarsi nella prigione dove lo avevano messo non era nella migliori condizioni per farlo e infatti è morto. E spedirlo in Siberia è stata una mossa di uno che non lo temeva, chiaramente, anzi è stata una licenza premio. Ecco, il “”mondo al contrario” è quello che vede lei non il suo amico generale.

    https://www.ilpost.it/2024/03/01/funerale-aleksei-navalny-difficolta-preparativi-russia/

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    • Mandare Navalny in Siberia, in effetti è stata una mossa strana.
      A meno che Putin non si fidasse della prigione in cui era, e temesse che qualcuno riuscisse ad avvelenarlo per dare poi la colpa a lui.
      In Siberia era meno accessibile, almeno in teoria.
      Ripeto che non ho alcuna simpatia per Putin, ma che sia stato così stupido da darsi inutilmente la zappa sui piedi non mi quadra.
      Se avesse voluto ammazzare Navalny ha avuto tanti anni di tempo per farlo in maniera più subdola e in momenti meno delicati, no?
      R
      no. Mi sa che la zappa sui piedi se la sta dando lei Lenzini, quanto pensa che possa sopportare ancora di leggere queste…cose?
      E va bene, dai, lo ha mandato li in licenza premio, sperando che si trovasse bene e che la sua salute ne traesse giovamento, in fondo è solo una colonia penale artica a 30 di media sottozero, ma le celle sono super attrezzate con riscaldamento autonomo e docce bollenti, poi c’è la satellitare e anche la filodiffusione che trasmette Mozart, sa ci tiene a che i suoi detenuti non si deprimano…mi sa che chiudo tutto e vado a farci un giro, ma si chi mi tiene qui? Non ne dico una giusta, meglio che vada a rinfrescarmi le idee.

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