Il giusto verso

Guardando le ultime foto di Zelensky mi è venuto in mente un brano di una canzone di Jesus Christ Superstar, dove Gesù canta: “Then I was inspired, now I sad and tired…”, “allora ero ispirato ora sono stanco e triste”. Non sembri irriverente, è proprio la sensazione che ho avuto di un uomo che ha paura, paura di essere tradito dai suoi ogni istante e si guarda dentro e si chiede: “ma perché lo faccio? e posso continuare? e fino a quando?

Qui c’è la disperazione di un uomo (anche Cristo lo era in quel momento) che si domanda fino a che punto deve continuare a bere quella tazza di veleno che il destino gli ha preparato.

Si sente circondato e non sembra avere più speranza, Zelensky, proprio come Gesù nel Getsemani e teme di dover guardarsi le spalle perché ogni momento potrebbe ricevere una pugnalata o, ancora peggio, il bacio di Giuda.

Due anni di guerra sono tanti. Durissimi per chiunque e lui sente l’ombra incombente di Trump alle sue spalle e l’antipatia nei suoi riguardi che cresce, forse anche nel suo stesso paese. Deve riconfermare la legge marziale, c’è bisogno di truppa fresca ma il morale delle truppe è sempre più basso ed il suo di più. Sembra che voglia cambiare uno dei suoi generali più illustri e pare, amati. E fare anche qualche altro cambio ai vertici della Difesa. Qualche cosa non sta andando per il verso giusto. Ma a saperlo quale è il verso giusto. Gli ucraini sono ancora con lui dopo questo strazio o forse se potessero si consegnerebbero ai russi?

Sembra non essere più sicuro di nulla, neppure dei suoi “alleati” che cominciano a mostrare segni di impazienza mentre i russi si fanno sempre più aggressivi e tricky (furbi e parac…) mentre loro, gli ucraini si devono difendere dalle bombe e dalla propaganda e col morale a terra e pochi mezzi a supporto la prospettiva non è delle più chiare.

Non vorrei essere al suo posto, credo che la notte, quando pensa al da farsi, nei rari momenti in cui dorme, sogni di svegliarsi dall’incubo e tornare alla vita, relativamente tranquilla (in Ucraina) di un uomo che non deve difendere il paese da un altro paese spregiudicato e senza scrupoli, grande, grosso e prepotente, senza pietà e con apertura mentale solo verso i propri interessi. Almeno fino a che sarà guidato dal leader attuale. Ma pare che non ci siano cambi in vista.

E Zelensky non sappia più che strade prendere. Spero che sia vicino il momento in cui qualche cosa gli faccia capire quale sia la più giusta per lui e per il suo paese e che non sia una resa ma una “rinascita”. Che la sorte gli sia favorevole.

39 commenti su “Il giusto verso”

  1. Povera creatura, si sta accorgendo ora in quali casini s’è messo per aver voluto ascoltare il ficcanaso d’oltreoceano. Eppure aveva avuto lo possibilità di risparmiare il disastro al suo popolo, prima che iniziasse l’operazione speciale di Putin, se avesse accettato la proposta di neutralità di Scholz
    https://www.calcioefinanza.it/2022/04/05/scholz-zelensky-rinuncia-nato-ucraina-pace/#:~:text=E%E2%80%99%20quello%20che%20il%20cancelliere%20tedesco%20Olaf%20Scholz,europeo%20di%20sicurezza%20tra%20l%E2%80%99Occidente%20e%20la%20Russia%E2%80%9D.
    Lui s’era dichiarato disposto prima che Biden lo convincesse del contrario. Ecco il risultato cui hanno collaborato attivamente e collaborano tuttora (diabolicum perseverare) i capi europei,
    R
    ha fatto bene a rifiutare, anzi benissimo. Per favorire chi? Diabolik? Il Tiranno sauro Rux? Mr: Bombman? Cioè quello della operazione speciale o speciosa, per il quale tifi? De gustibus…
    Calcio finanza…uhmm ma che fonte sarebbe? ma che ne sanno? chi sono? per chi tengono? Cos’è un giornale che tifa Russia?

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  2. Avrebbe “favorito” tutti coloro che hanno perso la vita, le loro madri e i loro padri, le loro mogli e i loro figli, non so se è poco.
    PS Presti fede al “The Wall Street Journal”? Anche lui tifa Putin?
    https://www.fattieavvenimenti.it/wall-street-journal-scholz-offri-lintesa-per-evitare-guerra-con-russia-ma-zelensky-disse-no/
    R
    le vite si sarebbero salvate se Putin non le avesse sacrificate al suo super ego. Scholz potrebbe vergognarsi per aver offerto una cosa simile, faceva più comodo a lui che a Zelensky, Scholz si sta dimostrando poco all’altezza di chi lo ha preceduto. Mi sa che è ora di cambiare occhiali, vedi il mondo alla rovescia.

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    • Nella intervista rilasciata da Zelensky al direttore del TG1, Gianmarco Chiocci, andata in onda il 4 febbraio u.s., c’e’ il punto in cui il leader ucraino asserisce che l’Europa non e’ affatto preparata a subire una eventuale invasione russa.

      Sostiene, inoltre, Zelensky, che Putin, una volta domata l’Ucraina comincera’ ad avanzare pretese anche su altri Paesi europei con la Russia confinanti.

      In parole povere Putin si comportera’ come il lupo verso l’agnello nella famosa favola di Fedro: accampera’ ogni pretesto pur di divorare l’ovino.

      Considerando che con i farabutti non si puo’ dialogare ma devono soltanto e purtroppo essere combattuti
      (vedansi i terroristi di Hamas, vedansi i Talebani, i regimi iraniani, i ribelli yemeniti;
      vedansi i putiniani, i mafiosi, ecc. ecc. ecc. che non si impietosiscono dinanzi a niente e a nessuno),
      ci si chiede che cosa fa davvero la nostra “beneamata Europa” per salvare e conservare quei cosiddetti “valori”
      (o di quel che ne son rimasti)
      di cui, sulla carta, sembra tanto andare fiera.

      L’ Europa non fa assolutamente nulla!!!

      E Zelensky, amareggiato, lo sta capendo…:
      “chiacchiere e distintivo”.

      Gli USA sono oltre Atlantico, abbastanza al sicuro;
      sono ricchi, sono armati, sono potenti e…quasi inattaccabili, sia che li guidi Trump o Biden o chi altri diventi presidente.

      I Cinesi sono quelli che sono: un miliardo e passa di “formiche rosse” feroci, agguerritissime, organizzatissime e col monopolio su mercati e materie prime…

      I musulmani rappresentano una grossa fetta di umanita’ pervasa solo di abissale ignoranza e cieco fanatismo, barbaro e triviale…: una autentica bomba ad orologeria che puo’ innescare una tragedia apocalittica in quanto esseri disumani imprevedibili ed incontrollabili, senza contare tutti gli altri pseudo stinchi di santi come il leader nord coreano dal nome impronunciabile, dal “sultano” Erdogan … e da chi piu’ ne ha piu’ ne metta.

      L’Europa, dinanzi a tali preoccupantissimi scenari…pensa invece alle farine di grilli, ai cibi creati in laboratorio, a dare in cu…* alle agricolture dei Paesi U.E., pensa al green mentre Cinesi, Russi e Indiani ammorbano allegramente l’atmosfera planetaria, a mettersela in quel posto fra Stati cosiddetti comunitari, a ficcare la testa sotto la sabbia a guisa di struzzi e a “confidare” nell’aiuto dello zio Sam in caso di eventuali aggressioni militari…tramite una NATO gestita e capeggiata da un gigante USA che fa il bello e cattivo tempo e svariati, idioti, nani europei a far da comparse.

      Gli Europei, del resto, sopportano pavidamente le invasioni islamiche nel continente passandosi il cerino l’un l’altro per poi lasciarlo all’Italia invece di provvedere tutti insieme a risolvere la questione.

      Questione rappresentata in vero da invasioni mascherate da poveracci in cerca di aiuto ma che, una volta sbarcati in Europa cominciano a dettare legge e a pretendere rispetto verso i loro usi e costumi..
      (altro che integrarsi)
      e a diffondersi dappertutto nelle nostre citta’ europee
      (vedansi Birmingham, Monfalcone, Parigi…e via dicendo)
      grazie al loro alto tasso di natalita’ e a commettere poi ogni sorta di angherie alla faccia della riconoscenza e della educazione verso i grulli europei che li hanno pietosamente accolti, che’ non sono previste dalla loro cultura
      (vedasi stupro di ragazzina tredicenne a Catania).

      In tutto quanto sopra descritto, ciliegina sulla torta, ci sono sempre quelli che, in Europa, minimizzano sugli eventi e, come l’asin bigio citato da Carducci nella poesia “davanti San Guido”, continuano, indifferenti a tutto quel che accade loro intorno, a rosicchiare tranquillamente i cardi rossi e turchini.

      Del resto la storia umana e’ piena di tali soggetti…
      (Cassandra non creduta quando allertava i Troiani a non portare in citta’ il cavallo di legno;
      Catone che ripeteva instancabile come un mantra che…”Carthago delenda est”;
      il Grillo Parlante che si becco’ una martellata da Pinocchio perche’ reo di elargire buoni consigli…).

      Povero Zelensky e povera Europa…!!!
      R
      Ha ragione Romolo su tante cose che scrive tutte (o quasi, mi permetta) di buon senso, mi corre l’obbligo però di farle notare che la civiltà musulmana non può essere presa, messa in un mucchio selvaggio e giudicata nella maniera spregiativa che lei qui esprime, anche tra i musulmani ci sono i fanatici e non e tante persone per bene come tante no, tanti ignoranti come tanti coltissimi e generalizzare come fa lei è sempre sbagliato.
      In quanto alla UE, lei ripete spesso che è una unione di inetti che litigano anche per i cetrioli, ed ha ragione, solo in parte però. perché, potenzialmente l’Unione Europea potrebbe fare molto per contare sugli assetti internazionali. Se non è ancora riuscita a farlo è comunque riuscita a mantenere (con molta fatica) una pace che durava da ottant’anni il che considerate le tante guerre avvenute nel nostro continente nel recente passato, può già considerarsi, se non proprio un successo, almeno un aspetto positivo e Zelensky, pur con le sue giustificate preoccupazioni, conta di entrarne a far parte al più presto.
      E, aggiungo, che gli Usa siano distanti è vero, quasi inattaccabili pure, ma con l’11/9 anche questa certezza si è appannata e anche loro per mantenersi “inattaccabili” devono impiegare molte risorse e molte energie.

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      • Gentile Sig.ra Gazzato,

        continuo, nonostante le ottimistiche aspettative di alcuni, o forse molti, a ritenere i governanti dei Paesi UE degli inetti incoscienti perche’ dopo piu’ di sessant’ anni da che furono stilati i trattati di Roma:
        trattati con i quali si dava inizio al MEC, antesignana istituzione destinata a condurre, entro un ragionevole lasso di tempo e attraverso un costante ma deciso percorso di integrazione, alcuni Stati europei ad unirsi in una federazione, o, perlomeno, una confederazione…
        stiamo ancora qua, ad aspettare un Godot (Stati Uniti d’Europa) che non si vede e non si sente, anzi, come dico da sempre, se ne e’ persa memoria.

        La pace in Europa, tra l’altro, ancora oggi, non c’e’ e non c’e’ mai stata veramente, pur dopo la fine del secondo conflitto mondiale:
        ben ottant’anni dopo quei di’!!

        Basti pensare alle ferocissime guerre civili balcaniche che portarono alla dissoluzione della Jugoslavia e ai bombardamenti NATO su Belgrado;
        agli attentati organizzati nella Irlanda del Nord contro il Regno Unito, da parte dell’IRA;
        ai conflitti etnici nel Kossovo, mai del tutto sopiti;
        alle rivolte ungheresi nel ’56 contro i sovietici o alla invasione di Praga da parte dei bolscevichi russi, laddove il cecoslovacco Jan Palak si dette fuoco…
        e via discorrendo, sino ai giorni nostri dove un Paese sovrano, geograficamente e spiritualmente europeo: l’Ucraina, deve respingere, con quel che puo’ e come puo’, gli assalti armati di Putin che non demorde dal suo meschino, imperislistico, intendimento di ricreare i fasti dell’impero russo.

        Non dimentichiamoci poi che le guerre non sono solo quelle condotte attraverso i bombardamenti aerei, missilistici o cannonate:
        vi sono anche quelle piu’ subdole, ipocrite;
        quelle portate avanti col sorriso sulle labbra e il pugnale nascosto dietro pronto ad essere piantato volontariamente nella schiena dell’ “avversario”…
        e magari chiedendogli pure, ipocritamente, “scusa” se gli si e’ fatto male o se lui s’e’ offeso per il mortale gesto intenzionato ad ucciderlo!!

        Parliamo delle turlupinature fra Paesi europei dinanzi al fenomeno migrazioni clandestine, che io definisco invasioni belle e buone sebbene mascherate come un evento di poveri derelitti bisognosi che, chissa’ perche’, devono essere per forza salvati sebbene imbarcati, coscientemente, su autentiche tinozze del mare ben sapendo che non arriveranno a percorrere che pochi chilometri prima di affondare fatalmente.

        Anche un bambino capisce che avventurarsi in mare con quei catorci pseudo natanti e’ un suicidio!
        E allora perche’ compiere tale pazzia?

        Non e’ follia ma un piano ben architettato da spregiudicati scafisti che sanno gia’, a priori, che la imbarcazione su cui sono stipati i clandestini a tot chilometri dalla riva

        (e, guarda un po’, ancora in acque territoriali “nordafricane”)

        da cui son partiti subira’ sicuramente una avaria

        (del resto come fa a non avere problemi di galleggiamento un cosi’ palese rottame?)

        ma un provvedenziale salvataggio avverra’ da parte di una nave ONG e’ gia’ li’ che aspetta, a braccia aperte (open arms), per prenderli a bordo quegli “infelici” prossimi ad annegare
        (ma guarda un po’ tu che fortuita combinazione) !!!

        Navi ONG europee, tra l’altro, e pure battenti bandiere tedesche, spagnole…
        foraggiate da governi europei che invece di portarseli, i migranti, nel loro rispettivi Paesi, li scaricano in Italia, per forza!!!

        Qualora poi la nostra Italia dovesse rifiutarne l’accoglienza forzata o, non sia mai, affondare per davvero quelle imbarcazioni clandestine….”apriti cielo”!!!

        L’Europa, nostri pii cittadini e quant’ altri pseudo “buoni samaritani” farebbero il diavolo a quattro.

        Non e’ forse guerra intereuropea quella di mandare a rotoli uno Stato, europeo, nella fattispecie l’Italia, scaricandogli caterve di pseudo disperati con l’obbligo di provvedere loro mentre gli altri cosiddetti “partners” se ne lavano le mani invece di risolvere tutti insieme il problema…,
        datosi che nessuno in Europa vuole estranei fra i piedi?

        Non e’ forse guerra intereuropea quella di boicottare prodotti agroalimentari di un Paese della UE (Italia), sputtanandoli come nocivi alla salute per promuovere autentiche “cifeche” di altri Stati (sempre europei)?

        Come chiamare se non guerra intereuropea quella di chiudere le frontiere fra nazioni europee in barba ai trattati di Schengen proprio quando e’ maggiore il bisogno di far fronte comune dinanzi ai problemi e ai pericoli?

        Non sono forse comportamenti idioti ed imbecilli quelli tenuti dai governanti europei allorquando dinanzi ai musulmani che entrano forzatamente ed illegalmente a casa nostra (Europa) travestiti, come Ulisse al suo ritorno ad Itaca, da poveracci, da disperati e poi, una volta entrati, ci ringraziano imponendo, loro a noi, i propri usi e costumi o organizzando attentati nelle nostre capitali o citta’ alla faccia della loro integrazione e dei nostri “pseudo valori” ai quali, purtroppo, neanche noi “occidentali” tanto crediamo?

        Come definire una societa’, europea, che pur essendo potenzialmente dotata di un elevato numero di abitanti, di una cultura e di un patrimonio economico sociale non indifferente
        (non siamo terzomondisti)
        e che potrebbe fornire un proprio, enorme apporto: politico, economico, militare e culturale nel mondo…
        resta invece, a causa di governanti inetti, a recitare il ruolo di “Cenerentola” o del “Brutto anatroccolo”, quando invece dovrebbe svolgere la parte della “Imperatrice” o del “Cigno”…?

        Mistero!!!

        R
        già, ma io parlavo di pace relativa Romolo, ne abbiamo parlato spesso e lei sa come la penso anche sul conflitto ucraino e sulle migrazioni. Un problema nel problema che ci hanno lasciato sulle spalle, ma ora che Meloni tenta di arginarlo col piano Mattei c’è chi la sbeffeggia.

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        • Gent.ma Sig.ra Gazzato,

          cio’ che Lei cita in merito alla “pace relativa” goduta da noi Europei dal 1945 ad oggi e’ giusto.
          In fondo tra Stati europei non ci sono piu’ state guerre…sanguinose, condotte cioe’ a cannonate o con quant’altro di terrificante…

          Sempre relativamente, pero’, che’ nella ex Jugoslavia, in Irlanda del Nord, in Ungheria, in Cecoslovacchia e, oggi in Ucraina, ci sono state e ci sono ancora, purtroppo.

          Il problema grosso europeo, in questo periodo storico che stiamo vivendo, e’ dato, secondo me, e come non mi stanco mai di ripetere, dalla inettitudine dei governanti dei Paesi europei:
          totalmente incapaci di vedere oltre i propri orticelli nazionali e di relazionarsi fra loro, oltreche’ con i propri connazionali dei quali ignorano le vere bisogna ed aspirazioni.

          Si pensi, ad esempio, proprio nel XXI secolo, in un momento in cui sul pianeta potenze come USA, Cina, Russia, India e Islamici tutti

          (un mondo, quest’ultimo, che si estende dal Marocco all’ Indonesia in longitudine e dalla Tunisia fino quasi al Camerun in latitudine),

          decidono le sorti della umanita’, nel nostro continente continuano, tenacemente ed anacronisticamente, a “sopravvivere” lillipuziane entita’ statali le cui superfici territoriali e capienza demografica fanno pateticamente ridere, se non piangere, se paragonate alle nazioni succitate le cui dimensioni continentali e numero di abitanti, oltreche’ potenzialita’ … economiche, militari e politiche fanno davvero impressione.

          L’ Europa, vista su un planisfero, sembra un mosaico
          costituito da minuscole, insignificanti tessere

          (i vari Stati e Staterelli che lo compongono)

          che, per di piu’, anche se, come giustamente Lei asserisce,
          non si sparano l’un l’altro

          (ma poco ci manca che ritornino a farlo)

          pur tuttavia non cessano di turlupinarsi e danneggiarsi reciprocamente portando avanti un altro tipo di … guerra.

          E non basta.

          Si pensi che in Europa si continua ancora, nonostante i pericoli che corriamo

          (guerre in Medio Oriente, conflitto in Ucraina, cambiamenti climatici, Cinesi accaparratori di materie prime…ecc. ecc.)

          a volersi sempre piu’ frammentare in ulteriori e sempre piu’ piccole entita’ nazionali…”libere e sovrane” invece di unirsi politicamente, se non altro per sopravvivere alle minacce incombenti che rischiano davvero di fagocitare la nostra comune cultura e civilta’
          (o di quel che ancora ne rimane).

          Assistiamo, invece impotentemente, noi mortali e comuni cittadini … europei, alla Catalogna che vuole separarsi dalla Spagna;
          alla Scozia che ambisce divorziare dal Regno Unito;
          alla “Padania” italica in cui la Lega salviniana, sotto sotto, spera sempre di metter su una repubblichetta indipendente dal resto peninsulare laddove “Roma ladrona” vada finalmente a farsi benedire…e quant’ altro di secessionistico possa accadere!!!

          Se guardiamo poi la regione balcanica possiamo ben metterci le mani fra i capelli (chi ce li ha)
          che’ li’ sussiste un autentico, assurdo, anacronistico, puzzle fatto di nazioni e nazioncine che si parano dinanzi allo sguardo attonito dell’ osservatore.

          Regioni, subregioni, citta’, paesi e tribu’… tutte aspiranti alla indipendenza e alla liberta’.

          Vediamo cosi’ apparire, seminascosti fra le pieghe della geografia, staterelli come Slovenia, Montenegro, Croazia, Bosnia, Macedonia del Nord (che’ quella greca del sud non bastava),
          Moldavia
          (prima o poi se la ingoiera’ la Russia?),
          Kossovo…e altri ancora, tipo Ungheria laddove, come ho citato in altre circostanze, il suo leader, Orban, si illude di essere un “imperatore” o un “padreterno”, solo perche’ ha autorita’ su alcune migliaia di kmq. e qualche decina di milioni di connazionali (assolutamente niente se confrontati con la sola Russia!).

          Invece di ampliare gli orizzonti e affrontare seriamente le problematiche che affliggono il pianeta e noi europei in particolare, i governanti delle comunita’ umane del nostro continente “regrediscono” nel percorso socio politico.

          Dallo Stato nazionale si passa al feudo, dove il signorotto dominava;
          poi da quello si perviene al libero Comune, alla Citta’ stato di ellenica memoria i cui confini e giurisdizione si fermavano appena un po’ oltre le mura di cinta cittadine…

          Vogliamo forse tornare, liberamente, di questo passo, al villaggio palafittico costituito da poche famiglie che campavano di caccia e pesca nell’ambito di una palmata di terra circondata da uno steccato, combattendo per di piu’ contro quelli di un’altro recinto palafitticolo per il controllo di una striscia di terramare oppure vogliamo dare ampio respiro ad una umanita’ alla quale, tra non poco tempo, non bastera’ piu’ nemmeno il pianeta dove e’ nata, per vivere?

          Unirsi invece di frammentarsi, cercare di cominciare a convivere aiutandosi gli uni gli altri
          (cominciando almeno da noi “evoluti Europei”)
          piuttosto che “polverizzarsi” in dannose ed anacronistiche entita’ statali,
          sostenersi e unire le forze, l’ingegno, le esperienze, per sopperire alle difficolta’ epocali che si presentano non sarebbe cosa migliore per tutti noi “europei” piuttosto che scindersi sempre di piu’ per andare poi dove?

          Ciascuno per suo conto, in un assurdo, stipido isolamento nazionalistico, sovranistico senza senso che sembra pervadere, invece, inspiegabilmente, i nostri inetti ed imbecilli governanti? Mah.
          R
          temo che lei abbia ragione quando parla della inettitudine dei capi di stato e governo europei ad unirsi veramente per poter contrastare le “grandi potenze” che dominano il mondo o perlomeno per non esserne schiacciati. Basterebbe guardare solo alla storia del nostro paese per rendersi conto delle guerre e delle divisioni interne che ci sono state nei secoli prima di arrivare alla famosa Unità, che poi, se guardiamo bene, come dice anche lei, è rimasta buona parte sulla carta. Ma non può, neppure lei, dimenticare che proprio gli europei sono andati a colonizzare il “nuovo mondo” (pare anche prima di Colombo) . Inglesi, spagnoli, francesi, Paesi Bassi etc. hanno colonizzato e fondato città in quella che ora chiamiamo America e che è potuta crescere e svilupparsi proprio grazie alle grandi migrazioni di europei sulle sue coste e poi all’interno. Certo l’intraprendenza non gli mancava. Ora che l’Europa sia un a entità ancora non bene definita ed accettata è vero, ma è una realtà e non è possibile tornare indietro.
          Questa sua analisi mi fa pensare al mondo come ad un grande buffet a cielo aperto, dove chi arriva primo si strafoga e chi resta indietro deve farsi la guerra per spartirsi le briciole. L’Europa come la intende lei e come la intendevano i padri fondatori è un bel sogno che per realizzarsi ha bisogno di calarsi nelle diverse realtà ed accettarne le peculiarità e non è detto che funzioni. Un grande comitato d’affari dove tanti vogliono entrare per averne dei benefici ma che ha risvolti negativi che molti non accettano.
          Vedi Brexit solo per fare un esempio dei tanti che si potrebbero fare.

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  3. PS II
    Questa mi era sfuggita:
    “Cioè quello della operazione speciale o speciosa, per il quale tifi?”

    Non tifo per nessuno, ma se proprio la vuoi mettere in termini calcistici, ti dirò che sto tifando per il popolo ucraino: chi ‘vede il mondo la rovescia”?
    R
    Stai tifando per il popolo ucraino?
    Sono due anni che scrivo che io sto col popolo ucraino, LIBERO e sovrano. che tu faccia lo stesso non può che farmi felice.

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  4. Zelensky continua a proporci le sue farneticazioni in malafede sul fatto che, se la Russia sottomettesse l’Ucraina (ma nei fatti non sembra che questo sia l’obiettivo dei russi) poi toccherebbe al resto dell’Europa.
    E’ una teoria campata in aria. La Russia non ha neppure la potenza militare per occupare stabilmente un quarto dell’Ucraina. Dove troverebbe le forze per sconfiggere la NATO?
    Che Zelensky ci provi a spaventarci lo posso capire. Che però questa teoria sia ripresa dai massimi rappresentanti della UE e perfino dal nostro Presidente, sempre ben consigliato dal fido e saggio Zampetti che lo segue come un’ombra, mi lascia veramente sconcertato.
    Come si fa a ragionare in una maniera così avulsa dalla realtà?
    R
    io potrei fare la stessa domanda a lei. Come fa a ragionare su cose che non conosce ( non mi dirà che lei legge nel pensiero di Putin o che fa parte del suo staff privato) ma che giudica in maniera cosi avulsa dalla realtà?
    E come fa a giudicare le preoccupazioni di Zelensky sotto assedio delle bombe di Putin da due anni come “farneticazioni in malafede”? Ma chi è lei Lenzini, riveli la sua vera identità una volta per tutte…

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  5. Farneticazioni perché sono ipotesi impossibili, anche se Putin volesse.
    Non è una questione di fiducia. Se le dicessero che la Slovenia si prepara ad invadere il Veneto, lei ci crederebbe e si preoccuperebbe?
    R
    che siano ipotesi impossibili lo dice lei. Non mi faccia domande sciocche per favore.

    Rispondi
  6. “Niente tregua, annienterò Hamas”
    Così si esprime il premer israeliano di cui provo ribrezzo solo a pronunciare il nome. Intanto sta annentanto un popolo di cui ha già ucciso 27 mila innocenti, tra cui 12 mila bambini, e ridotto in macerie il loro Paese. Un misfatto. prossimo al genocidio che purtoppo lascerà una macchia indelebile anche sullo stdato di Israele.
    In quanto ad Hamas, creatura sua e di tutti coloro che hanno perseguito la politica insensata di opprimere, angariare e sottomettere i palestinesi della Cisgiordania, rendendo di fatto impossibile la costituzione dello Stato palestinese, non lo sterminerà mai, ma ne moltiplicherà gli adepti in tutti i paesi islamici. Sordo ai richiami dell’Onu e di tutte le organizzazioni umanitarie, che anzi vengono disprezzate, trova complici le grandi democrazie, Stati Uniti e Uk in primis, e un’Europa pavidamente acquiescente.

    R
    Alessandro, non ho scritto nulla sul conflitto israelo- palestinese e non ne scriverò, ed ho già spiegato le ragioni, non intendo farlo ancora.

    Perciò passo questo tuo post anche se qui si parla di Ucraina e non commento nulla ma ti invito a aprire i link che accludo e magari a commentare con la stessa indignazione,(visto che stai col popolo ucraino) e riprovazione verso il colpevole ( o i colpevoli) di quanto accade in quella terra da due anni ma in realtà da molto di più.

    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2023/11/21/onu-almeno-10mila-civili-morti-in-ucraina-da-inizio-guerra_14e89e1c-18e9-4111-a417-e7a6f499f26b.html

    https://it.gariwo.net/educazione/approfondimenti/holodomor-3502.html#:~:text=Holodomor%20%C3%A8%20il%20nome%20con,il%20sistema%20della%20propriet%C3%A0%20collettiva.

    Rispondi
  7. Il primo ministro polacco Tusk ha scritto su X oggi che i senatori repubblicani americani devono vergognarsi per aver bloccato gli aiuti all’Ucraina:

    “Poland’s prime minister, Donald Tusk, has issued a sharp public rebuke to American Republicans.

    In a post on social media this morning, the centre-right politician said:

    Dear Republican Senators of America. Ronald Reagan, who helped millions of us to win back our freedom and independence, must be turning in his grave today. Shame on you.

    Traduzione:
    Cari senatori americani repubblicani Ronald Reagan, che ha aiutato milioni di noi a riprenderci la libertà e indipendenza, oggi si rivolta nella tomba. Vergogna su di voi”.

    E questo è Olaf Scholz:
    “Olaf Scholz arriva negli Stati Uniti poche ore dopo che il Senato ha bocciato i 60 miliardi di aiuti all’Ucraina voluti dal presidente Joe Biden. E la notizia fa male sia all’Ucraina ma anche all’Europa intera, che il pacchetto di aiuti per Kiev lo ha approvato la scorsa settimana in Consiglio europeo. Il rischio è che, senza il fondamentale appoggio americano, la Russia di Vladimir Putin colga l’opportunità per una poderosa controffensiva contro il nemico indebolito dall’interruzione degli aiuti finanziari e militari di Washington.” HuffPost.

    E i repubblicani sono il partito di Trump il quale lavora per aiutare il suo amico russo, figuriamoci dovesse ridiventare presidente…

    Zelensky ha ragione ad avere paura e a temere il peggio e sentirci circondato.

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    • A costo di rendermi pedante, ripetitivo…ed anche rompiscatole, non mi stanchero’ mai di affermare che i governanti europei, compreso il leader polacco nella fattispecie, che oggi cerca di fare il fenomeno, devono mettersi bene in testa che l’unica soluzione valida per cercare di risolvere, almeno nel possibile, i propri problemi, nazionali e continentali
      (della UE in primis), essi
      devono trovarla in loro stessi, senza attendere gli aiuti dello Zio Sam
      (che pensa piuttosto ai suoi interessi, lui che e’ ricco, bene armato e temuto),
      o aspettarsi chissa’ quali “conversioni sulla via di Damasco” da parte di Putin, o del Capo di Governo cinese, o dai terroristi di Hamas, o dagli Ayatollah iraniani o da chi altri, che di dialoghi, di buone maniere e di “farplay” non ne vogliono sapere che’ non sanno nemmeno dove sta di casa in quanto per molta di quella gente sgozzare, decapitare, trucidare, soggiogare, violentare, terrorizzare, opprimere, diventa piuttosto un mezzo per glorificare Allah e conquistarsi il paradiso…o essere eroici, patriottici cittadini, strenui seguaci della ideologia stalinista o maoista.

      Gli Europei, se vogliono sopravvivere, devono unirsi politicamente in una “confederazione” retta da una Costituzione laddove si definiscono le competenze spettanti ad una “governance” centrale confederale e quelle delegate agli Stati partecipanti.

      Economia, difesa, politica estera, problematiche comuni … vengono gestite da istiituzioni sovrannazionali mentre altre, tipo usi, costumi e amministrazioni locali restano appannaggio dei singoli Paesi confederati in un sistema elastico e di sussidiarieta’.

      Con tale schema e con buona volonta’, da qualche parte si puo’ arrivare e buoni risultare ottenere…

      Viceversa, con le turlupinature reciproche, con le chiusure di frontiere fra staterelli europei, con le demenziali normative che tendono piu’ a soffocare che a snellire o aiutare i singoli Paesi (vedasi la agricoltura, laddove non si puo’ produrre piu’ di un tot di latte o di olio …;
      e bisogna stare attenti alla dimensione delle vongole, a come le si pesca a come devono essere cotte;
      e se ottieni somme di denaro per sostenere la tua economia poi tu, Paese “soccorso”, devi restituire la somma – accrescendo cosi’ il tuo debito pubblico -…e via dicendo),
      con i sovranismi, i nazionalismi ad oltranza e a tirare a fregare pensando esclusivamente ai soli intressi nazionali a scapito degli altri partners e di tutta la istituzione UE, non si va da nessuna parte.

      Concludo prendendo ad esempio, nello specifico e fra i tanti, il problema migranti:

      – Se nessun Paese UE vuole costoro nel proprio territorio allora perche’, tutti insieme, non si trova una onorevole soluzione al problema?
      Perche’, sempre se nessuno li vuole, tutti girano la faccia dall’altra parte a fare i samaritani mentre l’Italia, che ha la “sventura” di trovarsi geograficamente in pieno Mediterraneo, se li deve accollare per forza, ovvero
      “fare lo sporco lavoro di netturbino che altri Paesi europei non vogliono fare”
      senza ricevere alcun concreto e tangibile aiuto?

      Anzi!!! Addirittura Paesi come la Germania, con navi ONG va appositamente a raccogliere quei pseudo naufraghi per poi scaricarli direttamente da noi!!!

      Ma che cavolo di “Unione” e’ mai questa?

      Laddove sei nella UE quando devi adeguarti alle demenziali e spesso per te Italia deleterie normative…
      Poi sei Paese sovrano quando devi pensare ad arginare i clandestini o a restituire i PRESTITI…indebitandoti!!!

      Ti vien voglia davvero di mandare a quel paese tutta la attuale istituzione UE visto che e’ divenuta, pian piano e col tempo, piu’ una combriccola di affaristi e usurai che una sana e idealistica strada di pace, progresso e cooperazione fra popoli europei cosi’ come speravano all’inizio i vari Spinelli, Adenauer, De Gasperi e Schumann…
      R
      In quanto ai migranti, Romolo non è proprio come dice lei, solo i 4 Visegrad hanno chiuse le frontiere ai migranti, tutti gli altri ne hanno come o più di noi.
      Noi, certo siamo in prima fila e non possiamo accogliere tutti, ma c’è anche chi ha interesse a trattenerli quando basterebbe un visto e loro andrebbero molto volentieri altrove invece che stare a bighellonare e finire nelle mani della malavita nazionale.

      https://www.unhcr.org/it/risorse/carta-di-roma/fact-checking/i-rifugiati-e-leuropa-di-visegrad/#:~:text=Secondo%20gli%20ultimi%20dati%20del,una%20forma%20di%20protezione%

      Rispondi
      • Appunto:
        c’e’ qualcuno che vuole che essi stiano qui in Italia, i migranti clandestini, e non si diffondano per la UE.
        Sono i Francesi, che non li vogliono, che’ a Ventimiglia non li fanno passare;
        sono i Tedeschi, che rimandano in treno da noi, caricandoli prima di botte, quelle persone che non accettano.
        Poi, a casa loro, i loro stessi concittadini, musulmani di terza generazione, attuano attentati contro gli “occidentali” e tengono in scacco tutti noi europei.
        Il discorso, purtroppo, e’ sempre quello:
        turlupinarsi fra di loro e’ lo sport preferito dai goveranti del Vecchio Continente (UE nello specifico).
        Non vogliono davvero collaborare fra loro e men che meno unirsi politicamente cosi’ che, in tal modo comportandosi, fanno il gioco di tutti gli altri competitors: Russi, Cinesi, Americani, Musulmani ben felici di manovrare e ricattare una “armata brancaleone” pavida e inerme, militarmente, politicamente, socialmente e…soprattutto divisa e litigiosa al suo interno.
        Purtroppo la realta’ e’ questa.
        Se ne avessero avuta l’intenzione e l’intelligenza, gli Stati Uniti d’Europa si sarebbero gia’ formati….
        A partire dai Trattati di Roma, col MEC, ne sono trascorsi di anni…:
        piu’ di sessantacinque e di strada vera per pervenire ad un traguardo hai voglia se se nne faceva!!!
        Ci avviamo ai settanta anni da quei di’:
        – Quanto si deve aspettare ancora? –
        Mah!
        Povera Europa, povera Italia e…poveri noi!!
        R
        appunto che cosa? Non è proprio quello che scrivo, la tabella dimostra che in altri paesi europei i migranti sono in numero maggiore che da noi.
        E io mi riferivo ai delinquenti (in maggioranza nostrani) che sfruttano i migranti ai quali lo stato passa un sussidio e ci lucrano sopra. Questo intendevo. E che la burocrazia per dargli i visti dovrebbe essere molto più rapida. lo so che i francesi li rimandano indietro ma ci vorrebbero misure più drastiche da parte della nostra Polizia per impedirlo.
        Ma, scusi Romolo, lei che si interessa tanto di questi problemi, si è studiato il piano Mattei del governo? E cosa ne dice?

        Rispondi
  8. “There is a girl with a peach somewhere”.
    Solo per lei. L’unica legame che questo commento ha con il suo articolo e’ la guerra.
    Ho visto su Netflix il documentario “WORLD WAR II, From the Frontline”. All’episodio 3, 30.26 minuti, c’e’ la testimonazia di Ray Ellis, British Army, catturato in Africa e poi trasportato come prigioniero di guerra a Capua.
    Spero riesca a vedere questo documentario.
    R
    grazie Luigi, l’ho trovato e lo guarderò senz’altro. Ieri sera su La7 ho visto la distruzione della Abazia di Montecassino in un documentario fatto dalle truppe inglesi: allucinante per dispiego di aerei e bombe e anche per come sono state fatte le riprese ravvicinate, c’erano quasi più reporters e fotografi e telecamere che soldati, ma molto interessante e con molti interrogativi ancora sospesi.

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  9. Mariagrazia, finora gli aiuti dati all’Ucraina ammontano a circa 173 miliardi di dollari, di cui 71,4 dati dagli Usa, 88 dati dall’Ue e 13,3 dall’Uk, usati per la maggior parte in armi.
    Qual è stato il risultato dopo circa due anni di guerra? E’ sotto gli occhi di tutti: più si protrae la guerra, più la Russia guadagna terreno, più aumentano i morti e le macerie, più svantaggiose saranno le condizioni di pace per l’Ucraina. Se si vuole la sua completa distruzione, non c’è che da fornirle aiuti per continuare la guerra.

    Non importa chi ha ragione o torto, importa il risultato. L’Ucraina non può stare alla mercé di Zelensky e degli estremisti che lo sostengono. Se si vuole la salvezza dell’Ucraina, Zelensky deve trattare e accettare anche condizioni svantaggiose. Purtroppo ciò va contro gli interessi personali del presidente ucraino, perché segnerebbe la sua stessa fine politica. Ma salverebbe il Paese.
    R
    la pensi cosi? sei sicuro? perché io trovo questo tuo commento sconfortante. Non voglio aggiungere altro. Prendo atto che non dici una sola parola nei riguardi di chi questa guerra l’ha voluta, iniziata e continua a farla, a te che stai con gli ucraini interessa solo che si arrendano per non fare “gli interessi personali di Zelensky perché segnerebbe la sua fine politica”…davvero sconfortante.
    Questa frase poi “. L’Ucraina non può stare alla mercé di Zelensky e degli estremisti che lo sostengono.” ancora di più. Uno che ha avuto oltre il 70 per cento dei voti in elezioni democratiche ha “estremisti che lo sostengono? chi sarebbero forse i “nazisti” della propaganda russa? Sconfortante, non c’è altro termine per definire quello che scrivi. Questo è il mio parere.

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  10. Ma che c’entra questa tua frase:
    “non dici una sola parola nei riguardi di chi questa guerra l’ha voluta”?
    Chiunque l’abbia voluta, non è questo l’argomento da me discusso. L’argomento è come salvare l’Ucraina dalla rovina totale:
    mandando ancora armi a Zelensky? Dichiarando noi guerra alla Russia?
    Unendo tutte le forze occidentali e sconfiggendo Putin?
    Prego rispondere.

    PS Purtroppo il maggiore ostacolo alla pace , credo venga dall’incapacità dell’Occidente di ammettere di avere sbagliato tutto.

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  11. Mariagrazia, nessuna polemica, le mie domande sono la naturale conseguenza del rifiuto. della soluzione da me prospettata: la trattativa su basi realistiche.
    Per trattare occorre prima far tacere le armi. Qualcuno più autorevole di me, dovrebbe dire a Putin e Zelensky: “Noi cessiamo di fornire armi all’Ucraina, ma tu Putin smetti di bombardare, tu Zelensky fai altrettanto. Poi sedetevi ad un tavolo e cominciate a trattare.
    Se riuscite a mettervi d’accordo, OK, altrimenti rimandiamo alla prossima puntata, però tu Zelensky metti in conto che stai esaurendo gli uomini atti a combattete mentre la Russia ne ha cinque volte più di te, perciò datti una regolata”.
    Si chiama realpolitik.
    R
    Alessandro
    leggi qui, questo bel signore che conversa allegramente con un servo parlante di Trump (guarda quando si dice il caso…), sembra essere d’accordo con te al mille per cento.
    Ma, francamente, uno più autorevole di te, dove lo troviamo? Dovresti andarci tu a fare questo discorso alle due parti: invasore (Putin) e invaso (Zelensky) e “datti una regolata” a Zelensky è la frase che potrebbe mettere apposto la questione. Infatti chi si deve dare una regolata è quello che sta sotto le bombe da due anni. Mentre il signore seduto sulla poltrona dorata (vedi foto) che ha cinque volte più soldati di lui la regolata non se la deve dare perché lui dei suoi uomini che vanno a morire non gliene frega un occidente. Occidente non è un refuso.
    https://www.open.online/2024/02/09/russia-vladimir-putin-intervista-tucker-carlson/

    Beh, se si chiama Real politik tanto di chapeau avec des plumes
    https://www.youtube.com/watch?v=kN9QVzBRVWM&t=1s
    ma temo, ora sono seria, che le tue buone anzi ottime intenzioni politicamente reali, siano piuttosto irrealizzabili a meno che gli ucraini non decidano oggi di calarsi all’unisono le braghe davanti ad un dittatore. Il che, in ossequio della Realpolitik potrebbe anche avvenire( anche se ho molti dubbi in proposito).
    Sarebbe uno spettacolo davvero penoso e non solo per la Democrazia. Però…se proprio s’ha da fa’…per la Realpolitik, ma li convinci tu però.

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    • Mariagrazia, la “realpolitik” prevede ANCHE la possibilità di calare le braghe, proprio perchè è”real”. Se per politica si intende un dibbbbbbttito senza fine per decidere chi è cattivo e chi ha cominciato per primo ci sarà sempre quello robusto che arriva e dice “mobbasta si fa come dico io e voi zitti”, ed è una soluzione anche quella, anche se unilaterale. Bisogna chiarirsi (e chiarire al proprio popolo, se sei un leader democratico) se preferisci un brutto armistizio o un glorioso funerale, ma altre soluzioni “real” non ce ne sono.
      Nel caso dell’ Ukraina (ma sarà lo stesso con Taiwan ed è lo stesso in Israele) c’è uno cattivo ma grossissimo da una parte e uno meno cattivo e piccolissimo dall’ altra: lancia pure tutte le invettive contro il grosso, ma se lasci che le cose vadano avanti secondo logica (e termodinamica) il grosso prende tutto. Magari lo paga caro, magari mette le basi per un millennio di vendette, ma intanto vince.
      Invece riuscire a metter giù un compromesso che scontenta tutti ma ferma i funerali (perchè sono quelli il VERO male) non ti farà splendere il sole negli occhi e il vento nei biondi capelli ma potrai vivere, fare figli, farli studiare, e magari se studiano bene andranno anche a vedere cosa è successo e perchè, e non chi stava con questo e chi stava con quello.
      R
      e va bene, caro signore reale politico, lo metta giù lei il compromesso, uno che accontenti Putin, naturalmente, prima di tutti Putin Il Grande che non ce lo ritroviamo a bombardare dopo due mesi con la scusa che li ci sono i marziani che gli attentano la verginità delle figlie. Sai la Ucraina, povera ricca, è una terra strana, sempre stata, ha bisogno di un patriarca che le insegni la via. Kirill andrebbe bene, lui saprebbe come metterli tutti in riga i “nazisti” ucraini.
      Io non sono perché continui la guerra, nooooooooooooooooooooooooo, vorrei che finisse ieri, anzi che non fosse mai cominciata maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa uno a caso ha deciso di invadere un paese sovrano ma questo dobbiamo dimenticarlo, fare finta di nulla, lasciare che sia per la bella faccia di Putin e della Realpolitik. A quanto pare il compromesso, la seduta a tavola, la pace blindata e firmata dalle due parti grassa e magra, non è alle viste, ma neppure col binocolo. E della vostra Realpolitik a quanto sembra gli ucraini se ne fanno nulla perché avessero voluto calarsi le braghe, hai voglia quante occasioni ne avrebbero avute. Lo sanno anche loro che Putin è osso molto coriaceo, lo sa anche il loro DNA, ma fino a che lui continuerà a pretendere di fare quello che vuole a casa d’altri, quelli (che strani che sono) non ne vorranno sapere e la vostra Realpolitik andrà a farsi benedire…magari non da Kirill.
      PS: e il “piccolo” e “povero” Zelensky che vi sta tanto sulle…orbite occipitali, è commander in chief (eletto a furor di popolo in modo democratico davvero) e fino a che gli ucraini non lo mandano a casa, decide lui il da farsi visto che il paese è in guerra da due anni e non per sua volontà ma per volontà del grande e grosso spudorato racconta palle despota russo e pare che della vostra R.P. non sappia proprio che farsene. ma insistete pure a proporla chissà che non vi dia ascolto….
      E il russo fa il gradasso dopo due anni di guerra non ha tolto un ragno dal buco fatto solo danni enormi, ammazzato un sacco di innocenti (compreso il suo macellaio che innocente non era e aveva tentato un golpe contro di lui , forse), ma ora ha il suo amico Trump che gli tiene fermi gli aiuti per l’Ucraina e allora si sente le spalle coperte, anche lui, se non avesse l’appoggio degli americani (Trump che tiene per le p….il suo partito)non mostrerebbe i muscoli come fa adesso. Gli americani gli fanno schifo tranne quando gli servono.

      Rispondi
      • Mariagrazia, una sola domanda: E ALLORA?

        ps Gli Ukraini non potrebbero comunque mandare “democraticamente” a casa Zelensky, perchè ha cancellato le elezioni.
        R
        ma che domande fai? Che razza di domanda sarebbe …e allora? Mia nonna mi rispondeva sempre: sessanta minuti fa un’ora, quando le facevo questa domanda. O pretendi che mi improvvisi anch’io finta ambasciatrice e ti dia le soluzioni al conflitto? Spiegati.

        Vige la legge marziale il paese è in guerra e Zelensky sarebbe andato volentieri alle elezioni, (infatti inizialmente aveva detto che si facevano ma poi ha cambiato idea) ma non si può fare sotto le bombe, leggiti questo:
        https://www.avvenire.it/mondo/pagine/la-guerra-in-ucrainazelensky-non-e-il-momento-di
        ma non ci arrivi da solo?
        PS: ha ancora il 74% di gradimento verificabile (il resto sono filo russi di importazione).

        Rispondi
        • Dico che CASUALMENTE c’è un sacco di gente che (sempre per il bene del popolo, chiaro) sostituisce chi gli pare con amici e sodali più fedeli. e sempre CASUALMENTE scopre che non è il momento di sottoporsi al volere del popolo.
          In altre parole, Putin dovrebbe proclamare le elezioni ogni fine settimana finche eleggono il suo avversario, Zelensky le può sospendere fino a “quando pisceranno le galline” perchè LUI può (magari anche perchè gli oligarchi che lo hanno eletto la prima volta adesso sono stufi di rimetterci soldi e non lo appoggerebbero ancora).

          Mah. A scuola la democrazia me l’avevano spiegata diversamente.
          R
          ma cosa dici? Zelensky votato dagli oligarchi? Ma che panzane scrivi? Ha avuto il 73 per cento dei voti popolari che c’entrano gli oligarchi? Ma che t’ha fatto quest’uomo per cercare sempre di abbatterlo denigrandolo? Ma pensa un po’ a Putin con quella faccetta da furbetto impunito. Zelensky secondo te può fare campagna elettorale e aprire seggi sotto le bombe dei russi? E Putin sarebbe democratico? Uno che cambia la costituzione per poter governare in eterno? Uno che mette i dissidenti a 50 sotto zero in una cella al circolo polare artico? Quando non li fa avvelenare?
          Vincerà stanne certo anche questa volta. Ma almeno qualcuno dice che la guerra è sbagliata e anche se lo dicesse ordinato proprio da Putin dice almeno una verità tra la marea nauseabonda di falsità della propaganda russa che inquina il mondo.

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          • Zelensky ha vinto le elezioni, o meglio, ha “dato una spinta” al legittimo governo in carica con l’appoggio degli oligarchi ucraini, che hanno pensato che un comico televisivo piazzato a Palazzo gli sarebbe stato più utile di un premier filo-russo (gli Ukraini da sempre ai russi gli fregavano di ogni, a partire dal gas). I numeri non dicono niente, Putin vince tutte le volte col 95%. Infatti la situazione politica era (ed è) uno dei motivi per cui l’Ukraina non poteva (e non credo potrà) entrare nella UE. Le altre ragioni sono una mafia corrotta e corruttrice infiltrata in tutti i livelli dell’ economia, un dubbio rispetto dei diritti (delle minoranze russofone) e pratiche commerciali scorrette (uso di pesticidi proibiti, esportazioni sottocosto, lavoratori sfruttati).
            Dopo l’attacco Russo (verrebbe da dire GRAZIE all’attacco Russo) tutte le ragioni per cui l’Ukraina non poteva essere accettata nella UE sono state istantaneamente messe sotto il tappeto. Questo non giustifica l’invasione, ovviamente, ma non trasforma Zelenky in Roosevelt e neppure in Madre Teresa.
            R
            ma per carità, mi dissocio totalmente da quello che scrivi, una serie di c…inesattezze che rispondono perfettamente alla propaganda anti ucraina del despota russo, sono stata tentata di cestinare ma è meglio darti voce, si capisce meglio quanto la prop russa sia incistata anche da noi, altro che volare alto, qui siamo raso terra.
            Ti potresti leggere questo, ma temo che non lo farai, l’antipatia che dimostri per il leader ucraino ti impedisce un minimo di obiettività e temo anche di interesse per la verità:
            https://tg24.sky.it/mondo/approfondimenti/zelensky-ucraina#14
            Ma mi hai suggerito una cosa: potrebbe esserci lo zampone di Trump anche nell’attacco del 24.2.22, per motivi che non sto a spiegare, troppo lungo e difficile e non ne ho voglia.

  12. Facendo ordine tra vecchie carte conservate, ho trovato un mio messaggio inviato al Corriere della sera. E’ datato 18 gennaio 2009, ma sembra scritto oggi:
    “Nella contestata ultima trasmissione di “Anno Zero”, ci che fa veramente scandalo non sono le presunte faziosità del conduttore denunciate dall’Annunziata, né l’avere messo a confronto due giovani donne di opposto campo, ma l’immane tragedia che si sta consumando a Gaza ai danni di una popolazione povera e inerme, e l’incapacità dei “potenti”, denunciata dallo stesso Santoro, di porvi rimedio. Difronte a questo infame eccidio non ci sono ragioni di sorta che possano essere fatte valere!”
    Ripeto, scritta nel 2009, quindici anni fa.
    R
    Senti, mi pare di avere già scritto che non intendo parlare del conflitto israelo-palestinese, le ragioni sono che TUTTE LE PAROLE CHE POSSIAMO SCRIVERE SONO INADEGUATE, a mio parere e non danno una visione globale della tragedia che va avanti da tanto tempo e della quale non intendo discutere. Ti chiedo di rispettare questa mia decisione.

    Rispondi
  13. Ok, di Gaza parlerò in altri siti, ma non volevo allargare il discorso, solo sottolineare che Gaza non è un incidente di percorso. .
    R
    per favore non rispondete prima che io approvi il commento, potrei cambiare idea o voler aggiungere o levare. Grazie. Vale per tutti.

    Rispondi
  14. Zelensky prese il 70% dei voti, superando la performance dei 5 stelle in Italia, perché gli ucraini erano stanchi dei cattivi governi che lo avevano preceduto, e, un po’ come noi italiani, per disperazione, volevano l’uomo nuovo, e fecero come quello che chiede di cambiare 4 carte a poker sperando che gli entrino carte buone.
    Nel programma elettorale di Zelelsky c’era la risoluzione della guerra civile nel Donbass e la normalizzazione dei rapporti con la Russia, oltre alla lotta alla corruzione e la modernizzazione della pubblica amministrazione.
    Con un programma così come si faceva a non votarlo? ci Zelensky aveva anche accettato, poco dopo l’inizio della guerra, di aprire un tavolo di trattative con la Russia sotto il patrocinio di Erdoghan.
    Purtroppo, Johnson e Biden gli mandarono a dire, come Don Rodrigo, che “questa trattativa non s’ha da fare”, e lui, come don Abbondio ci rinunciò.
    Probabilmente, Zelensky sarebbe il primo a volere la fine della distruzione del suo Paese, ma ormai lo hanno incastrato e non sa come uscire da questa situazione.

    R
    Prese il 73 per cento dei voti al secondo turno e il suo partito Servitore del popolo è diventato maggioranza nel paese, ha vinto perché si contrapponeva ai gruppi di potere che avevano solo sfruttato l’Ucraina a favore della Russia e dei suoi oligarchi molti dei quali incistati in posizione di potere nella stessa Ucraina.:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Servitore_del_Popolo#:~:text=Servitore%20del%20Popolo%20(in%20ucraino,a%20Ivan%20Bakanov%2C%20nel%202017.
    Ma come fa a scrivere certe cose? deve provare quello che dice altrimenti sono solo putinate senza fondamento.
    Zelensky ha cercato fin da subito di impostare delle trattative con Mosca ma per tutta risposta gli sono arrivate gragnuole di bombe.
    Certo che cercare di trattare con uno che ti manda messaggi coi bombardieri è un po’ difficile e credo che tutti avrebbero perso le speranze, anche molto prima di lui.
    Lo dipingete tutti (o quasi) come un burattino che non ha volontà, un attore senza spina dorsale e invece si sta dimostrando una persona di grande carattere e abnegazione e il suo consenso tra la popolazione è ancora altissimo.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/08/18/ucraina-zelensky-la-visita-di-erdogan-e-un-potente-messaggio-di-sostegno-_6487b5f7-06f9-4c4f-b54d-5746c6af9e0d.html

    https://tg24.sky.it/mondo/2022/04/23/guerra-ucraina-zelensky-armi

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  15. L”intervista di Tucker a Putin. Buon ascolto
    https://youtu.be/fOCWBhuDdDo
    R
    Ma sai chi è Tucker? E l’ex anchorman di Fox News che diffondeva tutte le balle di Trump e che è stato cacciato perché ha dovuto patteggiare quasi un milione di dollari per diffamazione ed ora è in corsa per diventare vice di Trump se dovesse vincere. Te lo raccomando e anche “buon ascolto”…te lo potevi risparmiare. Vuoi metterci anche un disegnino con le cheer leaders?

    Ecco come descrive un passaggio di questa intervista il Guardian:
    “And, eventually, the autocratic leader talked his way into the 21st century. He gave his version of a Russian-Ukraine conflict in which Russia is painted as an innocent party which hopes for peace.

    Russia invaded Ukraine without provocation in February 2022, sparking a war which has killed or injured more than 300,000 of Putin’s own troops, likely killed more than 70,000 members of the Ukrainian military and, according to the UN, left 10,000 Ukrainian civilians dead.

    But in Putin’s telling, the so-called “special military operation” was necessary to sort out corruption to conduct a “denazification” in Ukraine. According to the Russian president, he would have stopped the war by now were it not for “western countries” meddling in the peace process.”

    Rispondi
  16. AVVISO

    ripeto: non rispondete se non vedete scomparire dal vostro post la scritta “in attesa di moderazione”. Sono sola e non ho la bacchetta magica.

    Secondo: non inviate post con scritte del tipo: “Embeh”? perché li cancello.
    Questo è un blog e non la Bocciofila dell’angolo del vicolo.

    Rispondi
  17. Zelensky ha sfruttato abilmente il mezzo televisivo e la professione di attore per il suo successo politico, ossia quello che si rimproverava a Berlusconi e a Grillo..
    Nel 2015 recitò “Servitore del Popolo” per le rete televisiva Kvartal 95 –fondata da lui e da un gruppo di suoi compagni di scuola- narrando praticamente agli ucraini come lui avrebbe ottenuto il potere.
    Nel 2018, realizzò questa aspirazione in precedenza recitata: nella veste di direttore artistico della rete televisiva Kvartal 95, iniziò una campagna presidenziale mediatica che lo porterà, nel 2019, alla Presidenza. E’ significativo che il successo politico arrise anche alla maggior parte dei suoi amici di Kvartal 95, che entrarono a far parte della sua amministrazione, alcuni come vice capi dell’amministrazione presidenziale dell’Ucraina e uno come vice capo dei servizi segreti ucraini.
    Insomma, l’uso del potente mezzo televisivo e il clientelismo hanno caratterizzato l’ascesa di Zelensky
    R
    Zelensky può non essere simpatico ma ha ottenuto il 73 per cento dei voti e nessuno ha puntato una pistola alla tempia alle persone per votarlo, evidentemente il suo programma europeista e di modernizzazione e lotta alla corruzione, e soprattutto alla conquista della vera indipendenza dalla Russia, ha convinto l’elettorato a votarlo.
    Che sia stato un attore e sceneggiatore e produttore cinematografico non significa che sia come Grillo o Berlusconi,ha una laurea in Giurisprudenza , come Renzi e Conte e se date le vicissitudini del suo paese si è convinto a formare un partito politico assieme ai suoi compagni, personalmente ci vedo molta intraprendenza e non poco coraggio visto le sfide a cui andava incontro.
    La tua illazione “l’uso del potente mezzo televisivo e il clientelismo” è denigratoria (e gratuita) di un personaggio che ha tra il suo popolo il 90 per cento del consenso (vero e non creato ad arte). La Democrazia permette anche a un cittadino qualunque di tentare la strada della politica. La sua notorietà come attore, avrà influito ma deve prima essersela conquistata e un motivo ci sarà se ci è riuscito. Conte è entrato in politica dalla porta principale perfetto sconosciuto solo grazie alla sua “amicizia” con Grillo. E’ stato premier di due governi (uno peggio dell’altro) ed ora capo politico di partito e senatore …

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  18. Ho cominciato a guardare il video clip, tanto per curiosita’, e dopo un paio di minuti Putin chiosa, visto che Tucker dovrebbe essere laureato in storia, di riassumere piu’ o meno la storia dell’ucraina in 3O secondi. Stiamo a vedere, mi dico. Pero’, visto che i 30 secondi cominciavano ad allungarsi un po’ troppo ed il programma aveva una durata totale di 2 ore 7 minuti e 18 secondi, ho preferito spegnere il PC ed andarmi a rivedere sulla TV “The Professionals” in compagnia di un bel bicchiere di Glenmorangie, un buon Cohiba e Scopa seduta di fronte allo schermo, dal momento che gli spari non le fanno alcun effetto essendo i suoi antenati oltre che pastori anche cacciatori.
    R
    Luigi, ha fatto benissimo, Alessandro l’ha postata qui sapendo che io non lo avrei cancellato anche se lo avrei fatto molto volentieri. Una provocazione? forse o semplicemente voleva farci conoscere il “vero volto del leader”…
    Ma per carità non banalizziamo, questa intervista farà il giro del mondo, è ovvio che Putin racconta come fa sempre la SUA versione delle cose senza un minimo di contraddittorio, certo Carlson non lo contraddice, ha tutto l’interesse a farselo amico ed è per questo che Putin ha accettato di farsi intervistare da lui. Lo manda Picone, cioè il suo grande amico Trump, quello che si vuole insediare di nuovo alla Casa Bianca dopo aver lanciato un gruppo di suoi fans a sfasciare il Campidoglio mentre si svolgeva l’ufficializzazione dell’elezione del suo rivale che lo aveva scalzato dal trono.
    Questo Alessandro prima di postare questa bella conversazione tra amici, non lo dice, giustamente i retroscena non sono interessanti, interessante è sapere cosa pensa Putin assiso sul suo trono a divulgare il Putin pensiero (anche qui).
    Luigi, non lo cancello solo perché sono una persona democratica ma lo farei volentieri, non mi piace nemmeno un po’ fornire un pulpito a quei due ma, anche qui, i pochi che lo guarderanno se ci riescono, potranno forse farsi un’idea di cosa sia un regime e come possa anche tramite la pretesa buona fede democratica di qualcuno, incistarsi ovunque con la facilita di un click. Ha fatto bene a esercitare il suo diritto di non farsi imbonire le balle del despota, saggia decisione.
    Ora attendiamo che Carlson vada ad intervistare Zelensky con lo stesso zelo e la stessa comprensione e amabilità e lo lasci parlare per tre ore senza contraddirlo mai. Ma dubito molto che lo farà.
    Ma se le interessa, dopo che ha portato scopa a passeggio, si legga la biografia di questo eroe del trumpismo: aiuta a capire molte cose (per chi vuole capire).
    https://it.wikipedia.org/wiki/Tucker_Carlson

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  19. “Alessandro l’ha postata qui sapendo che io non lo avrei cancellato anche se lo avrei fatto molto volentieri. Una provocazione?”. Così scrive Mariagrazia.

    Credevo di farti un piacere visto che in precedenza avevi comunicato che ci sarebbe stata una intervista di Tucker a Putin, e che pubblicare l’opinione di un “avversario” fosse segno di libertà intellettuale. Invece si sospetta una “provocazione” e mi è andata bene se non sono stato tacciato di propaganda pro Putin.
    Purtroppo -ora parlo in generale- fatichiamo a liberarci di pregiudizi, sospetti e fantasie, a scapito di un giudizio serenamente oggettivo. In particolare i media italiani, sono acriticamente appiattiti su verità dogmatiche calate dall’alto, e pronti a bollare di eresia le opinioni di chi non è d’accordo.
    R
    neppure questo ti va bene? L’avessi postata io certamente non avrei scritto ” buon ascolto” ma avrei detto il mio parere, che tu ben conosci su quello che dice il leader russo, invece no, ti sei fiondato per paura che io non lo facessi? Ma che tempestività. Ma avrei anche potuto non postarla, si è vero e perciò ci hai pensato tu. Dai, per favore non facciamo i santi ingenui.
    Avresti postato un’intervista di Zelensky con Carlson, ammesso che esistesse? Ma lamentati pure, lo avevo messo nel conto. Ma il ruolo della vittima non ti si confà, Alessandro, sei combattivo e loquace e ti esprimi con ottima proprietà di linguaggio e sai sostenere benissimo qualsiasi tipo di conversazione e contraddittorio.
    Ma sai, è quel “buon ascolto” che mi ha dato da pensare, non hai aggiunto nulla, tu, di solito cosi prolifico di idee e suggerimenti e soprattutto cosi ” acritico” nei confronti del leader ucraino, mi sarei aspettata che ne facessi una minima recensione, invece no, eccola qui signori guardatevela (tanto avrai pensato che io quando mai l’avrei postata di mio buzzo?). Ma ti sei letto la biografia di Carlson? Risponderesti embeh a quella? E tu l’ha guardata fino in fondo tutta ma proprio tutta?
    Vedi Alessandro io sarò “appiattita su verità calate dall’alto” ( si parli i generale e dei media io non rientro ma sai a volte si parla a suocera…), può pure darsi e magari un giorno mi risveglierò come la Bella addormentata (passatemelo) ma tu su che cosa sei appiattito? Sei sicuro si essere cosi tremendamente obiettivo e di volare sempre ad alta quota come le aquile? E come mai non perdi occasione per denigrare un giorno si e l’altro pure tutti, ma proprio tutti quelli che non ti garbano, ( e sono tanti potrei farne un lungo elenco) mentre del leader di cui posti l’ intervista del secolo non dici quasi nulla? ma scrivi “buon ascolto” come se ci proponessi il Festival delle buone maniere..? E’ curioso. Non sospetto una provocazione, ne sono certa. Ma mi posso sbagliare, stupiscimi come sai fare tu contraddicendomi e mostrandomi in maniera circostanziata come sai fare tu benissimo, che non lo è. Hai solo voluto metterci a giorno della attualità geopolitica…forza dai. Può pure darsi che mi ricreda.
    Ma se non posso neppure dire che secondo me hai voluto un po’ provocare, dove finisce la tua tanto sbandierata continuamente libertà di pensiero e di opinione?
    E non hai fatto un plissè sui link che ti ho postato su quello che Putin sta facendo in Ucraina (la distruzione e i morti), li hai bypassati come fai spesso quando ti invito a parlare di quello, o diventi afono o “stai col popolo ucraino” dando la responsabilità dei morti e delle macerie a chiunque meno che a chi ce l’ha.

    PS: aggiungo se definisci Carlson un avversario vuol dire che non leggi quello che scrivo o non te ne importa proprio nulla ma quale avversario? perché e americano è avversario? è servo di Trump e Trump non è avversario di Putin ma amico. Ma forse salterai a piedi pari anche questa nota. Oppure non ti fidi dei “media appiattiti” ah ecco, questa è la spiegazione e dunque Tucker è “avversario”, giusto, per forza e si nota….

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    • La mia posizione al riguardo della guerra in Ucraina e’ stata espressa chiaramente in un commento al suo articolo “Presunto pacifismo” del 16 gennaio 2024.
      Nel frattempo mi e’ stato cambiato il codice fiscale e pago piu’ tasse. Ma per me va bene cosi’: “La liberta’ non ha prezzo”.
      Al riguardo dei protagonisti di questa intervista, un semplice commento:
      Carlson e’ un “brown nose”,
      Putin e’ stato, e’, e sara’ sempre un criminale.
      PS: questa sera, visto che e’ arrivato su Netflix, mi andro’ a rivedere “Green Book”.
      R
      Grazie Luigi, ho preso nota, non me ne dimenticherò.

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  20. “Buon ascolto”, si riferiva alla durata di più di due ore dell’intervista.
    La mancanza di un mio commento? Se do l’originale, ogni commento è fuorviante. E poi non è possibile che avessi fretta?
    Infine Tucker Carlton, ha solo intervistato, anzi ha registrato un monologo, che mi interessa sapere chi è, come viene descritto, ciò che ha fatto o ciò che gli si attribuisce che abbia fatto?
    Ti auguro buon week-end (spero non gli si attribuisca significati occulti)
    R
    ma che dici? Buon week end anche a te.
    Ma quel tipo è fan di Trump e di Putin e la sua intervista al despota non fa che dargli la possibilità di ribadire, come ha fatto, frasi ingiuriose nei riguardi del governo ucraino definito composto da “nazisti e tossicodipendenti”. E secondo te sarebbe libertà di informazione poter diffondere una cosa simile senza nessun contraddittorio e senza possibilità data alla controparte di difendersi subito con lo stesso mezzo? In un momento di stagnazione della guerra di campagne elettorale Usa (con Trump che incombe come vincitore) e di incertezza circa l’esito di una guerra che si sta protraendo all’infinito. E Come se la propaganda russa non avesse già abbastanza canali per diffondere le balle del russo.
    Già, ma io che parlo a fare?

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  21. Signora Gazzato, senza entrare nel merito della questione, nel qual caso sfiderei la sua pazienza, osservo che il bello della libertà di informazione, uno dei pilastri di un sistema democratico, consiste proprio nel poter leggere o ascoltare chi non la pensa come noi.
    Penso che sia inevitabile applicare all’informazione che ci arriva il filtro della nostra valutazione su chi fornisce quell’informazione, ma credo che non dobbiamo esagerare; altrimenti, rinunciamo al nostro diritto.
    Anche in quello che sostengono persone che hanno posizioni diverse dalle nostre, e, perfino, anche se parlano in malafede, capita di trovare delle novità, dei dati che non conoscevamo e che ci appaiono convincenti e chiarificatori; delle tessere mancanti nel nostro puzzle mentale.
    Sta alla nostra capacità logica e al nostro spirito critico formato sull’esperienza cercare di capire, orientandoci tra le diverse versioni, qual è la spiegazione più verosimile di quello che accade. Cercare, ma non è detto che ci arriviamo.
    Certo, quando sento dire, come ha detto tempo fa Fabio Fazio, che lui critica il libro del generale Vannacci senza averlo letto, e che si ripromette di non leggerlo mai, mi cascano le braccia.
    Fazio ha così poca fiducia nella propria intelligenza che teme che quella lettura gli faccia mettere in discussione, contro la sua volontà, le sue convinzioni granitiche.
    Mettere all’indice i libri che si teme possano corrompere le menti deboli è una caratteristica delle dittature.
    Se la libertà di informazione è considerata un bene così prezioso, non dovremmo mai avere paura di usarla.
    R
    Lenzini, questa sua ennesima lezioncina/missiva a chi è rivolta? se è rivolta a me qui non si censura proprio niente, passa quasi tutto ( a meno di offese o polemiche prolungate) a me di quello che legge o non legge Fazio, non importa proprio nulla, ma se la lezione è rivolta a me le faccio presente che, ripeto, non cancello quasi nulla ma io non sono qui a disposizione di nessuno e neppure a libro paga di nessuno, ma libera e indipendente e pubblico e scrivo quello che pare a me, perché è la prerogativa di chi tiene un blog, se ne apra uno suo e ci scriva quello che le pare. Lei dirà che non è una novità ma credo giusto ribadirlo perché secondo me lei ancora non lo ha ben assimilato. Se la sua è una considerazione generale allora perché scrivere l’ultima frase?
    Lenzini, se la conosco protesterà che non ho capito, lo so, ma lei crede davvero che ci sia bisogno che lei spieghi qui, a me o a chi si rivolge lei (non saprei) cosa sia e cosa comporti la libertà d’espressione? se fosse cosi starei qui solo a perdere tempo, forse è meglio che chiuda tutto e vada a fare qualche passeggiata in più. Ci sto pensando.

    Questo tipetto qui è il giornalista tanto obiettivo che ha a cuore le idee di “tutti” e la libertà d’espressione di un dittatore che gli serve per fare carriera in politica.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/02/07/lex-anchorman-pro-trump-carlson-ha-intervistato-vladimir-putin_69c7712c-7eab-4055-bf52-9e1d9a36cec9.html

    e questo è l’altro tipetto, quello che secondo lei non ha bisogno di violentare le donne (ma ha una sentenza passata in giudicato)
    https://www.politico.eu/article/trump-says-he-would-encourage-russia-to-attack-nato-members-that-dont-pay-enough/

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  22. Una intervista non è un confronto tra due persone per stabilire chi è più convincente dell’altro, come potrebbe essere un dibattito tra Putin e Zelensky, ma serve a far conoscer il pensiero dell’intervistato. E che c’è di meglio che farlo parlare a ruota libera?
    Se lo si contraddice, è possibile che l’intervistato diventi più cauto nel rivelarsi oppure rafforzi esageratamente l’idea iniziale. Solo se l’intervistato è reticente nello svelarsi entra in gioco la bravura dell’intervistatore che lo pungola a rivelarsi. Non mi pare sia questo il caso di Putin.
    I cattivi intervistatori, invece, tengono a mettersi in mostra e a rivelare il loro pensiero (che non interessa a nessuno), piuttosto che a far conoscere il pensiero dell’intervistato.
    R
    ovviamente, ma come no? un dittatore che ha commesso crimini di guerra e ha un mandato di cattura internazionale e che può parlare a ruota libera dicendo tutte le fesserie che gli vengono in mente senza che l’altro dica bah, anzi sorrida compiaciuto a tanta maestosa condiscendenza verso di lui omuncolo legato a Trump e che vuole diventare il suo braccio destro, un putiniano convinto che va ad allisciare il pelo ad un dittatore che sta distruggendo un paese libero e sovrano da due anni e che per soprappiù può permettersi di offendere ancora le sue vittime anche con le parole oltre che le bombe!
    https://www.linkiesta.it/2024/02/putin-intervista-tucker-carlson/
    a te non importa chi sia il giornalista e perché sia potuto entrare alla corte dello zar, quello che conta è che lo zar possa parlare a ruota libera, avresti detto lo stesso di Zelensky, dell’attore del quale non perdi occasione di dire le peggio cose? Credo proprio di no, avresti detto che era una vergogna che potesse parlare a ruota libera uno così…mentre Putin, eh, vuoi mettere!

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    • Le interviste a “ruota libera” sono l’unico modo possibile perchè il potente di turno, portato dalla foga e dall’entusiasmo, finisca per pestare la caccona. Se pensi di fargli il processo, a parte che non viene alla tua trasmissione, e gli fai le domandine critiche da maestrina virtuosa, quello tira fuori la collezione di comunicati stampa preparati da pubblicitari e comunicatori con i controcosi, fa una splendida figura e hai la fotocopia di millemila altre interviste.
      Bisogna dargli taaaanta corda ai prepotenti vanesi, finiranno per impiccarsi da soli.
      R
      anche qui non hai capito che la corda gliela da chi ha interesse che diffonda la sua propaganda per ingannare i polli americani che andranno a votare Trump in massa perché cosi finisce la guerra, mi sa che sei un po’ pollo anche tu. Io e te non restiamo impressionati dalle balle del despota, sappiamo che sono balle ma i cucù destinatari delle sue balle si. Se gli dai corda quello la usa per impiccare te.

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  23. Signora Gazzato, lei sta trasformando una palla di neve in una valanga.
    La mia era una considerazione del tutto generale e non se la doveva prendere come una critica a lei. Tanto è vero che ho citato Fabio Fazio. E non meritava certo una replica così lunga.
    Per dirla in maniera più stringata, per me è una fortuna che in Italia circolino ancora dichiarazioni di diverse parti politiche, di diverse posizioni ideologiche, di leader politici diversi.
    Se le sparano grosse (da tutte le parti) la cosa mi preoccupa solo se a spararle grosse sono i leader politici italiani, visto che hanno in mano il nostro futuro. Se le sparano grosse i russi, gli ucraini, gli inglesi o gli americani, lo trovo fisiologico e irrilevante.
    R
    Lenzini non tiri palle di neve, questo blog è già abbastanza “preso di mira”. Questo che scrive ora è più comprensibile e meno “palloso”.
    Si se le spara e le spara grosse Trump o se le spara e le spara grosse Putin, ormai non ci facciamo caso, ma dovremmo farcelo perché spesso non parlano solo a vanvera e se qualcuno le dicesse che lei è un “nazista e tossicodipendente” e le arrivasse un missile sopra la casa, sono sicura che se ne avrebbe a male ma molto a male e altro che palle di neve tirerebbe.

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